22 November, 2024
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Si chiama “Pula Letteraria, oltre i confini” ed è la seconda edizione di un Festival culturale che, nello spazio di tre giorni, dal 29 al 31 agosto, vuole ripetersi e superarsi nell’obiettivo, già centrato bene lo scorso anno, di tracciare e regalare un nuovo indirizzo, un sentiero di conoscenza e scoperta che possa abbattere le barriere di qualsiasi natura ed essere percorso da chiunque, a prescindere dalle abilità personali, portando così lo spettatore oltre ogni confine.

Oltre ogni confine è un concetto davvero ampio, che vuole includere tutto e tutti/e: confini e barriere fisiche, psicologiche, confini reali e immaginari, sociali e convenzionali. La cultura ha infatti il grande potere – diciamo anche terapeutico – di essere inclusiva e andare oltre tutto ciò che l’uomo tendenzialmente prova a catalogare, inscatolare, definire, circoscrivere, confinare.

Il Festival è stato fortemente voluto dalla Fondazione Pula Cultura diffusa in collaborazione con il Comune. Durante le tre giornate dell’evento saranno presenti autori di libri, artisti, istituzioni e associazioni.

Il Festival ha il potere di trasformare il centro di Pula in un vivace crocevia di idee, riflessioni, ispirazioni artistiche, dove le persone non solo si incontrano per celebrare la magia delle parole scritte, del linguaggio dei segni e della musica, ma diventano esse stesse parte di questa espressione artistica.

La manifestazione si presenta quest’anno con un ricco programma, che sarà itinerante sia per i vari punti di incontro di Pula che nel sito di Nora – che spazia dalla narrativa alla saggistica, dalla poesia alla grafica, garantendo momenti di riflessione, scoperta e intrattenimento per tutti i gusti. L’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente e stimolante dove la cultura possa fiorire e diffondersi, promuovendo il dialogo e lo scambio tra diverse generazioni e culture.

Tra gli ospiti presenti, nomi di spicco isolani e nazionali. Torna per il secondo anno a condurre magistralmente il Festival Dario Vergassola, che si era già affermato vero mattatore delle serate dello scorso anno. Ad aprire la manifestazione a Nora due nomi di tutto rispetto come Giuseppe Cruciani, che porterà il suo controverso “Via Crux” libro nel quale  esplora con audacia il tema dell’egoismo come motore del progresso e della società; e Cecilia Sala con“L’incendio”un reportage tra Iran, Ucraina e Afghanistan.

All’ex Pretura Regia di Pula saranno ospiti Elisa Pila, Collettivo Elias Madreu, Mario Fadda e Umberto Oppus, e l’amatissima Elvira Serra che porta“L’Altra. Storia di un’amante” romanzo che affronta il tema dell’infedeltà e delle relazioni clandestine e di tutto ciò che porta questo nella vita delle persone, nelle loro riflessioni e nel loro stare appesi ai sentimenti, ma oltre i confini definiti dai contratti stabiliti dentro le relazioni umane.

Il 30 agosto a Nora spazio ai racconti di illustri personaggi come Oscar Farinetti, con il suo libro“Dieci mosse per affrontare il futuro”, e Pif. Quest’ultimo incanterà il pubblico con la sua ultima fatica, il romanzo “La disperata ricerca d’amore per un povero idiota”. Già il titolo promette grandi dibattiti.

A casa Amat a Pula invece potete trovare: Paolo Roversi, Piergiorgio Pulixi, Roberto Pili.

Il 31 agosto Dario Vergassola presenta a Nora “Liguria, terra di mugugni e di bellezza”, una guida per la sopravvivenza divertente e ricca di dritte imperdibili per tutti i forestieri che vogliano visitare l’affascinante Liguria. A seguire Andrea Vitali e Sara Bilotti.

Mentre Vanessa Roggeri, Lorenza Gentile e Lorenzo Scano accoglieranno il loro pubblico all’ex Pretura Regia di Pula.

 

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Dopo la segnalazione fatta all’assessorato regionale degli Enti locali, i consiglieri comunali di minoranza del comune di Giba Learco Fois, Roberto Zanda e Michele Orrù hanno rivolto al sindaco Andrea Pisanu e al direttore generale dell’assessorato regionale degli Enti locali Umberto Oppus, una nuova richiesta di una sollecita risposta a tre interrogazioni, nonché di accesso agli atti per ottenere l’elenco nominativo con relativi importi dei buoni viveri e del banco alimentare.

«Siamo costretti, ancora una volta, a sollecitare le risposte del Sindaco e della Segretaria Comunale in quanto, da ormai diverso tempo, addirittura una da tre anni, le interrogazioni e l’accesso agli atti della minoranza rimangono senza riscontro», scrivono i tre consiglieri di minoranza.

«Chiediamo al Prefetto e al Direttore Generale degli Enti locali e Urbanistica, di intervenire, nel rispetto delle proprie competenze, richiamando il Sindaco e la segretaria comunale d.ssa Pisci alle proprie responsabilità, affinché riscontrino, nel più breve tempo possibile, e comunque, nei tempi previsti dalla legge, le richieste dei consiglieri comunali per consentire a questi ultimi di poter esercitare correttamente il proprio ruolo – aggiungono i tre consiglieri di minoranza -.

1 – Accesso agli atti ai sensi dell’art. 46 della L. 267/2000 del 20/04/2020 prot. 2346 per il rilascio degli elenchi nominativi, con relativi importi, dei cittadini beneficiari dei buoni spesa di cui all’ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 65 del 29.3.2020, nonché di coloro che hanno usufruito del banco alimentare; senza risposta.

2 – interrogazione relativa alla gestione ed il controllo degli impianti fotovoltaici installati negli edifici comunali, inviata via pec in data 23.01.2020 prot. 474 sollecitata in data 2/03/2020 prot. 1389 ancora senza risposta;

3 – interrogazione urgente per la realizzazione dei parcheggi in area P.E.P: di viale Eleonora d’Arborea del 2/03/2020 prot. n 1389; ancora senza risposta;

4 – interrogazione per la videoregistrazione dei Consigli comunali, inviata via pec il 13/04/2017, sollecitata diverse volte per iscritto e tantissime altre volte verbalmente in occasione dei Consigli comunali ancora senza alcuna risposta.

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UniNuoro sarà a Bruxelles, dal 9 al 13 dicembre, per partecipare al progetto formativo di Focus Europe “Young work and territory in Sardinia”, finanziato dall’assessorato regionale degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica.

La delegazione sarda, composta dall’assessore regionale agli Enti locali della Sardegna Quirico Sanna, dal direttore generale dell’assessorato Umberto Oppus, dal direttore generale dell’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro Massimo Temussi, ha preso parte ai lavori dello stage finale a Bruxelles.

Sono intervenuti inoltre il presidente di Focus Europe Giuseppe Cappai, il componente del CdA Efisio De Muru ed il direttore Fabio Rocuzzo.

Il progetto “Young work and territory in Sardinia”, ha l’obiettivo di offrire assistenza tecnica alla rete degli enti locali della Sardegna affinché vengano attuate misure in grado di sopperire all’assenza di professionalità specializzate nella conoscenza dell’Europa ed in particolare degli strumenti che l’Unione europea mette a disposizione degli enti locali, tra cui in primis i fondi di finanziamento. Obiettivo del progetto, infatti, è quello di affiancare i dipendenti delle amministrazioni comunali di riferimento ed i relativi uffici alle giovani professionalità formate grazie alle attività teoriche e pratiche maturate durante l’anno di attività formative.

A Bruxelles, presso la sede della Regione Sardegna, è stato ufficialmente presentato il Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli, recentemente istituito a Nuoro.

Il Centro racchiude figure provenienti dal mondo accademico, istituzionale, professionale e della società civile.

Il dott. Fabrizio Mureddu, commissario straordinario di Uninuoro, e la prof.ssa Gabriella Ferranti, coordinatrice del Centro, hanno illustrato le principali finalità e le attività già calendarizzate tra cui l’edizione 2020 della International Summer School “The Future of Human Rights in Europe” ed il ciclo di incontri informativi “Uno sguardo sul mondo” attraverso cui si intende offrire al pubblico,  informazioni sulle situazioni di crisi, sul piano internazionale, di cui si parla spesso, ma delle quali con difficoltà si hanno elementi conoscitivi per comprendere appieno fatti, azioni ed eventi che si verificano in paesi esteri.

Numerosi giovani presenti, fortemente interessati alle attività del Centro, hanno manifestato l’intenzione di aderire al Comitato dei Portatori di interesse del Centro Studi e sottoporre alcune linee di azione, tra cui il tema del digital divide.

La prof.ssa Maria Cristina Carta, ricercatrice di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari/UniNuoro ha tenuto due lezioni in materia di processo d’integrazione europea e diritti di cittadinanza e Tutela dei diritti fondamentali nello spazio giuridico europeo.

Nei giorni a seguire le attività proseguiranno attraverso diversi incontri con i funzionari della Commissione e delle Agenzie nonché attraverso la partecipazione alle attività pratiche e workshop previste dal programma “Young work and territory in Sardinia”, sostenuto convintamente dalla Regione Sardegna.

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Editore e libraio: mestieri difficili. A volte anche in contrasto, ma di certo «accomunati dalla passione per i libri» come sottolineato da Simonetta Castia, presidente dell’AES, durante l’incontro che ieri mattina (sabato 23 novembre) ha aperto la seconda giornata della mostra regionale del libro “Qui c’è aria di Cultura”, a Tempio Pausania. La manifestazione è promossa e finanziata dall’assessorato regionale della Cultura ed organizzata dall’Amministrazione comunale di Tempio di concerto con l’Associazione Editori Sardi e in collaborazione con la libreria Bardamù.

Un’interessante discussione sulle criticità del settore, le nuove sfide che i cambiamenti del mercato impongono, le possibilità di incidere nel rilancio della filiera del libro che oggi deve fare i conti con la costante diminuzione degli editori e la chiusura delle librerie (quelle indipendenti che ormai si contano sulle dita di una mano perché per sopravvivere in gran parte sono costrette a franchising con i grandi marchi). Una crisi che va affrontata partendo da un’analisi approfondita, aprendo tavoli di dialogo, con interventi mirati alla promozione e alla diffusione del libro, inteso come agente culturale dal profondo valore sociale.

Da qui la necessità, secondo Simonetta Castia, di presentare delle modifiche alla legge regionale sull’editoria per una sua attualizzazione. All’incontro alla libreria Bardamù hanno partecipato anche Paolo Sorba (Paolo Sorba Edizioni), Giuseppe Podda (Edizioni Il Maestrale) e Massimo Dessena (Max88) che hanno raccontato la loro esperienza di librai diventati anche editori. Spinti dalla voglia di raccontare delle storie, il territorio, e forse colmare lacune nel mercato.

Per scoprire la ricchezza delle proposte dell’editoria sarda basta fare un giro allo spazio Faber che ospita la mostra con esposti tantissimi titoli, novità e non solo, delle case editrici che hanno aderito all’iniziativa. Ben trentuno. Lo stesso luogo dedicato a De André, il grande cantautore genovese innamorato della Gallura, è teatro degli incontri con gli autori.

Il ricchissimo programma ha visto ieri sette presentazioni, tutte introdotte da Giuseppe Pulina. Un ciclo aperto dalle parole di Umberto Oppus che, dialogando con Emiliano Deiana, ha incuriosito il pubblico raccontando la storia di Don Baltazar de Zuniga di cui ha scritto, dopo un’accurata ricerca, nel volume pubblicato da Carlo Delfino Editore “La spada e la gloria”. Una vicenda incredibile quella del nobile spagnolo vissuto a cavallo tra Seicento e Settecento, vicerè di Sardegna e poi fondatore di San Antonio nel Texas.

Del valore dei versi, in vernacolo e non solo, hanno invece discusso Andrea Muzzeddu, autore di “Poesie e rime che raccontano” per Paolo Sorba Editore, e Zelindo Pucci. Un invito non solo a leggere le poesie, ma a «camminarci dentro» così da scoprire la ricchezza di riflessioni e la profondità nel capire la vita che solo il linguaggio in versi sa raggiungere. Versi forti, immediati, legati spesso alla natura, a questioni rurali, sono quelli in sardo letti da Nanni Falconi che per Nor Edizioni ha pubblicato la raccolta “Su grodde bos at a contare de me”.

Storia, poesia, ma anche filosofia, nel pensiero di Andrea Vasa che riempie le pagine di “Nulla nasca più per morire” scritto da Francesco Carbini per Taphros Editrice. Un volume che ricorda l’importanza di un grande filosofo del Novecento, originario di Aggius ma quasi sconosciuto in Sardegna. Apre a diverse riflessioni anche il racconto di Roberto Deriu “La pantera di Bultei”, romanzo edito da Condaghes che l’autore ha presentato con il sostegno di Alberta Zancudi. Definito libro della postverità è un lavoro particolare sin dalla sua genesi: iniziato con l’utilizzo di Facebook.

Più classico nella sua struttura si presenta “Radici di ginepro” di Gabriella Ghisu, che attaverso le vicende del protagonista, un  giovane cresciuto tra gli stazzi della Gallura, vuole anche raccontare un pezzo di storia dell’Italia nel periodo bellico e postbellico. A caratterizzare la presentazione del libro uscito per Carlo Delfino Editore, sono state le letture e gli interventi di Antonella Masala inframezzatti dall’esibizione del balletto di Sassari Emmeleia. Al passato fa riferimento anche “Espiazioni collettive”, il nuovo romanzo di Ilario Carta pubblicato da Arkadia che ha chiuso la serata. Un thriller basato su un fatto di sangue, dimenticato, accaduto durante il periodo fascista: l’eccidio di Jerzu del 1925, quando un’intera famiglia composta da otto membri fu sterminata in una notte.

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La mostra regionale del libro Qui c’è aria di Cultura, promossa dalla RAS ed organizzata dall’Amministrazione comunale di Tempio di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù, è stata inaugurata stamattina con uno speciale omaggio alla memoria di Manlio Brigaglia: l’intitolazione della Sala convegni del Palazzo degli Scolopi.

La targa, che porta il nome dell’“illustre docente e intellettuale sardo”, ricoperta dalla bandiera dei quattro mori, è stata svelata al pubblico dalle mani dall’assessore regionale della Cultura Andrea Biancareddu assieme al vicesindaco di Tempio, Gianni Addis.

La cerimonia si è svolta di fronte a una salone gremito di pubblico, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, nonché gli amici e i familiari del compianto intellettuale, la moglie Marisa e il fratello Aldo.

«Intendiamo rendere omaggio al nostro insigne concittadino – ha affermato Gianni Addis – con l’intitolazione di questa sala Convegni nell’antico e prestigioso edificio che un tempo ospitava il convento degli Scolopi e il collegio di studi, luogo dove hanno ricevuto la loro educazione culturale generazioni di Galluresi, vogliamo tributare un riconoscimento, un riconoscente atto di ossequio dell’amministrazione comunale e della città per il ricco patrimonio culturale di cui ha fatto dono all’intera Sardegna attraverso una brillante carriera.»

Evidente la soddisfazione di Simonetta Castia, presidente dell’Associazione Editori Sardi, alla quale Brigaglia era particolarmente legato: «Siamo felici di iniziare la manifestazione giustamente con un tributo a professor Manlio Brigaglia – ha affermato – non solo perché questa è la sua città, ma anche perché tutti sappiamo quale amore nutrisse per l’editoria e per il libro sardo, verso il quale riversava un impegno quotidiano e costante». Simonetta Castia ha ricordato che la manifestazione si chiuderà domenica con la proiezione del documentario “Manlio Brigaglia”, contenuto extra del film “Uno sguardo alla terra” del regista Peter Marcias, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Andrea Biancareddu si è detto onorato ed emozionato per il suo primo intervento in questa sede in qualità di Assessore regionale: «Avrei voluto che Manlio Brigaglia fosse al mio fianco, oggi, per potermi dare ancora i suoi preziosi consigli. Ma cercherò di seguire i suoi insegnamenti. Di lui ricordo tante doti, la bravura, l’intelligenza la cultura, però c’è una dote in particolare che lo ha caratterizzato: la simpatia. Aveva questa capacità di insegnare facendoci sorridere. E questo insegnamento non lo potrò mai dimenticare».

A impreziosire la cerimonia è stata la presentazione del libro “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter), di Franco Fresi che, con la voce rotta dall’emozione lo ha definito un personaggio “meraviglioso”, ricordandone un lato poco conosciuto, quello poetico. Sono seguiti gli interventi di Salvatore Tola e di Sandro Ruiu, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando), di monsignor Giovanni Maria Pittorru e di Aldo Brigaglia.

La manifestazione prosegue nel pomeriggio alla Spazio Faber, dove è anche allestita la vetrina completa dell’editoria libraria sarda, che raccoglie i volumi di ben 31 case editrici aderenti all’iniziativa. Dalle 16 è in corso l’inaugurazione della mostra Noi e il mondo, che lascerà spazio alle presentazioni degli autori.

Nel corso della mattinata si sono svolti anche gli incontri con le scuole che proseguiranno sabato.

Sabato 23 novembre, la libreria Bardamù alle 10.00 darà spazio al dibattito “Editore, libraio: un mestiere difficile”, con la partecipazione di Simonetta Castia, Giuseppe Podda, Paolo Sorba, Massimo Dessena ed Elia Cossu.

Allo Spazio Faber, Giuseppe Pulina introdurrà ben sette volumi editi in Sardegna. Alle 12.00, per Carlo Delfino Editore, l’autore Umberto Oppus presenta “La spada e la Gloria” confrontandosi con Fabio Marcello. Alle 16.00 Paolo Sorba Editore propone “Poesie e rime che raccontano” di Andrea Muzzeddu, che sarà affiancato da Zelindo Pucci. Alle 16.45 Nanni Falconi, con la moderazione di Emiliano Deiana presenta “Su grodde bos at a contare de me”, edito dalla NOR. Alle 17.30 la Taphros Editrice dà spazio a “Nulla nasca più per morire” di Francesco Carbini, che dialoga con Andrea Muzzeddu.

Per Condaghes, alle 18.15 l’autore Roberto Deriu presenta “La pantera di Bultei” assieme ad Alberta Zancudi. Per Arkadia, alle 19.00 Ilario Carta propone “Espiazioni collettive”. Infine alle 19.45 Carlo Delfino presenta “Il marchio del ginepro” di Gabriella Ghisu, con letture e interventi di Antonella Masala seguite in chiusura dalle esibizioni del balletto di Sassari “Emmeleia”.

“Oristano deve diventare la capitale – riconoscibile ed autorevole – della cultura del cavallo in Sardegna. Lavoreremo per realizzare il Villaggio dei Cavalieri, perché la Sartiglia abbia una casa”. Così l’assessore degli Enti locali e Urbanistica Quirico Sanna che nel corso di un vertice a Cagliari presso l’Assessorato di Viale Trieste ha tirato le fila di quello che vuole essere un “progetto innovativo e con una straordinaria forza caratterizzante per la città di Oristano”. All’incontro hanno partecipato il sindaco Andrea Lutzu, il capogruppo del Psd’Az in Consiglio comunale Danilo Atzeni e l’assessore all’urbanistica Gianfranco Sedda, oltre ai direttori generali Umberto Oppus e Maria Ersilia Lai. “Posso dire con certezza che dopo anni la Giunta Lutzu cerca una soluzione ai problemi che più penalizzano la città di Oristano, uno di questi è rappresentato da una delle manifestazioni più importanti e conosciute della Sardegna, la Sartiglia. Oggi prende avvio un rapporto di collaborazione forte, che si basa su una proposta progettuale precisa, quella di creare nell’ex vivavio della Forestale il Villaggio dei cavalieri, con tutti i servizi, gli alloggi per i cavalli e le strutture di carattere sociale e ricreativo che valorizzeranno la Sartiglia in Italia e nel mondo”. Si tratta, prosegue l’Assessore, di “una iniziativa che si sposa con il progetto regionale sui campi da golf, nell’innesto di un investimento che guarda anche all’interno della Sardegna e che intende far incontrare il golf con le migliori vocazioni dei territori, nel caso di Oristano con la cultura del cavallo, in altre zone con altri segmenti dell’economia locale, come per esempio la cultura termale”. “Dal caos passiamo all’ordine”, è il commento del sindaco di Oristano Andrea Lutzu, che ha chiara l’importanza che il progetto sulla strada provinciale Oristano-Torregrande avrebbe per la città di Arborea. “Oggi registro un’attenzione grandissima per il mondo della Sartiglia e dei Cavalieri. Guardo a questa idea immaginando il futuro della manifestazione più importante dal punto di vista culturale e sociale della città. Sono convinto che ci siano le premesse per creare sviluppo, indotto turistico e per valorizzare ancora la nostra Sartiglia”, ha concluso Andrea Lutzu.

Sono oltre 160 i Comuni della Sardegna interessati dall’annoso problema degli usi civici, di cui la città di Oristano con le frazioni di Torregrande, Nuraxinieddu, Massama e Silì rappresenta il caso più urgente da risolvere. È partito da qui l’incontro presso l’assessorato degli Enti locali a cui hanno partecipato, oltre all’assessore Quirico Sanna e al sindaco Andrea Lutzu anche i direttori generali Umberto Oppus e Maria Ersilia Lai, il capogruppo del Psd’Az in Consiglio Comunale Danilo Atzeni e l’assessore comunale all’urbanistica Gianfranco Sedda. “La Regione non poteva rimanere sorda davanti alla richiesta d’aiuto che arriva dai Comuni – spiega l’assessore Sanna -. Da oggi inizia una battaglia che porteremo avanti in tutte le sedi, di concerto con il comune di Oristano e con tutti gli altri Comuni sardi di cui raccogliamo le istanze, per risolvere l’annoso problema degli usi civici che in Sardegna rappresentano un freno allo sviluppo. Ho dato al sindaco – prosegue l’Assessore – la massima disponibilità di questo Assessorato, che si concretizzerà a breve in un tavolo tecnico e, sempre a breve, con una serie di azioni volte a tutelare l’interesse delle Comunità coinvolte. La Regione rappresenterà infatti l’esigenza dei Comuni ai parlamentari sardi e ai due rappresentanti sardi del Governo Calvisi e Todde”. La Sardegna, considerata la molteplicità di Comuni interessati, rispetto al problema dei terreni gravati da usi civici rappresenta infatti un caso particolare. Una situazione di emergenza sulla quale, nel 2018, è intervenuta la Corte Costituzionale, che con sentenza ha di fatto trasmesso le competenze in materia dalle regioni allo Stato. Da quel momento anche chi aveva intrapreso azioni volte a sanare la situazione perseguendo gli interessi pubblici con politiche di sviluppo dei territori più adeguate alla modernità – è il caso del Comune di Oristano – ha accusato una battuta d’arresto. “Davanti a questa battuta d’arresto – spiega il sindaco Andrea Lutzu – oggi abbiamo un interlocutore attento, la Regione, che non solo ha deciso di ascoltare le istanze della città che rappresento ma che vuole concretamente avviare la stagione della svolta. È una giornata importante per la città di Oristano. Abbiamo fatto l’impossibile prima di chiedere il sostegno dell’assessore Sanna, adottando una delibera sul trasferimento dei terreni gravati da usi civici e convocando due conferenze di servizi e tavoli di lavoro nel tentativo di risolvere una situazione drammatica per Oristano. Oggi abbiamo un’arma in più, il sostegno forte e deciso della Regione, che ci aiuterà a portare avanti una battaglia sacrosanta, che porterà sviluppo alla nostra città”.

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L’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ha consegnato al comune di Cardedu i locali dell’ex sede del Consorzio di bonifica, che saranno adibiti a istituto scolastico e biblioteca. L’atto è stato firmato questa mattina, a Cardedu, dall’assessore Quirico Sanna, dal direttore generale dell’assessorato degli Enti locali, Umberto Oppus, dal sindaco Matteo Piras, e dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Giovanni Zito.

«Abbiamo lavorato in questi giorni con l’Agenzia del Demanio – ha spiegato l’assessore – per accelerare il passaggio di alcuni beni dallo Stato alla Regione. E oggi abbiamo deciso di anticipare i tempi con l’atto di consegna al sindaco di un bene importante per il futuro del paese. È un segno tangibile della vicinanza del presidente Christian Solinas e di tutta la Giunta al comune di Cardedu e al suo primo cittadino, vittima nei giorni scorsi di un grave e vile atto intimidatorio. Gli avevamo promesso che non l’avremmo lasciato solo e così è stato, con questo primo gesto che non è solo simbolico. La Regione proseguirà su questa strada – ha concluso Quirico Sanna – con la massima attenzione per lo sviluppo delle nostre comunità locali, vero antidoto contro lo spopolamento.»

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La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha proceduto alla nomina dei seguenti direttori generali della Regione:

Affari generali: Riccardo Porcu
Personale: Maika Aversano
Programmazione: Marcella Marchioni
Crp: Graziella Pisu
Enti locali: Umberto Oppus
Urbanistica: Maria Ersilia Lai
Ambiente: Andreina Farris
Corpo forestale: Antonio Casula
Agricoltura: Giulio Capobianco
Turismo: Angela Maria Porcu
Lavori pubblici: Piero Teodosio Dau
Industria: Giuliano Patteri
Lavoro: Roberto Doneddu
Pubblica Istruzione: Giorgio Onorato Cicalò
Beni culturali: Renato Serra
Sanità: Marcello Tidore
Politiche sociali: Francesca Piras
Trasporti: Gabriella Massidda
Area legale: Alessandra Camba
Distretto idrografico: Antonio Sanna
Centro committenza: Cinzia Lilliu
Protezione civile: Antonio Pasquale Belloi
Presidenza: Silvia Curto.

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Forse non è un caso se, tra i quattro affermati professionisti che hanno ricordato la figura di Manlio Brigaglia al Salone del libro di Torino, due siano stati, orgogliosamente suoi allievi. A rendere omaggio alla memoria del grande intellettuale sassarese, per uno degli eventi più attesi del calendario AES al Lingotto, c’erano l’editrice e presidente Simonetta Castia, il giornalista Costantino Cossu, il docente universitario Guido Melis e lo scrittore Flavio Soriga.

Un tributo che suona come un atto non solo dovuto a un anno esatto dalla scomparsa, ma estremamente sentito da parte di tutti gli editori sardi, e celebrarne la memoria nelle testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo attraverso l’esperienza umana e quella professionale.

Il profilo eclettica di Manlio Brigaglia è stato ben tratteggiato dalla presidente Simonetta Castia, che ne ha paragonato la figura a quella di Enrico Costa, del quale con il “professore” aveva curato la biografia per Mediando. La stessa casa editrice per la qualeManlio Brigaglia avrebbe poi accettato di far redigere la biografia, pubblicata postuma. Durante il suo intervento, Simonetta Castia ha annunciato la futura pubblicazione di un nuovo lavoro ispirato alla “Memorie sassaresi”.

Scrittore, docente, storico, giornalista, Manlio Brigaglia amava definirsi “facitore di libri”. Un editor, si direbbe oggi.

Ma anche uomo di grande profondità culturale, al punto che Flavio Soriga, ha espresso rammarico per il fatto che un uomo di tale levatura non fosse abbastanza conosciuto nel resto dell’Italia. Flavio Soriga ne ha ricordato la grande autorevolezza priva di presunzione e inoltre, una grande dote spesso non comune tra i sardi, quell’ironia e dell’autoironia.

Costantino Cossu ha invece manifestato apprezzamento per la posizione di convinto antifascista, specie negli anni difficili di “rivoluzione” culturale in cui era professore all’Azuni. Cossu ha ricordato il tentativo di aggressione subito da Manlio Brigaglia ad opera di un gruppo di estrema destra solo per aver firmato, unico professore del liceo, un appello contro un episodio di violenza fascista. Tentativo per fortuna sventato da un gruppo di studenti.

Persino Guido Melis non ha potuto esimersi dal ricordare quegli anni di profonda trasformazione culturale, in cui Manlio Brigaglia era diventato per gli studenti un punto di riferimento, anche quando si trovava su posizioni opposte. Un punto di riferimento perché aveva saputo infondere ai suoi studenti l’utilizzo della capacità di critica, la capacità di lettura, la capacità di scrittura e la distinzione tra gli autori. Guido Melis ha anche indicato l’Enciclopedia della Sardegna come la sua più grande opera, pubblicata dall’editore Della Torre.

Molto gradita è stata la proiezione di un estratto della video-intervista realizzata dal giornalista Tonino Oppes in occasione degli ottant’anni del compianto intellettuale. Intervista che è stata proiettata integralmente in serata in occasione del secondo momento commemorativo al Padiglione off extra-Lingotto.

Nel pomeriggio lo stand AES è stato al centro di due interessanti presentazioni. La prima dell’autore cagliaritano Giampaolo Manca, che ha proposto al pubblico del Salone “Le cose che sono nell’aria” assieme all’editore Alessandro Cocco di La Zattera. Il romanzo racconta il viaggio interiore di un giudice sulle tracce delle proprie origini, afflitto dalla tormentata ricerca della verità nel suo ultimo processo, e dalla tentazione di usare i poteri del suo ufficio per rendere giustizia a una vittima lontana.

La seconda è “Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda”. Il dialogo dell’autore olbiese Giovanni Sanna Laina con l’editore Dario Maiore della Taphros, ha evidenziato un affascinante quadro dell’isola di fine Settecento, attraverso le vicissitudini del barracello Francisco Sanna che a Cagliari ebbe l’occasione di conoscere il mondo della nobiltà sardo piemontese, per poi divenire testimone dei momenti “rivoluzionari” del 1794.

Per gli eventi al Salone Off extra-Lingotto, il calendario AES ha proposto un interessante appuntamento  nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, lo stesso edificio in cui dimorò Antonio Gramsci dal 1914 al 1922. L’iniziativa, che ha goduto dell’Alto patrocinio del Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare “Printzipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino”, un volume dell’autore corso Jean Christophe Paoli che tratta lo spinoso e complesso tema del pastoralismo in Sardegna. L’appuntamento realizzato da Condaghes con AES e l’associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci, ha accolto gli interventi dell’editore Giovanni Manca, del senatore Gianni Marilotti e del giornalista Anthony Muroni. Il volume accoglie un importante lavoro di ricerca che va a colmare un vuoto di oltre cinquant’anni sull’argomento, a partire dalla pietra miliare che fu la pubblicazione del Maurice Le Lannou del 1941.

Lo Stand AES alle 11.00 ha ospitato Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, ha presentato la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Sono intervenuti gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00 Maria Vittoria Spissu ha introdotto “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice sono intervenuti gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30 allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro), in collaborazione con il comune di Serramanna. Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramana), Enrico Pusceddu (presidente associazione internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Alle 17.00bsarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00 Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.