20 November, 2024
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Che impatto avranno le forze euroscettiche sul prossimo Parlamento europeo? Che maggioranza uscirà dalle urne e come le fake news sapranno e potranno incidere sul risultato elettorale? Di questo si parlerà all’incontro-dibattito organizzato il 5 aprile da Parlamento europeo e Commissione europea al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia.

Le elezioni europee del prossimo 23-26 maggio sono probabilmente le più importanti dal 1979 a oggi. Per la prima volta, in gioco c’è la stessa idea di Europa e di Unione europea per come la conosciamo. Quanto forte sarà l’avanzata dei partiti euroscettici? Quali i possibili equilibri del futuro Parlamento europeo in base ai dati attualmente disponibili? Come si prefigura e quando verrà nominata la prossima Commissione europea? Che ruolo possono giocare i social network per dare un’informazione il più possibile corretta e scevra da fake news? E cosa può fare ognuno di noi, semplici cittadini, per promuovere la partecipazione democratica alle prossime elezioni europee?

A 50 giorni dall’appuntamento elettorale l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizzano un panel di discussione nell’ambito della campagna Stavoltavoto.eu, rivolta a incoraggiare la partecipazione al voto soprattutto fra gli elettori più giovani, quelli comunque chiamati a costruire l’Europa del futuro.L’evento si terrà venerdì 5 aprile, dalle 17.00 alle 18.00, nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni.

Valeria Fiore, responsabile dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, Philipp Schulmeister, capo della Public Opinion Monitoring Unit del Parlamento europeo, e Beatrice Covassi, Rappresentante della Commissione europea in Italia, discuteranno con Laura Bononcini di Facebook in un incontro moderato da David Parenzo. All’evento parteciperà anche il caporedattore di Europhonica Andrea Fioravanti, che farà il punto sui prossimi progetti del network radiofonico, ed alcuni giovani del NID, il Nuovo Istituto di Design di Perugia, testimonial della campagna Stavoltavoto.eu .

Con Stavoltavoto.eu , il Parlamento europeo ha deciso di puntare sui giovani chiedendo loro di trasformarsi in ‘attivisti’ del voto. L’obiettivo di ognuno di questi volontari è quello di convincere più persone possibile a recarsi alle urne a maggio, il tutto organizzando eventi, aperitivi o creando grafiche ed oggetti proprio con l’obiettivo di incentivare la partecipazione, come fanno i giovani del NID di Perugia.

Partecipano all’incontro

  • Valeria Fiore – Parlamento europeo, Capo Ufficio in Italia
  • Philipp Shulmeister – Parlamento europeo, Capo Public Opinion Monitoring Unit
  • Beatrice Covassi – Commissione europea, Rappresentante in Italia
  • Laura Bononcini – Facebook, Public Policy Director per il Sud Europa
  • Andrea Fioravanti, Europhonica, Caporedattore
  • David Parenzo, giornalista e conduttore radiotelevisivo
  • Massimiliano Rrapaj, Sofia Marini, Ferri Francesco, Daniele Buratti, Studenti del NID di Perugia.

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Erasmus Student Network (ESN) è la principale associazione studentesca in Europa che si occupa di promozione della mobilità internazionale. ESN Italia è il livello nazionale di questo Network e da anni collabora con le principali istituzioni italiane ed europee su temi come la cittadinanza attiva. La collaborazione, in occasione della campagna StavoltaVoto.eu promossa dal Parlamento Europeo, si espliciterà in attività di promozione del voto, sia degli studenti stranieri in Italia che degli italiani all’estero, attraverso diverse forme di comunicazione, che si tradurranno in promozione sui canali social, campagne offline e infine nella produzione di un video in cui gli studenti Erasmus saranno i diretti protagonisti.

«Come ESN Italia siamo molto felici di continuare il nostro impegno nella promozione della cittadinanza attiva aderendo alla campagna StavoltaVoto.eu. Grazie agli oltre 1.700 volontari presenti nelle 53 sezioni a livello locale, speriamo di dare grande risalto alla campagna, di sensibilizzare un maggior numero di giovani e di contribuire così ad accrescere quel sentimento europeo che è alla base della cosiddetta ‘Generazione Erasmus’ che rappresentiamo», dichiara Vittorio Gattari, presidente di Erasmus Student Network.

«La collaborazione con l’ESN è per noi estremamente preziosa – commenta Valeria Fiore, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia – perché apporta alla nostra campagna l’entusiasmo e la passione di centinaia di giovani che hanno vissuto l’Europa a fondo, sfruttandone opportunità formative e lavorative e ricchezze umane e culturali. Confidiamo di contagiare con la loro passione altre migliaia di giovani, perché tutti possano recarsi alle urne il 26 maggio coscienti dell’importanza del loro voto alle ormai prossime elezioni europee.»

E perché tutti gli studenti Erasmus, nonché tutti i cittadini italiani residenti in un altro paese UE, possano effettivamente esercitare il diritto di voto, ricordiamo che hanno tempo fino al 5 marzo per registrarsi nei consolati italiani. La scadenza di registrazione per gli studenti ed i cittadini comunitari residenti in Italia e che decidono di vorare alle europee in Italia è fissata, invece, per il 27 febbraio.

Forte di 520 sezioni locali in 39 paesi, ESN è la principale associazione studentesca in Europa che si occupa di promozione della mobilità internazionale. ESN organizza attività, progetti, eventi e servizi per gli studenti internazionali. È una organizzazione no-profit che opera dietro il principio “students helping students” in quanto in larga parte costituita da giovani che a loro volta hanno svolto un’esperienza di vita e di studio all’estero.

Con StavoltaVoto.eu il Parlamento europeo ha deciso di puntare sui giovani chiedendo loro di trasformarsi in ‘attivisti’ del voto. L’obiettivo di ognuno di questi volontari è quello di reclutare più persone possibile che si impegnino a recarsi alle urne a maggio, secondo la stessa logica dell’Erasmus Student Network: “voters helping potential voters”. Secondo gli ultimi dati, sono già 150mila gli iscritti alla piattaforma di StavoltaVoto.eu, con un interesse che va crescendo parallelamente all’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale: nell’ultimo mese gli attivisti sono aumentati del 33%. Di questi 150mila, ben 15mila si sono iscritti in Italia, il secondo paese dopo la Germania per numero di ‘attivisti’.

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La Fondazione bresciana Assistenza Psicodisabili, la dott.ssa Paola Scagnelli di Lodi, il sacerdote don Virginio Colmegna di Milano ed il prof. Antonio Silvio Calò di Treviso hanno ricevuto l’onorificenza nella splendida cornice degli Archivi Storici della Ue.

Integrazione dei minori psicodisabili, lotta all’emarginazione degli albini in Africa, cittadinanza per i diseredati ed accoglienza per i migranti: quattro storie di impegno civico  sono andate in scena stamattina nella Sede degli Archivi storici della Ue in occasione della consegna del Premio Cittadino europeo 2018.

Alla cerimonia, presentata dall’autrice e conduttrice Rai Metis Di Meo, hanno partecipato gli eurodeputati Brando Benifei e Remo Sernagiotto, il Vicesindaco del capoluogo toscano Cristina Giachi, il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il Direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo Valeria Fiore, il capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Beatrice Covassi e il Segretario generale dell’Istituto Universitario europeo Vincenzo Grassi.

Le testimonianze

«Accogliamo 100 minori dai 2 ai 18 anni con disturbi dello spettro autistico – ha affermato stamane la dottoressa Maria Villa Allegri di Fobap, Fondazione bresciana Assistenza Psicodisabili – integrando la riabilitazione con l’autonomia nella vita di tutti i giorni. La giornata di oggi è un momento di grande gioia ed anche un momento che ci porterà a moltiplicare il nostro impegno civico con la speranza, espressa da europei, che l’approccio inclusivo di Fobap venga replicato anche oltre i nostri confini.»

«Ai bambini albini in Africa – l’intervento della dottoressa Paola Scagnelli – vengono amputati gli arti quando sono ancora vivi, perché più soffrono più si pensa che le parti asportate, con cui si fanno amuleti, abbiano effetti. E oltre che torturati sono emarginati. Noi abbiamo costruito una casa famiglia perché possano vivere una vita normale, per quanto siano sempre sotto scorta. Da noi possono giocare con i loro amici ed andare a scuola, in un centro aperto a tutti, albini e non. Questo premio da voce a questi bambini ed a loro è dedicato, perché nessuno al mondo riesce a darmi quello che mi danno loro.»

«La casa della carità – ha spiegato il suo presidente, don Virginio Colmegna – ci ha insegnato il valore della cittadinanza perché aiutiamo le persone non perché sono dei poveri e dei diseredati, ma perché sono dei cittadini, quella che il Cardinale Martini chiamava l’amicizia civica. Il Premio è dato non a me ma a loro, ai nostri ospiti, a 140 persone da 92 paesi diversi, è loro per tutto quello che ci stanno insegnando. Da noi c’è uno striscione che recita ‘Prima le Persone’, una frase significativa nei tempi complessi e rancorosi che stiamo vivendo.»

 «La diversità è una ricchezza, vado in giro dicendo senza vergogna che sono diventato miliardario di umanità grazie ai miei ragazzi provenienti dall’Africa, questo l’ho fatto anche grazie a mia moglie ed ai miei figli – ha affermato Antonio Calò -. Dobbiamo avere il coraggio, la forza e l’umiltà di guardare oltre il nostro naso: ho ospitato questi ragazzi perché ho immaginato che fossero i miei figli a scappare, a bussare alla mia porta. Fossero stati loro, avrei aperto, un gesto semplice che però cambia la vita. Farò di tutto – ha aggiunto Antonio Calò – perché quel che ho fatto diventi un progetto europeo, perché ospitando 6 persone in un comune di 5 mila abitanti, 12 in uno di 10 mila e così via si risolve subito questo che sembra un problema che farà crollare in Europa, ma che in realtà è un falso problema. Le storie di questi cittadini – ha concluso rivolgendosi alle classi di studenti presenti alla cerimonia – ci fanno emozionare, ma non dobbiamo solo emozionarci, dobbiamo spenderci concretamente.»