25 November, 2024
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Una delegazione del Complesso storico-museale di Niasvizh, sito bielorusso dichiarato nel 2005 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, il 6 novembre a Barumini dove, grazie all’ospitalità della Fondazione Barumini Sistema Cultura, ha visitato non solo “Su Nuraxi” ma l’insieme delle strutture gestite dalla fondazione.

La delegazione bielorussa guidata dal direttore del Complesso storico-museale di Niasvizh, Serguej Klimov, comprende anche il vice direttore Nataliya Zherka ed il responsabile scientifico Uladzimir Karalenak, oltre che, la docente dell’Università bielorussa MSLU Natallia Dulina, ed è stata accompagnata nella visita dal Console onorario bielorusso Giuseppe Carboni e dal prof. Giorgio Pellegrini storico dell’arte che coordina un importante programma culturale sardo-bielorusso che vede la partnership proprio del Complesso storico-museale di Niasvizh.

Ad accogliere la delegazione a Barumini Salvatore Bellisai, presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Barumini Sistema Cultura.

La visita della delegazione bielorussa rappresenta il primo contatto diretto fra enti gestori di siti Patrimonio dell’Umanità dei due territori ed è finalizzato a consentire agli specialisti bielorussi di conoscere da vicino  l’organizzazione e il funzionamento della Fondazione Barumini, in un’ottica di scambio di buone prassi e arricchimento professionale, con l’obbiettivo, inoltre, di studiare future collaborazioni e intese  fra i due enti che consentano un reciproco  potenziamento delle politiche di marketing e presenza nei mercati internazionali.

Il Complesso storico-museale di Niasvizh, con i suoi oltre 400.000 visitatori annuali rappresenta uno dei più importanti siti culturali e turistici di questa repubblica ai confini orientali dell’Unione europea (con oltre 9 milioni di abitanti), ed ospita, inoltre, innumerevoli iniziative e manifestazioni a carattere socio-culturale, scientifico ed artistico di grande prestigio a livello nazionale e internazionale.

Da sottolineare un antico legame che lega Niazvizh, patrimonio dell’Umanità e la Sardegna, riconducibile al gesuita Giovanni Maria Bernardoni che da architetto lavorò, dal 1583 al 1599, al nucleo originario del complesso storico monumentale, immediatamente dopo essere stato nella nostra Isola dal 1578 al 1583, dove lavorò alla progettazione del Collegio di Santa Croce a Cagliari e del Collegio gesuitico di Iglesias, essendo anche attivo nei cantieri dell’Ordine Gesuita di Busachi e di Sassari.