23 December, 2024
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Gli assessori del Lavoro Virginia Mura e degli Affari Generali Filippo Spanu sono intervenuti oggi al convegno organizzato a Cagliari, al THotel, da Confprofessioni Sardegna sul tema “Legge n. 81 del 2017. La novità per i professionisti”.

«La Regione – ha dichiarato Virginia Mura – sta riservando una particolare attenzione al lavoro autonomo vista la forte crescita di questa categoria avvenuta negli ultimi anni e la carenza di adeguate tutele e strumenti a livello nazionale. Ci siamo rivolti – ha chiarito – soprattutto alle lavoratrici autonome e alle libere professioniste, attraverso un avviso pubblicato un anno fa, che sarà riaperto il prossimo 15 marzo. Mi riferisco alla linea C del bando Welfare and Worklife balance, che prevede l’erogazione di contributi per l’acquisto di servizi per favorire la conciliazione vita-lavoro, fino a un massimo di 2mila euro, e un’agevolazione per sostenere le spese relative ai contratti di collaborazione per i sostituti negli studi professionali, fino a 3mila 500 euro. Le risorse complessive della linea ammontano a 2,3 milioni di euro del Fondo sociale europeo, e l’erogazione dei contributi avviene per il tramite degli Ordini professionali e delle Associazioni di categoria, le quali stipulano con la Regione un’apposita convenzione.»
«Abbiamo voluto riaprire il bando per venire incontro alle esigenze espresse dai beneficiari, ampliandone la portata, così da favorire una maggiore partecipazione. Si tratta di strumenti innovativi – ha conclude l’assessore del Lavoro -, mai attuati prima né a livello regionale, né a livello nazionale, e ci attendiamo una buona risposta, sia da parte degli intermediari, che delle destinatarie finali della misura.»

L’assessore Filippo Spanu ha lanciato la proposta «di un patto tra la Regione e il mondo delle professioni per verificare ogni anno l’iter dei bandi e dei progetti che riguardano direttamente il lavoro autonomo. Un’attività da svolgere ogni dodici mesi per avere il quadro esatto della situazione, capire quali sono i punti di forza e esaminare le cose che non vanno per porvi rimedio. Una pubblica amministrazione che lavora bene deve avere un buon rapporto con le professioni e il mondo del lavoro autonomo per lavorare bene ha bisogno di uffici pubblici efficienti e pronti a dare risposte. Esiste un rapporto stretto tra i due mondi che va però ulteriormente rafforzato. La Regione – ha osservato Filippo Spanu – continua a essere disponibile al confronto per affinare i procedimenti amministrativi che possono sicuramente migliorare con il contributo dei professionisti, tra i principali fruitori dei servizi offerti dalle strutture regionali».

L’assessore degli Affari Generali, a proposito del bando di concorso per l’assunzione di 20 dirigenti nel sistema Regione, ha detto: «E’ fondamentale che la pubblica amministrazione regionale sia arricchita dall’apporto del mondo delle professioni in grado di portare un punto di vista diverso, nuovo e originale, in grado di irrobustire e migliorare l’intero sistema».

All’incontro hanno preso parte anche Luca Galassi, direttore generale dell’assessorato del Lavoro e Autorità di Gestione Por Sardegna Fse e il direttore dell’Aspal Massimo Temussi.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore del Lavoro Virginia Mura hanno annunciato alla stampa oggi in Fiera, a Cagliari, in occasione del Sardinian Job Day, un bonus dalla Regione Sardegna alle aziende che assumono nel 2018 e che potrà sommarsi agli incentivi del Governo. Illustrando l’iniziativa, hanno specificato che si rivolge in particolare ai giovani ed è oggetto di una campagna di informazione verso le oltre 4.000 imprese sarde con un tirocinio attivo e che, grazie a questo ulteriore incentivo, potrebbero con maggior facilità trasformare in un contratto di lavoro, ancor più favorito se è a tutela crescente.
Si tratta di una cifra che si ipotizza potrà andare dai 3 ai 4mila euro, cumulabile con gli 8.000 dell’iniziativa che il Governo, attraverso la defiscalizzazione, riserva alle imprese del Meridione. L’ipotesi a cui si sta lavorando prevede che nel caso di assunzione a tempo determinato, ma comunque oltre i 12 mesi, le imprese potranno usufruire solo del bonus regionale, mentre con la stipula di contratti a tutela crescente i due incentivi potranno cumularsi. L’invito ad utilizzare il bonus, i cui dettagli saranno presentati insieme al programma LavoRas di cui l’iniziativa fa parte e che si sta mettendo a punto con gli Assessorati della Programmazione e del Lavoro, è contenuto in una lettera a firma del presidente Pigliaru, che sarà inviata alle imprese che hanno attivato tirocini. 

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La legge 81/2017 sarà al centro del convegno “Jobs Act del lavoro autonomo”, in programma venerdì 26 gennaio, dalle 9.30, al T-Hotel di Cagliari, organizzato da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. 

Al convegno (che sarà aperto dai saluti degli assessori regionali al Lavoro Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e da quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella) parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu.

La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata e avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. Interverranno  Maurizio Del Conte, Luca Galassi, Andrea Dili, Massimo Temussi, Chiara Giribaudo e Salvatore Cicu.

La seconda, a partire dalle 14.45, verterà invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” e vedrà gli interventi di Caterina Cabiddu, Paola Cogotti, Alberto Vacca, Luca De Gregorio e Francesco Monticelli.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.

 

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Migliaia di giovani alla ricerca di un lavoro e studenti provenienti dalle scuole di tutta la Sardegna hanno varcato questa mattina i cancelli del Sardinian Job Day 2018, alla Fiera di Cagliari, per incontrare le aziende partecipanti e sostenere i circa tremila colloqui previsti nella giornata di oggi, la prima delle due in programma. L’iniziativa, dedicata alle politiche attive per il lavoro e firmata dalla Regione Sardegna con l’organizzazione dell’Aspal (Agenzia sarda per le Politiche attive del Lavoro), è stata inaugurata questa mattina dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Insieme a loro, nella visita agli stand, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi.
La mattinata è proseguita con il convegno “Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale”, che dopo i saluti del sindaco Zedda e l’introduzione di Massimo Temussi, ha ospitato gli interventi del presidente Francesco Pigliaru, del ministro Giuliano Poletti e del presidente dell’Anpal (Agenzia nazionale per le Politiche attive del Lavoro) Maurizio Dal Conte.
Prima di recarsi in Fiera, il ministro Giuliano Poletti è stato accolto a Villa Devoto dal presidente Francesco Pigliaru. 

Nel pomeriggio spazio alle testimonianze di personaggi del mondo dell’impresa e del lavoro, Flavio Manzoni, direttore del Design Ferrari, e Alberto Onetti, fondatore e CEO di Mind The Bridge, che raccontano, introdotti e intervistati da Giuseppe Deiana (L’Unione Sarda), le sfide affrontate e le competenze trasversali acquisite.
Al Sardinian Job Day partecipano anche 11 servizi per l’impiego pubblici di 9 paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Belgio, Polonia, Slovenia, Portogallo, Romania, Finlandia), a conferma della propensione sempre maggiore dell’Aspal a stringere collaborazioni con le best practice a livello internazionale. La manifestazione è stata anche l’occasione per la firma di un protocollo di intesa tra il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi ed il responsabile del Wup, l’ufficio regionale per il lavoro di Cracovia, in Polonia, per attività di collaborazione e scambio di metodologie e prassi per migliorare i servizi offerti in entrambi i Paesi.

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Venerdì 26 gennaio si terrà a Cagliari una giornata dedicata al “Jobs Act del lavoro autonomo”, la legge 81/2017 che garantisce maggiori tutele ed opportunità a una vasta platea di professionisti, organizzata da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. «La legge 81/2017 è particolarmente importante perché rappresenta per i lavoratori autonomi una sorta di statuto – spiega Susanna Pisano, presidente di Confprofessioni Sardegna – fornendo nuovi diritti e nuove opportunità».

L’appuntamento è fissato a partire dalle 9.30 al T-Hotel, con il convegno “Jobs Act del lavoro autonomo” a cui parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente nazionale di Confroprofessioni Gaetano Stella, il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu. La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata ed avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. La seconda, a partire dalle 14.45, verterà su invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo”. 

L’evento, che presenta la natura di aggiornamento nell’ambito degli ordinamenti professionali sulle competenze trasversali del professionista titolare di studio, è aperto alla partecipazione di tutti i professionisti aderenti alla Confederazione ma è specificamente dedicato all’area giuridica ed economica ed ha ricevuto l’accreditamento anche dagli Ordini degli avvocati, dei commercialisti e del consulenti del Lavoro di Cagliari. La partecipazione è libera e gratuita anche se è gradita la preiscrizione alla mail sud@confprofessioni.eu , info al 328 2270447.

La delegazione Confprofessioni della Sardegna riunisce le principali organizzazioni associative del settore, attualmente tredici sigle suddivise in cinque comparti d’area: Economia e Lavoro (ragionieri, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, revisori contabili); Diritto e Giustizia (avvocati e notai); Ambiente e Territorio (ingegneri, architetti, dottori agronomi, geologi); Sanità e Salute (medici di medicina generale, dentisti, veterinari, pediatri), e i professionisti racchiusi nel quinto settore (agronomi e archeologi).

Per tutti questi professionisti (oltre ventimila nell’isola) la legge 81/2017 offre interessanti opportunità he saranno illustrate nel corso del convegno, che si aprirà con i saluti degli assessori regionali al Lavoro Maria Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella. 

A partire dalle 10.30 la tavola rotonda dal tema “Lo Statuto del Lavoro autonomo ed il professionista 4.0”, tratterà le novità per l’attività professionale derivanti dall’applicazione ai professionisti delle norme della Legge n. 81/2017. I relatori chiamati ad intervenire rappresentano le amministrazioni nazionali e regionali che hanno dato vita alla legge e che sono preposte alla sua attuazione. Prenderanno la parola, dunque, Maurizio Del Conte (presidente dell’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro), Luca Galassi (Direttore generale dell’assessorato al Lavoro e Autorità di gestione Por Sardegna Fse), Andrea Dili (presidente Confprofessioni Lazio), il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, la deputata Pd Chiara Giribaudo e l’eurodeputato di Forza Italia Salvatore Cicu, che parleranno del quadro normativo italiano ed europeo. 

“Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” è invece il tema della seconda tavola rotonda che affronterà i relativi argomenti con il criterio dell’interdisciplinarietà. Dopo una breve pausa pranzo, a partire dalle 14.45 interverranno l’avvocata Caterina Cabiddu dell’Associazione Nazionale Forense sul tema “Le reti tra professionisti”, Paola Cogotti (consulente del lavoro e vice presidente di Confprofessioni Sardegna) su “Coworking e Smart working”, il dottore commercialista e rappresentante dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Sardegna Alberto Vacca su “Formazione permanente e competenze”, mentre il direttore Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori degli Studi Professionali) Luca De Gregorio e il Direttore dell’Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali Francesco Monticelli parleranno di “Welfare inclusivo, le novità del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria”.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.

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Il 24 e 25 gennaio alla Fiera della Sardegna, a Cagliari, torna il Sardinian Job Day, la manifestazione della Regione Autonoma della Sardegna dedicata alle politiche attive per il lavoro nell’isola. Promosso dall’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), il Sardinian Job Day è una due giorni ricca di appuntamenti, confronti e opportunità di nuovi contatti, dove domanda e offerta di lavoro si incrociano e dove aziende e cittadini, manager e pubbliche amministrazioni avranno l’opportunità di incontrarsi. Come nelle passate edizioni, l’ultima focalizzata sul settore turistico nel 2016, tra i momenti più attesi della manifestazione ci sono i colloqui di lavoro, l’incontro tra i giovani, gli studenti, i disoccupati, i fuoriusciti dal mondo del lavoro e le imprese, sarde, nazionali e internazionali. L’edizione di quest’anno è fortemente radicata in tutto il territorio regionale, per la prima volta i CPI (Centri per l’impiego), divenuti diramazione territoriale dell’ASPAL, sono il fulcro dell’organizzazione della manifestazione: sono stati loro a svolgere la fase di ricerca e individuazione delle imprese più rappresentative dei rispettivi territori e a sensibilizzare i cittadini e gli iscritti ai loro centri a partecipare all’evento e candidarsi per i colloqui.
Alla scadenza del termine, ieri pomeriggio, sono state 15.800 le candidature inviate per rispondere ai 600 seicento annunci caricati dalle aziende nel sistema web del Sardinian Job Day, gestito dalla società di recruiting Monster. In totale le vacancies, ossia le posizioni e i profili ricercati dalle 160 aziende che si sono registrate, sono oltre 3.200 . Nei due giorni della manifestazione si svolgeranno i colloqui programmati, ma ogni azienda presente con uno stand potrà anche fare colloqui liberi ai partecipanti che arrivano con il CV in mano.
Quest’anno il SJD cresce saranno 175 le aziende presenti negli stand a loro dedicati. Turismo, agrifood, innovazione, Ict e formazione i settori scelti in questa edizione allargata della manifestazione. A farla da padrone il turismo, a dimostrazione del peso che il settore ha nell’economia isolana e al suo apporto occupazionale: al SJD partecipano moltissime aziende del ricettivo e ristorazione. Camerieri, chef de rang, commis, ma anche manager del turismo, esperti in marketing e comunicazione, sono le figure più ricercate. Anche gli altri settori, in particolare i servizi, hanno numerose richieste di profili qualificati e innovativi, soprattutto sulle professioni digitali.
Ampio spazio in questo SJD avrà il settore della formazione professionale con la presenza di 40 tra enti di formazione, scuole, università, società di recruiting e lavoro interinale coinvolti nell’organizzazione di seminari e workshop e presenti con i loro stand. Sono 145, e rappresentano l’altra anima del SJD, i seminari e laboratori in programma; dal marketing turistico al lavoro femminile nelle imprese, dalla creazione di impresa al coaching, passando per la valorizzazione dei prodotti agricoli, il gaming e 3D ma soprattutto i numerosi appuntamenti dedicati alla ricerca attiva del lavoro.
Forte la partecipazione delle scuole, coinvolte attraverso l’Ufficio scolastico regionale che ha collaborato all’organizzazione dell’evento: da tutta l’isola arriveranno centinaia di classi degli istituti superiori. Per i ragazzi, oltre a tutti i seminari in programma, ci saranno quelli dedicati in particolare all’alternanza scuola-lavoro. Presenti e attive nell’organizzazione di parte dei seminari, anche le Università di Cagliari e Sassari, con i loro poli di Oristano e Olbia.
Il SJD non è solo colloqui di lavoro, in ciascuna delle due giornate un importante convegni farà il punto sulle politiche attive per il lavoro, gli strumenti in campo e le nuove competenze e professioni richieste dal mercato. Il giorno dell’inaugurazione, mercoledì 24 alle 11, saranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell’Anpal Maurizio Del Conte a confrontarsi nel convegno «Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale». Porterà i saluti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, ad introdurre e moderare il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Innovazione digitale e impatto sul mercato del lavoro: competenze digitali e mismatch” è il tema del convegno in programma per il giorno successivo, 25 gennaio alle 10.30. Introduce Massimo Temussi e intervengono le assessore regionali del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Barbara Argiolas, il direttore generale dell’Anpal Salvatore Pirrone e Giacomo d’Arrigo (direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani). Modera e conclude Romano Benini, giornalista economico e docente di politiche del lavoro.
Altri momenti di approfondimento saranno quelli delle testimonianze, con quattro personaggi del mondo dell’impresa e del lavoro che racconteranno, introdotti e intervistati da Giuseppe Deiana (L’Unione Sarda) e Virginia Saba (Videolina) il proprio percorso professionale di successo, le sfide affrontate e le competenze trasversali acquisite. Sul palco del Palazzo dei Congressi nei due giorni si alterneranno Flavio Manzoni, direttore del Design Ferrari, Alberto Onetti, fondatore e CEO di Mind The Bridge, Pierluigi Pinna, fondatore Abinsula, Alessandro Gallo, responsabile PA e Partner di LinkedIn.
Un’intera area sarà dedicata al lavoro all’estero, con la presenza di 11 servizi pubblici per l’impiego di 9 paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Belgio, Polonia, Slovenia, Portogallo, Romania, Finlandia). Anche i centri stranieri, attraverso la rete Eures, svolgeranno dei colloqui per chi intende lavorare all’estero e sono state 770 le candidature arrivate per questo recruitment day. In particolare le figure ricercate all’estero riguardano ingeneri e in generale professioni dell’edilizia, della sanità (medici, infermieri e dentisti), operai qualificati (impiantisti, metalmeccanici) e professioni del turismo. In programma anche specifici seminari sul lavoro nei paesi europei e sulle competenze maggiormente richieste.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, ha recepito nella sua riunione di oggi le “Linee Guida di disciplina dei tirocini formativi e di orientamento”, frutto dell’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano approvato il 25 maggio dello scorso anno. Il provvedimento, che arriva dopo il parere favorevole già ottenuto dalla Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro (nella seduta del 6 dicembre scorso), sarà ora trasmesso ora alla Commissione del Consiglio regionale competente, e tornerà in giunta per l’approvazione definitiva da parte dell’Esecutivo. Allegate al testo della delibera approvata oggi, le nuove disposizioni sostituiscono le precedenti risalenti al 2013. Le nuove Linee Guida nazionali – come ha ricordato l’assessore Mura -, sono state adottate tenendo conto non soltanto della evoluzione normativa intervenuta con l’approvazione del Jobs Act (ed in Sardegna con l’approvazione della L.R. 9/2016), ma anche delle indicazioni provenienti dall’Unione Europea. Il Consiglio dell’Unione europea, infatti, nel marzo del 2014, era intervenuto con una specifica Raccomandazione agli Stati membri sollecitandoli a garantire «adeguati livelli qualitativi dei tirocini, considerati uno strumento chiave per il conseguimento degli obiettivi della strategia di Europa 2020, poiché agevolano la transizione scuola-lavoro ed incrementano la mobilità dei lavoratori».  Le nuove Linee Guida, inoltre, superano alcune criticità che erano emerse nell’applicazione delle precedenti disposizioni. In particolare, la durata dei tirocini pur restando di norma di sei mesi prorogabili, potrà anche essere di durata inferiore: fino a un mese e – come richiesto da alcune regioni -, fino a 14 giorni per il solo caso di tirocinanti-studenti durante il periodo estivo. Non solo: con le nuove Linee Guida viene rafforzato il ruolo del tutor e vengono focalizzati meglio i suoi doveri; viene valorizzata tutta l’attività formativa (che ora potrà essere riconosciuta come competenza acquisita) e viene individuata in 400 euro mensili l’indennità minima per il tirocinante. Vengono inoltre fissate una serie di regole per il monitoraggio delle misure (per controllare e il numero di quante di esse si trasformano in rapporto di lavoro), nonché le disposizioni sulla vigilanza circa il corretto svolgimento dei tirocini.

«Oltre che su altri vari aspetti, anche su questo punto la Sardegna si è già portata avanti – ha ricordato l’assessore Virginia Mura -. La Regione ha infatti già da tempo stipulato un Protocollo d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro, che rafforza proprio la vigilanza sul corretto svolgimento dei tirocini formativi già attivati.»

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Si è svolto oggi a Villa Devoto, il secondo incontro operativo per l’individuazione degli strumenti che daranno attuazione al programma LavoRas. Alla riunione, guidata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, hanno preso parte gli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci, insieme ai dirigenti dell’Agenzia del Lavoro, di Aspal e ai tecnici di Presidenza e assessorati. Nei lavori della mattinata si sono valutati i dettagli e le modalità con cui verrà attuato l’intervento straordinario sul lavoro, in vista degli incontri con le parti sociali e con i rappresentanti delle autonomie locali che sono già convocati, all’interno della cabina di regia della programmazione unitaria, per il prossimo lunedì 15 gennaio.
«Procediamo con determinazione e impegno per combattere la disoccupazione a tutti i livelli – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, ma dobbiamo e vogliamo riservare un’azione ancora maggiore nell’affrontare quella giovanile, perché un giovane disoccupato rappresenta un rischio per il futuro dell’intera regione. Ecco perché è fondamentale disegnare politiche efficaci in questa direzione: i nostri giovani sono risorse, verso le quali siamo pronti ad investire sempre di più, stimolando l’interesse delle aziende ad assumere e l’autoimpiego. In parallelo si sono valutate le tipologie di cantiere immediatamente attivabili ed i criteri di accesso, soprattutto per i disoccupati di lunga durata.»
«Sui cantieri, infatti, – ha concluso il presidente Pigliaru – saranno messi a correre da subito 35 milioni di euro resi disponibili nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione in capo alla Presidenza.» 
La prossima riunione interna riservata a LavoRas, su cui si procede a ritmi serrati, è fissata per venerdì 19 gennaio.

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Il gruppo del Partito democratico  ha presentato una mozione in Consiglio regionale, prima firmataria Rossella Pinna, per salvaguardare la continuità produttiva e occupazionale dei lavoratori della Keller di Villacidro, la fabbrica sorta negli anni ‘80 grazie ad importanti finanziamenti statali della ex legge sul Mezzogiorno – per la costruzione, manutenzione e ristrutturazione e allestimento, di carrozze e vagoni ferroviari, è oggetto di una mozione a firma della consigliera del Partito democratico Rossella Pinna e sottoscritta dal capogruppo Pietro Cocco e dal gruppo consiliare del Pd.

Da circa sette anni la Keller è seriamente interessata da un’inarrestabile crisi, culminata con la dichiarazione di fallimento della sezione civile del Tribunale di Cagliari il 12 novembre 2014, che ha prodotto, in un territorio già compromesso dalla fame di lavoro, un vero e proprio dramma sociale in quanto ha  privato oltre 400 lavoratori e le loro famiglie  della principale e spesso unica fonte di sostentamento.

Nonostante l’apertura del tavolo di crisi ed un’attenzione costante da parte della Giunta regionale, dei sindacati e delle forze politiche e istituzionali del territorio, a fronte di imprenditori interessati e dell’azione compiuta negli ultimi mesi dal Consorzio Industriale di Villacidro, che avvalendosi delle prerogative previste dalla legge, ha avviato le procedure per la riacquisizione della proprietà della fabbrica allo scopo di evitare la vendita per lotti da parte dei curatori fallimentari e, dunque, la dismissione definitiva dello stabilimento, l’ipotesi di soluzione concreta sembra non essere imminente.

A fronte dell’elevato grado di criticità raggiunto e malgrado l’impegno dei parlamentari sardi e degli assessori Virginia Mura e Maria Grazia Piras col viceministro Teresa Bellanova per ripristinare gli strumenti di protezione sociale, la situazione si è ulteriormente aggravata con la scadenza, avvenuta lo scorso 31 dicembre 2017, degli ammortizzatori sociali che ha gettato nella disperazione e nell’incertezza oltre 300 famiglie.

La mozione impegna il presidente della Giunta, l’assessore dell’Industria e l’assessore del Lavoro, innanzitutto, «a ripristinare la protezione sociale dei lavoratori, a ricercare una soluzione condivisa attraverso la ricerca in Italia ed all’estero di gruppi imprenditoriali qualificati in grado valorizzare, con un piano industriale serio e credibile, le potenzialità dello stabilimento ed infine a convocare, nel più breve tempo possibile, tutte le parti coinvolte ed attivare tutti i livelli istituzionali, compreso il governo centrale, affinché si facciano carico di un impegno straordinario per il rilancio dell’attività produttiva e il  riavvio della crescita del territorio del Medio Campidano».

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«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore del Lavoro Virginia Mura promuovano un intervento immediato nei confronti del Governo per il varo della nona salvaguardia, con un allargamento dei trattamenti previdenziali che si tradurrebbe nella soluzione delle vertenze dei dipendenti del Geoparco e dei lavoratori in utilizzo.»

A chiedere l’estensione della platea dei beneficiari è il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu, con un’interrogazione urgente all’assessore del lavoro: «Con la legge di bilancio 2018 si pensava già al varo della nona salvaguardia – spiega Gianluigi Rubiu – visto che con la precedente misura sono stati tagliati fuori diversi settori». Un esercito di 6mila esodati, tra questi molti sardi che rientrano tra i lavoratori in utilizzo, sono restati beffati: «Per questo auspichiamo – conclude Gianluigi Rubiu – che la giunta si faccia parte attiva per un intervento presso il Governo per un ulteriore salvaguardia che consentirebbe tra l’altro di risolvere il problema legato ai lavoratori del Geoparco Ati Ifras».