18 July, 2024
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Il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, ha annunciato oggi che sui fondi strutturali dell’Unione europea la Regione Sardegna recepirà interamente gli indirizzi della Commissione, su obiettivi tematici e concentrazione delle risorse. Il Governatore, impegnato a Bruxelles nella sessione plenaria del Comitato delle Regioni europee, ha sottolineato che, in un momento così difficile, è obbligatorio utilizzare al meglio i fondi a disposizione.
Ugo Cappellacci ha aggiunto che la Regione Sardegna si pone tre obiettivi strategici: il divario infrastrutturale, particolarmente pesante per una regione come la Sardegna che paga pesantemente la mancanza delle infrastrutture; la condizione di insularità; la valorizzazione del grande patrimonio ambientale paesaggistico e culturale. 
Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Ugo Cappellacci copiaAlessandra Zedda 1
La Giunta regionale presenterà un proprio emendamento di modifica all’articolo 12 dello Statuto, prevedendo l’estensione della Zona franca a tutto il territorio regionale. E’ quanto comunicano con una nota il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda in merito alla Zona franca integrale. La nuova formulazione, concordata con i rappresentanti dei Comitati per la Zona franca della Sardegna, Maria Rosaria Randaccio, Francesco Scifo ed Andrea Impera, prevede che: «Il territorio della Regione autonoma della Sardegna è posto fuori dalla linea doganale e costituisce zona franca interclusa dal mare territoriale circostante»
«Nella richiesta di revisione – sottolineano il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda – punteremo sul fatto che il diritto al riconoscimento di una Zona franca estesa a tutto il territorio regionale non sorgerà con la nuova formulazione, ma esiste da quando è stato approvato lo Statuto Sardo. Auspichiamo che il Consiglio regionale sostenga e recepisca l’emendamento perché per tagliare il traguardo e rilanciare il nostro sistema economico non si può prescindere da una fiscalità di vantaggio che deve arrivare dalla Zona franca integrale.» 

Il Governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, questo pomeriggio ha chiesto ai ministri Fabrizio Saccomanni e Graziano Del Rio una revisione dei vincoli del patto di stabilità, ingiusti e obsoleti, nel corso di un incobtro svoltosi a Roma.
«La Regione Sardegna ribadisce l’urgenza di rivedere immediatamente i vincoli del patto di stabilità – ha detto Ugo Cappellacci -, la nostra isola paga un prezzo più alto di altre Regioni, perché al problema generale si aggiunge quello specifico del mancato adeguamento dei parametri al nuovo regime delle entrate. In altre parole, da un lato lo Stato ci ha riconosciuto le somme dovute, ma dall’altro ci impedisce di utilizzarle a favore delle famiglie, delle imprese e dei territori. Lo sbarramento del patto di stabilità – ha aggiunto il presidente della Regione – influisce negativamente nella vita amministrativa degli enti locali, perché fra tutte le Regioni nelle quali la finanza locale è a carico dello Stato la Sardegna è di gran lunga quella che in maggior misura sostiene i propri enti locali. In pratica, nonostante in Sardegna i Comuni e le Province dovrebbero essere finanziati dallo Stato, la Regione trasferisce ai propri enti locali più di quanto ricevano dallo Stato. In nessun’altra Regione si registrano comportamenti analoghi.»
Il presidente della Regione ha ricordato anche la necessità di portare a compimento quanto prima anche la procedura di revisione dell’articolo 10 dello Statuto, secondo lo schema concordato con il Governo, che deve andare all’esame del Parlamento.
«Ciò è necessario – ha evidenziato Ugo Cappellacci – non solo per chiudere immediatamente il conflitto aperto dal Governo davanti alla Corte Costituzionale riguardo al taglio dell’Irap deciso dalla Regione, ma anche per dare finalmente alla Regione quell’autonomia in materia di politiche fiscali, che permetta di calibrare le scelte sulla base della situazione reale del nostro sistema economico.»
Ugo Cappellacci 0

 

Dati preoccupanti per le imprese sarde sono emersi questa mattina, a Cagliari, nel corso della presentazione del bilancio del primo anno di attività dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche.
«Lavoriamo per ribaltare dati, che oggi vedono una partecipazione non sufficiente delle imprese sarde agli appalti pubblici – ha detto nel corso del suo intervento Ugo Cappellacci, presidente della Giunta regionale – affinché sia possibile produrre più sviluppo e occupazione nella nostra isola.»
«Nel biennio 2011- 2012 – ha spiegato il presidente della Regione – solo il 40% delle gare d’appalto bandite nell’isola è stato affidato a imprese sarde, per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro. Dobbiamo invertire questa tendenza affinché capitali e lavoro restino nella nostra isola. Oltre all’azione incisiva svolta da Sardegna Ricerche con il sostegno della Regione occorre fare un salto in avanti, realizzando un mercato regionale degli appalti, dotato di una piattaforma informatica dedicata, in cui siano individuate le imprese del territorio regionale e che costituisca il primo strumento per la diffusione delle informazioni e per l’acquisto di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni regionali. »«Lo sportello appalti – ha aggiunto Ugo Cappellacci – rappresenta pertanto il punto di partenza di un sistema qualificato, che promuova la connessione in rete delle nostre imprese e renda più competitivo il nostro sistema economico. Anche questa è una scelta di rottura con il passato e parte di quel cambiamento a misura di cittadino, di impresa e di territorio che stiamo costruendo per la Sardegna.» 

«Se consideriamo la media dei posti di lavoro prodotti da ogni appalto pubblico, che secondo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici è uno ogni 63mila euro di spesa (23.600 per un miliardo e mezzo), risulta evidente – ha concluso il presidente – quanto l’azione intrapresa sia fondamentale per dare nuova linfa alla Sardegna e ai suoi territori.»

immagine mostra

Nuovo appuntamento con “La rosa bianca. Un altro genere di storie”, progetto dedicato al femminicidio ideato e organizzato da Il Crogiuolo, venerdì 11 ottobre ore 20, verrà inaugurata al Teatro Civico in Castello a Cagliari, l’anteprima della mostra fotografica e giornalistica “Uccidi anche me”, foto di Fiorella Sanna, testi di Francesca Madrigali.

Nell’occasione verrà realizzato il corto teatrale “Per amore solo per amore” con Rita Atzeri e Alessandro Muroni al piano, sue le musiche di scena. Il corto è realizzato in collaborazione all’associazione Menabò.

“Uccidi anche me” è un progetto fotografico e giornalistico sul fenomeno del femminicidio in Italia, curato dalla fotografa Fiorella Sanna e dalla giornalista Francesca Madrigali. Sono stati realizzati oltre 140 ritratti e 60 interviste a donne e uomini (tra i quali, ad esempio, Paolo Fresu, Ugo Cappellacci, Lorella Zanardo, Anthony Muroni, Maria Paola Masala, Rita Atzeri, Massimo Zedda, Lilli Pruna, Stefano Bollani, Maria Loi, Andrea Baiani) sul tema del femminicidio e la violenza sulle donne, per una mostra fotografica che si svolgerà in autunno e si caratterizza per una precisa scelta stilistica e comunicativa sia nella parte visuale che in quella testuale. Per la rassegna “La Rosa bianca” Sanna e Madrigali hanno preparato una anteprima con otto volti e frammenti delle interviste ai partecipanti. Il risultato finale unisce la forza espressiva del “nuovo volto” composto da diverse parti dei ritratti originali alle opinioni e pensieri delle donne e uomini che hanno risposto alle nostre domande su un tema di stringente attualità.

I problemi dei piccoli comuni sardi al centro della XIV Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (A.N.P.C.I.), a Ortacesus.
«Come tutte le manifestazioni che hanno una valenza che va oltre i confini regionali – ha affermato l’assessore regionale della Programmazione, Alessandra Zedda, intervenendo anche a nome del presidente Ugo Cappellacci e dell’assessore degli Enti Locali, Nicola Rassu, all’inaugurazione della XIV Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (A.N.P.C.I.) – anche questa rappresenta un importante momento di incontro e di scambio, che offre un’opportunità di confronto per dibattere sulla situazione economica, sul tessuto produttivo, sulle istanze e sulle battaglie portate avanti in questi anni dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani. Siamo felici che quest’anno l’incontro nazionale si tenga a Ortacesus che rappresenta una Sardegna che conta 314 piccoli comuni su 377 totali. In questi anni la Giunta Cappellacci è stata sempre attenta alle piccole realtà, sia conducendo la battaglia contro le disposizioni legislative di Giulio Tremonti e di Monti che hanno rischiato di cambiare i connotati dell’intero sistema delle autonomie locali e soprattutto dei piccoli comuni e sia rilanciando le azioni di contrasto alla crisi e allo spopolamento attraverso azioni e strumenti per il rilancio dell’economia.»
«La scorsa settimana proprio per i comuni e le province della Sardegna – ha proseguito l’assessore regionale della Programmazione – abbiamo approvato una delibera che rende 50 milioni di euro immediatamente utilizzabili su 108.400.000 di euro totali in tre anni, per completare il finanziamento e la realizzazione di ulteriori 99 opere pubbliche cantierabili e ultimare interamente lo scorrimento della graduatoria sino a 206 progetti, per creare occupazione per circa 1.100 addetti. A breve inoltre ci auguriamo di iniziare la discussione sulla riforma del sistema delle autonomie locali approvato dalla Giunta quasi un anno fa.»
Alessandra Zedda 1

Il presidente della Regione Ugo Cappellacci mercoledì 9 ottobre si recherà a Bruxelles, per approfondire le problematiche legate alla richiesta di riconoscimento della zona franca integrale. Dopo la riunione positiva con l’Agenzia delle Dogane, il presidente Ugo Cappellacci, mentre sollecita il pronunciamento del Governo, prosegue l’azione a tutto campo per sostenere e rinforzare la rivendicazione presentata sia in sede nazionale che europea. Mercoledì prossimo a Bruxelles avrà un confronto con il Servizio Giuridico della Commissione Europea. L’incontro, che segue quello con il vicepresidente Antonio Tajani, è finalizzato ad illustrare compiutamente anche in sede tecnica, nelle more del pronunciamento dello Stato nazionale, la posizione assunta dalla Regione Sardegna. 
Ugo Cappellacci.

Ugo Cappellacci.Alessandra Zedda
Entro il mese verranno completate le procedure di pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Lo hanno annunciato oggi il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda.
«Come abbiamo ribadito alcuni mesi fa – ha spiegato il Governatore della Sardegna, replicando alle dichiarazioni della presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, in merito ai debiti della Pubblica Amministrazione – la Giunta aveva scelto di non avvalersi degli spazi finanziari perché aveva la liquidità sufficiente per far fronte ai propri debiti. Avevo chiesto al Governo un allentamento del Patto di Stabilità ma le nostre richieste vennero rigettate. In seguito a quella risposta negativa la Regione decise di dar seguito ai pagamenti con la liquidità che atteneva alla propria cassa, anche al fine di evitare nuovo indebitamento, nel rispetto dei limiti imposti dal Patto. Abbiamo stilato un programma di pagamento che stiamo rispettando e portando a compimento e dunque la nostra scelta si è rivelata giusta. Senza mistificazioni di sorta”. 
«Siamo felici che la Provincia di Sassari abbia restituito alle imprese creditrici 10 milioni in pochi mesi, così come siamo felici che la Regione nello stesso periodo restituirà 278.430.765 euro – hanno rimarcato il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda -. Al 31 dicembre 2012 il debito era pari a 278.430.765 euro, ad oggi i mandati di pagamento già effettuati ammontano a 251.983.223 euro. Rimangono ancora da saldare 26.447.541 euro che verranno corrisposti entro questo mese. Definiti i dati reali e lasciando da parte le polemiche crediamo che su questi temi nessuno abbia da giocare partite per dimostrare quanto sia bravo, ma semplicemente fare il proprio dovere nell’interesse delle imprese e delle famiglie sarde assolvendo al pagamento dei debiti creati dalla burocrazia e dal Governo nazionale attraverso i limiti imposti dal Patto di Stabilità.»

 

Ugo Cappellacci.
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha giudicato positivo l’incontro svoltosi stamane in sede tecnica presso l’Agenzia delle Dogane, nel percorso per l’ottenimento della zona franca integrale durante il vertice al quale hanno partecipato anche il direttore, Giuseppe Peleggi, ed i rappresentanti dei movimenti Randaccio, Impera e Scifo. Durante l’incontro, al quale ha preso parte anche l’on. Salvatore Cicu, sono stati esaminati gli aspetti doganali nell’ambito della questione più generale, oggetto del tavolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Da parte dell’Agenzia è stato assunto l’impegno ad accelerare l’iter con la comunicazione all’Europa, previo urgente invio del piano operativo, per l’operatività della zona franca di Cagliari recentemente delimitata. In ossequio alla recente delibera adottata dalla Giunta, inoltre, non viene sollevato alcun rilievo riguardo ad un’interpretazione estensiva del dlgs 75 finalizzata a considerare l’intero territorio della Sardegna come zona franca doganale, utilizzando come punti di ingresso e di uscita gli scali portuali ed aeroportuali.
Al termine dell’incontro, il presidente Cappellacci ha ribadito la necessità di un pronunciamento del Governo nazionale in merito agli aspetti extradoganali e al riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna.
«Il Governo ha il dovere – ha dichiarato Cappellacci – di fare propria la nostra rivendicazione: quella di un’isola che non vuole vivere di assistenzialismo, ma di impresa e lavoro. Vogliamo camminare con le nostre gambe – ha sottolineato il presidente – ma chiediamo di essere messi nella condizione di poterlo fare. La zona franca è una giusta compensazione per gli svantaggi derivanti dall’insularità ed è una componente essenziale del nuovo sistema operativo che deve far ripartire l’economia sarda.»

 

Ausi Iglesias

 

 

 

 

 

 

 

“Contribuire a migliorare in Tunisia la qualità dello sviluppo, rafforzando le capacità delle autorità locali e degli attori sociali nel promuovere l’innovazione, nel programmare e gestire lo sviluppo territoriale integrato e partecipato, tenendo conto delle esigenze di occupazione e di democrazia emerse con forza recentemente”. 

E’ l’obiettivo che si propone il progetto elaborato e proposto dall’AUSI del Sulcis Iglesiente ed approvato dalla Giunta regionale, nella seduta del 26 settembre scorso, con la delibera n° 39/32 che prevede:

– di aderire in veste di soggetto capofila all’iniziativa denominata “Partenariato con la Tunisia per la formazione allo sviluppo locale basato sull’innovazione e la valorizzazione delle risorse ambientali, umane e storiche del territorio”;

– di avvalersi, in qualità di partner di progetto della collaborazione, dell’organismo di diritto pubblico Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente (AUSI);

– di prevedere per l’iniziativa progettuale un cofinanziamento complessivo pari a € 140.000, di cui € 100.000 a carico del Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente (AUSI) e € 40.000 a carico della Regione Sardegna;

– di stabilire che la quota di cofinanziamento a carico del bilancio della Regione sia assicurata per € 27.000 in kind e per € 13.000 in cash a valere sulle risorse di cui alla legge regionale n. 19/1996 “Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale”;

– di avvalersi per la gestione in economia di alcune linee di budget dell’Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo – OICS;

– di incaricare la Direzione generale della Presidenza di predisporre tutti gli atti necessari per assicurare la concreta realizzazione dell’iniziativa.

Considerato che la governance del progetto richiede adeguate professionalità, il presidente Ugo Cappellacci ha proposto alla Giunta, in coerenza all’art. 5 della L.R. n. 19/1996, di realizzare l’iniziativa con il Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente (Consorzio AUSI). Il Consorzio, istituito per promuovere lo sviluppo e l’innovazione tecnologica nel territorio del Sulcis Iglesiente, è attualmente costituito dal Comune di Iglesias, dal Comune di Carbonia, dal Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, dall’IGEA S.p.a., dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias e dalla Carbosulcis S.p.a.. Il Consorzio vanta una notevole capacità di programmazione e di intervento, collegata a una consolidata capacità di formare nuovi quadri necessari al rilancio dello sviluppo locale attraverso, inoltre, la costituzione di partenariati con altri territori europei e mediterranei. L’esperienza maturata dal Consorzio AUSI nella realizzazione di iniziative capaci di contribuire alla crescita socio-economica dell’area del Sulcis Iglesiente rappresenta, per il progetto che si intende realizzare, un importante valore aggiunto in grado di assicurare una concreta e positiva ricaduta non solo nel territorio tunisino, ma anche in quello sardo.

In quest’ottica il rafforzamento delle relazioni istituzionali con la Tunisia, ma soprattutto gli incontri settoriali tra i funzionari governativi tunisini ed il comparto imprenditoriale isolano, rappresentano una valida opportunità di business per il nostro territorio. Mirate azioni di progetto consentiranno, infatti, agli imprenditori sardi di entrare in contatto con la realtà economica Tunisina, di conoscere i bisogni e le esigenze dei territori al fine di favorire una efficace internazionalizzazione delle nostre imprese.

A testimonianza del reale interesse manifestato per le opportunità offerte dalla cooperazione, l’AUSI assicurerà per la realizzazione dell’iniziativa in Tunisia, un cofinanziamento di 100.000 euro.

In tal modo, è obiettivo del Consorzio promuovere l’istituzione in Sardegna di un centro stabile di alta formazione per la programmazione e gestione di interventi strategici per la promozione dello sviluppo territoriale.

Il presidente Cappellacci, infine, ha proposto di avvalersi, per la gestione in economia, di alcune linee di budget, ai sensi dell’art. 6, comma 5, della L.R. n. 19/1996, del supporto operativo dell’Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo – OICS, organismo in house delle Amministrazioni regionali. L’affidabilità e pertinenza dell’OICS nella gestione di progetti di cooperazione, nonché le forti relazioni di partenariato tra la Regione ed il predetto Ente, consolidatesi nella gestione dell’Accordo di programma quadro Paesi del Mediterraneo, apporteranno un significativo valore aggiunto alla riuscita dell’iniziativa progettuale.

Il progetto prevede le seguenti attività:

• costituzione in Tunisia di un Gruppo di Lavoro Nazionale (GLN), coordinato dal Ministero della Cooperazione, con il compito di guidare il Progetto nel paese e, alla sua conclusione, di organizzare un Programma permanente in Tunisia per la promozione dell’innovazione nello sviluppo e di progetti strategici di sviluppo territoriale basato sulla valorizzazione delle risorse ambientali, umane e storiche del territorio, in collaborazione con un analogo Programma che si svolge in Sardegna

• preparazione e realizzazione di un Corso interattivo denominato “Innovazioni e progetti strategici di sviluppo territoriale” e dedicato allo studio ed all’applicazione delle metodologie per l’identificazione e la diffusione delle innovazioni che migliorano lo sviluppo, alle tecniche di analisi partecipata dei bisogni ed alla capacità di formulare e realizzare progetti strategici di sviluppo territoriale integrato con particolare attenzione alle situazioni di disagio e precarietà e con priorità per la creazione di opportunità per i giovani ed i soggetti meno garantiti attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali e storiche.

Il Corso si svolgerà attraverso:

– un Modulo di 7 giorni effettivi in Tunisia;

– un Laboratorio applicativo in Tunisia;

– un Modulo di 10 giorni effettivi in Sardegna;

– un Laboratorio interattivo a distanza;

– un Seminario conclusivo in Tunisia;

– un Convegno di bilancio in Sardegna.

La KIP-UN International School, associata al Consorzio AUSI, metterà a disposizione i suoi collegamenti con il Centro OMS per la Riduzione della Vulnerabilità di Tunisi, PNUD, UNEP, UNIDO ed i programmi dell’UNOPS per l’innovazione, la formazione, l’economia locale e la promozione della cooperazione decentrata, nonché la sua rete internazionale di esperti, docenti e ricercatori.