24 November, 2024
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Non si placano le polemiche sullo stato delle Motorizzazioni della Sardegna, dopo che il sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, rispondendo pochi giorni fa ad un’interrogazione presentata dal deputato Ivan Catalano in Commissione Trasporti della Camera quasi 3 anni fa sulla situazione delle Motorizzazioni della Sardegna, ha affermato che  “Le Motorizzazioni della Sardegna? Stanno bene e l’utenza non è penalizzata”.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in una nota, ricorda come occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. La perdurante situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività.

«Siamo sconcertati e preoccupati da quanto scritto dal Sottosegretario – afferma il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – è una risposta inverosimile vedendo ciò che quotidianamente accade negli uffici delle Motorizzazioni di Nuoro, Cagliari, Oristano e Sassari. Inviteremo subito il Sottosegretario a verificare di persona ciò che da quasi 3 anni accade nei territori.»

Nel documento ufficiale che appare nel sito della Camera dei Deputati, appaiono entrambi di documenti. Quello del Deputato Ivan Catalano, datato giovedì 5 dicembre 2013, che interrogava il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, circa “i forti disservizi all’interno del dipartimento per i trasporti terrestri (Motorizzazione Civile) in Sardegna”. In quello dell’Esponente del Governo, ovvero la risposta pubblicata martedì 13 settembre 2016, tra le altre cose, si legge: «Tuttavia, malgrado la oggettiva riduzione di personale e il corrispondente aumento delle incombenze – si pensi agli esami per il conseguimento della patente di guida così come derivante dall’applicazione della Direttiva 2006/126/CE che ha introdotto dal 19 gennaio 2013 nuove tipologie di patenti e più complesse procedure d’esame – gli uffici della Motorizzazione civile hanno fatto fronte, con le risorse finanziarie e di personale a disposizione, ai propri compiti istituzionali senza penalizzare l’utenza. Quanto all’effettuazione degli esami nella provincia di Nuoro, non risulta alcun blocco dell’attività».

«Dopo 3 anni di nessuna iniziativa e zero riposte da parte del Governo  – aggiunge Mellino – continuiamo a leggere di “riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai fini della riduzione dei costi connessi” e di “riforma finalizzata a introdurre significative semplificazioni amministrative allo scopo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi all’utenza e di operare una più razionale ed efficace riorganizzazione degli uffici”. L’unica azione che è stata compiuta quella del taglio del personale, dell’abbandono delle strutture e della creazione di disagi alle imprese, alle agenzie e all’utenza. Questo è stato compiuto in maniera impeccabile.»

E’ una lunga battaglia quella che Confartigianato Trasporti Sardegna combatte per il ripristino delle condizioni essenziali per la funzionalità delle Motorizzazioni della Sardegna. L’Associazione iniziò quasi 2 anni fa con pubbliche denunce supportate dalle interrogazioni parlamentari del deputato Andrea Vallascas nel settembre 2015. Nonostante le rassicurazioni del Ministero (risposta al “Question Time” di Del Basso De Caro), nulla è cambiato. All’inizio di luglio 2016, dopo il caos negli sportelli degli uffici delle Motorizzazioni, Mellino scrisse direttamente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento. In quella occasione, nessuna risposta pervenuta. Dopo qualche giorno, la questione è arrivata nei banchi del Parlamento e della Commissione Trasporti con le interrogazioni dei Deputati sardi Nicola Bianchi e Romina Mura.

La complessa situazione venne affrontata all’inizio di agosto da Confartigianato Imprese Sardegna e dall’Assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu, che si attivò con Governo e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per risolvere la situazione nella quale operano gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore l’associazione artigiana ricordò la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Nell’occasione Erriu sottolineò come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, fosse attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma da portare, nel più breve tempo possibile, in Parlamento.

A seguito dell’incontro anche la deputata Mura, componente della Commissione Trasporti alla Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, garantì il sostegno parlamentare all’iniziativa.

«Confidiamo nell’impegno e nel lavoro dell’assessore Erriu e dell’Onorevole Mura – conclude Mellino – perché la condizione dei lavoratori delle Motorizzazioni, degli autotrasportatori, delle Agenzie e di tutti gli altri utenti, continua a peggiorare

Sul problema della Sardegna è intervenuto più volte anche Amedeo Genedani, il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di Unatras (l’Associazione unitaria degli Autotrasportatori italiani).

«Allo stato attuale il passaggio di competenze dalle Province alle Motorizzazioni è un processo di cambiamento che sta generando tanti effetti negativi – ha affermato Genedani – sull’operatività degli uffici e sulla vita delle imprese stesse, poiché non è stato accompagnato da un reale trasferimento di personale competente agli uffici della Motorizzazione, che si sono ritrovati però con ulteriori e gravosi compiti. Abbiamo rappresentato in varie occasioni le difficoltà riscontrate dalle nostre imprese nei vari uffici territoriali, accolto con favore le interrogazioni parlamentari sul tema, partecipato ad incontri a livello tecnico-operativi, senza che i problemi siano stati risolti. Pertanto – ha concluso il presidente nazionale – Confartigianato Trasporti intende proporre al Ministero dei Trasporti una collaborazione sinergica, chiedendo l’attivazione di un tavolo di confronto nazionale e rendendosi disponibile a fornire una mappatura puntuale delle problematiche per una valutazione, caso per caso, per trovare soluzioni efficaci.»

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino.

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La complessa situazione che da più di un anno paralizza le Motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano, è stata discussa questa mattina a Cagliari dal segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.

L’assessore ha confermato all’associazione artigiana come la Regione si stia attivando con Governo e ministero delle Infrastrutture e Trasporti per risolvere una condizione, non più sostenibile, nella quale si trovano a operare gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore, l’associazione artigiana ha ricordato la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Cristiano Erriu e Stefano Mameli hanno convenuto come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, sia attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma che verrà portata e breve in Parlamento.

Al colloquio ha partecipato telefonicamente da Roma la Deputata sarda Romina Mura, componente della commissione Trasporti della Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, ha garantito il sostegno parlamentare all’iniziativa.

Confartigianato Trasporti Sardegna denunciò la situazione delle Motorizzazioni più di un anno fa e un mese fa ha scritto al ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento.

In oltre un anno di battaglie, la questione è arrivata in Parlamento con le interrogazioni dei Deputati sardi Andrea Vallascas (settembre 2015), cui seguì la risposta al Question Time del sottosegretario dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, Nicola Bianchi (luglio 2016) Romina Mura (sempre luglio 2016).

 Stefano Mameli e Cristiano Erriu-min

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Il governatore Pigliaru e il ministro Delrio.

Il governatore Pigliaru e il ministro Delrio.

Motorizzazione Sassari-30 giugno 2016

Confartigianato Trasporti Sardegna ha scritto questa mattina al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e ai parlamentari sardi per denunciare il “collasso” del sistema delle motorizzazioni della Sardegna e l’insostenibile condizione in cui si trovano a operare imprese di trasporto e autoscuole e per chiedere “un immediato, improrogabile e inderogabile intervento a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna”.

A oggi occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. Questa situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività. Ed è inconcepibile vedere esposto, in un ufficio pubblico (Motorizzazione di Sassari) un cartello con la scritta “Sportello immatricolazioni chiuso per mancanza di personale”.

Da più di un anno e mezzo, infatti, le motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano si trovano a operare con un livello di personale talmente “residuale” da non riuscire a garantire, in tempi “consoni e certi”, operazioni come revisioni, collaudi, immatricolazioni, variazioni ed esami patenti.

«All’inizio del 2015 – scrive il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – segnalammo ai quattro Prefetti la situazione, già allora critica, seguita dall’interlocuzione con la Motorizzazione nazionale. Successivamente il caso approdò in Parlamento grazie a una interrogazione parlamentare del deputato Andrea Vallascas cui seguì la garanzia del sottosegretario dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, del passaggio di “14 unità di personale in comando dalle province”.»

Confartigianato Trasporti Sardegna sottolinea come non solo delle “14 unità” promesse non vi sia traccia ma anche di come il sistema si avvii, velocemente, alla completa paralisi.

«Le imprese, infatti, con enormi difficoltà, riescono a prenotare operazioni che poi potranno essere svolte dagli addetti della Motorizzazione anche dopo 1 anno – aggiunge Mellino – come nel caso dei collaudi: questi vengono fissati dopo parecchi mesi costringendo gli autotrasportatori a non utilizzare i mezzi con la conseguente perdita delle commesse esponendo le aziende a un alto rischio di fallimento. Non solo, anche la parte relativa alle patenti (esami, rinnovi e recupero punti) ha tempi non più sostenibili andando a incidere pesantemente anche sul resto dei cittadini.»

Confartigianato Trasporti ricorda come la situazione paradossale la stiano vivendo anche le Autoscuole: per poter svolgere regolarmente gli esami, queste devono addirittura provvedere, autonomamente, sia alla ricerca di commissari esterni dall’isola, non essendo disponibili quelli interni, sia alla loro retribuzione.

Il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, ricorda le origini del problema: «Tutto sorge a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità del 2014 (art. 1, comma 94), che ha ri-trasferito al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le competenze relative alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori, a suo tempo, delegata alle Amministrazioni provinciali. Il suddetto comma, infatti, recita “… Le funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi sono svolte dagli Uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con le risorse umane disponibili a legislazione vigente. Entro e non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le funzioni di cui al presente comma sono trasferite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, comprese le relative risorse finanziarie da destinare al funzionamento degli Uffici…”. Il DPCM dell’8 gennaio 2015, ha poi dato attuazione alla norma ed ha avuto seguito attraverso un Accordo nella Conferenza Unificata Stato -Regioni-Autonomie locali del 23 aprile 2015. Tale accordo prevedeva sei mesi per la transizione dagli uffici provinciali a quelli ministeriali».

«L’entrata in vigore delle norme da subito, mise in evidenza le diverse problematiche – continua Mameli – a causa della necessità di spostamento delle competenze, delle funzioni, e soprattutto del personale, e contestualmente anche fisicamente delle pratiche da una sede (quella provinciale) a un’altra (quella degli uffici periferici del ministero dei Trasporti, le Motorizzazioni). E noi lo segnalammo.»

Nella lettera al ministro Delrio, Confartigianato Trasporti Sardegna evidenziando come la regione sia già pesantemente penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture, dei servizi e dei collegamenti con la Penisola, e messa in ginocchio da una lunghissima crisi, chiede il mantenimento degli impegni assunti lo scorso settembre, un immediato, improrogabile e inderogabile intervento del Ministero a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna.

Confartigianato Trasporti Sardegna, infine, auspica, visti i costanti rapporti che intercorrono tra il presidente Pigliaru ed il ministro Delrio, un interessamento del Presidente finalizzato alla soluzione della questione anche da parte della Regione considerata la gravità della situazione.

Francesco Sanna copia

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna è stato chiamato a far parte della commissione parlamentare per le questioni regionali in sostituzione del sottosegretario, alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro.

La commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali, presieduta da Renato Balduzzi (SCpI), è una commissione parlamentare direttamente prevista dalla legge costituzionale italiana.

Francesco Sanna è anche componente della commissione Affari costituzionali della Camera.

Francesca Barracciu 5 copia

Non c’è pace per l’europarlamentare del Partito Democratico Francesca Barracciu, nominata la scorsa settimana sottosegretario di Stato al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo di Matteo Renzi. Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, nel suo blog ha pubblicato una nota nella quale elogia il ministro dell’Interno e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano per aver dato l’esempio, convincendo a ritirare la sua candidatura a sottosegretario Antonio Gentile e aggiunge: «Questo atto dovuto fa onore all’NCD, ora il pdexmenoelle di Renzie non può che seguirne l’esempio. Fare una figura mondiale. Il materiale umano a disposizione è quadruplo per un Gentile, Renzie può mettere in campo quattro fuoriclasse che, come sempre, a sinistra abbondano:

– Francesca Barracciu, accusata di peculato nell’inchiesta sui rimborsi spese ai consiglieri regionali in Sardegna

– Umberto Del Basso de Caro, indagato per i rimborsi del consiglio regionale in Campania

– Vito De Filippo, indagato nell’ambito della “Rimborsopoli” lucana
– Filippo Bubbico, indagato per abuso d’ufficio»
«Quattro indagati per me posson bastare
quattro indagati per me… 

Penati ministro della Giustizia! – conclude Beppe Grillo»

Dopo aver ritirato, da vincitrice delle primarie del Partito Democratico, la sua candidatura alla presidenza della Regione Sardegna, ed aver subito lo stop del neo governatore Francesco Pigliaru, ad un possibile ingresso nella nuova Giunta regionale, Francesca Barracciu si trova ora al centro delle polemiche a livello nazionale per la sua nomina a sottosegretario nel Governo Renzi. Per lei non è decisamente un periodo tranquillo dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi in Consiglio regionale.