5 November, 2024
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«Sono orgoglioso di dare ancora una volta una risposta positiva ai cittadini sardi. Un nuovo traguardo è stato raggiunto in Sardegna. Al Brotzu di Cagliari sono stati impiantati due dispositivi meccanici LVAD (Left Ventricular Assist Device) in pazienti con insufficienza cardiaca refrattario terminale. Bisogna avere il coraggio di cambiare. Unica parola: Creare comunità e coordinamento.»
Queste sono le parole dell’assessore Luigi Arru che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa tenutasi nell’Azienda Ospedaliera Brotzu.
«La nostra azienda è riferimento regionale di una serie di servizi in particolare i trapianti – sottolinea il Direttore Generale, dott.ssa Graziella Pintus – si possono realizzare obiettivi importanti solo grazie ad un lavoro di squadra. Grazie, dunque al lavoro del dipartimento Cardio toraco vascolare che ha funzionato, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico-funzionale, grazie a tutti gli operatori dell’Azienda che ogni giorno lavorano contribuendo a raggiungere elevati obiettivi assistenziali a favore dei cittadini sardi.»
Dello stesso avviso il direttore sanitario dott. Vinicio Atzeni precisa che: «La nostra narrativa è semplice, ma appartiene ad un’Azienda che continua a lavorare. Il risultato di oggi lo dimostra».
LVAD (Left Ventricular Assist Device) è un dispositivo meccanico di assistenza cardiaca, alternativa al trapianto di cuore. Quando il ventricolo sinistro, una delle pompe naturali del cuore, non funziona bene, si utilizza un LVAD per aumentare la quantità del sangue che scorre verso il corpo. La pompa HVAD viene impiantata chirurgicamente nel torace e connessa ad una batteria esterna portatile, che alimenta elettricamente il sistema. Tre le strutture intervenute per presentare il traguardo raggiunto con questo importante intervento, che appartengono al dipartimento Toraco vascolare diretto dal dott. Maurizio Porcu. Evidenzia, lo stesso che questa è la terapia del futuro. E che nel tempo tali dispositivi saranno sempre più performanti ed efficaci. La Cardiochirurgia guidata dal dott. Emiliano Cirio che mette in risalto il successo e l’alternativa al trapianto che può essere offerta ai pazienti; la Cardioanestesia con il dott. Luciano Curreli che sottolinea che questo è il punto di partenza per l’Azienda e per gli operatori che hanno lavorato in equipe per la buona riuscita dell’intervento.

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Domani, venerdì 19, e sabato 20 maggio, dalle 8.30, si apre all’Hotel Regina Margherita (Cagliari) il congresso internazionale “PEDIATRIC AND YOUNG ADULTS BLADDER & BOWEL DAYS”. I lavori sono presieduti da Giuseppe Masnata (Azienda Brotzu, presidente regionale Società italiana pediatria) e Giovanni Mosiello (Ospedale Bambino Gesù, presidente Commissione pediatrica Ics).

«Il corso fornisce una panoramica sulla disfunzione neurogena vescicale e intestinale e uno sguardo approfondito sulle tendenze attuali nella gestione di vescica e intestino nei bambini e nei giovani adulti affetti da spina bifida e lesioni del midollo spinale» spiega il dottor Masnata. Il corso – previsti 13 crediti Ecm per medici, infermiere professionale e pediatrico, terapista della riabilitazione – dà un aggiornamento nella cura medica e chirurgica della continenza e si soffermerà sull’importanza dell’irrigazione trans anale e sulla gestione farmacologica dell’iperattività neurogena del muscolo detrusore. Il gruppo target è composto principalmente da pediatri, urologi pediatrici, chirurghi pediatrici, urologi, fisiatri, infermieri, terapisti e l’insieme delle figure sanitarie professionali coinvolte nella cura dei pazienti con vescica e intestino neurogeno. Il corso dà anche l’opportunità ai professionisti e alle famiglie di confrontarsi sul rapporto cure/qualità di vita.

Nutrita e qualificata la presenza dei principali specialisti isolani. Tra questi, Luigi Mascia, Maurizio Zanda, Ambra Iuculano, Mauro Frongia, Vassilios Fanos, Antonello Pani, Michele Boero, Grazia Bitti, Pietro Braina, Giangiorgio Crisponi. Provengono d’oltre Tirreno Alam Shumyle (New York), Francesco Battaglino (Vicenza), Antonella Biroli (Torino), Nicola Busata (Varese), Roberto Carone (Torino), Paolo Di Benedetto (Udine), Flavio Giordano (Firenze), Carmen D’Aleo (Caltanisetta), Michele Spinelli (Milano). Mario De Gennaro (presidente Fondazione italiana continenza).

Ai lavori sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Maria Del Zompo (rettore Università di Cagliari), Luigi Arru (assessore regionale Sanità), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), Raimondo Ibba (presidente Ordine medici, Cagliari), Graziella Pintus (direttore generale Brotzu), Maria Cristina Dieci (presidente Associazione spina bifida Italia), Enrico Finazzi Agrò (presidente Società italiana urodinamica), Vinicio Atzeni (direttore sanitario Azienda Brotzu), Carla Verpoorten (International Federation Spina Bifida& Hydrocephalus), Alberto Villani (presidente Società italiana pediatria).

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In Sardegna ci sono oltre mille persone affette da talassemia, 12 bambini secondo i dati del 2015. Il fabbisogno di sangue per l’autosufficienza regionale è 110 sacche per mille abitanti, ma quello a disposizione è di 54 unità.
Sono alcuni dati emersi nel corso della conferenza stampa sulla “situazione talassemia”, alla quale hanno preso parte l’assessore della Sanità Luigi Arru, il direttore generale dell’Azienda Brotzu, Graziella Pintus, quello sanitario Vinicio Atzeni e il presidente dell’associazione Thalassazione Ivano Argiolas.
«L’ospedale Microcitemico Antonio Cao deve essere il punto di riferimento regionale per la talassemia e le malattie rare: lo prevede la rete ospedaliera – ha spiegato l’assessore Arru -, confermando quella che è una struttura di grande livello.»
L’esponente della Giunta ha sottolineato, ancora, come si sia avviato un percorso di rilancio del Microcitemico che richiede tempo, «ma che porterà l’ospedale ad essere eccellenza regionale, nell’ottica del lavoro in rete».
Il direttore generale del “Brotzu”, Graziella Pintus, ha elencato gli interventi imminenti che riguarderanno l’ospedale Cao: «Ci sono 8 milioni 200mila euro di fondi europei per i lavori di ampliamento e 600 mila per gli arredi. Abbiamo acquistato una tac pediatrica con 1milione e 250mila euro e assunto l’impegno di definire una struttura dedicata ai talassemici, diversa dall’attuale ospitata nella clinica pediatrica».
Il presidente di Thalassazione, Ivano Argiolas, ha tracciato il bilancio dell’attività dell’associazione, “tra luci e ombre” e ha chiesto che la Regione apra «la vertenza talassemia, da affrontare in maniera convinta e forte».
L’assessore Arru ha accolto la proposta di costituzione di un tavolo tecnico permanente sulle emopatie.