24 November, 2024
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Venerdì 10 settembre 2021, nel Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, si è concluso il progetto “Riscriviamo il Futuro”, finanziato da Save The Children e gestito da UISP Sardegna APS, in collaborazione con i Comitati Territoriali UISP di Cagliari, Sassari e Nuoro. Al progetto, all’interno delle attività di un Estate in Movimento, hanno partecipato circa 75 bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, di varie estrazioni sociali del territorio sulcitano e comunale, che si sono cimentati negli spazi all’aperto di Villa Sulcis a Carbonia, in attività multisportive come Orienteering, Mountainbike, Pickleball, Tennistavolo e Danza.
Una decina di questi bambini ha anche partecipato ai Camp Residenziali regionale a Sant’Agostino, località nel comune di Abbasanta e Bau Mela, località Villagrande Strisaili, quest’ultimo grazie al comune di Arzana, rendendo possibile la relazione con altri bambini provenienti da diversi altri comuni della Sardegna.
Il progetto, che ha avuto il patrocinio del comune di Carbonia, specificatamente gli assessorati dello Sport e delle Politiche sociali, mirava soprattutto a dare ai minori una nuova opportunità di crescita delle capacità sociali dei bambini e delle bambine in un contesto diverso da quello dell’aula scolastica per spingerli a stare in relazione con se stessi e con gli altri in modo differente, aumentando in loro la consapevolezza verso i temi del rispetto dell’ambiente, della percezione del sé nel mondo e della salute di corpo e mente.
Grazie agli istruttori e gli educatori / animatori qualificati UISP, che per tutta l’estate dal 21 giugno al 10 settembre hanno gestito professionalmente le attività multisportive all’aria aperta, per la giornata conclusiva i bambini hanno preparato un saggio dimostrativo delle attività praticate.
All’evento di chiusura, organizzato dai dirigenti locali della UISP e dal responsabile delle Aree decentrate della UISP di Cagliari, Ignazio Massidda, hanno presenziato l’assessore dello Sport Valerio Piria e la presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras.
Ai margini dell’evento anche Marinella Canu, responsabile dell’Area Diritti, Pari Opportunità e Politiche di genere di UISP Cagliari APS, già presidente di Luna e Sole ONLUS, che ha parlato dell’apertura di un Centro Antiviolenza Maltrattati anche a Carbonia oltre a quello di prossima apertura a Cagliari.

 

Il Carbonia sarà regolarmente al via del prossimo campionato di serie D 2021/2022. La società guidata dal presidente Stefano Canu ha superato le incertezze dei giorni scorsi e ha presentato la domanda di iscrizione entro i termini previsti che scadevano oggi alle 18.00. Quello odierno è il primo passaggio per l’avvio della nuova stagione. Resta in piedi il problema dello stadio, per il quale c’è da registrare l’intervento odierno dell’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, che in una nota ha scritto che «ad oggi al comune di Carbonia non è pervenuta alcuna polizza fideiussoria a garanzia della rateizzazione del debito né si è provveduto a sanarlo, quindi è impossibile dare in uso alla Società lo stadio Zoboli. Poiché mi viene richiesto un impegno pubblico per la vicenda oltre quanto è consentito ad un rappresentante politico, poiché si continua a raccontare ai cittadini e tifosi soluzioni non possibili, poiché non può ricadere su un Sindaco una decisione non possibile da un punto di vista amministrativo, avendo a cuore come tutti le vicende della prima squadra della Città, intendo portare in Consiglio e rimettere al voto sovrano dello stesso, un atto in cui si chiederà la possibilità di utilizzare lo stadio da parte della Società a prescindere dai debiti e dalle mancate garanzie di assolvimento. Questo atto sarà verosimilmente corredato da pareri negativi dei dirigenti preposti».
«Al Consiglio la scelta, come è corretto, tutto sarà pubblico e trasparenteha concluso Valerio Piria -. Il risultato darà una risposta ai cittadini una volta per tutte.»

Nei prossimi giorni, inoltre, la società dovrà scegliere il nuovo allenatore ed iniziare la costruzione della squadra che, presumibilmente, sarà profondamente diversa da quella che ha concluso il campionato lo scorso 13 giugno, con diversi calciatori che si sono già accasati in altre squadre.

A quattro giorni dalla scadenza dei termini, è a forte rischio l’iscrizione del Carbonia al campionato di serie D 2021/2022. L’ostacolo è lo stesso che ha condizionato pesantemente il campionato appena concluso: lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.
Per regolarizzare l’iscrizione al campionato, è necessario ed indispensabile indicare nella domanda, lo stadio nel quale verranno disputate le partite casalinghe. Lo stadio Comunale “Carlo Zoboli” è chiuso dal mese di novembre dello scorso anno a causa del contenzioso in atto tra il comune di Carbonia e la società Carbonia Calcio per un credito rivendicato dall’Amministrazione comunale. I dirigenti della società si sono resi disponibili ad onorare il debito, nonostante questo sia maturato negli anni precedenti all’inizio della loro gestione, con un pagamento rateale. L’Amministrazione comunale, per poter concedere la rateizzazione, ha modificato il regolamento.
Al termine del campionato, l’Amministrazione comunale e la Società si sono incontrate per arrivare ad una soluzione ma questa, a quattro giorni dalla scadenza dei termini di iscrizione al campionato, è ancora lontana, Il nodo da sciogliere, al momento assai intricato, è la fidejussione che la società è chiamata a produrre per garantire il pagamento rateale del debito.
Due giorni fa, l’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, ha annunciato che «il dirigente Cocco darà 30 giorni di tempo al Carbonia per produrre la polizza, questo rende il nullaosta già rilasciato dal sindaco Paola Massidda valido e la squadra si può iscrivere al campionato».
Dalle parole dell’assessore Valerio Piria traspariva ottimismo ma questo è stato spento subito dalla risposta del presidente della società Stefano Canu all’assessore Valerio Piria: «Se non cambiate il regolamento comunale nessuna compagnia assicurativa o istituto di credito bancario potrà mai produrre la polizza fideiussoria richiesta e senza polizza tra un mese saremo sempre senza stadio. Esiste una soluzione a tutti i problemi e non è sicuramente allungare l’agonia di 30 giorni. Prenditi l’impegno pubblico di consegnarci lo stadio nelle more della soluzione debitoria. Convoca un tavolo col dirigente e in quella sede suggerite la strada utile alla soluzione del problema che, evidentemente, non può essere la presentazione di una polizza fideiussoria impossibile da ottenere».
«Siamo pronti a pagare ha concluso Stefano Canu -. Trovate la soluzione. Se ti prenderai questo impegno noi spenderemo 50mila euro per iscrivere la squadra.»
Le parti sembrano ancora lontane e, a questo punto, considerato che entro mercoledì mattina la società dovrà formalizzare l’iscrizione inviando la documentazione in originale alla Lega Nazionale Dilettanti, affinché arrivi a Roma in tempo utile, in quanto i termini scadono giovedì, i tempi sono molto stretti ed una soluzione andrà trovata lunedì 19, al più tardi martedì 20 luglio.
La città di Carbonia sta rischiando seriamente di perdere un patrimonio, la squadra di calcio impegnata a livello nazionale, che non è solo sportivo, costruito negli ultimi tre anni con grandi sacrifici. L’attuale dirigenza tre anni fa, rilevata la gestione dalla famiglia Giganti (che ha tenuto la squadra a livelli più che dignitosi, tra Promozione ed Eccellenza, per 15 lunghi anni), dopo una prima stagione di ambientamento, ha investito rilevando il titolo sportivo del Samassi e costruendo una grande squadra che ha dominato il campionato di Eccellenza e ha conquistato la Coppa Italia. Ha poi continuato ad investire per affrontare la serie D (ritrovata dopo 30 anni!) e s’è trovata ad affrontare la situazione debitoria nei confronti del comune di Carbonia (ereditata) che ha portato alla chiusura dello stadio ed all’esilio sui campi della Provincia per quasi 8 mesi. Nonostante tutti i problemi, la squadra ha tenuto alto il nome di Carbonia sui campi laziali e campani, oltreché sardi, conservando la categoria con 7 giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.
Il Carbonia in serie D non è solo una squadra che gioca a calcio, per la gioia dei tifosi, è molto di più. E’ una media impresa che dà lavoro a una quarantina di persone per dieci mesi e inoltre l’asse portante del movimento calcistico di un’intera Provincia.
Il Carbonia Calcio, la città di Carbonia ed il Sulcis, non possono perdere la serie D, conquistata e difesa con merito sui campi, in questo modo.
Il tempo a disposizione sta per scadere, ma prima che scada, una soluzione va trovata. Le parti, Carbonia Calcio e Comune di Carbonia, lunedì si siedano intorno ad un tavolo e trovino una soluzione. Il Carbonia in serie D non può e non deve finire così. Se ciò accadesse, sarebbe la sconfitta più amara, in netto contrasto con le tante vittorie ottenute sui campi.
Giampaolo Cirronis

Verrà inaugurato venerdì 16 luglio, alle 10.00, a Villa Sulcis (Carbonia), alla presenza del sindaco, Paola Massidda, dell’assessore dello Sport Valerio Piria e dell’assessore delle Politiche sociali, Loredana La Barbera, il progetto “Riscriviamo il futuro” organizzato dalla Uisp Sardegna. La presentazione, inizialmente prevista martedì 6 luglio, è stata posticipata per il lutto cittadino proclamato il giorno in cui si è svolta la cerimonia funebre della giovane Beatrice Arru nel tragico incidente stradale verificatosi domenica 4 luglio.

Il progetto si rivolge a minori della fascia 6-17 anni che vivono in territori ad alto rischio di marginalità ed isolamento, dove le opportunità educative, gli spazi e i servizi dedicati allo sport e all’attività motoria, scarseggiano.

Si tratta di un progetto sperimentale pensato da Save The Children per promuovere le attività nelle due regioni italiane caratterizzate dall’insularità (Sardegna e Sicilia). All’interno di queste regioni sono stati inoltre individuati ambiti territoriali diversi per morfologia, per livello di urbanizzazione, per contesto sociale e culturale. Specificatamente, in Sardegna, sono state individuate alcune aree territoriali di Cagliari, Sulcis Iglesiente, Sassari e Nuoro Ogliastra.

Le attività si svolgeranno prevalentemente all’aperto. Grazie all’intervento promosso da Save the Children, CSI Sicilia e Uisp Sardegna APS saranno coinvolti durante l’estate oltre 300 minori tra i 6 e i 17 anni attraverso attività sportive, motorie ed eventi di sensibilizzazione sui temi della sana alimentazione e dell’importanza del benessere psico-fisico.

In Sardegna UISP Sardegna APS si avvarrà della collaborazione dei Comitati Territoriali UISP di Cagliari, Sassari e Nuoro.

Le attività prevedono diverse azioni: Sport e ambiente, Sport e inclusione, Sport e cittadinanza attiva.

Uisp Sardegna APS (presidente Maria Pina Casula) e UISP Cagliari APS (presidente Pietro Casu) hanno individuato due zone strategiche per lo sviluppo delle attività del Polo 1, il Lungomare Poetto che accentra tutta l’area Metropolitana di Cagliari, e uno dei centri chiave del Sulcis Iglesiente, Carbonia.

Il comune di Carbonia, e gli assessorati dello Sport e delle Politiche sociali del Comune, ha concesso il patrocinio al progetto “Riscriviamo il futuro”, che a Carbonia verrà svolto tutta l’estate fino al 10 settembre 2021, al mattino di tutti i giorni settimanali, negli spazi all’aperto di Villa Sulcis.

«Modifica dell’articolo 26 del regolamento comunale per l’uso e la gestione degli impianti sportivi.»

E’ il quarto punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Carbonia convocata dalla presidente Daniela Marras per domani, 26 marzo, alle 17.30, solo in videoconferenza, in seduta straordinaria in prima convocazione. Se la proposta di modifica verrà approvata, segnerà quasi certamente la svolta per il superamento del contenzioso con il Carbonia Calcio e la conseguente riapertura dello stadio Carlo Zoboli, chiuso ormai da quasi cinque mesi.

Di seguito, il testo integrale dell’articolo 26 del regolamento comunale per l’uso e la gestione degli impianti sportivi attualmente in vigore, sul quale verranno apportate le modifiche fondamentali per consentire la sottoscrizione di un accordo sulla rateizzazione del debito e la successiva sottoscrizione della convenzione per la gestione.

Art. 26 – Revoca e decadenza concessione

Le concessioni di gestione degli impianti sportivi di cui agli art. 23 e 24 sono revocate dalla A.C. quando:

–  La manutenzione ordinaria e gli interventi di mantenimento in sicurezza non siano effettuati secondo le clausole previste nelle specifiche convenzioni;

–  La conduzione tecnica e funzionale dell’impianto sia tale da pregiudicare l’incolumità e la salute degli utenti;

–  I pagamenti delle utenze sia effettuato dal gestore con un ritardo superiore a tre mesi.

Il concessionario decade dalla concessione e non può concorrere all’assegnazione di impianti nella successiva annata sportiva, quando si verificano le condizioni seguenti:

– morosità nei pagamenti dei canoni d’uso previsto dal tariffario;

– uso degli impianti in modo difforme da quanto previsto dal presente regolamento;

– ripetuta inosservanza delle disposizioni contenute nel presente regolamento;

– non ottemperanza alle disposizioni emanate dagli organi competenti;

– danneggiamenti intenzionali o derivati da negligenza alle strutture degli impianti sportivi.

Nessun indennizzo di sorta ad alcun titolo, neppure sotto il profilo del rimborso spese, spetterà al concessionario in caso di decadenza della concessione per motivi su indicati.
Gli spazi resisi disponibili dovranno essere tempestivamente assegnati per consentire un continuativo e razionale utilizzo dell’impianto.

In caso di rinuncia di spazi assegnati la società o l’ente rinunciatario darà comunicazione scritta agli uffici comunali di competenza i quali adotteranno la procedura sopracitata. In presenza di mancata comunicazione, alle società continueranno ad essere addebitati gli oneri previsti per l’uso degli impianti.
L’Amministrazione comunale ha inoltre facoltà di revocare le concessioni, o sospenderle temporaneamente nei casi in cui ciò si rendesse necessario per indilazionabili ragioni di carattere tecnico o manutentivo dell’impianto.

Ricordiamo che all’inizio del corrente mese di marzo, il presidente del Carbonia Calcio, Stefano Canu, ha inviato una nota al sindaco Paola Massidda, all’assessore dello Sport Valerio Piria e al dirigente del 1° Settore Massimo Cocco, contenente una proposta per il superamento delle ragioni che stanno all’origine del contenzioso, di natura economica.

Stefano Canu ha ribadito «la volontà della società Carbonia Calcio di pagare il debito esigibile, che ammonta complessivamente a € 53.682,30. E’ chiaro che tale importo, anche per tutto il contesto che viviamo, non può essere pagato in unica soluzione e, pertanto, rimane valida la nostra richiesta originaria trasmessa agli stessi interlocutori con una PEC ricevuta in data 7 novembre 2020, ovvero di beneficiare del pagamento rateale in 72 mesi. Condizione prevista dalle leggi vigenti e contemplata nel regolamento comunale. Qualora richiesto, potremmo produrre la fidejussione assicurativa».

«Prima di procedere – ha aggiunto il presidente del Carbonia Calcio -, riteniamo necessario che vengano chiarite alcune questioni – racchiuse in 8 punti, n.d.r. – che, anche al fine di evitare nuove “incomprensioni”, andranno poi sottoscritte nel nuovo atto di convenzione tra le parti.» 

La squadra allenata da Marco Mariotti, intanto, prepara il prossimo impegno di campionato, la partita casalinga con il Giugliano, in programma allo stadio “Is Collus” di Santadi, dal 7 gennaio sede delle partite casalinghe del Carbonia Calcio nel campionato di serie D, dopo le sedi intermedie di Villamassargia e Giba, con allenamenti svolti anche a Siliqua.

Le successive partite casalinghe sono in programma l’11 aprile contro il Cassino, il 18 aprile contro la Nocerina…

Giampaolo Cirronis

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Il dialogo tra società Carbonia Calcio e comune di Carbonia volto alla risoluzione del contenzioso in atto sulla gestione dello stadio “Carlo Zoboli”, chiuso ormai da circa quattro mesi, segna oggi un nuovo passo avanti. Il presidente della società calcistica, Stefano Canu, ha inviato una nota al sindaco Paola Massidda, all’assessore dello Sport Valerio Piria e al dirigente del 1° Settore Massimo Cocco, contenente una proposta per il superamento delle ragioni che stanno all’origine del contenzioso, di natura economica.

Stefano Canu ha ribadito «la volontà della società Carbonia Calcio di pagare il debito esigibile, che ammonta complessivamente a € 53.682,30. E’ chiaro che tale importo, anche per tutto il contesto che viviamo, non può essere pagato in unica soluzione e, pertanto, rimane valida la nostra richiesta originaria trasmessa agli stessi interlocutori con una PEC ricevuta in data 7 novembre 2020, ovvero di beneficiare del pagamento rateale in 72 mesi. Condizione prevista dalle leggi vigenti e contemplata nel regolamento comunale. Qualora richiesto, potremmo produrre la fidejussione assicurativa».

«Prima di procedereha aggiunto il presidente del Carbonia Calcio -, riteniamo necessario che vengano chiarite alcune questioni – racchiuse in 8 punti, n.d.r. – che, anche al fine di evitare nuove “incomprensioni”, andranno poi sottoscritte nel nuovo atto di convenzione tra le parti.» 

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Calcio…che bella parola! Pensarla e sognare è praticamente un tutt’uno. Il calcio è, nel mondo, lo sport più conosciuto e praticato, sia a livello amatoriale, sia professionistico. Sin da piccoli, tutti abbiamo dato “un calcio ad un pallone” ed anche “da grandi” se ci capita, passando in una piazza dove dei bimbi giocano a palla, non disdegniamo un passaggio ad un pallone che ci capita “tra i piedi”. Chi non ha mai desiderato diventare un campione, indossare la maglia della squadra del cuore o ancora chi non ha mai compilato l’album delle figurine dei calciatori. Che dire poi delle partitelle tra amici sotto casa, in spiaggia o alla ricreazione…chi non si è mai divertito così! Ma il calcio non è solo mero divertimento o, come alcuni credono “correre dietro ad un pallone”, il calcio è anche bandiera di valori importanti come il rispetto per l’altro e per le regole, la lealtà, la correttezza, l’impegno, la tenacia, il coraggio, la caparbietà, lo spirito di sacrificio, la forza del gruppo…il senso d’appartenenza! Per questo lavorano l’allenatore e tutto lo staff…per formare giovani calciatori facendoli crescere professionalmente, individualmente ed umanamente, dando loro valori sociali che eliminino qualunque forma di discriminazione, valori che imprimano l’importanza di fare gruppo, di creare quella complicità che porta, pian piano, a costruire una sinergia sempre più forte, dove anche le parole diventano superflue. E sicuramente hanno iniziato così anche i “nostri ragazzi”: partitelle tra amici, prima scuola calcio, prime partite importanti, sino ad arrivare ad oggi che militano in serie D.

Ovviamente, vi starete chiedendo di chi, in particolare, si sta parlando…un attimo e sarete accontentati! Il riferimento va alla rosa del “Carbonia Calcio” che, in questa stagione, porta il nome della città mineraria “in giro per mezza Italia”, facendone lustro e mostrando una faccia della città che, seppur tristemente segnata dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro, cerca di fare del suo meglio per regalare sogni e speranza in un futuro migliore. E, nonostante la pandemia e tutte le difficoltà che ne derivano, i ragazzi e l’intero staff, stanno veramente “brillando”, sino ad arrivare, con le ultime partite giocate e vinte con il Lanusei a Santadi (2 a 1) ed il Gladiator a Santa Maria Capua Vetere (4 a 2), a raggiungere il quarto posto, con ben 33 punti in 20 partite disputate.

Grande lavoro, grande gioia, grande soddisfazione ma anche tanti, tantissimi sacrifici ed un rammarico che più si va avanti, più cresce, che avanza di pari passo con il successo, legato ad una mancanza importante che il Mister della squadra, Marco Mariotti, sintetizza in una frase semplice ma incisiva: «Manca l’odore dell’erba del prato di casa», alla quale subito dopo aggiunge: «La palestra dove allenarsi, gli spogliatoi ed il proprio stipetto, il luogo sicuro dove prepararsi, dove potersi rifugiare per trovare la concentrazione e lo spirito giusto per entrare in partita». Dal mese di ottobre 2020, infatti, la squadra biancoblù, per via di un vecchio contenzioso con il comune di Carbonia, non si allena e non disputa più le partite in casa, nello stadio “Carlo Zoboli” della propria città, nel quale sono state scritte pagine gloriose ed incancellabili di oltre 80 anni di vita calcistica. Orfana di tutto questo, la squadra ne risente non poco, e si trova nella condizione di dover giocare “quasi in trasferta” per l’intero campionato, condizione complicata vieppiù dall’obbligo di giocare a porte chiuse. A “tamponare” l’incresciosa situazione, dopo aver “sudato” alcune volte presso lo stadio comunale di Villamassargia, Siliqua e Giba, è sopraggiunta l’ospitalità trovata nel campo Is Collus di Santadi, comune del Sulcis a circa 25 km da Carbonia, alla cui Amministrazione comunale si devono sentiti ringraziamenti per la sensibilità mostrata e l’attenzione riservata nei confronti della squadra del Carbonia Calcio. Un campo che presenta però delle difficoltà che penalizzano le prestazioni dei calciatori sotto diversi punti di vista: tecnico, tattico, atletico e, soprattutto, psicologico.

«Non esiste, infatti, alcun dubbio sul fatto che, giocare o fare una qualsiasi attività fisica, su un terreno “pesante”, bagnato e difficile da drenare, esponga a rischi di maggior affaticamento muscolare, così come un terreno parecchio irregolare, difficile da rullare proprio perché pesante, esponga a maggiori rischi di danni articolari, derivanti da appoggi incerti e più difficili da gestire da un punto di vista propriocettivo». A dimostrazione e conferma delle parole del mister Marco Mariotti, arrivano quelle del fisioterapista Christian Lai, che si unisce al coro di voci di tutto lo staff e della squadra al completo, nel ringraziare l’Amministrazione comunale di Santadi che ha offerto l’opportunità alla giovane e fiorente rosa della città mineraria, di poter proseguire il cammino sportivo verso vette sempre più alte.

Come fare ad ovviare a tutto questo e riportare la squadra “a casa”? Ma, soprattutto, cosa è stato fatto per evitare questa situazione che «allenamento dopo allenamento…partita dopo partita» diventa sempre più pesante? Lo abbiamo chiesto all’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, che si è dimostrato molto disponibile al dialogo, in quanto anche lui rammaricato dal fatto che la squadra della sua città di residenza, dove è nato e vissuto, dove ha uno studio professionale, dove è spesso presente per ragioni affettive e di lavoro, oltre che di impegno presso il Comune, non possa compiere il suo percorso sportivo nel calcio di calcio di appartenenza: lo stadio “Carlo Zoboli”. L’assessore racconta, menzionando date e documenti specifici, il suo impegno finalizzato a risolvere la diatriba con la società Carbonia Calcio. In uno dei documenti, datato 3 settembre 2020, indirizzato al coordinatore del Dipartimento Interregionale F.I.G.C., si legge la richiesta di avvio in deroga delle gare del campionato di serie D 2020/2021 presso il campo sportivo comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Al suo interno si fa riferimento ad un verbale datato 13 luglio 2020, dove viene espressa la volontà dell’Amministrazione comunale ad effettuare la messa in opera dei lavori per l’omologazione della struttura per il campionato di serie D. Ancora in un altro documento datato 3 dicembre 2020, indirizzato all’assessore regionale dei Beni culturali, informazione, spettacolo e sport dott. Andrea Biancareddu, nonché al dott. Renato Serra, direttore generale dei Beni culturali, informazione, spettacolo e sport, la richiesta di finanziamento per manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo sito in via Stazione, a Carbonia. E l’elenco degli atti amministrativi posti in essere per far sì che la squadra del Carbonia Calcio possa ritornare a “sudare” respirando l’odore dell’erba del prato del campo della propria città, continua, così come continua l’impegno dell’Amministrazione comunale di Carbonia nel cercare di risolvere quanto prima il problema. Documenti nei quali, più volte, viene evidenziato l’elogio per i prestigiosi risultati della squadra. A questo proposito, lo stesso assessore, orgoglioso del loro operato, dichiara di non essere disposto a “lasciare la palla” ma al contrario, insieme all’Amministrazione comunale, continuerà a cercare una soluzione.

Allo stesso modo, il presidente del Carbonia Calcio, Stefano Canu, a nome di tutto il team tecnico e dirigenziale, nonché di tutta la squadra, chiede all’Amministrazione comunale delle risposte, di capire quale possa essere la strada da percorrere per risolvere la situazione e riportare la squadra ad allenarsi e a disputare le partite «calpestando l’erba del campo di casa». Le risposte, società e squadra, le attendono dal mese di novembre 2020, momento in cui si sono interrotti i contatti, ripresi proprio in questi giorni. La proposta da parte del Carbonia Calcio consiste nel mettersi pagatore dei debiti contratti dalla vecchia dirigenza e degli insoluti sopraggiunti successivamente, non in un’unica soluzione, perché pur volendo sarebbe impossibilitata a farlo, ma impegnandosi ad onorare il debito ratealmente, sino alla sua completa estinzione. La speranza è che le interlocuzioni prendano finalmente la piega giusta e che, nel minor tempo possibile, la squadra possa “tornare a casa”. «Un grande ringraziamentosottolinea il presidente del Carbonia Calcio -, va alle Amministrazioni comunali di Villamassargia, Siliqua e Giba che ci hanno ospitato nei loro campi sportivi, in quanto senza di loro, il tutto sarebbe stato veramente ingestibile. Ancor più all’Amministrazione comunale di Santadi che ci accoglie ormai dal 7 gennaio 2021, permettendoci così di poterci allenare ed ospitare le squadre avversarie. Ora però è tempo di tornare allo stadio “Carlo Zoboli”, il nostro stadio, lo stadio della nostra città, dove è giusto che i nostri ragazzi vivano i loro momenti sportivi in serenità ed armonia, lo stadio sito a Carbonia…la città in cui loro risiedono, alla quale stanno regalando un sogno, con impegno e dedizione.»

La risposta arriva puntuale e precisa da parte della sindaca di Carbonia, Paola Massidda, che su nostra esplicita richiesta, ha delineato il percorso fattibile per la risoluzione dell’annoso problema. La società del Carbonia calcio dovrebbe inviare una proposta scritta in cui si impegna ad onorare il debito maturato nel corso degli anni, un’offerta supportata da una polizza fideiussoria che manifesti una seria volontà riscontrabile. Un piano di rientro rateizzato, che consenta alla società di riaprire in tempi brevi la porta di “casa”. A quel punto, una soluzione politica, con un’assunzione della responsabilità da parte di tutto il Consiglio comunale, consentirebbe di bypassare l’avvallo da parte dei dirigenti. Il Consiglio comunale varerebbe una norma legale riferita al caso concreto e specifico di cui si discute, trasparente e funzionale. Si passerebbe poi, in un secondo momento, ad un ulteriore accordo per la gestione dell’impianto sportivo che potrebbe anche essere condivisa con il Comune stesso. Esiste una forte volontà da parte dell’Amministrazione comunale di riportare la squadra, oggi 1 marzo 2021 quarta in classifica con 33 punti, ad allenarsi e disputare le partite in casa. Partite a cui la stessa prima cittadina avrebbe un immenso piacere di assistere, in quanto orgogliosa del percorso che stanno portando avanti ragazzi e staff, ma impossibilitata a risolvere una situazione senza “stare dentro” alla legalità. Ci si auspica, pertanto, che a breve possa esserci un tavolo tecnico, nel quale le parti in causa possano arrivare ad un accordo in grado di rendere merito agli addetti ai lavori, facendo tornare l’armonia e la collaborazione, in una città che merita di essere nominata per una cosa bella come lo sport, portatore di valori, in un tempo in cui, purtroppo, se ne contano sempre meno. In conclusione, una battuta della sindaca: «Aiutatemi ad aiutarvi!»

E, a proposito di aiuto, sarebbe bene, viste le difficoltà della società Carbonia Calcio e la proibizione di andare allo stadio per via dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, con conseguente mancanza di incassi da ormai quattro mesi, che tutta la città, con un piccolo contributo personale, si stringesse intorno alla squadra ed alla società, che sono impegnate a dare forma alla cornice di un sogno che, giorno dopo giorno, assume sempre più connotati reali che fanno volare in alto il nome della nostra città. Una città di gente umile, lavoratori, disoccupati, famiglie bisognose, persone in difficoltà…una città che deve riscattarsi ed ora ha l’occasione per farlo a portata di mano.

Infine, un augurio alla squadra: «Forza Carbonia, continua a farci sognare!!!»

Nadia Pische

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Il Carbonia Calcio non sa ancora dove giocherà la prossima partita del campionato di serie D, in programma domenica 15 novembre contro la Gladiator di Santa Maria Capua Vetere (recupero della terza giornata del girone d’andata).
Il presidente Stefano Canu, stamane, ha inviato una PEC al sindaco Paola Massidda, all’assessore dello Sport Valerio Piria, al presidente della Commissione Sport Manolo Cossu e alla dirigente del 1° Settore Maria Cristina Pillolla, nella quale ha richiesto – in riferimento alla disponibilità dello Stadio “Carlo Zoboli” – la possibilità di usufruire del pagamento rateale degli affitti 2019/2020 (il debito della società Carbonia Calcio nei confronti dell’Amministrazione comunale, alla data odierna, è pari a € 11.208,00, come riporta una nota dello stesso comune di Carbonia), in attesa di sottoscrivere la nuova convenzione per lo stadio “Carlo Zoboli” e per il campo di Is Gannaus.
Considerato che domenica è in programma la partita di campionato, e che l’organizzazione della stessa richiede tempo e comunicazioni ai tanti organi preposti, il presidente Stefano Canu ha chiesto di sapere «in che data la società potrà rientrare nelle strutture comunali richieste».

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Da giovedì 8 ottobre, Carbonia ospiterà un ciclo di seminari di approfondimento sportivo, “Carbonia4Sport”, promossi dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia. Il programma di formazione on line 2020 è stato presentato giovedì 1° ottobre nel corso di un incontro svoltosi nella sala polifunzionale di piazza Roma, alla presenza del sindaco Paola Massidda, della presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, dell’assessore dello Sport Valerio Piria, del segretario particolare dell’assessore regionale dello Sport Alberto Zonchello, del responsabile regionale Sport e Salute Stefano Esu e della presidente del Comitato paralimpico della Regione Sardegna Cristina Sanna. E’ intervenuto in videoconferenza, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Al termine della presentazione, abbiamo intervistato l’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria.

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Interverrà anche il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, giovedì pomeriggio, in video conferenza, alla presentazione del ciclo di seminari di approfondimento sportivo “Carbonia4Sport”, iniziativa promossa dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport Sardegna ed il CONI CR Sardegna, che si terrà nella Sala Polifunzionale di piazza Roma, a partire dalle 16.00.

All’iniziativa parteciperanno inoltre qualificati relatori che affronteranno principalmente i seguenti temi:
• Linee guida Covid-19 nello sport;
• Salute e nutrizione;
• Ruolo sociale dello sport;
• Sport e scuola;
• Enti e organismi sportivi;
• Impiantistica e credito sportivo.

Il seminario è gratuito e, in ottemperanza alle prescrizioni anti-Covid-19, si terrà in presenza per un numero limitato di partecipanti e contestualmente in videoconferenza su piattaforma Web.

Tra i relatori: il sindaco Paola Massidda; l’assessore regionale dello Sport Andrea Biancareddu; l’assessore dello Sport del comune di Carbonia Valerio Piria; il Commissario reggente CONI CR Sardegna Antonio Pinna; il presidente CIP CR Sardegna Cristina Sanna; il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras; il responsabile regionale Sport e Salute Stefano Esu.