Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri i responsabili dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri il presidente dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami, il direttore generale Umberto Sacerdote e il componente del Cda Andrea Ferrara, per discutere dell’ipotesi di accorpamento dell’Osservatorio Astronomico della Sardegna con quello di Bologna.
«Vogliamo portare in Sardegna un pezzo importante dell’Astrofisica nazionale – ha detto Pigliaru -, non solo le strutture ma anche il capitale umano. Abbiamo investito moltissimo in questo progetto e siamo convinti di avere tutto il diritto di vedere gli sviluppi di una scommessa scientifica fatta con grande determinazione. Comprendiamo le vostre esigenze funzionali ma noi tuteliamo la nostra autonomia. Oggi abbiamo preso atto che la decisione non è immediatamente operativa e che ci sono spazi per arrivare a una soluzione condivisa.»
All’incontro hanno partecipato anche l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, e il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu.
Nell’Osservatorio Astronomico la Sardegna ha investito negli anni circa 20 milioni di euro. La realizzazione in Sardegna del grande radio telescopio SRT (Sardinia Radio Telescope), è stata finanziata nel 1997 dal Ministero nell’ambito dei Piani di potenziamento della rete scientifica e tecnologica nelle aree depresse, e la Regione ne ha fatto uno dei punti strategici dello sviluppo del sistema del sapere nell’Isola.