Guardia di Finanza e Forestale hanno sequestrato due impianti fotovoltaici a San Giovanni Suergiu e Santadi, nell’ambito di un’indagine su una truffa ai danni dello Stato.
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I militari della Guardia di finanza del Nucleo di Polizia economica e finanziaria e gli uomini del Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, hanno messo sotto sequestro due impianti fotovoltaici a San Giovanni Suergiu e Santadi realizzati su 18 ettari dalle società Enervitabio San Giovanni ed Enervitabio San Nicola, nell’ambito di una maxi indagine su una truffa ai danni dello Stato nel campo delle energie rinnovabili, denominata “Eclissi”.
Le persone coinvolte e indagate sono sei, tra le quali vi sono due imprenditori del settore, uno di origine romagnola e residente a Sant’Anna Arresi, e uno romano. Tra i reati contestati, l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni del Gestore dei servizi energetici (GSE) di Roma, e la lottizzazione abusiva.
Il sequestro preventivo è stato disposto dal Gip del tribunale di Cagliari. Sono stati sequestrati anche oltre 130 tra fabbricati e terreni in Sardegna e in Emilia Romagna, 280 tra conti correnti e cassette di sicurezza e ancora quote societarie per 16 milioni di euro, cifra corrispondente al guadagno realizzato.
I titolari delle due aziende avrebbero dichiarato falsamente che la loro principale attività era quella agricola, mentre in misura prevalente veniva prodotta energia elettrica. Le indagini hanno portato ad accertare la mancata dichiarazione di ricavi per 21 milioni di euro e l’inserimento in bilancio di costi non deducibili per altri 2,1 milioni.