22 December, 2024
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E’ l’Azienda Masoni Becciu di Villacidro a vincere ancora una volta premi e riconoscimenti come miglior olio d’Italia. Con l’Olio ISPIRITU SARDU ha ricevuto ieri Le Tre Foglie, e il Premio Speciale Migliore Biologico 2020, in Oli d’Italia 2020 del Gambero Rosso.

«Ennesimo riconoscimento e una enorme soddisfazione per noi – hanno detto Valentina Deidda e Nicola Solinas, agronomi della pluripremiata azienda olivicola Masoni Becciu – soprattutto, in questo difficile momento nel quale versano la Sardegna, l’Italia e tutto il mondo,  a causa della paralisi economica causata da questa pandemia. Siamo dunque portati a una doverosa riflessione, verso tutte le persone e le imprese che soffrono, e vogliamo dedicare questo nuovo prestigioso riconoscimento alla nostra terra: che sia un piccolo sorriso che porti un barlume di luce e speranza per farci ripartire tutti insieme. Siamo una terra che dimostra sempre e comunque di sapersi rialzare, e con coraggio.»

L’azienda dei record. Masoni Becciu non finisce di stupire, e porta ancora una volta sul gradino più alto di tutti, grazie all’olio Ispiritu Sardu, la bandiera della Sardegna. Oltre a ottenere dalla guida del Gambero Rosso le tre Foglie, ha ricevuto anche il premio speciale di miglior olio Biologico della prestigiosa guida degli oli d’Italia.

Oltre 130 premi in undici anni a livello nazionale e internazionale fanno dell’azienda di Villacidro una delle realtà più blasonate d’Italia. Già quest’anno al concorso Internazionale Sol D’Oro Vinitaly di Verona, si erano distinti con due oli, vincendo il premio come miglior olio extravergine, e con Ispiritu Sardu, miglior olio Biologico. A questi riconoscimenti si è aggiunto il premio speciale come miglior azienda Sol D’Oro Challenge 2020.

Le soddisfazioni proseguono per l’azienda,  che infatti – anche al concorso Slow Food – ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto.

I titolari hanno concluso: «Tutti questi traguardi ci rendono particolarmente orgogliosi di promuovere e far conoscere la nostra isola in Italia e nel mondo, come terra di produzioni di eccellenza. Dopo questa brutta vicenda del Coronavirus, speriamo di tornare tutti a produrre e dimostrare la qualità del nostro agroalimentare».

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Come era prevedibile il Covid-19 ha monopolizzato la videoconferenza “Eroi di solidarietà” del Liceo Motzo di Quartu. D’altronde non poteva essere diversamente. E così quasi tutti i quesiti posti dagli alunni delle Scienze Umane a opzione “Economico sociale” si sono focalizzati sulla pandemia che sta sconvolgendo le vite degli italiani e di noi sardi.

Alla domanda della liceale della 4Bu, Lara Congiu, su quali misure solidali la Sardegna stia mettendo in campo per far fronte all’emergenza coronavirus, l’assessora del Lavoro e vicepresidentessa di Giunta, Alessandra Zedda, risponde che la nostra Regione sta attivando, in linea con il Veneto, la tecnica dei tamponi e delle verifiche dei positivi, oltre alla sanificazione degli ospedali, all’isolamento e alla quarantena. A questo si aggiunge una politica vera di sostegno all’imprenditoria e alle famiglie. «La Regione Sardegna – ha rimarcato l’assessora – non si limiterà a sospendere le imposte e le tasse come prevede l’ultimo decreto “Cura Italia”, ma le diminuirà prestando i soldi alle imprese affinché possano pagarle» A tal proposito la Legge Regionale 8/2020 ha stanziato 15 milioni di euro destinati  a sostegno di tutta la filiera turistica, settore trainante dell’economia sarda. Alessandra Zedda, nel congedarsi dagli studenti del Motzo, dopo aver elogiato la lodevole iniziativa incentrata su temi importanti della solidarietà, democrazia e libertà, gli ha invitati a essere più attenti negli acquisti alle produzioni nazionali e isolane e in segno di unità, in un giorno importante come il 17 marzo, a scegliere la Sardegna per le prossime vacanze estive.

Il rappresentante d’Istituto, Alessandro Manca, che a breve sosterrà l’Esame di Stato, ha invece discusso con il funzionario dello Europe Direct Sardegna, Antonio Mura, delle opportunità di lavoro e volontariato all’estero che l’Unione europea offre agli studenti. Oltre al Corpo Europeo di Solidarietà che consente ai giovani tra il 18 e 30 anni di aiutare quei cittadini europei colpiti da calamità naturali, come terremoti o inondazioni, si è parlato di EPSO (European Personnel Selection Office), il sito informativo europeo sui bandi dei vari profili professionali ricercati all’interno della UE. Il dottor Antonio Mura ha anche anticipato al giovane pubblico del Motzo le misure che la Commissione europea a breve approverà nella battaglia sanitaria e socio-economica contro il Coronavirus.

Sara Ruggeri e Lucrezia Pau, studentesse rispettivamente della 3Ae e 5Ae, hanno posto delle domande impegnative a Fabio Cruccu, Presidente del “Fight for Children’s Rights”, sul bullismo, cyberbullismo, inclusione degli alunni disabili, sulla Legge Zampa per i minori stranieri non accompagnati e sulla legge 4/2018 per la tutela degli orfani delle vittime di femminicidio. Il dottor Fabio Cruccu ha espresso la sua preoccupazione sugli effetti negativi che il Covid-19 avrà nel tessuto sociale sardo. «Secondo gli ultimi dati di Save the Children – informa il dottor Fabio Cruccu – il 35,1% dei minori che vivono in Sardegna si trova in condizioni di povertà relativa e questa pandemia – dice – impatterà sicuramente sulle famiglie sarde che già conoscono una deprivazione materiale, culturale, sociale ed educativa».

Elisa Serra, alunna della 4Ae dell’Economico Sociale, ha posto l’accento invece sulle criticità del terzo settore che conta in Sardegna 1.600 organizzazioni di volontariato. La dottoressa Roberta Manca, vicepresidente della “Rete Sarda della Cooperazione Internazionale” ha auspicato che la nuova legge del Terzo Settore possa rendere più indipendenti le ONLUS dai bandi locali e dagli accordi bilaterali tra stati. D’altro canto la Presidentessa dell’A.Se.Con lamenta le carenze istituzionali e la mancata attivazione dei servizi alla persona da parte di molte amministrazioni, le quali spesso si adagiano sul lavoro del volontariato.

Al dibattito hanno preso parte il Dirigente Scolastico Sergio Puddu, la prima vicaria Professoressa Aurelia Cocco e la referente BES del Motzo professoressa Valentina Deidda. Tutti hanno espresso un plauso al notevole lavoro svolto dalle studentesse e dagli studenti, guidati sapientemente dai loro docenti. «Oggi più che mai il tema della solidarietà è di attualità – ha detto la professoressa Aurelia Cocco – e la Sardegna sta rispondendo molto bene a questo momento difficile, facendo riscoprire un valore così centrale nella vita di ognuno di noi, quale la solidarietà».

«In questi giorni – ha ribadito la dottoressa Roberta Manca – sono i volontari che stanno dando una mano a chi è chiuso in casa: gli fanno la spesa, gli fanno compagnia, gli comprano i medicinali». L’altro aspetto positivo di questa esperienza drammatica -conclude Roberta Manca – è la solidarietà condominiale, la riscoperta dei vicini e l’attenzione maggiore verso chi ci sta intorno: frutto questo di un rallentamento dei nostri frenetici ritmi di vita.»

Elisabeth Piras T.A.

Docente di Filosofia, Storia e Cittadinanza e Costituzione

Liceo Classico, Linguistico e Scienze Umane “B.R. Motzo”

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Il primo posto è solo per lei: l’etichetta sarda “Masoni Becciu” dell’omonima azienda agricola che fa capo a Valentina Deidda, ha vinto il primo posto assoluto del Premio BIOL 2018.

Giunto alla XXIII Edizione, il Premio Internazionale celebra gli oli extravergine d’oliva biologici migliori al mondo.

Sui 500 oli extravergini d’oliva biologici in concorso, la giuria internazionale composta da 30 palati eccellenti ha proclamato i vincitori di BIOL 2018 e individuato i migliori 10 extravergini in concorso. La novità di quest’anno è che sono saliti sul podio tre olivicoltori italiani: al primo posto si è classifica Masoni Becciu; il secondo posto è conquistato dal pugliese “Mimì Coratina”, prodotto dall’azienda olivicola Donato Conserva; mentre sul terzo gradino si colloca “Superbo”, etichetta prodotta dall’azienda laziale Americo Quattrociocchi.

Impegnati nell’analisi chimica e sensoriale sin dallo scorso martedì 20 marzo, gli addetti ai lavori e i giurati hanno espresso il loro verdetto, incoronando tre aziende dell’Italia centro-meridionale. Il podio trova riscontro nella nomina degli extravergini che conquistano la top-ten, tra cui spiccano le

produzioni toscane e pugliesi. Arriva quarta l’azienda pugliese “Intini”, con il suo extravergine d’oliva “Bio”; quinta e sesta posizione vanno alla toscana Frantoio Franci SRL con “Franci Bio IGP Toscana” e “Franci Bio”; è settima l’azienda agricola pugliese De Carlo, con l’extravergine bio “Tenuta Arcamone”; ottava è l’umbra Viola SRL con l’olio “Selezione Costa del Riparo”; la nona posizione è ancora una volta toscana con la Fattoria Ramerino, produttrice del “Ramerino Guadagnolo Primus”; al decimo posto infine vi è l’azienda spagnola Rafael Alonso Aguilera con l’extravergine biologico “Oro del Disierto”.

Alla classifica dei tre migliori oli evo a cui è andato il Premio BIOL 2018 e dei sette a cui è stata riconosciuta la menzione speciale della giuria, si affiancano i vincitori di BiolPack, iniziativa a latere che premia il packaging di prodotto più funzionale e invitante, ovvero la bottiglia che presenta il miglior design e l’etichettatura più chiara. Prima classificata l’azienda spagnola Olivar de Segura, con “Verde Segura”; al secondo posto con “Extra Paceful Olive Oil” troviamo l’azienda israeliana Syndianna of Galilee, premiata anche grazie al profondo senso etico espresso dal lodevole progetto di sviluppo sociale; terza classificata l’azienda pugliese Scisci SRL con “Scisci Bio”.

Altra importante iniziativa inserita all’interno dello storico Premio è BiolKids, la sezione riservata ad oltre 100 giovani palati delle scuole primarie di Ostuni, del circondario e di altre regioni d’Italia,che durante l’anno scolastico sono impegnati in un percorso didattico di avvicinamento all’analisi sensoriale e di educazione al gusto. La folta e vivace banda di baby giurati BiolKids ha incoronato l’extravergine bio “Chiavalon”, prodotto dall’azienda croata OPG Chiavalon.

Infine, novità assoluta di questa XXIII Edizione, il Biol by Biol, il Premio collaterale decretato dalla giuria di preselezione, che ha incoronato vincitore dell’inedita categoria di concorso l’olio extravergine bio “Finca La Torre”, prodotto dall’azienda spagnola Aceites Finca La Torre SLU.

Ideato dal CI.BI. Consorzio Italiano per il Biologico, Patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole, promosso da Regione Puglia – Assessorato all’Agricoltura, organizzato in collaborazione con il comune di Ostuni, il BIOL 2018 ha potuto contare sul supporto tecnico di Chemiservice – laboratorio di analisi, Parco Naturale Regionale Dune Costiere, del GAL Alto Salento, della Scuola Alberghiera “S. Pertini” di Carovigno, dell’ITAS ostunese Pantanelli – Monnet, dell’Associazione L’Olio di Puglia Dialoghi Fluidi, di Biolitalia, di BUO’ crudo cotto e mangiato, di AgribioMediterranea e della Rete Humus.