22 November, 2024
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La Seconda commissione, dopo un ulteriore rinvio dei lavori per la mancanza del numero legale ed a conclusione dell’audizione dell’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu, ha espresso parere favorevole alla deliberazione n. 38/17 del 26 settembre 2019 “Sostegno ai periodici regionali a frequenza non quotidiana ed alle testate giornalistiche on line per la pubblicazione di articoli e alle emittenti televisive e radiofoniche per la trasmissione di programmi nella lingue di minoranza parlate in Sardegna. Legge regionale n. 22 del 3 luglio 2018, articolo 22, comma 2, lettere a) e c). Ripartizione somme”.

Il documento, illustrato dall’assessore Andrea Biancareddu, prevede lo stanziamento di contributi, per la divulgazione della lingua sarda, del catalano, del sassarese, del gallurese, del tabarchino, a favore di periodici regionali, testate giornalistiche on line, tv e radio, purché abbiano sede nell’Isola e realizzino il 90 per cento del fatturato in Sardegna.

Le risorse per il 2019 e il 2020 ammontano complessivamente a 700mila euro e sono così ripartiti: 300.000 a favore di quotidiani, periodici e testate on line (85.000 euro per il 2019 e 215.000 euro per il 2020);  300.000 a favore di emittenti radiofoniche (85.000 euro per il 2019 e 215.000 per il 2020); 100.000 per le emittenti televisive (30.000 euro per il 2019 e 70.000 per il 2020).

In precedenza il parlamentino presieduto da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aveva ascoltato i rappresentanti delle amministrazioni comunali e delle scuole civiche di musica di Capoterra (Leonardo Sarigu, direttore); Oristano (Massimiliano Sanna, vice sindaco; Veronica Cabras, consigliere; Antonio Puglia, direttore scm; Indira Sedda, Presidente Cda); Villasor (Luigi Puddu, direttore) e Marrubiu (Andrea Santucciu, sindaco; Luca Corrias, vice sindaco; Andrea Piras, direttore scm) che hanno rappresentato le difficoltà che caratterizzano la gestione delle scuole civiche e che riguardano, in particolare, alcune scadenza contenute nel regolamento regionale e i contratti per gli insegnanti.

La commissione si è impegnata per la modifica del regolamento regionale ed ha ottenuto immediate rassicurazioni da parte dell’assessore Andrea Biancareddu per ciò che attiene il rinvio al 5 novembre 2019 del termine utile per l’invio della necessaria documentazione in Regione (la scadenza era fissata al 15 ottobre 2019).

Per le complicazioni riguardanti i contratti degli insegnanti e derivanti dall’applicazione delle norme contenute nel cosiddetto “decreto dignità”, che vieta la stipula dei tradizionali contratti di collaborazione (co.co.co. e co.co.pro), si è preso atto della competenza in capo al governo nazionale ed è stata ipotizzata una sensibilizzazione del livello parlamentare, affinché siano previste deroghe nell’applicazione di tali disposizioni, così da consentire la stipula dei contratti a tempo con gli insegnanti inseriti nelle apposite graduatorie delle scuole civiche di musica.

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E’ iniziata in tutta Italia la raccolta di firme a sostegno dell’inserimento dell’insularità in Costituzione.

«Vogliamo che il tema dell’insularità in Costituzione entri di prepotenza nell’agenda della politica italiana!», ha detto il presidente del Comitat Roberto Frongia.

Lo sforzo organizzativo è stato grande, ma il primo bilancio della giornata inaugurale della raccolta firme è davvero entusiasmante.

Com’era prevedibile, c’è stata la fila per firmare nel banchetto di Cagliari, animato dai volontari guidati dal consigliere comunale Raffaele Onnis, così come ai tavolini di Carloforte (Pasquale Grosso), Iglesias (Paride Reale), San Gavino (Anastasia Meloni), Tortoli (Franco Sabatini), Oristano (Veronica Cabras), Nuoro (Pierluigi Saiu) Sassari (Michele Saba), La Maddalena (Fabio Lai), Olbia (Giovanni Pileri).

Ma la sorpresa più grande è stata nell’affollamento dei punti di raccolta allestiti nelle principali città italiane: A Milano (Tonino Mulas), in piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, a Lecco (Giuseppe Tiana), in piazza Garibaldi, a Torino (Mario Sechi e Michele Cossa) in Piazza Castello, ad Aosta (Enrico Martial) in Avenue di Conseil de Commis, a Pordenone (Anna Maria Poddighe) in piazzetta Cavour, a Vicenza (Luciana Sedda), in piazza Matteotti, a Mestre (Saverio Vidili), in piazza Mercato, a Genova (Alessandra Zedda) in Via XX Settembre, a Piacenza (Bastianino Mossa), in piazza Cavalli, a Pesaro (Luciano Zucca), in piazza Collenuccio, a Roma (Antonio Mascia e Attilio Dedoni), in Piazza di Torre Argentina, a Napoli (Severino Nappi e Stefano Tunis), in Piazza Plebiscito, a Bari (Antonio Di Staso e Salvatore Matarrese), in piazza Umberto, a Cosenza (Michele Solinas), in piazza 11 settembre, a Palermo (Rino Piscitello e Salvatore Grillo), di fronte al Palazzo dei Normanni.

«Molti si sono fermati per curiosità, davanti allo sventolio delle bandiere dei quattro mori – ha dichiarato Frongia, riferendo le impressioni generali – con tutti, è stato poi relativamente facile ottenere la sottoscrizione della proposta di legge, quando si è spiegato che il tema dell’insularità rappresenta una emergenza di tutta la comunità nazionale, chiamata a garantire pari diritti e pari dignità agli italiani che risiedono nelle Isole.»

«La Sardegna – ha concluso Roberto Frongia – vuol definitivamente chiudere con la cultura dell’assistenzialismo, che ha generato soltanto clientelismo e rassegnazione. All’Italia intera chiediamo invece l’azzeramento degli svantaggi che ci hanno sinora impedito di competere ad armi pari con tutti gli altri cittadini italiani.»