24 December, 2024
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La Giunta regionale, su proposta della Presidenza, di concerto con gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu, del Lavoro Virginia Mura e dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato la delibera che prevede un potenziamento del sistema di accoglienza diffusa dei migranti nel territorio regionale.
In particolare l’esecutivo, attraverso assestamenti tecnici e finanziari apportati al Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati, ha dato il via libera ai primi quattro progetti pilota che offrono ai richiedenti asilo la possibilità di svolgere attività di volontariato sociale a vantaggio delle comunità che li ospitano. Le proposte sono state presentate dai comuni di Cagliari, Cargeghe, Iglesias e Valledoria.
«I migranti in questo modo – spiega l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu – possono dedicarsi ad attività di pubblica utilità e modificare la propria condizione di inattività nell’arco della giornata. Il volontario sociale rappresenta un grande sostegno al processo di inclusione.» 
Il progetto che riguarda il volontariato sociale, già avviato dalla Regione con proprie risorse, è il tema di uno dei protocolli d’intesa (l’altro riguarda il sistema di accoglienza diffusa) che saranno sottoscritti il prossimo 17 ottobre da Giunta, Anci e prefetture della Sardegna.
«Stiamo rafforzando la sinergia con Prefetture ed enti locali – aggiunge Filippo Spanu – per attuare un modello di accoglienza equilibrato e proporzionato al numero di abitanti ed offriamo un supporto ai comuni per promuovere una più ampia partecipazione alla rete SPRAR che ha bisogno di essere potenziata.»
«Siamo poi impegnati – sottolinea ancora l’assessore della Sanità – nell’organizzazione di eventi e giornate, anche nelle scuole, per informare e sensibilizzare i cittadini sul dramma delle migrazioni forzate e stiamo intensificando i rapporti con i paesi africani, in particolare con Tunisia e Senegal, per affrontare le cause profonde che portano migliaia di persone a lasciare le terre d’origine.»
Al fine di favorire un diretto dialogo con i soggetti attualmente impegnati nell’accoglienza dei flussi migratori non programmati, intanto, la Regione ha promosso momenti di confronto nel territorio. Nel corso del primo incontro, che si è svolto a Sassari, è stato fatto il punto sulle attività finora realizzate e al tempo stesso sono state raccolte dai diretti interessati utili indicazioni per la nuova programmazione regionale 2018. Sono intervenuti, oltre ai responsabili dei Centri di accoglienza, i mediatori culturali e le associazioni degli immigrati. Il prossimo incontro è previsto, a Cagliari, giovedì 12 ottobre.

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Simone Testoni.

Domani mattina i vescovi del territorio del Sassarese, alle ore 10.00, incontreranno i lavoratori della miniera di Olmedo. Lo ha annunciato con una breve nota Simone Testoni, segretario generale Ugl chimici. Il Nord Ovest sardo, è un territorio unito con gli amministratori locali divenuti parte integrante nella rivendicazione, uniti alla vertenza che vede i minatori della Nurra chiedere ai politici della Regione Sardegna di essere trattati come gli altri minatori sardi e di non essere discriminati. Domani anche la Curia del Nord Sardegna con i suoi esponenti, in testa padre Salvatore Morittu ed i vescovi, sosterrà la rivendicazione del diritto al lavoro dei minatori che dal 4 settembre occupano il giacimento sia in sotterraneo a 180 metri di profondità sia negli uffici. 

Alcuni minatori nello scorso mese di luglio hanno perso l’ultimo ammortizzatore sociale (la mobilità) ed oggi si trovano senza alcun reddito, gli altri la perderanno il 4 dicembre, il giorno della ricorrenza della festa alla patrona dei minatori (Santa Barbara).

«Auspichiamo – conclude Simone Testoni – che il buon Dio illumini la mente di chi ci governa, il presidente Francesco Pigliaru ed i suoi assessori al lavoro ed industria, Virginia Mura e Maria Grazia Piras, irradi i loro cuori d’Amore nella speranza che si ravvedano per una giusta risoluzione positiva alla causa.»

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Isili, Assessore Mura e Ministro Orlando

Valorizzare il patrimonio paesaggistico ed identitario dei territori in cui insistono le colonie penali, e mettere insieme le risorse ambientali e culturali per promuoverle, in un’ottica inclusiva, in chiave turistica e imprenditoriale. Con queste finalità sono stati finanziati i corsi di formazione del progetto “Liberamente”, nell’ambito del programma Green & Blue economy, presentati a Isili alla presenza dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, e del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
«L’iniziativa ha il grande merito di coniugare il recupero della memoria storica dei luoghi attraverso il racconto dei detenuti, con finalità educative e di promozione dell’inclusione socio-lavorativa, insieme alla valorizzazione di territori di elevato pregio – ha affermato l’assessore Mura –. Gli allievi avranno l’occasione di calarsi in una dimensione esperienziale dal profondo valore umano, ed entrare in contatto con la realtà delle colonie agricole penali, che finalmente si aprono all’esterno per raccontare le storie di chi le abita e la voglia di riscatto e di riabilitazione. È un progetto dal forte impatto sociale, che mette al centro le persone, le comunità e contesti territoriali spesso lasciati ai margini, per valorizzarne le potenzialità produttive e promuovere la creazione di iniziative d’impresa, capaci di includere e di dare un’opportunità di lavoro a chi ha espletato una pena, lanciando un messaggio di speranza di cambiamento – ha aggiunto Virginia Mura -. L’idea è frutto dalla proficua collaborazione tra la Regione ed il ministero della Giustizia, peraltro già avviata da tempo, con la stipula di protocolli d’intesa, anche per l’esigenza di sopperire ad alcune carenze dell’amministrazione giudiziaria in Sardegna.»
«Nel progetto rientrano le azioni svolte in collaborazione con il Centro di Giustizia minorile e l’adozione dei tirocini atipici, strumento utile alla riabilitazione dei detenuti, che offre l’opportunità concreta di recupero e di reintegro nella società attraverso il lavoro – ha sottolineato l’assessore Mura -. La Regione, inoltre, ha stanziato nell’ultima finanziaria un apposito fondo di 1milione di euro a favore dell’inclusione sociale e lavorativa degli detenuti, che ha permesso di attivare importanti progetti anche nell’ambito della mediazione penale e civile.»

Il ministro Orlando, dal suo canto, ha affermato che «le colonie agricole penali sono un patrimonio prezioso per l’amministrazione penitenziaria e per i territori in cui insistono. Iniziative come questa sono l’occasione per dare concretezza a uno dei pilastri dell’esecuzione penale, che è il lavoro. Nel percorso di riforma che si sta compiendo – ha sottolineato il Ministro – sarà reso più stringente il rapporto tra l’esecuzione della pena e le opportunità di lavoro per i detenuti. Occorre superare il muro di diffidenza e creare ponti di inclusione, e il primo ponte è certamente il lavoro».
Il ministro Orlando ha anche citato gli interventi del ministero della Giustizia sul fronte della riqualificazione delle strutture carcerarie e delle stesse colonie penali. Il progetto “Liberamente”, proposto dal raggruppamento temporaneo d’impresa composto da Ifold, Confcooperative, Poliste e Byfarm, è stato finanziato nell’ambito del Fondo sociale europeo, per un importo di 670mila euro. Sono due i percorsi finanziati: Tecnico del web marketing territoriale, della durata di 600 ore, che si svolgerà in due edizioni, una a Cagliari ed una a Sassari; un percorso di formazione per la creazione d’impresa, della durata di 140 ore, con sede a Nuoro, con l’effettuazione di una esperienza di mobilità transnazionale per ciascun partecipante. I percorsi sono rivolti ai giovani entro i 35 anni di età, fino al 45% donne.

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La Giunta regionale ha dato il via liberaVia libera al Piano annuale per l’Immigrazione 2017, che stanzia 11 milioni per la realizzazione delle politiche a favore dei cittadini stranieri che risiedono in Sardegna, per facilitarne l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale e culturale.
Già approvato dalla Consulta regionale per l’Immigrazione lo scorso 18 settembre, il Piano prevede la realizzazione di interventi a favore di diverse fasce della popolazione straniera presenti in Sardegna, rivolgendo una particolare attenzione alle donne, ai giovani, e ai soggetti a maggior rischio di esclusione. Le risorse stanziate sono ripartite tra diverse linee di attività: 9,7 milioni di euro dal Fondo sociale europeo 2014-2020, per progetti di integrazione socio-lavorativa, formazione, comunicazione, riconoscimento titoli ottenuti all’estero; 750mila euro dal Fondo asilo migrazione e integrazione, per progetti di formazione linguistica, di qualificazione del sistema scolastico in contesti multiculturali e di promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica sociale e culturale; 600 milaeuro di fondi regionali, di cui 400mila destinati a progetti innovativi presentati dalle associazioni e rivolti in particolar modo a persone svantaggiate a rischio di esclusione, e 200mila euro di trasferimenti agli enti locali per garantire una migliore informazione territoriale sui servizi a favore dei migranti.
«Il Piano – ha spiegato l’assessore del Lavoro – consente di proseguire nelle politiche a sostegno degli immigrati già poste in essere dalla Regione, attraverso fondi in gran parte vincolati a questa destinazione, per agevolare l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini extracomunitari che scelgono di restare nell’Isola ma che non sempre hanno gli strumenti per inserirsi nel mercato del lavoro o per avviare un’impresa. Abbiamo voluto disegnare il Piano tenendo conto delle caratteristiche della popolazione straniera, composta in un numero crescente da donne e giovani, un target molto sensibile che necessita di particolare supporto specie sul piano educativo, per limitare il rischio di abbandono scolastico anche attraverso la formazione professionale – ha aggiunto Virginia Mura -. Con le nuove attività facciamo un ulteriore passo avanti nel lungo cammino verso la piena inclusione degli immigrati che risiedono nelle nostre comunità. Siamo certi, infatti, che solo una reale integrazione possa assicurare condizioni di vita dignitose, limitare i conflitti sociali generati dai recenti flussi non programmati e contrastare il clima di intolleranza alimentato da azioni di propaganda del tutto irresponsabili. Per questo – ha concluso l’assessore del Lavoro – cerchiamo di favorire la massima diffusione di informazioni corrette e puntuali, liberando il campo da strumentalizzazioni veicolate spesso da notizie false che inquinano il dibattito pubblico su questi argomenti.»

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura.

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La Giunta regionale ha approvato due delibere proposte dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, con le quali si imprime un ulteriore avanzamento nel percorso che riguarda i lavoratori dell’Area Parco Geominerario, provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”.
Il primo provvedimento interviene sul Programma di accompagnamento all’esodo dei lavoratori del bacino, il quale, avendo avuto più adesioni del previsto da parte dei lavoratori, ha richiesto un’integrazione delle risorse stanziate originariamente per questa azione. Nel dettaglio la dotazione finanziaria passa da 6,7 milioni di euro a 7,1 milioni. Con questo intervento, la società partecipata IN.SAR.Spa, a cui la Giunta ha affidato l’esecuzione dell’intervento, potrà far fronte a tutte le adesioni pervenute da 136 lavoratori: 2 per l’incentivo al pensionamento (Ape), 5 per l’incentivo al pensionamento anticipato e ben 129 per l’Incentivo una tantum all’esodo volontario. IN.SAR ha già pubblicato un primo elenco dei lavoratori aderenti, lista che verrà ora integrata alla luce della delibera della Giunta, con la previsione di concludere la procedura entro l’esercizio 2017.
La seconda delibera riguarda la gara internazionale in forza della quale sarà individuato il nuovo soggetto che realizzerà il piano di intervento nell’ambito del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, e che dovrà farsi carico degli stessi addetti attualmente parte del bacino occupazionale. Come concordato al Tavolo Parternariale con le parti sociali, la consistente modifica del bacino originariamente definito, che da un lato si è allargato in misura al momento non ancora quantificabile puntualmente in seguito alla legge recentemente approvata dal Consiglio regionale (la L.R.18 del 3 agosto 2017) e dall’altro si è ridotto proprio grazie alle numerose adesioni pervenute al Piano di incentivo all’esodo, impone una ridefinizione dell’avviso di pre-informazione indetto dall’Aspal alla fine del 2016.
Questa situazione richiede una rimodulazione sia delle attività oggetto della gara, sia della dotazione finanziaria necessaria per la contrattualizzazione dei lavoratori e per la realizzazione degli interventi di politica attiva. La Giunta, dunque, ha deciso di modificare la sua precedente delibera del 25 novembre del 2016, nella parte in cui prevede che l’ASPAL proceda entro il 31/12/2017 all’espletamento della procedura ad evidenza pubblica e di procedere alla quantificazione della nuova, diversa, consistenza del bacino e della conseguente, necessaria dotazione finanziaria, terminata la quale procederà, con una successiva delibera di Giunta, a definire gli elementi essenziali che consentano ad ASPAL di indire una nuova procedura ad evidenza pubblica.

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L’Istat certifica un calo della disoccupazione anche in Sardegna. L‘istituto di statistica certifica sensibili miglioramenti tanto del tasso di occupazione, che sale al 51,2%, che del tasso di disoccupazione che scende al 15%, il valore più basso dal 2012. La Sardegna stacca il resto del Mezzogiorno (dove il dato medio del tasso di disoccupazione resta al 19,2%), e conferma i miglioramenti già evidenziati di recente dai dati amministrativi diffusi dall’Inps e, nei giorni scorsi, dall’Aspal, che attraverso un’elaborazione dei dati del Sil (il Sistema Informatico del Lavoro), aveva calcolato 13mila occupati in più nell’Isola, con una variazione percentuale di quasi il 3%.
«Oltre alla chiarezza dei dati, che man mano che andiamo avanti certificano un consolidamento dell’orientamento positivo, ci sono almeno due punti da mettere in evidenza: il riallineamento del tasso di disoccupazione al 2012, cioè prima della fase più acuta della crisi che abbiamo attraversato, ed il posizionamento deciso della Sardegna ben al di sopra della media del Mezzogiorno – commenta il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Significa che stiamo facendo la nostra parte per portare la Sardegna fuori dalla congiuntura negativa, con l’impegno sulle politiche attive per il lavoro e utilizzando bene le opportunità fornite dalle politiche nazionali – aggiunge il presidente Pigliaru -. Da non dimenticare le azioni dirette portate avanti dalla Regione a partire dai mille cantieri di Iscol@, con i tremila posti di lavoro diffusi in tutta l’Isola. Oltre 40 cantieri sono arrivati grazie al nostro investimento sulla fibra, con la banda ultralarga per 314 Comuni. E se circa 300 cantieri sono stati aperti e vanno avanti grazie alla scelta di attivare il mutuo infrastrutture, moltissimi sono partiti grazie al bando a sportello con il quale abbiamo ‘salvato’ 70 milioni di fondi europei della programmazione 2007-2013 destinandoli ai Comuni per i loro interventi più urgenti. Va detto, in aggiunta, che le politiche del turismo hanno successo, iniziando a mostrare effetti anche in un trimestre di spalla. Sta tornando l’occupazione e con l’occupazione torna la fiducia. Andiamo avanti in questa direzione – conclude Francesco Pigliaru -, perché i numeri ci confermano che è quella giusta».
«Vogliamo inserire l’analisi approfondita di questi dati all’ordine del giorno del prossimo incontro con le parti sociali, per esaminarne insieme e nel dettaglio tutti gli aspetti – dice l’assessore del Lavoro Virginia Mura -. Mi sembra comunque che si possa dire che la difficile strada intrapresa con decisione dalla Giunta con la definizione di nuove politiche attive per il lavoro, in linea con alcune coraggiose scelte nazionali, stia dando i primi significativi risultati. Gli indicatori, tutti di segno positivo e con l’importante ripresa del lavoro femminile – conclude l’assessore del Lavoro – denotano un miglioramento del clima di fiducia del tessuto imprenditoriale nei confronti delle politiche avviate e ci danno più forza per andare avanti, ben consapevoli che c’è ancora tanto da fare». 
Nel secondo trimestre del 2017 l’Istat misura un calo del tasso di disoccupazione al 15%, contro il 16,7% dello stesso periodo dell’anno passato. Calano sia la componente maschile (che passa dal 16,7% al 15,6%) che quella femminile (che scende addirittura dal 16,6% al 14,3%). La performance della Sardegna si differenzia totalmente da quella del resto del Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione resta sostanzialmente stabile (da 19,3% al 19,2%), e si avvicina all’andamento nazionale, che registra un calo dall’11,5% al 10,9%. Secondo l’Istituto di statistica i disoccupati in Sardegna scendono da 112.400 dello stesso periodo del 2016 a 100.600 (-10,5%, di cui -7,3% della componente maschile e un incoraggiante -15,1% di quella femminile). Cresce il tasso di occupazione dal 50,3% al 51,2%, con un aumento sia della componente maschile (da 58,5% a 59,4%) che femminile (da 42,0% a 42,8%). Gli occupati passano, complessivamente da 562.000 a 568.200 (+1,1%). Guardando gli andamenti tendenziali dei singoli settori, spicca il +23,6% delle costruzioni, a seguire il +10,3% del commercio, alberghi e ristoranti ed il +2,0% dell’industria in senso stretto. Flessione invece del -5,0% per altre attività dei servizi. Invariato il dato dell’agricoltura. 

Fin qui i numeri dell’Istat, ma poi ci sono la realtà quotidiana e la reale percezione di tutti i sardi. La situazione nell’Isola era e resta drammatica, con punte particolari nel Sulcis Iglesiente.

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Con una delibera proposta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, la Giunta regionale ha destinato al Fondo Microcredito FSE risorse complessive per 10,7 milioni di euro. La dotazione finanziaria proviene, per un totale iniziale di 4,7 milioni, dal POR FSE 2014-2020 (azione 8.10.1) e dalle risorse restituite dalla Programmazione 2007-2013, per un importo iniziale pari a 6 milioni. L’atto adottato oggi dall’esecutivo prelude alla pubblicazione dei nuovi Avvisi pubblici, destinati a favorire la creazione e lo sviluppo delle microimprese e delle piccole e medie imprese sul territorio regionale da parte di soggetti svantaggiati che, a causa di condizioni oggettive e soggettive, riscontrano difficoltà di accesso ai tradizionali canali del credito (i cosiddetti “soggetti non bancabili”). La delibera, inoltre, conferma la riserva di una quota del fondo ai ragazzi che hanno aderito agli interventi per la creazione d’impresa del programma Garanzia Giovani. A gestire il Microcredito FSE sarà ancora la Sfirs, la finanziaria regionale che, già nella passata programmazione comunitaria, ha governato con successo lo strumento di ingegneria finanziaria.
Istituito nel precedente ciclo di programmazione 2007-2013 con il preciso scopo di agevolare l’accesso al capitale e al credito da parte delle imprese esistenti in Sardegna, il fondo Microcredito FSE è un fondo rotativo (che si rigenera, cioè, attraverso il rientro dei prestiti erogati). Negli anni ha mostrato di essere tra le misure maggiormente impattanti, in senso positivo, sul contesto socio economico regionale, facilitando e incentivando la creazione di nuove imprese e assicurando buone performances: ottima partecipazione di donne, tasso di sofferenza nella restituzione dei prestiti inferiore a quello registrato dal sistema bancario, sopravvivenza media delle imprese sostenute superiore alla media dopo cinque anni.
Il meccanismo di funzionamento della misura è semplice: a fronte della presentazione di un Business Plan, l’aspirante imprenditore riceve un prestito da 5 mila a 25 mila euro per l’avvio della nuova attività imprenditoriale. Il prestito viene concesso con un tasso di interesse nullo e deve essere restituito attraverso una rateizzazione a cadenza mensile, in un massimo di sette anni. Possono accedere al Microcredito disoccupati o soggetti svantaggiati, che, come detto, hanno scarse possibilità di accesso al sistema creditizio tradizionale.
L’assessore del Lavoro Virginia Mura ha affiancato nel corso del 2016, con una linea del programma IMPR.INT.ING. DONNE, servizi di consulenza per aspiranti imprenditori e imprenditrici (alle quali è riservato almeno il 49% delle risorse) mettendo a disposizione un massimo di tre voucher, attraverso cui potranno “acquistare” consulenze per la creazione e lo start up di nuove iniziative d’impresa. Dall’esperienza del Microcredito FSE si è visto, infatti, che la maggior parte delle iniziative finanziate ma poi non realizzate, devono l’insuccesso alla mancanza di know-how degli aspiranti imprenditori, che hanno magari una buona idea, ma mancano poi degli strumenti di cultura imprenditoriale per realizzarla.

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Aumentano i posti di lavoro in Sardegna: nei primi sei mesi del 2017 le assunzioni sono in crescita e in percentuale crescono più che nel resto d’Italia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo dicono i dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’INPS, relativi al primo semestre 2017. Secondo i dati INPS, le assunzioni complessive crescono più in Sardegna (+21,6%) che in Italia (+19,4%) e le trasformazioni complessive dei rapporti di lavoro da determinato a indeterminato (4.237 in totale) crescono nell’isola del 34,4% (nel resto d’Italia la percentuale è molto più contenuta: +1,1%).
«I dati positivi sull’occupazione, così come quelli legati alla crescita degli investimenti da parte delle imprese, confermano che negli ultimi tre anni si sta consolidando anche in Sardegna un quadro di ripresa – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, e ciò grazie anche alle azioni messe in campo dalla Giunta. La strada intrapresa con le nuove politiche attive del lavoro, sia nazionali che regionali, è quella giusta. Ci conforta sapere che la tendenza è positiva dal 2015 ed è evidente che da qualche anno i sardi si sono riaffacciati attivamente sul mercato del lavoro e non sono più scoraggiati come in passato. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare per contrastare la disoccupazione e in particolare quella giovanile – conclude il presidente Pigliaru – ma il clima di fiducia crescente è un segnale che ci fa ben sperare.»
«Valuto le cifre in modo sempre molto prudente, ma il fatto che quasi tutti i dati siano di segno positivo non può che confortarci e spronarci ad andare avanti per fare ancora meglio – è il commento dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura -. L’aumento significativo delle assunzioni in apprendistato è un risultato importante, frutto delle iniziative sulle quali l’assessorato ha puntato con forza per consentire a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro. In un quadro di miglioramento generale, tuttavia, dispiace prendere atto che l’occupazione femminile in Sardegna non tiene il passo delle altri regioni, pur essendo il dato isolano il migliore del sud Italia. Il nostro impegno è rivolto ad affrontare in maniera seria e incisiva quello che è ormai è un fenomeno strutturale del nostro paese.» 
Le assunzioni a tempo indeterminato aumentano in Sardegna del 2% (da 13.803 a 14.075) diminuiscono in Italia (-3,8%). Aumentano anche le assunzioni con contratti a termine che si attestano a 56.581 unità (+29,4%), mentre nel resto d’Italia l’aumento si ferma al 27%. Significativo, inoltre, l’aumento delle assunzioni in apprendistato: +60,8% in Sardegna (+27,3% in Italia). Nello stesso periodo, le assunzioni stagionali hanno riguardato 27.042 nuovi contratti (+17,3%). Un altro dato, infine, riguarda le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato: diminuiscono in Sardegna (-3,9%) mentre sono stabili a livello nazionale (+0,2%). A livello complessivo, in Sardegna il saldo tra assunzioni e cessazioni del primo semestre 2017 (inclusi i contratti dei lavoratori stagionali) è positivo e pari a + 46.001 unità, superiore al saldo del primo semestre 2016 (+ 36.509). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato del primo semestre 2017, risultante dalla somma di 14.075 nuovi rapporti e di 4.237 trasformazioni (3.822 da termine e 415 da apprendistato) meno le oltre 15 mila cessazioni, è risultata positiva e pari a + 3.039 ( nel primo semestre 2016 il risultato era pari a + 1.061).

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villa devoto

Villa Devoto.

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del vice Raffaele Paci prima e del presidente Francesco Pigliaru poi, ha nominato direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico Alberto Piras, attuale dirigente di Servizio delle Opere idriche e idrogeologiche dell’assessorato dei Lavori pubblici. Francesco Pigliaru ha ringraziato apertamente per il lavoro svolto il precedente direttore, l’ingegnere Roberto Silvano, il cui contratto era ormai giunto a scadenza. Nominato inoltre Francesco Pani commissario ad acta per l’approvazione del bilancio della Fondazione Flores di Cuglieri, ex IPAB.
Sempre su iniziativa della Presidenza, di concerto con l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nell’ambito degli interventi fissati nell’Agenda Digitale della Sardegna, è stata disposta la ratifica del deliberato dell’assemblea di SardegnaIt, società in house della Regione, per un finanziamento di 800mila euro destinato al progetto di reingegnerizzazione del Sistema integrato dei portali del sito istituzionale della Regione Sardegna e al potenziamento del modello gestionale di redazione diffusa del Sistema Regione.
Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena è stata approvata dalla Giunta la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro dell’anno 2016, e la variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2017. Approvate le linee guida per la programmazione degli interventi degli ITS (gli Istituti tecnici superiori) per il triennio 2017/2020.
E’ stata approvata, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, la rimodulazione del Programma del Piano regionale delle infrastrutture finanziato con il mutuo contratto dalla Regione nel 2015. In particolare, al fine di assicurare adeguati profili di spesa compatibili con le scadenze imposte dal contratto di mutuo, sono state previste variazioni delle coperture finanziarie, a valere sui fondi FSC 2014/2020, oltre a variazioni di titolazione e importi richieste dai soggetti attuatori, mantenendo invariati i settori di intervento.
Su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, la Giunta ha designato Paola Piras e Luca Spissu quali consiglieri di amministrazione di Insar – Iniziative Sardegna Spa.

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La Giunta regionale ha deliberato la nomina di Marco Cherchi a Direttore Generale dei Lavori pubblici.

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è stata approvata la delibera che definisce le modalità per l’accesso ai contributi, per l’anno 2017 e successivi, da parte degli Enti di patronato operanti in Sardegna per l’assistenza ai lavoratori, ai sensi della legge regionale 29 del 1956. L’atto, che recepisce una direttiva dell’assessora, introduce alcune semplificazioni dei procedimenti istruttori, alleggerendo la documentazione per la richiesta di concessione del contributo regionale. Con una seconda delibera, proposta sempre dall’assessora Mura, la Giunta ha riconosciuto lo status di Circolo di emigrati sardi all’Associazione Culturale “Grazia Deledda” con sede a Ciampino, in provincia di Roma.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha deciso di non sottoporre, condizionato al rispetto delle prescrizioni, all’ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale l’intervento per un impianto fotovoltaico a terra, potenza nominale 40,616 MWp (in origine 43,825 MWp) nella zona industriale di Macchiareddu. Rimodulati gli interventi, aggiornati ai bisogni, affidati al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale destinati alla sistemazione idraulica per la mitigazione del rischio e della pericolosità idrogeologica.
Su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras la Giunta ha deciso di trasferire al gestore unico del Servizio idrico integrato Abbanoa le infrastrutture di acquedotti, fogne e depurazione dei Consorzi ZIR di Nuoro Pratosardo e di Macomer, entrambi in liquidazione. Sarà trasferito al gestore del servizio idrico anche il personale addetto agli stessi impianti.
La Giunta ha dato mandato all’assessorato degli Enti locali di predisporre e pubblicare un nuovo avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse da parte degli enti pubblici, volte alla contrattualizzazione dei lavoratori ex Ati Ifras già impiegati nei territori dei Comuni del Parco Geominerario della Sardegna.

La Giunta è stata convocata nuovamente per domani pomeriggio.