19 July, 2024
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Tribuna Stadio Sant'Elia copia

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha dato parere favorevole alla richiesta di riconoscimento del preminente interesse e della rilevanza regionale per i lavori di realizzazione del nuovo stadio di Cagliari, come richiesto dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. In base alla legge regionale 8 del 2015, le varianti ai Piani urbanistici comunali possono essere approvate soltanto nel caso in cui la Giunta riconosca l’interesse regionale dell’opera pubblica. In applicazione al protocollo d’intesa siglato nel maggio 2015 da Regione e comune di Cagliari, presto sarà istituito un tavolo tecnico per la pianificazione anticipata di alcune aree, tra cui quella in cui ha sede l’attuale stadio Sant’Elia.
Dopo il parere della II Commissione del Consiglio Regionale giovedì scorso, la Giunta su proposta dell’assessore Virginia Mura, ha dato il via libera definitivo alle due delibere riguardanti Statuto e pianta organica dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive per il lavoro, istituita recentemente dalla legge regionale 9 del 2016. Approvazione definitiva anche per lo schema di Accordo di Finanziamento del Fondo Social Impact Investing, istituito dalla Giunta lo scorso 2 febbraio.
Tra le altre delibere, accogliendo la proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, l’Esecutivo ha preso atto del programma di interventi e dei progetti 2016 per la Tutela delle minoranze linguistiche storiche. Ventinove sono stati presentati da Enti locali territoriali e uno da parte di un Ente pubblico non territoriale. I progetti dovranno essere trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 30 giugno 2016 perché venga stabilito e disposto il finanziamento.
La Giunta ha approvato, accogliendo la proposta dell’assessore Raffaele Paci, gli indirizzi per l’acquisizione al patrimonio regionale di immobili costieri di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale della “Società Bonifiche Sarde Spa in liquidazione”, all’interno del Programma Regionale di Sviluppo 2014/2019, strategia Razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio. In questo modo, pur nella prosecuzione dell’attività di dismissione della parte produttiva della società SBS, viene messa in sicurezza la parte di patrimonio più rilevante dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Via libera anche alla definizione provvisoria degli elenchi delle società partecipate dirette e indirette del sistema Regione: all’interno di questo elenco sono individuate quelle maggiormente rilevanti che dovranno rientrare nell’ambito del bilancio consolidato della Regione. Definitivamente approvata infine la Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” all’interno della programmazione unitaria 2014-2020.
21 milioni e 350 mila euro per il funzionamento dei Consorzi di bonifica e la manutenzione delle opere. Il via libera è arrivato ieri con una delibera proposta dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. Le somme sono così ripartite: 17.700.000 euro per finanziare gli interventi di manutenzione e gestione della rete scolante, degli impianti di sollevamento e delle opere di bonifica idraulica; per le spese sostenute dai consorzi per la manutenzione ordinaria delle opere pubbliche di bonifica individuate dal Piano regionale di bonifica e di riordino fondiario e le spese sostenute per la manutenzione delle reti irrigue relative ad aree effettivamente irrigate. 3.000.000 euro invece serviranno per le spese di funzionamento dei consorzi, mentre 650mila euro andranno ad abbattere i costi per l’energia elettrica. Inoltre, con altra delibera, l’esecutivo ha assegnato u n milione all’anno per il biennio 2016-2017 a favore del comparto ippico: 550mila serviranno per la realizzazione di un programma di corse di selezione, in collaborazione col MiPAAF e gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, e per l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. 450mila euro verranno usati per la valorizzazione delle razze equine in allevamento e la realizzazione di eventi legati al cavallo sardo e alla tradizione equestre dell’isola. Sarà l’Agenzia Agris a gestire il dettaglio delle attività. Infine, l’esecutivo ha dato il nulla osta al bilancio di previsione 2016 e pluriennale 2016-2018 di Argea.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, di concerto con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stata approvata l’Intesa della Regione per l’autorizzazione all’ampliamento del deposito costiero di oli minerali della Ivi petrolifera a Santa Giusta. La richiesta avanzata dalla società è di ampliare il deposito da 57mila metri cubi a 127mila metri cubi. Il provvedimento definitivo di autorizzazione è rilasciato dal ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti d’intesa con la Regione.
La Giunta, come richiesto dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha autorizzato le Province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna a svincolare gli avanzi di amministrazione dell’anno 2015, maturati rispettivamente nei bilanci delle Province di Nuoro (180mila euro), Oristano (348mila) e Medio Campidano (771mila), per un totale di un milione 300mila euro. Le quote svincolate dovranno essere applicate ai bilanci di previsione per l’anno 2016 per garantire l’equilibrio di bilancio dopo l’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2015 da parte delle tre Province.
Su proposta dell’assessore, Luigi Arru, infine, è stata parzialmente modificata la delibera sul Programma Ritornare a casa: la Giunta ha accolto la modifica di alcuni requisiti per l’accesso ai diversi finanziamenti del programma per disabilità gravissime.

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Sarà pronta entro l’anno la nuova legge regionale sull’emigrazione. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale del Lavoro e della Cooperazione Sociale, Virginia Mura, durante l’audizione in commissione “Salute e Politiche sociali” presieduta da Raimondo Perra. «Stiamo lavorando a un testo organico che tenga conto del mutamento dei tempi – ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru – la legge che governa il mondo dell’emigrazione, approvata 25 anni fa, sarà modificata e adeguata alle nuove esigenze delle federazioni e dei circoli degli emigrati. Abbiamo aperto un confronto con la Consulta, l’obiettivo è arrivare al traguardo attraverso un percorso di ampia condivisione».

In attesa della nuova legge, la Giunta ha intanto approvato il Piano triennale per l’emigrazione 2016-2018. Le risorse assegnate nell’ultima finanziaria ammontano a 2,4 milioni di euro, 119 i circoli beneficiari. «Puntiamo a incentivare la presenza di giovani nei circoli in modo da consentire un ricambio generazionale – ha detto Virginia Mura – gli emigrati rappresentano una grande risorsa da sfruttare per favorire l’imprenditoria sarda fuori dai confini regionali e attrarre investimenti verso la nostra Isola.».

Per rendere più efficace il sistema di comunicazione tra il mondo dell’emigrazione e la Regione Sardegna, l’assessorato scommette sull’innovazione tecnologica: «Abbiamo bisogno di comunicazioni rapide – ha sottolineato l’assessore – vogliamo dotare i Circoli di una rete informatica che consenta di dialogare in modo più semplice con le istituzioni regionali. Pensiamo, inoltre, ad un sistema di rendicontazione telematica che renda più facili le procedure di erogazione dei contributi».

Tra gli obiettivi del Piano, anche l’incentivazione di progetti per l’inserimento di emigrati sardi nel tessuto lavorativo dei paesi ospitanti e il reperimento di fonti di finanziamento diverse da quelle regionali. «Tutte queste iniziative – ha concluso Virginia Mura – mirano a dare nuova linfa ai circoli degli emigrati. Vogliamo aiutare le realtà in difficoltà e, allo stesso tempo, premiare quelle più attive».

Perplessità sui contenuti del Piano sono state espresse dalla minoranza. «Ci saremmo aspettati di più – ha detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – ci troviamo invece a disposizione un testo povero e scarno che non va oltre le enunciazioni di principio».

Al termine della seduta, la commissione ha dato parere favorevole al Piano triennale per l’emigrazione con i voti della maggioranza.

Virginia Mura 1

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Riprenderanno domani, martedì 21 giugno, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

In mattinata, alle 10.00, è convocata la VI “Salute e politiche sociali”, presieduta da Raimondo Perra, per l’esame del disegno di legge della Giunta sull’istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) e l’audizione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, sul Piano triennale per l’emigrazione.

Alle 11,00 si riunirà la Commissione d’inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale presieduta da Attilio Dedoni. In programma le audizioni dei sindacati dei medici e degli infermieri. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, saranno invece sentiti i direttori del 118 di Cagliari e Sassari e il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) di Cagliari.

Alle 15.30 è convocata la V commissione guidata da Luigi Lotto. All’attenzione del parlamentino delle “Attività Produttive” il Piano energetico regionale. Sulla proposta della Giunta, saranno ascoltati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, i vertici di Confindustria e Confapi e le associazioni ambientaliste. I lavori della commissione proseguiranno mercoledì 22 giugno, alle 10,00, per l’esame di alcune proposte di legge in materia di turismo e l’audizione delle associazioni del Bed & Breakfast e dei camperisti. Nel pomeriggio, alle 15,30, sullo stesso argomento, saranno sentiti i rappresentanti di Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Fiavet Sardegna e Associazione regionale delle guide turistiche.

Sempre domani, alle 16,00 si riunirà la IV commissione “Governo del Territorio” presieduta da Antonio Solinas. All’ordine del giorno, alcune proposte di legge per la tutela e la disciplina della raccolta dei funghi epigei e ipogei spontanei.

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L’assessore del Lavoro Virginia Mura ha presieduto oggi una riunione con i rappresentanti delle confederazioni sindacali regionali, convocata per fare il punto sulle Politiche attive per il lavoro e sullo stato di attuazione della Legge regionale 9/2016, che ha recentemente riformato l’organizzazione dei Servizi e delle politiche per il lavoro in Sardegna. All’incontro, tenutosi nella sede dell’Assessorato (in via San Simone a Cagliari), hanno partecipato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
L’assessore Mura ha aperto la riunione sottolineando il momento particolarmente propizio per una valutazione puntuale delle politiche attive per il lavoro messe in campo della Giunta regionale, in vista della loro “messa a sistema” stabile tra gli strumenti a disposizione del mondo del lavoro sardo. «Molte misure – ha detto l’assessore del Lavoro – sono state attivate sperimentalmente dalla Giunta, attingendo alle risorse della vecchia programmazione 2007-13. Oggi, dunque, quando siamo all’inizio del nuovo ciclo 2014-20, è utile e opportuno effettuare una analisi puntuale per decidere se e come modificare le Politiche attive messe in campo dalla Regione, al fine di individuare risultati e criticità e quindi operare i necessari correttivi, in vista del passaggio di queste azioni da sperimentali a strutturali. In questo senso – ha concluso Virginia Mura – il dialogo con le organizzazioni sindacali, che è sempre stato fitto e proficuo, lo è ancora di più oggi: collaborando insieme possiamo affinare al meglio ogni singola misura, per renderla più efficace e funzionale».
La riflessione, che ha riguardato misure già operanti da tempo (come Flexicurity, Contratto di ricollocazione, Welfare to work) e altre di imminente avvio (quali Social Impact Investing, Progetti occupazionali con impatto sociale, Prestito previdenziale, Ico Edili e alcune misure di sviluppo del Welfare aziendale a favore dell’occupazione femminile), è stata concentrata tanto sulla platea dei destinatari quanto sui meccanismi di funzionamento di ogni singola azione e non si è esclusa la possibilità di progettare combinazioni e incroci virtuosi tra politiche del lavoro diverse. Il confronto non si è esaurito con la riunione odierna, ma continuerà in ulteriori incontri tra le parti, il primo dei quali è fissato per metà di questa settimana.
La seconda parte della riunione è stata dedicata alla riforma dei Servizi per il lavoro recentemente approvata dal Consiglio regionale. La normativa, che entrerà a regime il prossimo primo luglio, ridisegna profondamente tanto l’organizzazione quanto il funzionamento dei Centri per l’impiego sardi, che passano sotto un’unica regia regionale e ampliano le loro competenze fino a diventare dei veri e propri “hub” per tutto ciò che riguarda il lavoro in Sardegna. Nel frattempo sono numerosi e complessi i passaggi amministrativi necessari per transitare dalla situazione attuale al quadro delineato dalla riforma. Due dei passaggi più ostici, per la loro complessità, sono in via di chiusura: Statuto e Pianta organica dell’Aspal, l’agenzia che ha preso il posto dell’Agenzia regionale per il Lavoro, sono in fase di definizione e già nei giorni prossimi dovrebbero essere varati con atti della Giunta regionale. Il confronto con le Confederazioni sindacali sull’attuazione della legge proseguirà passo per passo perché, come ha sottolineato l’assessore Mura «abbiamo bisogno di condividere i vari elementi di una normativa molto importante, che è urgente possa divenire quanto prima pienamente operativa per fornire un servizio di qualità all’utenza. Una riforma il cui successo deve stare a cuore a tutti i soggetti, pubblici e privati, che si occupano dei problemi del lavoro in Sardegna».

Virginia Mura 4

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Virginia Mura 2 copia

Anche in Sardegna la crescita registrata nel 2015 si è interrotta e nel primo trimestre 2016 si è verificato un calo.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge sulla stabilizzazione degli LSU. In apertura di seduta, il relatore, on. Franco Sabatini (Pd) ha detto che «la Giunta regionale ha individuato la copertura finanziaria per la spesa prevista dal disegno di legge in questione».

Sulla discussione generale ha preso la parola l’on. Marco Tedde (Forza Italia), secondo il quale, «al di là di ogni considerazione sul disegno di legge, il codice degli appalti è appena entrato in vigore e lo si dovrebbe tenere in considerazione in questo caso. In realtà gli Lsu sono davvero abbandonati da questa Giunta, che è poco consapevole dei rischi e della crisi che la Regione sta affrontando».

Per l’on. Piero Comandini (Pd), invece, «il disegno di legge, anche se è composto da due articoli, è fondamentale e darà attuazione agli obiettivi manifestati anche da altri consiglieri regionali. Finalmente supereremo i problemi del Parco geominerario e un domani anche di altre realtà economiche e produttive della Sardegna».

Dello stesso avviso il capogruppo di Sel, l’on. Luca Pizzuto, che ha detto con riferimento all’imminente conclusione dell’affidamento della gara del Geoparco all’Ati Ifra: «Siamo tutti a disposizione affinché non ci siamo momenti di stacco nella programmazione dei lavori nel Parco».

Per l’assessore al Lavoro, Virginia Mura, «dobbiamo verificare la situazione di questa convenzione che da tanti anni opera nel Parco geominerario e da qui nasce il disegno di legge».

Dopo la discussione generale, il presidente Ganau ha messo in votazione gli articoli.

L’on. Pietro Pittalis (Forza Italia) ha affermato che «è singolare che nella nostra Regione non sia stato possibile costituire una commissione interna per risolvere questi problemi legati alla valutazione e verifica della convenzione. Sarebbe bastato un comitato interno alla Regione».

Anche l’on. Ignazio Locci, per la stessa forza politica, ha messo l’accento sui problemi dei lavoratori del Geoparco e ha aggiunto: «Le difficoltà della Regione non devono finire per complicare la situazione di chi da tempo non riceve più lo stipendio, come gli Lsu del Geoparco».

Per l’Udc Sardegna l’on. Gianluigi Rubiu ha detto: «Siamo disponibili a ogni accelerazione che serva ad aiutare i lavoratori ma siamo preoccupati per il fatto che a fine anno i lavoratori potrebbero trovarsi senza lavoro. E’ necessario bandire al più presto la gara internazionale e affidare i lavori».

Anche il capogruppo Pd, on. Pietro Cocco, ha preso la parola per dire che «questi 550 lavoratori svolgono un lavoro prezioso per la Sardegna nei siti minerari dismessi. Ma per il futuro di questi lavoratori abbiamo già fatto qualcosa: nella Finanziaria scorsa abbiamo garantito 28 milioni di euro l’anno per queste opere. Insomma, le risorse sono già garantite e si tratta soltanto di indire la gara. E se la gara non sarà indetta per tempo si andrà a proroga di un altro anno per l’affidamento del servizio. Spero che l’assessore Mura convochi l’azienda e si faccia dire perché l’Ifras non è stata in grado di garantire il pagamento degli stipendi, pur nel rispetto delle decisioni di ogni impresa».

L’articolo 1 è stato approvato e così l’articolo 1 bis e gli altri articoli. A seguire, il Consiglio regionale ha approvato con voto finale il disegno di legge.

Successivamente, il Consiglio regionale ha iniziato l’esame del disegno di legge 326/A “Modifica della legge regionale 3 dicembre 2015, n. 31 (Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie)”. Il presidente ha dato la parola al relatore, il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini (Pd).

Nella sua relazione Sabatini ha ricordato che, nel corso della seduta della commissione dedicata all’argomento, è intervenuto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci per chiarirne le motivazioni che «consistono nella necessità di correggere alcuni errori materiali, pur essendo iscritti correttamente a bilancio, per poi consentire alla Corte dei Conti di parificare nei termini di legge il rendiconto della Regione 2015. L’unico emendamento aggiuntivo presentato, ha concluso Sabatini, «riguarda infatti la decorrenza della norma, agganciata all’entrata in vigore della legge 31 del 2015».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha contestato in apertura la tesi dell’errore materiale, sostenendo che «in realtà sono in gioco centinaia di milioni di euro ed alcuni miliardi nel triennio, del resto lo stesso emendamento della maggioranza prova che c’è stato un errore grave nella valutazione dei residui». «Quindi – ha aggiunto – non si può fare finta di nulla, nascondendo una difficoltà oggettiva legata al bilancio armonizzato che ha determinato un problema che non si era mai verificato nella storia della Regione; oltretutto si tratta di problemi che hanno causato danni concreti alle categorie più deboli per le quali molti pagamenti si sono bruscamente interrotti a maggio». Anziché fare proclami, ha terminato la Zedda, «bisognerebbe prestare più attenzione alle procedure di spesa, evitando di prendere in giro i sardi».

Sempre per Forza Italia, il consigliere Ignazio Locci, dopo aver premesso che sarebbe stata opportuna la presenza in Aula dell’assessore di Paci, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul fatto che «le cifre di cui stiamo parlando sono una parte consistente del bilancio della Regione, per cui è chiaro che c’è l’esigenza vera di mettere in ordine i conti ora per allora e non c’entra la Corte dei Conti». «Ciò che deve insegnare questa vicenda – ha concluso – è che bisogna smetterla di sbandierare risultati in materia di entrate quando poi non si riesce a gestire bene i processi di spesa delle risorse disponibili».

A nome della Giunta, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha ribadito che, ad avviso dell’Esecutivo, si è trattato in effetti di un errore materiale determinatosi, ha spiegato, «anche dagli interventi di adeguamento del sistema informativo alle nuove procedure del bilancio armonizzato».

Al termine della replica dell’assessore il Consiglio ha approvato in sequenza il passaggio agli articoli, gli articoli 1, 2 e 3 della legge con l’emendamento proposto dal relatore Sabatini e gli allegati. Subito dopo, il voto finale del provvedimento, approvato con 30 voti favorevoli e 16 contrari.

Concluso lo scrutinio, il presidente ha comunicato che in riferimento all’ultimo punto all’ordine del giorno, l’elezione di tre componenti del Consiglio di amministrazione dell’Istituto regionale etnografico (Isre) è stata rinviata e potrà essere effettuata entro il 21 giugno prossimo, prima dell’eventuale ricorso ai poteri sostitutivi.

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«Il nostro primo pensiero va ai lavoratori Ati-Ifras, che ho tranquillizzato illustrando ciò che stiamo facendo per risolvere le criticità riguardanti il pagamento degli stipendi da parte dell’azienda». Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, incontrando questa mattina i delegati della Rsu dell’Ati-Ifras che oggi si sono recati a Cagliari preoccupati dopo che l’azienda ha annunciato che avrebbe sospeso il pagamento degli stipendi per problemi di liquidità (adducendo come spiegazione anche il mancato pagamento da parte dell’Amministrazione regionale delle tre fatture emesse nel 2016).

L’assessore del Lavoro, insieme ai componenti dell’Ufficio di Gabinetto e al Direttore Generale dell’assessorato, ha fornito ampie rassicurazioni sui passi che la Regione ha già avviato, per risolvere in tempi brevi la situazione e garantire le retribuzioni agli addetti. «Come abbiamo spiegato ai lavoratori – ha detto Virginia Mura – l’attuale situazione è da tempo all’esame dei nostri uffici, i quali hanno già avviato le soluzioni tecniche che, nel giro di poche settimane, permetteranno alla Regione di liquidare almeno parte delle fatture emesse dall’Ati-Ifras e agevolare così il versamento delle retribuzioni ai dipendenti. Ho anche ricordato che le imprese che hanno contratti con la Pubblica Amministrazione conservano, in ogni caso, l’obbligo di pagare le proprie maestranze, come peraltro la società ha fatto nel corso degli anni, quando si sono verificate situazioni analoghe in corrispondenza dell’approvazione della legge finanziaria». Nell’occasione – su richiesta dei lavoratori – è stato anche fatto sommariamente il punto sulla convenzione con Ati-Ifras che andrà a scadenza il 31 dicembre del 2016.

«A tale proposito – ha aggiunto l’assessore – ho ricordato che essendo radicalmente mutato il quadro normativo, è impossibile procedere a qualsivoglia proroga della convenzione medesima. È dunque necessario indire una gara internazionale per affidare l’appalto, attività sulla quale siamo già all’opera. Nel bando saranno inserite clausole puntuali che, nel rispetto della legge, garantiscano la continuità occupazionale degli stessi lavoratori attualmente impiegati da Ati-Ifras. I lavoratori, insomma, devono sapere che la nostra priorità è e sarà sempre garantire loro la continuità occupazionale.»

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Virginia Mura 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, ha approvato con due distinte delibere il Piano annuale per l’Emigrazione per il 2016 e le Linee guida per il triennio 2016-18. I due documenti, elaborati dall’assessorato del Lavoro, hanno ricevuto il via libera due settimane fa all’unanimità da parte della Consulta regionale per l’Emigrazione.
Il documento ripartisce le risorse – pari complessivamente a due milioni di euro – destinate allo svolgimento delle varie attività, istituzionali e culturali, svolte dalle comunità di sardi in Italia e all’estero. Per i 121 Circoli di emigrati sardi nel mondo sono destinati 1,39 milioni, di cui 800 mila euro destinati per le spese di funzionamento degli stessi, e 550mila per le attività svolte; 140 mila euro vanno invece per il funzionamento delle Federazioni tra più circoli, e 50 mila per le associazioni di tutela. Il Piano definisce anche le modalità di sostegno a progetti regionali sul tema dell’emigrazione e a iniziative di promozione economica della Sardegna, di promozione della lingua e cultura sarda e del turismo nell’isola. Il documento, inoltre, prevede l’aggiornamento di siti e portali dedicati agli emigrati sardi ed alle loro iniziative.
La Giunta ha approvato le linee guida del Piano triennale per l’emigrazione 2016/2018. Il documento pone le premesse per l’adozione di alcune significative innovazioni che riguarderanno nei prossimi anni i rapporti tra la Regione e le comunità dei Sardi nel mondo. Anzitutto saranno individuati indicatori di qualità che, in maniera progressiva, garantiscano maggiori risorse ai Circoli più attivi e le cui iniziative siano rispondenti ai programmi della Regione. I Circoli saranno incentivati a razionalizzare la propria organizzazione e dovranno agevolare le attività di vigilanza e di ispezione attivate dall’amministrazione. Si procederà, inoltre, all’informatizzazione dei rapporti tra Circoli e Regione, attraverso una applicazione che faciliti la rendicontazione online dei Circoli, consenta loro di conoscere i contributi a loro riservati, le spese ammissibili e quelle non ammissibili. Nel Portale Migranti si realizzerà un’area con i giorni e gli orari di apertura di tutti i Circoli nel mondo. È prevista l’assegnazione di una email a tutti i Circoli, Federazioni ed Associazioni riconosciuti. Altro punto importante contemplato dal Piano Triennale è la revisione della Legge regionale 7 del 1991, su cui proseguirà la riflessione circa le modifiche da apportare, considerato che la normativa che regola il settore, in vigore oramai da 25 anni, va resa più agile e moderna.

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Virginia Mura 1

L’assessore del Lavoro Virginia Mura ha presieduto, questa mattina, la riunione della Consulta Regionale per l’Immigrazione, organismo di confronto e dialogo sui temi e problemi connessi ai fenomeni migratori. La seduta, tenutasi nella sede dell’Assessorato, in Via San Simone a Cagliari,si è concentrata sull’analisi dei più recenti provvedimenti adottati dalla Regione e inseriti nel Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati. La delibera, adottata dalla Giunta regionale, comprende un’ampia rosa di azioni (affidate nella loro esecuzione oltre che all’Assessorato del Lavoro a quelli della Sanità, Agricoltura, Pubblica istruzione, Turismo e Enti locali, alla Direzione Generale della Protezione Civile e all’Agenzia regionale per il lavoro) che copre tanto i momenti iniziali dell’arrivo dei migranti in Sardegna, quanto quelli successivi, in un percorso ideale che parte dalla prima assistenza e giunge fino alla successiva integrazione nella società sarda per coloro che intendono restare nell’Isola.
«È una grande opportunità per noi ascoltare i suggerimenti e le osservazioni che provengono dalla Consulta per l’immigrazione – ha detto l’assessore Mura -, dal confronto che si sviluppa nelle nostre riunioni emergono sempre indicazioni utili per migliorare i nostri interventi e per progettarne di nuovi. I flussi migratori che stanno interessando anche la Sardegna richiedono interventi complessi e articolati, che la Regione sta mettendo in campo con grande impegno, raccordando il lavoro degli assessorati competenti sui diversi aspetti del fenomeno migratorio, per assicurare soluzioni valide in tutte le fasi, dalla prima assistenza alla seconda accoglienza alle politiche di inclusione e di inserimento lavorativo. In questo quadro – ha concluso Virginia Mura – la Consulta, all’interno della quale sono presenti le comunità più rappresentative di stranieri non comunitari, organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni di tutela ed esperti della materia, fornisce un contributo qualificato e significativo.»

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Rockwool 2 copia

Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale del Lavoro, l’annunciato incontro per l’esame della vertenza dei lavoratori ex Rockwool.

«L’incontro di questa mattina, fissato con l’assessore regionale al lavoro per discutere del futuro dei lavoratori Ex Rockwool non è stato certamente risolutivo – scrive in una nota Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. L’assessore Virginia Mura si è dimostrata disponibile al dialogo e alle dovute verifiche, nel frattempo riteniamo doveroso non perdere un altro secondo utile. Pertanto nelle prossime ore chiederemo alla commissione consiliare competente per materia di fissare un’audizione con all’ordine del giorno la vertenza degli Invisibili. Se dovesse essere necessario, chiederemo ai consiglieri regionali commissari di stendere una proposta di legge a tutela dei lavoratori Ex Rockwool.»

«Non possiamo che ricordare che i 12 invisibili scontano un “peccato originale”, se così può essere definito, dovuto alla mancanza di stabilizzazione da parte della società madre, Rockwool, rispetto all’agenzia interinale. Siamo convinti che gli stessi, portino con se una dote e i requisiti per essere anche loro destinatari della stessa ricollocazione degli altri colleghi.   

Manteniamo la barra dritta sulla proposta, condivisa anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e, in attesa, – conclude Fabio Enne – gli stessi verrebbero impiegati in attività lavorative temporanee in virtù dei vari progetti per le politiche attive del lavoro.»