Domenica, a Sant’Antioco, si terrà “Ripuliamo il lavatoio”, iniziativa all’insegna del senso civico.
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“Sant’Antioco siAMO noi”! Da questo presupposto nasce l’iniziativa benefica proposta da un’attività imprenditoriale locale (“Insula Immobiliare”) che, grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”, si pone l’obiettivo di cancellare, letteralmente, lo scempio perpetrato ai danni dello storico lavatoio del Lungomare Caduti di Nassiriya, recentemente imbrattato dai soliti vandali. Appuntamento domenica 14 ottobre, alle 10.00, presso il lavatoio per le operazioni di pulizia, cui seguiranno la tinteggiatura delle pareti e il ripristino dei murales deturpati. “Ripuliamo il lavatoio” è un’iniziativa che chiama a raccolta tutti gli antiochensi, (soprattutto bambini e famiglie), con lo scopo di dimostrare che la comunità sa reagire compatta a questi inaccettabili atti di inciviltà.
Il lavatoio, qualche anno fa, in occasione della manifestazione artistica “Al Mare che tutto unisce”, organizzata dall’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare” con la collaborazione del Comune, era stato sottoposto ad un’operazione di riqualificazione, sia con la cura delle aiuole verdi circostanti, sia con la tinteggiatura e l’abbellimento con murales realizzati dalle autrici Tiziana Agus, Valentina Agus e Antonietta Mascia (le quali domenica saranno presenti alla manifestazione per il recupero del loro pregiato lavoro). Era così diventato un piccolo angolo di Sant’Antioco, bello e accogliente. Poi, però, gli incivili ci hanno messo le mani.
In merito, interviene il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, il quale si dice «soddisfatto e certo non sorpreso dal fatto che un’iniziativa simile provenga proprio dai cittadini: la comunità antiochense sa distinguersi per uno spiccato senso civico. E questo progetto ne è la dimostrazione. Quando mi è stata chiesta l’autorizzazione a ripulire il lavatoio non ho esitato un attimo: ho semplicemente ringraziato, mettendo a disposizione gli uffici comunali per ogni evenienza. Occorre guardare ai beni antiochensi, dalla Fontana romana al lavatoio per citarne solo alcuni, come a un qualcosa di proprio, che appartiene all’intera collettività, né al Comune in quanto istituzione, né a nessun altro: la Cultura è di tutti. Auspico un’ampia partecipazione di cittadini, nella speranza che possa costituire un esempio per tutti».