22 November, 2024
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Si va verso il sold out per il grande concerto “Woodstock legacy 1969-2019” che si svolgerà domani sera, dalle 20.00, a Paulilatino. L’attesa è praticamente terminata, tutti i musicisti sono già arrivati in Sardegna e sono ansiosi di salire sul palco del teatro Grazia Deledda. Ben 19 artisti suoneranno assieme per un unico evento imperdibile che si propone di ripercorrere 50 anni di storia della musica internazionale, dal concerto di Woodstock ai giorni nostri. L’evento è organizzato dalla Fondazione Teatro Grazia Deledda in collaborazione con il Teatro Instabile ed il patrocinio della Fondazione Sardegna. 

Il concerto inizia esattamente dove finì quello di Woodstock, 50 anni fa: da Jimi Hendrix. Uli Roth, chitarrista degli Scorpions, da oltre 40 anni è universalmente riconosciuto come uno degli strumentisti migliori al mondo ed è noto per aver raccolto l’eredità musicale di Hendrix. Sarà perciò proprio Uli Roth ad aprire l’esibizione di domani, con l’inno americano suonato con la chitarra elettrica, in distorsione, così come fece Jimi Hendrix sul palco del ’69. La serata proseguirà con esibizioni del gruppo sardo-belga Arthmony accompagnati da turnisti di livello assoluto come Amedeo Bianchi e Mauro Borsetti. Sarà poi il momento di Mario Schilirò, storico chitarrista di Zucchero, che suonerà anche lui un omaggio a Jimi Hendrix e poi si unirà ad Amedeo Bianchi e a Beppe Dettori. Il finale della serata sarà in crescendo: suoneranno Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon e insieme proporranno alcune delle canzoni più famose della band metal inglese. Saranno poi raggiunti sul palco da Roth e si rivisiteranno sei brani degli Scorpions: In trance; We’ll burn the sky; All night long; Sails of Charon, Fly to the rainbow e Pictured life. Per concludere, il gran finale con 19 musicisti che suoneranno tutti assieme per salutare, con questo ultimo omaggio, i 50 anni di musica che sono nati sul palco di Woodstock.

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Tutto pronto per il grande spettacolo del 13 dicembre al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino: alcuni dei più famosi e celebrati musicisti rock e pop europei suoneranno, tutti insieme, per una singola e imperdibile serata, per il concerto “Woodstock Legacy 1969-2019” organizzato dalla Fondazione Teatro Grazia Deledda in collaborazione con il Teatro Instabile e il patrocinio della Fondazione Sardegna. Uli Jon Roth, chitarrista degli Scorpions, Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon, insieme a Mario Schilirò, chitarrista storico di Zucchero, saliranno sul palco del bellissimo teatro di Paulilatino per ripercorrere 50 anni di musica, dall’iconico festival di Woodstock del 1969 a oggi. Inoltre, allo show parteciperanno anche diversi grandi artisti, come Emiliano e Marco Polizzi, Archelao Micrillo, Mauro Borsetti, Piero Leporale ed Amedeo Bianchi: sono alcuni tra i più quotati session-man italiani, abituati a calcare i palchi più prestigiosi dell’Europa. L’ultima novità è l’ingresso di Beppe Dettori del roster della serata, il cantante sardo interpreterà Little Wing di Jimi Hendrix, supportato dall’eccezionale talento di Mario Schilirò: il chitarrista storico di Zucchero è chiamato a far rivivere la sei corde di Hendrix in uno show in cui il genio di Seattle sarà omaggiato anche da uno dei suoi eredi più noti e accreditati: Uli Roth, infatti, suonerà l’inno americano in distorsione, ricalcando ciò che fece Hendrix a Woodstock. Dopo questa notevolissima intro, il supergruppo formatosi per l’occasione partirà in una emozionante cavalcata che percorrerà gli incendiari anni 70, 80 e 90 per concludere la corsa con le ultime produzioni degli anni Duemila. Sarà pertanto anche una grande occasione per valutare i vari cambiamenti apportati all’arte musicale: da dove si è partiti e qual è l’attuale punto di arrivo. Special guest della serata saranno gli Arthmony, un gruppo sardo-belga con alle spalle già un tour continentale.

Un evento collaterale degno dell’attrazione principale. La Fondazione Teatro Grazia Deledda e il Teatro Instabile hanno pensato di organizzare anche un evento collaterale al concerto. Nell’ottica di un coinvolgimento totale della comunità e del territorio che ospitano il teatro, Paulilatino ospiterà una mostra fotografica che si snoderà lungo le tre vie principali del paese, e il soggetto dell’esposizione sarà proprio il centro abitato e i suoi cittadini: le foto infatti ripercorrono la storia di Paulilatino dagli anni ’60 ad oggi. Si tratta, quindi, di un altro modo per ribadire la volontà di raccontare l’era post-Woodstock in ogni suo aspetto.