Si è svolto ieri, a Gonnosfanadiga, l’evento conclusivo del progetto “Sportello Open family. Informazione e supporto psicologico itinerante”.
[bing_translator]
Una serata davvero da ricordare quella vissuta ieri a Gonnosfanadiga per l’evento conclusivo del progetto “Sportello Open family. Informazione e supporto psicologico itinerante”: circa 50 persone con diverse disabilità “si sono raccontate” attraverso il linguaggio della musica, della danza, della gestualità e delle rappresentazioni grafiche. Emozioni e viva partecipazione per la conclusione di un intenso lavoro iniziato un anno fa. Il progetto è stato proposto e coordinato dalla psicologa Roberta Saba con l’associazione “Io e te insieme Onlus” di Gonnosfanadiga, capofila della progetto che, con il presidente Vincenzo Martis, ha dato il via a questa giornata speciale. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione di Sardegna ed in partenariato con l’Ordine degli Psicologi della Sardegna ed ha coinvolto 4 comuni del Medio Campidano, con le relative associazioni di volontariato e di sostegno per disabili e le loro famiglie, che sono Gonnosfanadiga, Villacidro, Arbus e San Gavino. Coinvolgenti, ricchi di emozione e allegria i tre momenti della serata: i ragazzi disabili ed i volontari dell’associazione ” Il Delfino Onlus”di San Gavino hanno interpretato con il linguaggio LIS il brano musicale “Essere Umani”, di Davide Mengoni; hanno fatto seguito le persone disabili del gruppo “Famiglie Insieme” di Arbus che, accompagnate dai familiari, hanno ballato sulle note di “Familiar” e della colonna sonora del film “Minions”.
La manifestazione si è conclusa con canti e balli e la rappresentazione grafica e pittorica “Io sono io”, protagonisti i disabili dell’associazione “Io e te insieme Onlus”: le persone con disabilità hanno utilizzato il segno grafico per descrivere la propria identità ed il proprio percepirsi.
«Lo Sportello open family”– ha detto Roberta Saba – è nato come progetto di sostegno articolato per accompagnare e guidare caregivers e genitori di figli con disabilità, che si trovano ad affrontare situazioni di disagio, sofferenza psicologica e/o difficoltà nella gestione delle criticità pratiche e concrete di vita quotidiana. Obiettivo contribuire a creare condizioni di benessere per le persone con disabilità” ».
La serata si è conclusa con “la merenda solidale”, un momento di socialità fra disabili e famiglie, che si sono incontrate e hanno potuto condividere le loro storie e i loro percorsi, con l’auspicio per il proseguimento del percorso intrapreso. Alle azioni di animazione, ai seminari mensili, sei in tutto, che si sono sviluppati nell’arco di un anno, ha offerto la collaborazione ed il supporto logistico la Cooperativa “La Clessidra” di Villacidro.