La Portovesme srl dona generatori di ozono ai volontari del 118 e alle medicalizzate del Sud Sardegna – di Federica Selis
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Si è svolta all’interno della “Portovesme s.r.l.” una grande iniziativa di solidarietà che ha visto protagoniste l’azienda di Portoscuso e le Associazioni di volontariato del 118 e delle medicalizzate del Sulcis Iglesiente. Durante la manifestazione è stato consegnato, ad ogni associazione, un generatore d’ozono per la sterilizzazione delle autoambulanze. Presenti alla manifestazione 23 ambulanze in rappresentanza di altrettanti paesi del territorio, da Narcao fino a Fluminimaggiore e San Gavino Monreale. Un forte segnale di sensibilità, oltre che di solidarietà, quello giunto dalla Portovesme s.r.l., che vede l’azienda di Portoscuso fortemente attiva nel sostegno al volontariato, in questa fase di crisi dovuta al Covid – 19.
Davide Garofalo, Amministratore Delegato della Portovesme s.r.l. parla della bella iniziativa: «Siamo partiti con l’idea di aiutare il territorio iniziando dagli ospedali, in particolare da quelli che operano nell’area in cui siamo presenti noi: Carbonia, Iglesias e San Gavino Monreale. Quando sono scoppiati i casi nelle case di cura per anziani abbiamo deciso di allargarci anche a loro. In seguito, abbiamo voluto aiutare chi è sul fronte immediato della crisi, ovvero i 118. Abbiamo preso contatto col dottor Fois che coordina il settore per il Sud Sardegna e insieme abbiamo concordato un progetto comune che riguardasse tutte le strutture».
Da sempre molto sensibile alle problematiche del territorio, la Portovesme s.r.l. questa volta ha deciso di partecipare in prima linea sul fronte della crisi.
«Abbiamo dato in donazione alle strutture sanitarie del territorio e di volontariato tutti i dispositivi di sicurezza per poter andare avanti, visto il momento di crisi – afferma Salvatore Zuddas, Rsu della Cgil e dipendente della Portovesme s.r.l. -, Abbiamo distribuito guanti, mascherine, sanificatori e quant’altro.»
Un momento di solidarietà, di coesione sociale, tra il territorio e l’industria, che si manifesta non soltanto come esempio di virtù lavorativa, con i suoi 1.500 dipendenti, ma anche come grande esempio di sensibilità. Prosegue Salvatore Zuddas: «Sì, unione sociale tra noi e queste grandi realtà che ogni giorno sono con noi».
In questo momento, in cui la pressione della crisi si fa particolarmente pesante, il volontariato e la solidarietà diventano un punto di riferimento fondamentale. Vincenzo Lai, segretario Femca (Cisl) Sulcis Iglesiente, ribadisce questo concetto.
«Il mondo del lavoro si sposa con tutto il resto. Siamo tutti cittadini di questo territorio ed è un atto doveroso cercare di dare una mano per combattere questo disastro. Nel nostro piccolo siamo forse riusciti a fare qualcosa. La Portovesme s.r.l. ha partecipato a braccia aperte e ci ha aiutato moltissimo ma il ringraziamento va a tutti, in primo luogo ai lavoratori, che sono stati partecipi dell’iniziativa ed alla Portovesme s.r.l. che non si è mai tirata indietro.»
Anche dalla sede distaccata di San Gavino Monreale arriva il sostegno al gesto di solidarietà. Durante la pandemia, l’azienda del Medio Campidano ha subito la perdita di un proprio dipendente.
«Abbiamo partecipato a questa bellissima iniziativa per poter aiutare le associazioni di volontariato che sono state molto attive durante quest’emergenza sanitaria – spiega Cristiano Lixi, Rsu della sede di San Gavino -. Siamo contenti dei risultati ottenuti. Nel nostro stabilimento siamo stati colpiti dal Covid, col decesso di un nostro caro collega. Quindi, per noi, questo rappresenta anche un momento di ricordo in onore del collega venuto a mancare.»
Al termine della cerimonia, i volontari del 118 e delle medicalizzate hanno ringraziato per il gesto di solidarietà azionando tutti insieme le sirene delle ambulanze.
Federica Selis