27 July, 2025
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«Un rimpasto degno della peggior prima Repubblica. Il Sindaco ha tradito il patto con i cittadini.»

Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, è durissima sulla nascita della nuova Giunta Gariazzo.

«Non nominerò uomini e donne di partito, aveva tuonato in campagna elettorale, sarò libero di fare le mie scelte. A due anni dal termine della consiliatura – conclude Valentina Pistis – il sindaco Gariazzo nomina ben quattro assessori, uno per ciascuna corrente del PD; intanto la città rimane in balia del mal governo.»

Ricordiamo che la lista Cas@ Iglesias faceva parte della coalizione di centrosinistra che il 26 e 27 maggio 2013 candidò a sindaco Emilio Gariazzo, contribuendo in misura determinante alla sua elezione, come emerge chiaramente dai numeri. Emilio Gariazzo, infatti, al primo turno sfiorò l’elezione diretta, con 7.839 voti, il 49,60%, contro i 7.186 voti, il 45,47%, di Gian Marco Eltrudis, il candidato della coalizione di centrodestra, formata dalla lista Piazza Sella e da quella del Popolo delle Libertà; Emilio Gariazzo vinse poi il ballottaggio con 7.216 voti, il 51,68%, contro i 6.747 voti, il 48,82% di Gian Marco Eltrudis. La lista Cas@ Iglesias al primo turno ottenne 1.131 voti, il 7,61%, eleggendo due consiglieri. Nel corso della prima parte della consiliatura i rapporti tra la lista Cas@ Iglesias, ispirata dai Riformatori Sardi, e i partiti del centrosinistra, in particolare il Partito Democratico, si sono incrinati, fino alla rottura definitiva con il passaggio all’opposizione, divenuta via via sempre più critica.

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«È inutile che il sindaco si lamenti sul mancato passaggio del giro d’Italia nella nostra città. Avrebbe fatto cosa buona e giusta ad agire per tempo. Questa sgangherata maggioranza avrebbe dovuto ironizzare meno per l’iniziativa dei Riformatori Sardi, partita ben due anni fa, e agire per raggiungere quel risultato ottenuto da altri comuni e territori dell’Isola.»

Lo dice Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias in Consiglio comunale.

«Ad ogni buon conto, pensi ad amministrare Iglesias, una città completamente allo sbando. Pensi ai servizi sanitari, all’altissimo costo del servizio di smaltimento dei rifiuti, alle sacche di privilegio create, alle tante povertà della nostra comunità. Iglesias – conclude Valentina Pistis – non ha bisogno di gioco e divertimento, ha necessità di onestà, competenza, qualità e lavoro.»

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«Lo ripetiamo da anni: il comune di Iglesias ha un importante e rilevante patrimonio immobiliare, anche di altissimo pregio, gestito in maniera “condominiale” da questa Giunta e da questa maggioranza. La loro è una gestione assolutamente inadeguata e priva di qualsivoglia programmazione. Un immobile se rimane inutilizzato, non solo non produce alcun reddito ma col tempo necessita di manutenzione e di conseguenza, consuma risorse, drenando fondi dal bilancio comunale.»

Lo scrive in una nota Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias al comune di Iglesias.

«Abbiamo chiesto con interrogazioni ed interpellanze se l’Amministrazione non ritenga opportuno procedere ad un censimento dettagliato ed aggiornato degli immobili di proprietà comunale – aggiunge Valentina Pistis – e se la stessa non ritenga opportuno rilevare quelli che risultano inutilizzati o sotto-utilizzati. La gestione del palazzo municipale, sede del Consiglio Comunale e dell’Archivio Storico è inadeguata. Le condizioni  di entrambi gli stabili sono precarie, non vi è traccia della manutenzione ordinaria, tanto meno di quella straordinaria.»

Valentina Pistis, nei giorni scorsi, ha effettuato un sopralluogo in entrambi gli immobili, documentato dalle fotografie allegate.

«Intonaci da ripristinare, solai e infiltrazioni d’acqua, infissi da sostituire, impianto idrico da adeguare, a cui si aggiunge la scarsa pulizia e la cura totalmente assente dei beni preziosi custoditi al loro interno; a tutto questo – conclude Valentina Pistis – viene a sommarsi l’inaccessibilità per entrambi gli immobili, ai portatori di handicap.»

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«Dal 15 agosto l’appalto del servizio Informagiovani del comune di Iglesias è scaduto. Ad oggi non è pervenuta nessuna proroga per dare continuità al servizio, così come non è stata bandita una nuova gara. E’ impensabile che l’amministrazione privi l’utenza di un servizio utile e prezioso come quello dell’Informagiovani.»

Lo scrive, in una nota, Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias nel Consiglio comunale di Iglesias.

«Ufficio, attivo da circa vent’anni, ha garantito assistenza ai giovani per le pratiche universitarie e non solo. Un’amministrazione comunale distratta e poco accorta che non garantisce il servizio di assistenza proprio nel periodo di maggior afflusso degli utenti. Ricordiamo – conclude Valentina Pistis – che le scadenze universitarie sono alle porte, pertanto, tale chiusura comporterebbe un grave danno per i giovani, costretti a recarsi presso le sedi universitarie e per il personale impiegato negli uffici che si ritroverebbe senza un impiego.»

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato una proposta di deliberazione al Consiglio comunale di Iglesias, in materia di “Indirizzi per le nuove modalità di erogazione del servizio di mobilità per persone con gravi disabilità motorie e non vedenti”.

Nello specifico, la proposta intende promuovere un servizio denominato “Mobility Card” in modo tale da poter rispondere alle esigenze di mobilità individuale delle «persone con disabilità motoria grave o cecità totale e persone ipovedenti con residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi con la migliore correzione di lenti». «Per la sua attuazione – sottolinea Valentina Pistis sarà necessario adottare un regolamento che preveda la concessione a favore dell’utente, di un plafond economico, corrispondente ad un numero massimo di viaggi, disponibile su una card utilizzabile solo per il pagamento delle corse sugli speciali automezzi fino alla concorrenza di importi mensili diversificati e variabili da 220,00 euro a 1.210,00 euro, in relazione al percorso chilometrico e alle esigenze di trasporto del disabile riconducibili alle seguenti categorie: a) lavoro e studio; b) terapia; c) attività sociali».

La proposta di delibera prevede:

• in via sperimentale e fino al 31 dicembre 2017 le descritte modalità di erogazione del servizio per la mobilità individuale delle persone disabili – nel rispetto dei criteri e delle prescrizioni del Regolamento che dovrà essere predisposto dalla Giunta comunale di concerto con la commissione Politiche sociali ed approvato del Consiglio elaborato sulla base dei seguenti elementi:

• l’introduzione dell’ISEE, ai fini della graduatoria quale strumento idoneo per la determinazione del livello reddituale dei richiedenti il servizio;

• la creazione di un call center dedicato alle comunicazioni con l’utenza, ovvero al ricevimento delle chiamate telefoniche o delle comunicazioni telematiche in entrata;

alla gestione delle comunicazioni anche attraverso mezzi informatici, purché tracciabili, sia delle informazioni rese all’utenza circa i servizi di trasporto richiesti ed eventualmente prenotati, sia per il raggiungimento del numero massimo di viaggi assegnati;

• la gestione degli eventuali reclami da parte dell’utenza, secondo modalità concordate con l’assessorato dei Servizi sociali;

• la modulistica per l’accesso al servizio;

• la realizzazione di un efficace sistema di controllo e monitoraggio del servizio con l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche di geolocalizzazione.

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato una proposta di deliberazione del Consiglio comunale, sull’approvazione di un protocollo d’intesa con la Caritas diocesana di Iglesias per la realizzazione di percorsi integrati di accompagnamento delle persone che si trovano in condizioni di disagio o a rischio di esclusione sociale.

 

Valentina Pistis sottolinea che «nella zona del Sulcis Iglesiente e nel territorio comunale in particolare, a causa della forte crisi economica, si rileva un incremento della problematica riguardante l’aumento dei soggetti senza fissa dimora ed un forte aumento di coloro che, per svariati motivi, si ritrovano in condizioni di indigenza; e che la vulnerabilità sociale è legata strettamente alla precarietà del mercato del lavoro e ad un sempre maggiore ricorso a contratti atipici o a strumenti di cassa integrazione».

«La Caritas Diocesana – aggiunge Valentina Pistis – grazie al Centro di Ascolto “Marta e Maria”, la Casa di Prima Accoglienza “Santo Stefano” ed il dormitorio, ha collaborato con il comune di Iglesias per interventi a favore di persone indigenti che necessitano nell’immediato di risposte ai bisogni espressi, nonché per tamponare situazioni di emergenza rappresentate da cittadini per motivi riconducibili a precarietà socio – economica, abitativa e familiare; la Caritas diocesana di Iglesias rappresenta uno dei soggetti più presente ed attivo sul territorio, nella capacità di intercettare nuovi bisogni socio – assistenziali nonché di dare risposte adeguate e tempestive alla domanda di assistenza dei cittadini cosiddetti ad “alta marginalità sociale” e tale collaborazione necessita di una definizione sistematica e di una ottimizzazione della sua efficacia.»

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, questa mattina ha presentato una proposta di introduzione nell’ordinamento comunale, in via sperimentale, del Reddito minimo cittadino.

La proposta prevede di «dare mandato alla Giunta di istituire un capitolo di spesa ad hoc e di individuare le risorse all’interno dei capitoli di spesa dell’assessorato del turismo, sport, spettacolo e di predisporre una delibera avente le seguenti generiche previsioni:

a) Le condizioni per accedere al beneficio, i requisiti soggettivi, le attribuzioni del beneficio, il monitoraggio e le verifiche.

b) Il beneficiario sarà tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti gestiti dal comune di Iglesias, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni dello stesso comune, attraverso la sua adesione alle associazioni di volontariato totalmente gratuito.

b) Il beneficiario avrà l’obbligo di comunicare tempestivamente al comune di Iglesias ogni variazione della situazione reddituale, patrimoniale, lavorativa, familiare che comporti la perdita del diritto a percepire il reddito di cittadinanza.»

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Il presidente dell’associazione ASAMSI, Alessandra Cossu, e il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, hanno inviato una richiesta di chiarimenti al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, e al dirigente dei Servizi sociali del comune di Iglesias, sui finanziamenti dei progetti “Ritornare a Casa”.

«In queste ultime settimane sono stati riscontrati ritardi importanti in relazione all’erogazione dei fondi agli utenti – scrivono Cossu e Pistis -. Vorremmo conoscere le cause. Vorremmo, altresì, conoscere a quanto ammonta la somma stanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna e versata al comune di Iglesias per l’annualità 2016. Con quali modalità verrà spesa e quanti sono gli utenti e quindi i piani destinatari del progetto (contemplando quelli già in essere e quelli nuovi del 2016).

«Ricordiamo – concludono Alessandra Cossu e Valentina Pistis – che durante i lavori della seduta di commissione politiche sociali, convocata in data 3 maggio 2016 è stato dichiarato che entro e non oltre il 5 maggio sarebbe stata firmata la determina per i pagamenti delle mensilità arretrate. Ad oggi, nulla in merito è stato fatto. Onde evitare ulteriori disguidi con l’utenza e ritardi ingiustificati Vi invitiamo ad attivarVi affinché questa situazione incresciosa, per utenti e famiglie, si risolva per il meglio e definitivamente.»

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, sul “Ripristino del Centro trasfusionale di Iglesias”.

«L’obiettivo della mozione – spiega Valentina Pistis – è porre all’attenzione del Consiglio, della Giunta comunale e dell’intera comunità Iglesiente la grave situazione venutasi a creare dopo il 1 giugno presso il centro trasfusionale di Iglesias. Dal primo giorno di giugno, il tecnico di laboratorio, la cui presenza permetteva di soddisfare le richieste urgenti dei reparti di Iglesias dalle ore 8.00 alle ore 14.00, al Santa Barbara è operativa solo ed esclusivamente la sala prelievi/donazioni.» 

Se la mozione verrà approvata dal Consiglio comunale, impegnerà la Giunta Gariazzo a sensibilizzare il commissario ASL n. 7 di Carbonia e a studiare, di concerto con gli operatori di Iglesias, medici e personale infermieristico, una soluzione che permetta di garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa nazionale a tutela dei pazienti.

Ospedale Santa Barbara

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«Al centro trasfusionale del Santa Barbara l’unica cosa operativa è la sala prelievi. In funzione grazie alla dedizione dei medici e degli infermieri. Il resto è stato trasferito a Carbonia.» A dirlo è Valentina Pistias, capogruppo di Cas@ Iglesias nel Consiglio comunale di Iglesias.

«L’equipe che si occupa del reparto trasfusionale è stata fortemente ridimensionata – aggiunge Valentina Pistis -. Dal 1° giugno il tecnico di laboratorio che si occupava delle sacche è stato trasferito a Carbonia, così come il deposito. Insomma, per dirla in modo chiaro l’Unità operativa trasfusionale (UOT) di Iglesias è aperta per metà ed il rischio è che i donatori vengano trasferiti nei prossimi mesi in un’autoemoteca per liberare anche quei locali. Insomma, al disagio creato da queste scelte incomprensibili e nascoste a colpi di comunicati stampa che rappresentano ciò che non è, si  somma il rischio per i pazienti ricoverati presso il CTO di Iglesias che se malauguratamente dovessero avere la necessità di una sacca di sangue devono necessariamente attendere l’arrivo di un’ambulanza da Carbonia.»

«Inoltre, le sacche prelevate quotidianamente ai donatori di Iglesias, superiori per numero, rispetto a quelli di Carbonia, vengono trasferite al Sirai ben due volte al dì con un’ambulanza, alle 10.00 e alle 12.30 – conclude Valentina Pistis -, con un’ingente spesa per il trasporto a cui si somma il rischio doppio per lo spostamento su gomma.»

Ospedale Santa Barbara