24 November, 2024
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Tanto pubblico, interesse per i temi portati dagli autori con le loro opere, momenti di socializzazione e grandi emozioni. Si è conclusa ieri sera con un bilancio molto positivo, nel suggestivo scenario dell’Arena Mirastelle, la 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia, promosso dal Comune, con il sostegno della Regione Sardegna, assessorato Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

La manifestazione, che ha avuto la direzione artistica di Giovanni Follesa, ha proposto un programma eterogeneo fra letteratura, presentazioni, reading, momenti di intrattenimento musicale e degustazioni enogastronomiche di prodotti locali.

«È stata una scommessa vinta – ha dichiarato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu , un punto di partenza per le prossime stagioni. Abbiamo preannunciato che l’anno prossimo, nelle stesse giornate di quest’anno, prevediamo di realizzare il Festival numero due, che poi sarà il numero uno, visto che questo del 2024 l’abbiamo identificato un po’ come il numero zero.

Anticiperemo di una settimana una scuola di scrittura, e proveremo a costruire come contorno finale un lavoro fatto con le professionalità della città finalizzato alla realizzazione di audiolibri e podcast, così da poterlo rendere ancora più inclusivo di quest’edizione. La sollecitazione è emersa anche dalla presenza nelle serate di cittadini non vedenti che hanno manifestato contentezza per l’appuntamento, molto apprezzato per i temi proposti.

Da parte mia, dell’assessora della Cultura Giorgia Meli e di tutta l’amministrazione ci teniamo a ringraziare tutte le professionalità che hanno contribuito a realizzare al meglio questa edizione zero nonostante il pochissimo tempo a disposizione, quindi sia l’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, sia i singoli professionisti che hanno collaborato per la buona riuscita del Festival.»

La terza e conclusiva serata della 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia è stata aperta, come le precedenti, dal momento aperitivo, con le bontà culinarie e i drink del servizio catering curato da “Il nuovo caffè del portico”, disponibili per il pubblico al costo di 15 euro. L’animazione è stata affidata alla bella voce di Martina Garau, che ha scaldato il pubblico esibendosi accompagnata alla chitarra da Gianluca Tozzi.

Il primo ospite letterario della serata è stato Valerio La Martire, con il suo romanzo “Stranizza”, edito da Rizzoli – collana BUR. Il giovane scrittore romano, dialogando con Marco Corrias, ha portato sul palco, con la sua trasposizione letteraria del delitto di Giarre, il tema dei diritti LGBT. Attraverso la sua sensibilità e le sue doti comunicative, l’autore è riuscito a coinvolgere il pubblico trasmettendo emozioni e suscitando grande interesse per la tematica trattata.

Dopo di lui è toccato a Caterina Bonvicini presentare il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, edito da Einaudi. La scrittrice, dialogando anche lei con Marco Corrias, ha affrontato il tema del dramma dell’emigrazione. Il libro nasce, infatti, da una storia vera a bordo di una nave Ong.

Un altro momento particolarmente coinvolgente della serata, che ha regalato emozioni al pubblico, è stato quello del reading letterario conclusivo “Sette bambine ebree”. La lettura, tratta dai testi di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese, è stata curata da Agnese Fois con le musiche di Luca Spanu e ha affrontato il tema caldissimo della Shoa e della situazione arabo-israeliana.

 

Terza e ultima serata. all’Arena Mirastelle, per la 1ª edizione del Festival Carta Carbonia. La serata inizierà alle 20.30, con l’aperitivo culturale animato dalla voce di Martina Garau e dalla chitarra di Gianluca Tozzi. Alle 21.00, lo scrittore romano Valerio La Martire dialogherà con Marco Corrias e presenterà la novità editoriale “Stranizza”.

Il romanzo, edito da Rizzoli, affronta il tema dei diritti LGBT. Tratto da una storia vera, racconta l’amicizia di due ragazzi siciliani, figli di due famiglie totalmente diverse ma molto conosciute, che sfocerà in una relazione amorosa e darà luogo a scandalo e omofobia, fino all’assassinio dei due protagonisti. Il titolo del romanzo prende spunto dal brano di Franco Battiato “Stranizza d’amuri”, cantato dai due ragazzi nei loro incontri in un Ape scassato.

La serata proseguirà alle 21.45, con la scrittrice bolognese Caterina Bonvicini, che, sempre in dialogo con Marco Corrias, porterà all’Arena Mirastelle il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, pubblicato da Rizzoli. Il libro affronta il tema del dramma dell’emigrazione e nasce da una storia vera su una nave Ong.