22 December, 2024
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Venerdì prossimo, 18 ottobre, dalle 14.00 alle 17.00, nel Centro giovanile Santa Barbara a Iglesias (piazza Gorizia 15) si svolgerà il seminario “Raccontare il territorio. I bisogni di salute integrale nel Sulcis Iglesiente”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Agenzia Redattore Sociale, dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna, dall’UCSI Sardegna e dalla Delegazione regionale della FISC (Federazione Italiana settimanali cattolici).

Il tema dell’assistenza sanitaria pubblica costituisce una delle emergenze più rilevanti in Sardegna. E la gravità della situazione aumenta proporzionalmente al livello di disagio sociale che rende inavvicinabile il ricorso al sistema sanitario privato. Il Sulcis Iglesiente costituisce una delle aree più povere dell’Isola. Una lunga serie di opportunità di lavoro e sviluppo sono venute a mancare nel corso degli anni (le miniere, l’industrializzazione, l’energia, ecc.) con la conseguente creazione di disoccupazione e emigrazione forzata.

Il corso intende proporre ai giornalisti un approccio corretto al tema, con l’impegno al racconto delle situazione come realmente viene vissuta dalla popolazione, nel rispetto delle regole deontologiche a tutela dei più deboli. Sarà un momento di riflessione e confronto, il quinto e ultimo promosso nell’ambito della II edizione del ciclo di seminari formativi “Raccontare il territorio” .

Dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, ci saranno i saluti di Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna, di Roberto Comparetti, delegato regionale FISC (Federazione Italiana settimanali cattolici), di Raffaele Callia, direttore Caritas diocesana di Iglesias e responsabile Servizio studi e ricerche Caritas Sardegna.

Interverranno quindi: Stefano Caredda, direttore dell’Agenzia Redattore Sociale; Emilio Gariazzo, medico chirurgo ASL Sulcis Iglesiente; Gesuina Intilla, direttore Centro di Salute Mentale ASL Sulcis Iglesiente; Valeria Deplano, direttore Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ASL Sulcis Iglesiente; Annalisa Atzei, Presidente ABIO Iglesias.

Infine, un momento di dibattito e confronto coordinato da Giampaolo Atzei, direttore del settimanale Sulcis Iglesiente Oggi. I giornalisti partecipanti avranno diritto a 3 crediti formativi.

 

 

Da diversi mesi l’associazione ABC Dislessia Onlus di Iglesias sollecita, invano, il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Asl Sulcis affinché si realizzi uno snellimento nei tempi per la presa in carico dei pazienti con DSA, acronimo di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

«Dopo la presa in carico da parte dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza i tempi per effettuare le visite ed ottenere la diagnosi si sono dilatati moltissimodenuncia la presidente dell’associazione Donatella Erta -. In base al ticket di prenotazione attribuito risulterebbe, a tutt’oggi, una lista d’attesa di circa 800 pazienti, che tradotto in tempo significa attendere molti mesi se non anni. Tutto ciò è inaccettabile per le problematiche inerenti i disturbi dell’apprendimento, in particolare per l’impatto in ambito scolastico.»

«Siamo tutti consapevoli che una diagnosi precoce offre migliori possibilità di affrontare il problemaaggiunge Mariella Pala, vice presidente dell’associazione -. I disturbi dell’apprendimento non sono diversi dalle altre problematiche sanitarie per quanto riguarda il tempismo nel diagnosticare e, quindi, affrontare il problema con gli strumenti più adeguati. Una diagnosi tardiva espone i piccoli pazienti o quelli in età evolutiva ad ulteriori gravi difficoltà e perfino al rischio concreto di danni permanenti.»

La Scuola e la Famiglia

Circa il 5,4% della popolazione scolastica in Italia soffre di disturbi legati alla DSA, e la tendenza è in aumento. I dati parlano chiaro: negli ultimi due anni scolastici gli alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo dell’apprendimento sono stati circa 320 mila. Un disturbo subdolo, difficile da diagnosticare e molto spesso, purtroppo, con carattere ereditario e genetico. Per questo è auspicabile che al più presto ogni Assl abbia a disposizione un’equipe multidisciplinare per la diagnosi precoce e il trattamento riabilitativo della DSA.

«Alle tante difficoltà quotidiane che un genitore deve affrontare quando si scopre il problema della DSA puntualizza ancora la presidente dell’associazione ABC Dislessia -, si aggiunge anche quello economico. Infatti, quando si trovano le porte chiuse nella struttura pubblica, per il bene del proprio figlio, la famiglia si rivolge alle strutture private. Una diagnosi, in un centro privato, però, può costare diverse centinaia di euro a cui si aggiunga la successiva riabilitazione che può durare mesi e avere un costo di diverse migliaia di euro. Mi chiedo come può, una famiglia normale, mono reddito, affrontare queste spese.»

La nuova legge

L’8 ottobre del 2010 è stata approvata la legge n. 170, la prima a riconoscere la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), in ambito scolastico. Da quel giorno il Sistema nazionale di istruzione e gli atenei hanno il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La Regione Sardegna in data 14 maggio 2018 recepisce la suddetta legge e la fa propria con la legge n. 15. Inoltre, la Regione, in data 6 luglio dello scorso anno, delibera anche l’istituzione del Comitato Tecnico Scientifico sui DSA con lo scopo di «adottare tutte le misure volte a favorire interventi propedeutici a migliorare le problematiche afferenti ai diversi aspetti dei DSA».

Il prezzo da pagare

In realtà, come spesso accade in Italia, la legge c’è ma resta inapplicata o applicata solo in parte. Le cause sono ormai note a tutti e principalmente: carenze di organici nelle strutture sanitarie pubbliche, una burocrazia estremamente farraginosa a cui si aggiungono le scelte sbagliate perpetrate dal sistema sanitario regionale. Il prezzo che si paga per questa disorganizzazione, purtroppo, è abbastanza elevato. «L’impatto che ha una realtà scolastica ostracizzata sull’alunno con DSA non riconosciuta è estremamente grave precisa ancora Donatella Erta -. Il senso di inadeguatezza che pervade la psiche dell’alunno si trasforma in un incremento della dispersione scolastica, soprattutto dopo l’età adolescenziale. La mancata o parziale formazione scolastica unita al senso di inadeguatezza porterà alla creazione di giovani adulti fragili, insicuri e molto spesso afflitti da stati di depressione e ansia. E la famiglia, in questo contesto, è parte integrante della sofferenza del bambino-ragazzo-adulto».

Il Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza

La dott.ssa Valeria Deplano, responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia, sentita sull’argomento, conferma, purtroppo, le difficoltà legate alla carenza di personale: «In questo periodo l’equipe è formata da quattro specialisti. Fino a poco tempo fa eravamo solo in due, quindi sono comprensibili le difficoltàspiega -. Ciò nonostante, nell’ambito della nostra equipe, cerchiamo di dare precedenza a tutti quei casi che necessitano di una diagnosi tempestiva, in particolare per i bambini più piccoli. Per quanto riguarda le lunghe liste d’attesa c’è da evidenziare che queste sono formate anche da pazienti più grandi, che non sono stati segnalati o che rientrano in un’altra fattispecie di diagnosi. Ovviamente auspichiamo che ci vengano assegnate nuove risorse professionali specialistiche, anche specializzandi, per poter dare risposte in tempi certi».   

L’associazione ABC Dislessia Onlus

«Per quanto riguarda la nostra associazioneconclude la presidente Donatella Erta -, cerchiamo di sostenere, con la nostra esperienza e l’ascolto, tutte quelle famiglie che a noi si rivolgono anche solo per un consiglio. Per poter essere più incisivi sarebbe opportuno avere a disposizione una piccola sede, magari messa a disposizione dal comune di Iglesias, a cui saremmo certamente grati.»

Carlo Martinelli

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Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019 si svolgerà sabato 30 novembre, alle 18.30, al Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari, in viale Trento 9, con la presentazione di “Ogni luogo ha la sua voce”: l’antologia dei racconti apparsi su “Il risveglio della Sardegna”, nella rubrica “Isole Minori”, tra il novembre del 2018 e l’ottobre del 2019, edita da Palabanda Edizioni.

Giovanni Maria Bellu, nella prefazione del volume, scrive: «Raccontare uno per uno tutti i paesi della Sardegna è un’impresa molto ambiziosa, ma non impossibile. E il solo fatto di poterla concepire è l’inizio di un racconto che deve ancora essere scritto. Il racconto di una parte del mondo, la Sardegna, che utilizza la sua complessità per appropriarsi delle regole che governano le relazioni tra gli uomini. E che, risalendo dal particolare al generale, costruisce gli anticorpi contro la cupa retorica di chi vorrebbe fare del Mediterraneo il reticolato di un lager».

L’antologia, curata da Bachisio Bachis, presenta racconti di Emilia Agnesa, Francesco Bachis, Rita Basile e Myriam Mereu, Antonio Boggio, Ilario Carta, Ignazio Caruso, Giacomo Casti, Cristiana Casu, Ester Cois, Renzo Cugis, Valeria Deplano, Dario Dessì, Giovanni Dessole, Gianmichele Lisai, Roberta Mele, Francesca Mulas, Nicola Muscas, Giacomo Pisano, Emanuele Pittoni, Vanessa Podda, Veronica Secci, Francesca Serra, Barbara Sessini, Mauro Tetti, Silvia Valdes e Gianni Zanata.

Durante la presentazione alcuni racconti verranno letti dagli stessi autori. “Ogni luogo ha la sua voce” è pubblicato nell’ambito della quarta edizione della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione, “le vie della gentilezza” sezione BookStar.

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La cultura della poesia, non solo a Seneghe e non solo a settembre, ma diffusa nel territorio e in tutte le stagioni dell’anno. In attesa della tredicesima edizione del “Cabudanne de sos poetas” proseguono le attività dedicate alla poesia, nelle biblioteche, nelle scuole e nelle antiche dimore di pietra, tra laboratori, cene letterarie, presentazione di novità editoriali e libri di recente uscita. Incontri e degustazioni con le prelibatezze dei sapori locali per promuovere ed esportare lo spirito della manifestazione più attesa nel Montiferru. Dal 24 maggio al 9 giugno partono così le “Anteprime di primavera del Cabudanne de sos poetas”, una serie di iniziative organizzate da Perda Sonadora in collaborazione con la Biblioteca comunale e l’Amministrazione comunale di Seneghe, l’Istituto Comprensivo di Santulussurgiu, la Cooperativa Sociale CTR, il Liceo Classico De Castro di Oristano e il Centro Servizi Culturali di Oristano.

Il 24 e il 25 maggio si terrà la seconda fase del laboratorio di poesia guidato dalle poetesse Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni nella Casa Famiglia di Santa Giusta. Dopo i risultati positivi del workshop di poesia della prima edizione, il cui esito ha visto la pubblicazione del libro “Un ponte gettato sul mare” curato dalle due poetesse e presentato nel programma Fahrenheit su Radio 3 Rai in occasione della Giornata Mondiale del Disagio Mentale 2017, questa seconda parte si caratterizza con l’apertura del laboratorio a partecipazioni esterne. Questa volta saranno gli studenti del Liceo classico De Castro di Oristano che hanno già avuto l’occasione di incontrare i “poeti” delle case famiglia nella prima fase del laboratorio.

Il 25 maggio Azzurra D’Agostino, una delle voci più originali ed autorevoli della nuova poesia italiana, presenterà alle 19.00 nella Biblioteca Comunale di Seneghe la sua nuova raccolta di poesie “Alfabetiere privato”, pubblicata nella Collana Gialla edita da LietoColle e Fondazione Pordenonelegge. Introdurrà l’incontro, inserito all’interno delle iniziative del Maggio dei Libri promosse dalla Biblioteca Comunale di Seneghe, la poetessa Francesca Matteoni.

Da maggio a giugno si terrà il laboratorio di poesia “C’è poesia in questa casa?” in alcune classi della Scuola Media di Seneghe. L’iniziativa, curata da Maria Mastinu e Antonella Desogus, prevede il coinvolgimento degli studenti e dei loro familiari. Un percorso di ricerca e di riflessione sulla poesia e sui versi di canzoni e canti tradizionali, con l’obiettivo di approfondire le tecniche e gli strumenti della comunicazione poetica.

L’8 giugno Cena letteraria e presentazione del volume “La Sardegna contemporanea” a Casa Addis, Seneghe. L’opera, pubblicata da Donzelli Editore nel 2016, propone una serie di saggi scritti da importanti studiosi delle Università di Cagliari e Sassari sull’economia, la politica, la cultura nella Sardegna di oggi. La presentazione vedrà la partecipazione dei curatori Luciano Marroccu, Francesco Bachis e Valeria Deplano. Introduzione e coordinamento a cura di Mario Cubeddu e Guido Tendas. L’incontro avrà inizio alle ore 19.00 nella cornice di un’antica e suggestiva casa seneghese e sarà seguita da una cena con prodotti locali curata da Mattea Usai. Per l’occasione verrà riproposta l’esperienza delle cene letterarie intitolate Pimpirias all’interno delle quali è nata nel 2004 l’idea di realizzare a Seneghe il festival di poesia Cabudanne de sos poetas.

Il 9 giugno sempre alle 19.00 al Centro Servizi Culturali di Oristano verrà presentato il libro di Tonino Casula “Una festa per gli occhi”, pubblicato dall’editore Liguori nel 2017. Un racconto autobiografico e un trattato sulle arti visive in cui il protagonista, un ragazzo nato con difetti di vista che gli impediscono di distinguere i contorni delle cose, diventa uno dei maggiori artisti contemporanei e un esperto di teoria della percezione artistica fino a pubblicare una serie di volumi sull’argomento per l’Editore Einaudi. Dialogherà con l’autore lo studioso Simone Cireddu.

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Mercoledì 3 maggio, alle ore 18.00, lo Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai (Grande Miniera di Serbariu) a Carbonia, ospita il convegno “Politica coloniale in Italia tra Fascismo e Repubblica”. Presentazione delle ricerche effettuate da Valeria Deplano e Alessandro Pes (ISSASCO – Istituto Sardo di Storia dell’Antifascismo e della Società Contemporanea e Università degli Studi di Cagliari).

L’incontro, inserito nel calendario della Primavera Resistente, è stato organizzato dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Sulcis Iglesiente e dall’ARCI Sardegna, con il patrocinio del comune di Carbonia e la collaborazione del Centro Servizi Culturali Carbonia – Iglesias della Società Umanitaria e dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema.