27 December, 2024
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Alle nove erano già lì, in fila e ordinati, per donare il sangue, pronti anche così a servire la popolazione in particolare chi ha bisogno continuo di emocomponenti. Uomini e donne della Brigata Sassari questa mattina hanno risposto all’appello del Centro trasfusionale dell’Aou di Sassari, dell’Avis comunale e dell’Avis provinciale.

Si sono presentati all’autoemoteca, messa a disposizione dall’Avis provinciale, con indosso la mimetica e il foulard bianco e rosso. Si sono registrati e poi, in coppie di due, sono saliti sul mezzo Avis, prima per la visita con il medico e poi per la donazione.

A metà mattinata erano già una ventina le sacche raccolte. E la presenza dei militari è stata di stimolo per ulteriori donazioni. Tanti cittadini, infatti, si sono avvicinati e hanno aderito alla giornata e contribuito a incrementare il numero delle sacche di sangue.

«Per noi è un onore essere qui oggi – ha detto il generale Andrea Di Stasio -. Questa è un’iniziativa che ci permette di essere vicini ai nostri concittadini. Ci piace essere partecipi e servire la popolazione. Mentre alcuni lo fanno con un camice, noi lo facciamo con l’uniforme, a Sassari come in altre parti dell’isola. Trovo che questi piccoli gesti a favore delle persone siano un’occasione per unire la Sardegna. Noi ci siamo e ci saremo sempre, ancor di più, per la gente e tra la gente», ha concluso.

«Il nostro ringraziamento va agli uomini e alle donne della Brigata, vanto della città di Sassari – ha aggiunto il direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù -, grazie alla loro disponibilità oggi è stato possibile raccogliere un contributo importante per quei pazienti che ogni giorno hanno necessità di sangue e per i reparti ospedalieri chirurgici.»

Sangue ed emocomponenti sono presidi terapeutici irrinunciabili e, anche se in generale in Sardegna le donazioni di sangue sono in leggere aumento, queste non bastano per rendere l’isola autosufficiente.

«La collaborazione con l’Avis comunale e provinciale, quindi con la Brigata – ha aggiunto il direttore del Servizio trasfusionale dell’Aou, Pietro Manca – contribuisce a sensibilizzare la popolazione. Donare il sangue aiuta a salvare una vita oltre che consentire al donatore un controllo periodico della propria salute. A ogni donazione e, qualora necessario, anche nell’intervallo fra le donazioni, vengono effettuati una serie di esami che consentono di valutare le condizioni di salute del donatore. È comprensibile quindi l’importanza di essere costanti.»

Possono donare il sangue i soggetti di età compresa tra i 18 e i 70 anni e in buone condizioni di salute. Ecco perché il centro trasfusionale dell’Aou di Sassari rinnova costantemente l’appello, sia ai nuovi donatori sia a quelli abituali, a presentarsi nella struttura di via Monte Grappa per controlli ed eventualmente per effettuare una donazione.

Questa mattina, oltre agli uomini e le donne del Comando Brigata “Sassari”, del 152° reggimento fanteria e del Reparto Comando e Supporti Tattici, erano presenti anche la dottoressa Maria Grazia Sanna del Servizio trasfusionale di via Monte Grappa e il presidente provinciale dell’Avis Vincenzo Dore.