22 December, 2024
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E’ un bilancio in crescita quello delle coop impegnate nel settore vinicolo della Sardegna che dall’isola guardano con maggiore attenzione i mercati esteri soprattutto a quelli asiatici. Ad illustrare questi cambiamenti sono stati i dirigenti di Legacoop Sardegna nel corso di un’iniziativa che si è tenuta alla Cantina del Rimedio a Oristano, e a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, e la responsabile nazionale del settore vini agroalimentare di Legacoop, Valentina Sourin.

A indicare i numeri del settore “in crescita” è stato il direttore di Legacoop Daniele Caddeo che, nella relazione introduttiva ha spiegato che Legacoop conta “1.500 soci, 120 occupati, 9 milioni di bottiglie prodotte e fatturato che supera i 30 milioni di euro” per il settore vitivinicolo. Ricordando che la Sardegna ha una produzione di vino pari a 750mila ettolitri, con una percentuale dell’1,6 per cento di quella nazionale, il direttore di Legacoop ha ricordato che il punto di forza e su cui è necessario puntare è quello dell’esportazione. «In questo settore notiamo un più 4 per cento – ha spiegato – con i vini spumanti che fanno da traino e il vino imbottigliato che guadagna terreno». Nei vini imbottigliati «Usa e Canada crescono del 17 per cento e del 10 per cento, mentre nel segmento spumanti ci sono risultati anche più alti». Nel Regno unito poi si registra un “più 50 per cento”«Il mercato in cui si sta spingendo di più è in Asia e in Cina».

Dal direttore di Legacoop anche un’esortazione alle istituzioni affinché ci siano maggiori «controlli verso le aziende beneficiarie di misure economiche si sostegno». Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna ha detto che «finalmente il Psr e la struttura regionale hanno portato la cooperazione al centro dello sviluppo dei settori agroalimentari». Valentina Sourin, responsabile tecnico settore vini Legacoop agroalimentare, ha spiegato soprattutto i meccanismi e gli strumenti previsti dal sistema comunitario proprio relativi al settore vinicolo, compresa la predisposizione del cosiddetto “testo unico del vino” in cui si cerchi di “semplificare le norme che regolano il settore”. Riccardo Barbieri ha spiegato difficoltà e problematiche che riguardano il sistema economico finanziario del settore.

L’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, ha ricordato l’importanza programmazione. L’assessore ha poi rimarcato l’importanza dei mercati esteri e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione per sostenere gli investimenti alle aziende agricole. Un passaggio dell’intervento dell’assessore ha riguardato poi i bandi. «Ci saranno i bandi a sportello – ha spiegato – un bando è aperto e resta aperto un anno e mezzo e non si dovrà più rincorrere una scadenza».

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