22 December, 2024
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Quindici persone sono state arrestate questa mattina con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri delle compagnie di Carbonia, Cagliari, Nuoro, Lanusei, Sassari, Bonorva, Macomer, Iglesias, San Vito e Quartu Sant’Elena in collaborazione con le unità cinofile ed i Cacciatori di Sardegna.

La banda dei trafficanti di droga si era era spartita il traffico nell’Isola, dividendola consensualmente in due e collaborando per il trasferimento della droga dalla Penisola.

L’operazione, avviata nello scorso di settembre dai carabinieri della compagnia di Carbonia, ha consentito di accertare che ad oggi la banda ha movimentato 85 kg di cocaina e 1,5 kg di eroina. Un’associazione molto pericolosa – così l’ha definita il comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari, Luca Mennitti -, che nonostante gli ingenti sequestri di droga portati a termine dai militari, circa 16 kg, continuavano a importarne senza sosta.

I carabinieri e la Dda di Cagliari questa mattina hanno arrestato Sandro Arzu, 49 anni, al vertice della banda che gestiva il traffico di cocaina nel Nord Sardegna con i fratelli Italo, 52, Luca 44 anni, Roberto, 51 ed Andrea Ferreli, 41 anni, tutti di Arzana.

Nel Nord Sardegna lavorava il gruppo capitanato da Alessandro Ghisu, 30 anni, di Ghilarza fermato insieme agli altri componenti della banda: Pietro Fadda, 32 anni, di Alghero; Sebastiano Nuvoli, 33 anni, di Sindia; Graziano Obinu, 33 anni, di Nuoro; Giovanni Piu, 34 anni, di Sassari; Bruno Fanni, 60 anni, di Tortolì; Salvatore Muntone, 34 anni, di Nuoro; Vincenzo Piras, 38 anni, di Arzana; Alessandro Tedde, 32 anni, di Sassari; e, infine, Luca Zedde, 28 anni, di Sorgono.

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Si chiama Horus la nuova frontiera della medicina. Un visore per la realtà aumentata che entra  in sala operatoria e negli ambulatori dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, al San Giovanni di Dio e al Policlinico. Horus consente ai medici non solo di trasmettere l’intervento e consultare in tempo reale colleghi in tutto il mondo, ma anche di guardare, proiettandoli nelle lenti, esami, radiografie o altri documenti come i protocolli, semplicemente richiamandoli  con comandi vocali. La sperimentazione partirà nella Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, in collaborazione con un gruppo di ricercatori di vari paesi guidati dal professor Raffaele Ciavarella (docente e ricercatore della Sorbona di Parigi), ideatore e realizzatore di questo sistema che porta l’Aou di Cagliari a confermarsi leader nell’innovazione in sanità.

«Si tratta di un sistema rivoluzionario – spiega il professor Piras – che aiuterà i medici a fare diagnosi sempre più precise: basti pensare all’utilizzo che ne può fare il chirurgo, l’internista o anche l’anatomo-patologo,  per non parlare degli studenti che possono osservare direttamente il campo operatorio guardando con gli occhi del chirurgo».

«I comandi – dice il capo progetto Raffaele Ciavarella – sono impartibili vocalmente, e questo lascia le mani libere al medico. Il visore ingrandisce quello che sto vedendo fino ad otto volte, consente di filmare, fotografare,  evidenziare le differenze tra quello che sto facendo e quello che dovrei fare, semplicemente muovendo gli occhi. Permette di sapere dove passano i vasi sottocutanei,  fa vedere in 3D, consente di navigare nella letteratura medica e consultare tutti gli esami clinici eseguiti sui pazienti. Il caschetto permette di lavorare sempre con dei riferimenti colorimetri e ambientali stabili e ottimali, riduce al minimo lo sforzo fisico e della vista (autofocus, autoiris, HDR), svolge per il medico istantaneamente lunghe e complicate ricerche confrontando immagini con migliaia di altre (in librerie) e ne evidenzia le differenze».

Per Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, «l’innovazione in medicina è fondamentale. La nostra è un’azienda smart, giovane e attenta alle esigenze dei nostri pazienti: puntare sulla novità consente di garantire ai cittadini cure di qualità e nuove metodologie di intervento». 

Con Horus che verrà testato all’Aou di Cagliari, aggiunge il direttore della clinica Odontoiatrica si possono fare  tante cose anche dal punto di vista della didattica. «Pensiamo al tutoraggio clinico a distanza – spiega il professor Piras – il tutor da qualunque parte del mondo può seguire ciò che sta facendo lo studente, può parlare e indicare sullo schermo, dentro gli occhiali, il punto o la regione da considerare. Per non palare poi della second opinion, del consulto in diretta con un collega o un super esperto che vede esattamente ciò che sta guardando il medico curante».

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Franco Sabatini 2 copia

Il consigliere del Partito Democratico Franco Sabatini che ha presentato questa mattina in una conferenza stampa i risultati del progetto “Oderventure” che, grazie all’intervento della Regione di 1 milione di euro ed alla collaborazione con l’Università di Cagliari, ha già consentito l’installazione di oltre 600 protesi, con la possibilità di arrivare a breve scadenza ai 1.000 apparecchi.

«Si tratta di un progetto che risale al 2013 e che, dopo qualche polemica fuori luogo – ha spiegato Franco Sabatini -, ha raggiunto ottimi risultati e permetterà di andare incontro alle esigenze di molte persone con problemi di salute e di disagio sociale.»

Il prof. Vincenzo Piras, direttore del Dipartimento di scienze odontostomatologiche dell’ateneo cagliaritano ha poi spiegato le fasi organizzative del progetto, dalla costituzione di un gruppo di specialisti all’analisi delle diverse tipologie di impianto da installare a seconda delle condizioni del paziente, dalla collaborazione con le aziende produttrici della componentistica e degli apparecchi alla promozione dell’iniziativa presso la potenziale “platea” dei cittadini interessati (attraverso il web, i circuiti pubblici dell’assistenza sociale, le parrocchie e soprattutto il “passa-parola”).

«Il risultato di questo lavoro – ha affermato il prof. Piras – ci rende orgogliosi perché abbiamo potuto alleviare le difficoltà di tante persone, migliorando le loro condizioni di salute, la qualità di vita e la capacità di relazione; le seguiremo anche nel tempo, perché è sempre possibile che emergano problematiche collaterali, dovute sia alla sostenibilità degli apparecchi che ad altre cause, dato che spesso i disturbi del cavo orale sono la “spia” di altre patologie.»

«Per i nostri specializzandi ed i nostri studenti – ha aggiunto Vincenzo Piras – lavorare a questo progetto è stata anche una occasione importante di crescita professionale e personale e di buona formazione; sappiamo che gli impianti costano più delle protesi “totali” (da 1200 a 2500 euro nel privato, 600 circa grazie al progetto che ha consentito l’abbattimento di buona parte dei costi) e che la spesa sanitaria registra una tendenza costante alla riduzione ma siamo ovviamente disponibili a fare di più, lavorando molto anche sulla prevenzione.»

Il consigliere Fabrizio Anedda (Misto) ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando però che la “platea” potenziale degli aventi diritto in Sardegna è di circa 50.000 persone. «Abbiamo presentato una proposta – ha annunciato – che prevede interventi in questo settore a sostegno delle fasce più deboli della nostra società e, per superare i problemi di copertura finanziaria, si potrebbe pensare ad un piccolo contributo dei cittadini».

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari garantisce le cure odontoiatriche ai trapiantati. Il commissario straordinario Giorgio Sorrentino e il direttore sanitario Oliviero Rinaldi hanno deciso di mettere a disposizione la Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, per venire incontro alle difficoltà dei pazienti del Brotzu.

Il direttore sanitario dell’Aou Oliviero Rinaldi e il direttore sanitario dell’Azienda Brotzu, Nazareno Pacifico, hanno costituito un gruppo di lavoro per  organizzare il servizio, molto delicato, per pazienti che hanno bisogno di cure da effettuare in massima sicurezza.

«Si tratta – spiega il commissario straordinario Giorgio Sorrentino – di un lavoro di squadra tra aziende ospedaliere e la Regione. La collaborazione è importantissima per garantire un servizio sanitario migliore ai cittadini.»

Il paziente sarà inviato dall’Azienda Brotzu alla Clinica Odontoiatrica dell’Aou di Cagliari munito della documentazione sanitaria di legge, comprendente la richiesta a firma del responsabile del Centro Trapianti interessato.

La Clinica Odontoiatrica dovrà effettuare gli accertamenti diagnostici e successivamente provvedere all’inizio delle cure previste, con i tempi stabiliti dalle linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica.

Maria Paola Corona

Il Comitato Tecnico di Gestione di Sardegna Ricerche, presieduto da Ketty Corona, presenti il vice presidente prof. Vincenzo Piras e il prof. Gaetano di Chiara, ha approvato nella seduta odierna alcune deliberazioni attinenti ai seguenti argomenti:

1) Sottoscrizione protocollo d’intesa, della durata di tre anni, tra Sardegna Ricerche e Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani (ANPE). E’ prevista la costituzione di un gruppo di lavoro misto che avrà il compito di individuare e definire la fattibilità delle azioni di collaborazione.

2) Spostamento del Progetto Cluster Materiali dall’annualità 2014 all’annualità 2012 dell’art. 26 della L.R. 37/98. E’ stata stanziata la somma di 100.000 euro.

3) Programma “Servizi ICT per il turismo”: revisione del bando e incremento dotazione finanziaria. E’ stata incrementata la dotazione finanziaria dello stesso Bando stanziando la somma di euro 500.000 attraverso l’utilizzo delle risorse previste nell’art. 26 L.R. 37/98 annualità 2014 (ex voucher start up).

4) Attivazione di un Progetto pilota nel campo della fabbricazione digitale – POR SARDEGNA 2007-2013 – INNOVA.RE.  I principali destinatari saranno considerate prioritariamente le imprese che appartengono ai settori dell’edilizia, artigianato e agroalimentare. La dotazione finanziaria è pari a 250.000 euro.

5) Modifiche Bando Micro incentivi per l’Innovazione e la Fabbricazione Digitale – PRO FESR 2007-2013 – INNOVA.RE. E’ stato deliberato di dare mandato agli Uffici di predisporre la modifica al Bando precitato nella parte individuante i criteri d’accesso, estendendo la possibilità di partecipare anche alle imprese attive da meno di 24 mesi e che siano al contempo in grado di fornire elementi per la valutazione di coerenza rispetto al piano di sviluppo dell’impresa.

Anche chi è economicamente svantaggiate adesso può tornare a sorridere. E lo può fare gratuitamente grazie al progetto progetto Overdenture su impianti per cittadini edentuli totali ed economicamente svantaggiati della Clinica Odontoiatrica dell’Aou di Cagliari, diretta dal professor Vincenzo Piras.

«Il progetto – spiega professor Piras – è dedicato ai pazienti che sicuramente risentono maggiormente delle condizioni di cattiva salute del cavo orale legate alla cattiva qualità della vita, rappresentati appunto  dagli edentuli totali, per i quali i piani di terapia impiantare risultano spesso molto costosi (malgrado anche i prezzi calmierati dell’Università), prevedendo una lunga terapia prima di essere portati a compimento, d una grande collaborazione da parte del paziente stesso nel seguire le norme comportamentali da assumere prima, durante e dopo il trattamento. Una nuova metodica che viene sempre più presa in considerazione in questi casi, è quella dell’overdenture su impianti, caratterizzata da una protesi mobile totale o parziale su impianti.»

A favore di questa metodica vi è sicuramente la possibilità di eseguire il trattamento, nella stragrande maggioranza dei casi, in una sola seduta, cioè con il posizionamento degli impianti e il carico immediato protesico, e, ove questo non fosse possibile, i tempi alla poltrona risulteranno comunque essere notevolmente rapidi, con un massimo di due, tre sedute. Spesso il paziente può anche riutilizzare la propria protesi, evitando cosi un ulteriore costo.

Per l’esecuzione del progetto bisognerà che i pazienti siano selezionati in base ai seguenti criteri di ammissione:

Sono inclusi nel progetto.

Pazienti di ogni sesso o razza che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, fino ad un massimo di 80 anni, che presentano l’arcata inferiore / superiore  totalmente o parzialmente edentula, fino ad un massimo di 4 elementi dentari per arcata, che sono fisicamente sani in grado di sostenere interventi chirurgici odontoiatrici convenzionali e relativi protocolli protesici, che accettano e garantiscono  di essere valutati nei mesi/anni successivi all’intervento, fino a 2 anni, che sono economicamente svantaggiati, con ISEE tra 0 e 18.000 € con tre fasce di punteggio: tra 0 e 12.000 € (40 punti), tra 12.001 e 15.000 € (25 punti), tra 15.001 e 18.000 € (10 punti)

Criteri di esclusione.

Pazienti con infezioni attive o stati acuti d’infiammazione nelle aree destinate all’inserimento implantare. Pazienti con diabete mellito scompensato. Pazienti con patologie a carico del metabolismo osseo e che  abbiano assunto bifosfonati (per via endovenosa per più di due anni anche negli ultimi 8 mesi; per via orale per più di due anni anche negli ultimi 4 mesi, da almeno un mese se accompagnati da terapia radiante o chemioterapica in qualsiasi zona del corpo). Pazienti che hanno subito radioterapia nella zona cranio-facciale negli ultimi dodici mesi. Pazienti che necessitano d’innesti ossei o chirurgia avanzata nei siti oggetto del presente studio, compresi i siti post-estrattivi per almeno due mesi. Donne in gravidanza. Pazienti con gravi patologie in atto: epatiti croniche attive, cirrosi epatiche, patologie tumorali, insufficienza renale acuta e cronica, pazienti che abbiano subito infarti negli ultimi 12 mesi. Pazienti che fanno uso di sostanze stupefacenti, o con patologie neuro psicomotorie.

Il responsabile del progetto è il prof. Vincenzo Piras, e i collaboratori saranno il dott. Nazario Russo, il dott. Giacomo Coppola, il dott. Davide Montisci ed il dott. Marco Sambiagio.