Ieri mattina il sindaco do Carbonia Pietro Morittu ed il vicesindaco Michele Stivaletta hanno incontrato, congiuntamente con il comandante della Polizia locale Andrea Usai, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia capitano Enrico Santurri ed il luogotenente Vincenzo Pitagora.
«Non è il primo incontro con le Forze dell’Ordine – ha detto il sindaco Pietro Morittu – già da inizio mandato è in corso un contatto costante per essere continuamente aggiornati sul tema sicurezza nel nostro territorio.»
L’occasione è stata propizia per avviare una riflessione sui furti avvenuti nel corso degli ultimi mesi in città che hanno allertato l’opinione pubblica tramite la stampa e i Social Network. In merito, sulla base dei dati forniti dall’Arma dei carabinieri, non è emersa una situazione emergenziale preoccupante sulla microcriminalità locale tale da assumere connotazioni di allarme sociale.
Al contrario, i rappresentanti dell’Arma hanno mostrato un monitoraggio del territorio assiduo e costante in materia di repressione della piccola criminalità manifestate dalle recenti operazioni di polizia di contrasto che hanno portato a informative all’Autorità giudiziaria.
«Vigilare e avviare azioni precise, volte ad arginare gli episodi di criminalità, sono state lo spirito della riunione di ieri finalizzata all’ascolto diretto dei bisogni del territorio e delle aspettative dei cittadini», ha sottolineato il sindaco di Carbonia.
Tutti le parti hanno condiviso che i social network sono strumenti preziosi se utilizzati sapientemente nel far veicolare le notizie ed informarsi, mentre diventano controproducenti se non viene raccontata correttamente la realtà. Le informazioni sbagliate possono anzi comportare un’ immotivata pubblicità negativa per il territorio.
Prossimamente verrà avviata una campagna promozionale sull’attività delle Forze dell’Ordine, anche tramite iniziative che sensibilizzino l’opinione pubblica e possano contrastare l’allarmismo sociale.
Dall’Arma l’esortazione è chiara: «I cittadini sono invitati, quando necessario, a contattare il 112 e a sporgere eventuali denunce anche di natura preventiva».
«Questo percorso di confronto con l’Arma proseguirà con incontri periodici e, già dagli stessi cittadini, ho un feedback di pronto intervento e presenza delle Autorità preposte laddove necessario», ha concluso il sindaco Pietro Morittu.
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Si è svolto questa mattina, dalle 9.00 fin dopo mezzogiorno, il sopralluogo nella villetta di via Cristoforo Colombo 31, in località Medadeddu, alla periferia di Carbonia, nella quale alle prime luci dell’alba dello scorso 2 agosto ha perso la vita una donna di 58 anni, Anna Maria Merola, vittima di un’asfissia a causa del violento incendio che ha avvolto l’abitazione. Da quel giorno la villetta si trova sottoposta a sequestro penale.
Il maresciallo maggiore Vincenzo Pitagora, comandante del Comando Stazione dei carabinieri di Carbonia, su delega del sostituto procuratore Paolo De Angelis, ha avvisato il marito della vittima, Giuseppe Lorenzo Demurtas; i due figli Pietro e Roberto; i genitori della vittima, Gildo Merola e Mariangela Manca; la sorella della vittima, Maria Antonietta Merola; le fidanzate dei due figli, presenti nell’abitazione il giorno in cui si è verificato l’incendio ed ha perso la vita Anna Maria Merola; che questa mattina si sarebbe svolto il sopralluogo da parte del Comando dei carabinieri, e di personale specializzato, unitamente ad un consulente tecnico esperto, l’ingegner Domenico Salimbeni, preventivamente nominato dal dottor Paolo De Angelis, per un esame approfondito alla pompa di calore e a tutto l’impianto elettrico, per accertare anomalie dello stesso che potrebbero aver causato un corto circuito o simili. Al sopralluogo hanno partecipato anche i consulenti delle parti (genitori e sorella di Anna Maria Merola da una parte, il marito e i due figli dall’altra), e i vigili del fuoco. All’interno e all’esterno dell’abitazione, sono state effettuati tutti i rilievi del caso, con ampia documentazione fotografica e filmati. Al termine del sopralluogo, l’abitazione è stata richiusa e resta sottoposta a sequestro penale.