18 July, 2024
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Si è risolta stamane, con le firme dell’Accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali e il collegato accordo procedimentale tra l’Aspal e i comuni di Bosa, Birori, Borore, Flussio, Macomer, Ottana, Silanus, Sindia, Siniscola, Suni e Tinnura, la vertenza riguardante i lavoratori tessili ex Legler. Il progetto speciale firmato nell’aula consiliare del comune di Macomer, che ha richiesto un lungo lavoro preparatorio, mette in sicurezza i 22 lavoratori rimasti parte del bacino, dando loro la possibilità di essere impiegati in iniziative attivate dai comuni firmatari per un periodo di due anni più un eventuale terzo, in modo da permettere il raggiungimento dei requisiti pensionistici. Per la Regione l’accordo è stato firmato da Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Pigliaru, dall’assessora del Lavoro Virginia Mura e da Massimo Temussi, direttore generale dell’Aspal, soggetto attuatore del Piano.
«Grazie all’impegno di tutti abbiamo chiuso una vicenda molto delicata», ha commentato Filippo Spanu, attuale assessore al Personale che ha seguito tutta la vertenza quando era Capo di Gabinetto della presidenza della Regione. «L’accordo di oggi mette insieme Regione, Comuni e organizzazioni sindacali – ha aggiunto Spanu -, grazie all’intesa diamo sicurezze ai 22 lavoratori ex Legler per accompagnarli nell’ultimo tratto della loro vita lavorativa. È stato un lavoro corale che considero una buona pratica da prendere ad esempio in altri casi complicati».
«Ci sono stati momenti difficili, soprattutto all’inizio – ha detto l’assessore del Lavoro Mura – perché l’accordo che era stato stipulato dalla precedente Giunta regionale non era più applicabile in seguito al cambio del quadro normativo nazionale. Siamo riusciti a onorare l’impegno politico, trovando una soluzione efficace e duratura, che permette di mettere in sicurezza i lavoratori. Ai sindaci del territorio voglio anche anticipare che stiamo rivedendo le nostre politiche, cercando di ragionare per nuove misure in grado di dare risposte più immediate a territori in sofferenza.»
Con l’intesa raggiunta stamane, le amministrazioni comunali promuoveranno progetti di valenza sociale a favore dei lavoratori espulsi dal settore tessile ex Legler. Questi progetti potranno riguardare numerosi ambiti (Educazione e istruzione, con particolare riguardo al contrasto alla dispersione scolastica; Accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili; Assistenza sanitaria e socio sanitaria; Accompagnamento e assistenza sociale; Cultura, turismo e ricreazione; Inclusione sociale e pari opportunità; Promozione della cittadinanza attiva e partecipata; Protezione civile; Protezione dell’ambiente; Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale) e – come detto – avranno la durata di due anni con la possibilità di proroga per un terzo, per favorire il raggiungimento del trattamento pensionistico dei lavoratori oggetto dell’accordo.
La Regione, attraverso l’Aspal, interviene finanziariamente con una quota di 27mila euro annui per lavoratore, sufficiente a garantire una retribuzione minima per lavoratore di 700 euro netti per 20 ore di lavoro settimanali. I Comuni potranno integrare l’orario di impiego dei lavoratori, e la conseguente retribuzione, con risorse proprie. L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro avrà il compito di soggetto attuatore: oltre a erogare i finanziamenti, riceverà e valuterà le proposte progettuali dei comuni, e acquisirà dalle amministrazioni tanto le relazioni intermedie relative allo stato di attuazione del Piano, che la relazione finale.

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«Non c’è nessun allarme sui pagamenti della Mobilità in deroga 2014». L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura tranquillizza i beneficiari che ancora devono ricevere le spettanze, che in queste ore stanno manifestando una comprensibile inquietudine, data la momentanea interruzione delle erogazioni da parte dell’Inps.

«I pagamenti della Mobilità in deroga 2014 – ricorda l’assessore del Lavoro Virginia Mura – sono finanziati con 45 milioni di euro provenienti dal Patto per la Sardegna, firmato dalla Regione e dal Governo lo scorso 29 luglio. Finora dal Governo sono stati trasferiti i primi 20 milioni di euro, con cui l’Inps ha effettuato la prima tranche di pagamenti.»

«I restanti 25 milioni di euro sono attesi in tempi brevissimi – aggiunge l’assessore del Lavoro -. Dalle interlocuzioni informali avute anche in queste ore con il Governo abbiamo ricevuto l’assicurazione che le somme saranno messe nella disponibilità della Regione entro il termine massimo di due settimane. Appena il trasferimento sarà perfezionato, svolti i passaggi tecnici imposti dalle normative e non comprimibili da parte della Regione, l’Assessorato darà tempestiva comunicazione pubblica e le risorse saranno immediatamente girate all’Inps per terminare i pagamenti delle indennità ai restanti aventi diritto. Vigileremo – conclude Virginia Mura – e faremo tutto quanto in nostro potere per evitare che i beneficiari debbano subire ulteriori inaccettabili ritardi su spettanze che attendono ormai da più di due anni.»

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Si è insediata stamane, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, la Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro, istituita dalla legge regionale 9 del 2016. Un nuovo tassello, dunque, nell’attuazione della Riforma, adottata dal Consiglio Regionale il 17 maggio dell’anno scorso, che al suo articolo 7 istituisce l’organismo e gli attribuisce il compito di concorrere alla definizione degli indirizzi e delle scelte programmatiche adottate dalla Giunta regionale in materia di politiche attive per il lavoro.

«La Commissione è un luogo di confronto che diventerà sempre più importante per ricevere proposte e considerazioni riguardanti gli interventi sul lavoro – dice l’assessore Virginia Mura -. Lo scopo individuato dalla legge è di affiancare la Giunta nell’elaborazione e attuazione delle politiche attive per il lavoro, per giungere a misure sempre più efficaci e in grado di incidere nella realtà, grazie alla sinergia e al confronto permanente con gli altri attori del sistema.»

La Commissione è presieduta dall’assessora regionale del Lavoro ed è composta da quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali e quattro di quelle datoriali comparativamente più rappresentative a livello regionale. Ne fanno parte, inoltre, un rappresentante del terzo settore; tre componenti designati rispettivamente dall’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, dalle organizzazioni della formazione professionale e dalle università della Sardegna; la consigliera regionale di parità; quattro componenti designati dall’ANCI; due rappresentanti designati dalle associazioni delle persone con disabilità e un rappresentante designato dalle organizzazioni dei soggetti accreditati per l’erogazione dei servizi per il lavoro. Agli incontri, inoltre, partecipa di diritto il direttore generale dell’Aspal.

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Prosegue l’attività di comunicazione e promozione delle opportunità a sostegno del lavoro femminile e del welfare aziendale, organizzata dall’assessorato regionale del Lavoro. Martedì 14, a Cagliari (CPLF – ex CISAPI, in Via Caravaggio), e l’indomani a Sassari (Palazzo della Provincia, Piazza d’Italia), sono in programma due giornate a carattere seminariale dedicate alle più recenti misure adottate dalla Regione in questo campo.

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Settimana di lavoro molto intensa per le commissioni, impegnate nell’esame della Legge di stabilità 2017 in altri temi di grande attualità.

La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini, prosegue l’esame della Legge di stabilità 2017 domani (martedì 24 gennaio) alle 10.00, ascoltando le relazioni del direttore generale della Asl unica e dei responsabili dell’Azienda ospedaliera del Brotzu di Cagliari e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.

Nel pomeriggio alle 16.00 sarà la volta del direttore regionale dell’Inps, del Direttore generale delle politiche sociali dell’assessorato della Sanità e delle associazioni del Terzo settore (Caritas, Associazioni dei disabili).

Sempre domani, alle 11.00, si riunirà la commissione Lavoro e Pubblica istruzione presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno il confronto sulla Legge di stabilità 2017 con gli assessori Claudia Firino (Pubblica istruzione) e Virginia Mura (Lavoro). La commissione proseguirà anche l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per gli anni 2017-2018.-

Ancora per martedì, alle 16.00, la commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc), sarà impegnata in una audizione con l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano che riferirà sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas e la Legge di stabilità. Alle 17.00, la commissione si occuperà dell’Atto di indirizzo strategico della Regione in materia di trasporto aereo su cui dovrà esprimere il parere di competenza.

Mercoledì 25, alle 10.00, invece, ci saranno le audizioni degli assessori dell’Urbanistica Cristiano Erriu e dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda sulla Legge di stabilità 2017 ed infine, giovedì 26, alle 11.00, quella dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, sempre sulla Legge di stabilità. 

Domani, infine, con inizio alle 16.00, riunione della commissione Attività produttive presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd), sulla Legge di stabilità e la situazione del comparto lattiero-caseario. Mercoledì 25 alle 10.30 proseguirà la discussione sulla Legge di stabilità mentre, nel pomeriggio, alle 15.30, saranno sentiti gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e del Turismo Francesco Morandi.

Mercoledì 25, alle 9.30, giornata di audizioni per la commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi). Sono previsti gli interventi dei responsabili dei piani Plus, delle organizzazioni confederali ed autonome sulla situazione dell’Aias, dei rapprsentanti dei Centri anti-violenza, anti-stalking e delle case-rifugio e nuovamente dei sindacati confederali e autonomi sugli esuberi di personale a seguito della chiusura di alcuni punti-nascita.

Sempre mercoledì, alle 16.00, la commissione Autonomia presieduta dall’on. Francesco Agus (Sel) ascolterà l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e gli amministratori straordinari delle Province sulla situazione finanziaria e dei servizi dei diversi Enti territoriali.

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Buone notizie per i Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna. Questo pomeriggio l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha sottoscritto a Roma la convenzione per la prosecuzione delle attività socialmente utili per il 2017 con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La firma dell’accordo, maturata dopo un intenso lavoro tra gli uffici dell’Assessorato e quelli del Ministero, permetterà ora agli enti locali che hanno in utilizzo gli Lsu di riprendere le attività interrotte alla fine del 2016, a causa della scadenza della precedente Convenzione.

L’assessora Mura nelle prossime ore invierà la comunicazione ufficiale agli Enti locali interessati, con l’invito a procedere immediatamente al riavvio delle attività (con l’adozione di tutti gli atti amministrativi necessari), nonché a prevedere, entro il prossimo mese di febbraio, un recupero dell’orario non lavorato in questi primi giorni dell’anno. L’obiettivo è garantire ai lavoratori l’erogazione dell’intero sostegno economico, pari a euro mille mensili lordi (assegno INPS di 580,14 euro più integrazione regionale).

L’assessore del Lavoro ricorda che il rinnovo della convenzione per il 2017 è stato difficile, e si è reso possibile esclusivamente facendo leva sul Piano triennale di stabilizzazione, adottato dalla Giunta regionale (delibera n. 54/22 del 7/10/2016) per continuare nel progressivo processo di svuotamento del bacino dei lavoratori LSU storici, attualmente di 52 unità. Nel corso del 2017 sarà dunque fondamentale dar seguito compiutamente, da parte degli enti utilizzatori, all’attivazione di tutti i possibili percorsi di stabilizzazione e di uscita volontaria, sui quali sono già giunte, nei giorni scorsi, una decina di manifestazioni di disponibilità.

Il Piano triennale di incentivi varato dalla Giunta regionale per favorire l’assunzione degli Lsu prevede, per le assunzioni dei lavoratori socialmente utili nel comparto pubblico, la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.

«Arriva la buona notizia della proroga della convenzione per i Lavoratori Socialmente Utili – dice Roberto Puddu, segretario generale CGIL del Sulcis Iglesiente -. Per quanto ci riguarda sollecitiamo tutte le Amministrazioni a definire conclusivamente il programma per la stabilizzazione dei 52 lavoratori  (di cui 37 nel Sulcis Iglesiente) da 20 anni usufruiscono praticamente senza oneri. Allo stesso modo – conclude Roberto Puddu – sollecitiamo l’assessorato al lavoro della RAS a facilitare e monitorare quei processi ed eventualmente, in caso di impedimenti e inadempienze locali, di prevedere e operare su progetti e soluzioni stabilizzanti alternative.»

 

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha tenuto stamane una riunione con amministratori locali e rappresentanti sindacali, nella sede del Crfp di Cagliari, per fare il punto sulla situazione degli ex Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna, che vivono ore difficili in virtù del mancato rinnovo, per il 2017, delle Convenzioni di utilizzo da parte del Ministero del Lavoro.
L’incontro – come ha spiegato la titolare del Lavoro in apertura – aveva la finalità di raccogliere, da parte dei sindaci che hanno ex Lsu in utilizzo nel loro Comune, manifestazioni di interesse alla loro stabilizzazione, in modo da poter chiudere con il Ministero il rinnovo della Convenzione per il 2017, a fronte della presentazione di un Piano di stabilizzazione abbastanza ampio che testimoni il processo di definitivo svuotamento del bacino di ex Lsu, che in Sardegna sono attualmente ancora 52.
Nella consapevolezza delle difficoltà normative e finanziarie che riguardano gli Enti locali la Regione, a ottobre del 2016, ha adottato un Piano triennale di incentivi per favorire l’assunzione degli ex lavoratori socialmente utili. Le misure sono rivolte sia al comparto pubblico, che alle aziende private. Le agevolazioni per le assunzioni degli Lsu nel comparto pubblico prevedono la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12 mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.
«Al termine dell’incontro – ha detto l’assessore Mura – abbiamo registrato una decina di manifestazioni di disponibilità tra stabilizzazioni ed esodi volontari, a cui si confida, da qui a lunedì, se ne possa aggiungere qualche altra. Già nei primi giorni della settimana prossima avvieremo il confronto con il Ministero, per ottenere la proroga di un anno, durante il quale tutti i soggetti coinvolti, Regione, enti locali, organizzazioni sindacali, possano trovare una soluzione che permetta dopo due decenni di svuotare il bacino degli ex Lsu, risolvendo definitivamente l’annosa questione degli Lsu della Sardegna.»

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I Rossomori, da qualche settimana all’opposizione, hanno presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sull’inquadramento del personale Aspal. Lavoratori trasferiti a oltre 150 km di distanza dalla sede di residenza, demansionamento di alcune figure professionali. Accade all’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro che, grazie alla legge n.9 approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale, ha assorbito il personale ex Csl e Cesil. Lo sostengono i consiglieri regionali dei Rossomori Emilio Usula e Paolo Zedda che questa mattina hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore del Lavoro, Virginia Mura.

Gli esponenti dei Rossomori chiedono alla Giunta di fare chiarezza sulle procedure di stabilizzazione dei lavoratori messe in atto da Aspal. «Non risulta finora alcun atto con il quale l’Agenzia abbia indicato i posti scoperti e i criteri in base ai quali effettuare le assegnazioni di personale – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Emilio Usula – unico modo per garantire la trasparenza e l’imparzialità della procedura e consentire l’attivazione di meccanismi di compensazione tra i lavoratori».

Per questo motivo, Usula e Zedda chiedono «un intervento dell’esecutivo per scongiurare “disparità di trattamento” nell’assegnazione delle nuove sedi di lavoro e nell’inquadramento del personale da stabilizzare».

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Domani, 13 gennaio, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, si riunirà il Tavolo convocato dall’assessore Virginia Mura con i rappresentanti sindacali e tutti gli amministratori degli Enti locali che avevano in utilizzo gli ex Lsu, per affrontare l’emergenza venutasi a creare alla scadenza delle attività e quindi la condizione di estrema fragilità dei circa 50 lavoratori coinvolti (i quali non rientrano, purtroppo, in nessuna categoria di fruizione di ammortizzatori sociali).

Ieri pomeriggio il Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale del Lavoro, Luca Mereu, ha tenuto un incontro a Carbonia per testimoniare la vicinanza dell’assessore Virginia Mura ai lavoratori socialmente utili della Sardegna, riuniti in presidio. Nel corso dell’incontro, è stato auspicato che, in occasione del Tavolo di venerdì, gli Enti pubblici che avevano in utilizzo i lavoratori, possano manifestare disponibilità a stabilizzare gli ex Lsu utilizzati, in modo da poter avviare, già nei primi giorni della prossima settimana, un confronto con il ministero del Lavoro in cui, a fronte della presentazione di un concreto ed articolato piano di stabilizzazioni, possa essere ottenuta una proroga dell’utilizzo di questi lavoratori per tutto il 2017, in vista del definitivo svuotamento del bacino.
La Regione ha assicurato piena disponibilità sia ad adottare eventuali atti normativi che a mettere a disposizione le risorse economiche necessarie per favorire la stabilizzazione o l’esodo incentivato, in base alle norme regionali dei lavoratori coinvolti.

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Ieri mattina, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, in via San Simone a Cagliari, l’assessore Virginia Mura ha incontrato il responsabile della direzione regionale dell’Inps Maurizio Emanuele Pizzicaroli, per fare il punto sulla chiusura dei pagamenti della Mobilità in deroga per l’annualità 2014.
«Siamo riusciti a far sì che i fondi Fsc possano essere utilizzati per far fronte a situazioni di lavoratori in difficoltà – ha commentato il presidente Pigliaru -. Ciò è stato possibile grazie agli accordi con il Governo, che ci permettono la riprogrammazione di queste specifiche risorse. Abbiamo quindi potuto destinarle dove realmente servono, con risultati concreti come questo.»
È la tappa finale del lungo percorso che ha visto la Regione intraprendere, nell’ultimo biennio, una complessa trattativa con il Governo per ottenere le risorse necessarie alla chiusura di questa partita. Si tratta di 45 milioni di euro già previsti nel Patto per la Sardegna. Grazie a queste risorse si può ora procedere al pagamento delle residue mobilità in deroga del 2014 a circa 12.000 lavoratori che attendono ancora il saldo delle indennità.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha già avviato la lavorazione delle pratiche, per esitare le quali è stata attivata una task force regionale, dedicata esclusivamente a questa partita. I pagamenti ai beneficiari inizieranno la settimana prossima, i primi accrediti delle somme saranno disponibili a partire da lunedì 23 gennaio. I pagamenti avverranno secondo l’ordine di anzianità anagrafica, così come concordato, a suo tempo, con le Parti Sociali. Gli interessati in possesso delle credenziali per l’accesso al portale Inps potranno verificare online lo stato di avanzamento della propria pratica.
«Oltre ad aver risolto la spinosa vicenda della Mobilità in deroga 2014 – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura -, assicuro la mia massima attenzione per dare risposta agli altri lavoratori delle aree di crisi complessa e non complessa, per i quali abbiamo lavorato con impegno insieme alle Parti Sociali alla fine dell’anno passato, raggiungendo l’obiettivo di estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, in vista della ripresa produttiva delle aziende di cui sono dipendenti.»
Contemporaneamente – infatti – procedono le lavorazioni per le annualità 2015 e 2016 della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna, a seguito dell’Accordo siglato dalla Regione e dalle Parti Sociali il 16 novembre del 2016, che valorizzava la possibilità eccezionale offerta dal Governo alla Regione di estendere la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga in quelle aree, fino al 50% delle risorse già ad esse assegnate, superando i limiti preesistenti.