19 July, 2024
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Il consigliere regionale Alessandro Unali è il primo firmatario dell’interpellanza depositata oggi sull’Avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse per l’assunzione di 14 figure professionali tramite somministrazione di lavoro temporaneo presso l’Agenzia Regionale per il Lavoro. L’on. Unali interpella il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, per sapere se sia stata effettuata una puntuale verifica sulle 800 professionalità a disposizione del sistema dei servizi per il lavoro regionale, e se non non sia opportuno l’impiego dei lavoratori di ruolo delle Province e dei lavoratori precari attualmente operanti presso i CSL e CESIL.

«Ci chiediamo come sia possibile – sottolinea Alessandro Unali – non ricorrere alle 800 professionalità che hanno maturato pluriennale esperienza nei servizi per il lavoro presso le Province e i Comuni e si ricorra invece al reclutamento di personale esterno con inadeguate forme di selezione.»

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Slitta a domani per le 11.30 il parere, inizialmente previsto per oggi, della Seconda commissione sulla Manovra finanziaria 2016-2018. L’annuncio è stato dato dal presidente della commissione Lavoro e Cultura, Gavino Manca (Pd), a conclusione delle audizioni degli assessori Virginia Mura e Claudia Firino. Nel documento saranno contenute – così ha dichiarato Gavino Manca – le proposte integrative che la commissione formulerà anche alla luce delle indicazioni e dei suggerimenti emersi nel corso del ciclo di audizioni con il mondo del lavoro, della cultura e dello spettacolo.

L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha quindi illustrato le parti di competenza della Manovra 2016 ed ha sottolineato la priorità nella spesa dei fondi europei (Fse, Feasr, Fesr), evidenziando che un primo monitoraggio della stessa è previsto nel 2018 a metà cioè del ciclo di programmazione (2014-2020).

Tra le attività programmate sono cinque le azioni mirate per la formazione professionale che contano su 46.705.000 euro di stanziamento (26.100.000 solo per la formazione nell’ambito dello sviluppo della green e blue economy) mentre gli avvisi già pubblicati ammontano a poco più di 7 milioni di euro (5.300.000 per la formazione nell’ambito della Flexicurity – 2,5 milioni – e 2,8 milioni di quota dell’avviso relativo al contratto di ricollocazione per il quale si sono accreditate 14 agenzie formative). Sempre nell’ambito della formazione professionale, nel paragrafo relativo alle attività territoriali, si evidenziano 1.292.000 euro di spese per le attività formative presso le sedi dei centri regionali di formazione professionale. Per l’occupazione giovanile sono disponibili 36.100.000 euro (14 milioni per i tirocini a valere sul programma garanzia giovani) e per le azioni mirate per l’occupazione femminile le risorse ammontano a 10.600.000 euro (7 milioni per i percorsi di sostegno alla creazione di impresa e al lavoro autonomo). Per la creazione di impresa (auto imprenditorialità, sostegno alle start up innovative) le disponibilità sono pari a 15.700.000 euro, mentre il fondo rotativo per il microcredito prevede un impegno di 78.500.000 (le domande per il 4° avviso sono 1.065). L’assessore ha quindi fatto un elenco di otto situazioni non contemplate nella proposta di finanziaria che richiederebbero un integrazione di fondi pari a 7 milioni di euro: si va dai 100.000 euro che servirebbero per l’acquisto dei materiali necessari per i corsi nei centri regionali di formazione professionale, ai 2.5 milioni di euro per la quota del fondo per l’occupazione rivolta agli operatori del sistema della formazione ma ci sono anche i 650.000 euro del fondo regionale per l’occupazione, relativi agli interventi a sostegno dei lavoratori in mobilità, da restituire all’Inps per oneri contributivi.

A seguire, l’assessore della Cultura e dello Spettacolo, Claudia Firino, ha illustrato le parti del bilancio di competenza della commissione ed ha ricordato che, l’ammontare  dei fondi a disposizione, nel complesso, è di importo pari a quello del 2015. Tra le scelte definite “qualificanti l’azione dell’assessorato”, Claudia Firino, ha evidenziato la particolare attenzione per alcuni settori “in sofferenza”. A questo proposito l’assessore ha rimarcato le poste in aumento per lo spettacolo (da 6.5 a 7.5 milioni di euro) e per il comparto cinema (da 3.4 milioni a 4 milioni di euro), nonché la costituzione di un nuovo capitolo di bilancio con dotazione pari a 500mila euro per il fondo emergenze archeologiche. Per la pubblica istruzione da segnalare gli interventi sul trasporto degli studenti disabili (da 6 milioni aumentano di 3 milioni per arrivare a 9 milioni) mentre risultano confermati gli stanziamenti del 2015 (22 milioni di euro) per le università di Cagliari e Sassari.

Sul tema del diritto allo studio, Claudia Firino, ha quindi annunciato che, in vista del prossimo anno scolastico, la Regione applicherà la soglia massima consentita per i parametri Isee, la cui modifica in termini più restrittivi promossa dal governo, ha comportato una riduzione del 22% della platea degli idonei nelle graduatorie per borse di studio, accesso ai servizi dell’Ersu e all’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie.

Negli undici capitoli di spesa riferiti alla Lingua sarda le risorse ammontano a 2.5 milioni di euro e tale importo è stato oggetto della sottolineatura critica del consigliere dei Rossomori, Paolo Zedda, che ha dichiarato: «Serve fare di più perché tale importo rappresenta la metà della cifra minima che veniva stanziata nella scorsa legislatura». La consigliera del Pd, Rossella Pinna, ha invece invitato l’assessore a promuovere iniziative concrete per risolvere il problema del trasporto degli studenti del piccolo comune di Segariu.

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Search engine friendly contentIstruzione, inclusione, contrasto alle povertà, sono stati al centro della conferenza regionale “Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna”, organizzato dall’assessorato regionale delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà e che ha visto la partecipazione degli assessori del Lavoro e della Pubblica Istruzione, Virginia Mura e Claudia Firino, insieme a quello della Sanità, Luigi Arru.

Quest’ultimo ha aperto i lavori sottolineando la stretta relazione tra conoscenza, povertà e possibilità di accesso al mondo del lavoro: «Cerchiamo di fare uno sforzo perché si incrocino le solitudini, lavoriamo insieme laici e cattolici con le istituzioni, facciamo rete, è la scommessa è superare le barriere».

L’assessore Mura è partita dall’assunto che «non bisogna dare per carità ciò che spetta per diritto alla persona». «Solo in Italia e in Grecia, tra gli Stati europei – ha aggiunto – non esiste un reddito minimo garantito. Ora si sta facendo uno sforzo a livello nazionale, anche alla luce del fatto che c’è stato un aumento preoccupante del tasso di povertà». Mura ha poi ricordato gli interventi messi in campo dall’assessorato al Lavoro per l’inclusione sociale e l’accordo con i comuni di Cagliari e Sassari per un progetto sperimentale nei quartieri degradati. «Dobbiamo dare speranza alle famiglie, sostenendole con servizi personalizzati e con lo sviluppo di competenze che accompagniano verso un’attività lavorativa».

L’importanza di lavorare insieme tra assessorati e tra Regione e associazioni è stata ribadita anche dall’assessore Claudia Firino: «La povertà è sempre più diffusa, non è esclusiva di un settore, ma tocca tanti ambiti. Povertà e istruzione hanno un legame importante e certificato: una buona istruzione determina capacità di futuro, lo strumento di ascesa e riscatto. La Sardegna – ha aggiunto – ha una altissima dispersione scolastica, un giovane su cinque dopo lo medie ha difficoltà a proseguire il suo percorso».

Claudia Firino ha poi citato alcune delle azioni poste in essere dall’assessorato all’Istruzione, partendo dall’ultima in ordine di tempo: «Con Tutti a Iscola abbiamo stanziato 29 milioni per diversi interventi e, tra questi, c’è la presa in carico delle situazioni di fragilità sociale, grazie a psicologi, pedagogisti, mediatori per i tanti bambini e adulti migranti».

Infine un appello ad avere il coraggio di dotare anche la Sardegna di una misura di sostegno alle persone in difficoltà: «Lavoriamo per il reddito di cittadinanza, uno strumento di inclusione sociale che prevede il patto tra Stato e cittadino, che si impegna a determinate azioni».

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Tuerredda 12

È tutto pronto a Cagliari per il Sardinian Job Day. L’iniziativa organizzata dalla Regione è in programma negli spazi della Fiera venerdì e sabato prossimi (12 e 13 febbraio): due ricche giornate che offriranno un programma fitto di appuntamenti, nel segno del lavoro nel settore turistico, tema a cui è dedicata questa terza edizione della manifestazione.
Il Sardinian Job Day allestisce nei padiglioni fieristici uno spazio interamente dedicato al lavoro, alle sue opportunità e ai suoi problemi, in cui – dalle 8.00 alle 18.00 – seguire convegni, seminari, laboratori e fare una visita agli stand degli oltre trenta espositori presenti. Un ambiente vivace, in cui si parlerà di politiche attive e di servizi per il lavoro in compagnia di esperti, addetti ai lavori, operatori e rappresentanti istituzionali, e in cui non mancherà l’occasione di trovare reali occasioni di occupazione. I colloqui di selezione che si svolgeranno nella due giorni saranno, infatti, 1.535 per i rapporti di lavoro e 395 per i tirocini, sulla base delle richieste delle aziende pervenute online, da ottobre dello scorso anno, sul sito www.sardinianjobday.it.
L’occasione di incontro tra domanda e offerta di lavoro è una delle attività che qualifica il Job Day fin dalla sua prima edizione. In questi mesi al sistema informativo dell’Agenzia sono arrivati 265 annunci per 1.613 posti di lavoro e 54 annunci per 119 opportunità di tirocinio. Hanno risposto 2.286 persone, presentando complessivamente 10.862 candidature per le offerte di lavoro e 5.422 per i tirocini. Tra le candidature sono stati preselezionati, a cura degli operatori dell’Agenzia regionale per il Lavoro e dei Csl, i profili più allineati alle competenze richieste. Solo i preselezionati sono stati invitati a sostenere il colloquio al Job Day in una delle 53 postazioni appositamente allestite. Le figure più ricercate sono quelle del cameriere, del cuoco chef e dell’accompagnatore turistico, ma sono numerose le richieste per altri ruoli, dal maître fino ai ruoli di direzione e management di strutture ricettive.
Nel corso della manifestazione vi saranno anche due momenti di confronto pubblico. Nella prima giornata, venerdì 12, è in programma con inizio alle 10.00 un convegno sui temi del lavoro nel turismo: aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e moderato dal giuslavorista Romano Benini il dibattito sarà avviato da Massimo Temussi, direttore dell’Agenzia regionale per il Lavoro e animato dagli interventi del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, del presidente della II commissione del Consiglio regionale Gavino Manca, del presidente dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche attive del Lavoro) Maurizio Del Conte, con le conclusioni affidate agli assessori del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Francesco Morandi. Sabato 13, alle 11.30, è in programma un confronto pubblico tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulle opportunità di lavoro per i giovani dopo il Jobs Act. Agli appuntamenti saranno presenti gli studenti dell’ultimo anno di alcuni istituti superiori. Sul sito www.sardinianjobday.it è possibile registrarsi ad ogni singolo evento.
Seminari, laboratori e stand. Per tutti i visitatori del SJDT 2016 sarà possibile seguire oltre trenta seminari di approfondimento sulle diverse tipologie di turismo e sulle sue professioni e veri e propri mini corsi dove aumentare le proprie competenze sulla ricerca attiva del lavoro in cui, con l’ausilio di esperti di orientamento, saranno forniti utili consigli su come predisporre un cv che venga preso effettivamente in considerazione, su come curare la propria reputazione sul web e sull’importanza delle tecniche di coaching. Nell’area saranno inoltre presenti gli stand di oltre trenta espositori: spazi dove acquisire informazioni da associazioni, aziende e istituzioni, tra cui il ministero del Lavoro presente con la Casa del Welfare.
Il Sardinian Job Day Turismo 2016 è organizzato dall’Agenzia regionale per il lavoro in partenariato con gli assessorati del Lavoro e del Turismo, la Provincia di Cagliari, la Fiera internazionale della Sardegna e l’Ufficio scolastico regionale. Maggiori informazioni su Sardinianjobday e all’indirizzo mail: sjdt2016@agenzialavorosardegna.it

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La Giunta regionale ha approvato lo scioglimento del Consiglio comunale di Orgosolo e, su proposta dell’assessore degli Enti locali e con decreto del Presidente, ha nominato commissario straordinario sino alle prossime elezioni amministrative Felice Corda, dirigente dell’Ente Foreste della Sardegna ora in quiescienza.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha approvato una delibera che destina parte delle risorse rendicontabili dei Programmi Operativi 2014-20 del Fse e del Fesr, del Programma Complementare di Azione e Coesione e dei Programmi dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea (nei limiti previsti da ciascun programma) per l’attribuzione di incarichi di alta professionalità a personale del ruolo unico regionale impegnato nella gestione, certificazione e controllo dei vari Fondi. L’intervento ha il fine di migliorare l’azione amministrativa e di ridurre le spese generate da queste attività ricorrendo, attraverso un meccanismo di incentivi, a figure già presenti nell’amministrazione.
Via libera su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda alla convenzione con la Sfirs, la Finanziaria della Regione, per le attività di assistenza tecnica e supporto al monitoraggio e controllo sull’attuazione del piano di ristrutturazione di Abbanoa, approvato dall’Unione Europea. La convenzione garantisce anche per il 2016 le attività necessarie all’attuazione delle misure previste nel piano di ristrutturazione – in particolare capitalizzazione, monitoraggio e controllo – e un adeguato supporto professionale.
L’esecutivo ha accolto l’intesa tra l’AIOP/AISSP (associazione italiana ospedalità privata) e la Regione per gli anni 2016-2018, che prevede nuovi tetti di spesa per l’acquisizione di prestazioni di assistenza ospedaliera. L’assessore Luigi Arru, preso atto che è in corso la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, ritiene opportuno confermare per le strutture ospedaliere private attualmente accreditate la metodologia per la determinazione dei tetti di spesa già individuata.

Palazzo della Regione 3 copia

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Virginia Mura 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, ha costituito con una delibera il Fondo Social Impact Investing, innovativo strumento di ingegneria finanziaria attraverso cui verranno sostenuti interventi pilota di attività imprenditoriali che abbiano ricadute positive di impatto sociale ed occupazionale misurabili. Tali impatti sociali positivi saranno infatti sottoposti a verifica, al fine di assicurare trasparenza e accountability nella gestione dello strumento finanziario.
Lo strumento, contemplato nel pacchetto di misure previsto dalla delibera “Priorità Lavoro”, approvata dall’esecutivo regionale nello scorso giugno, rappresenta una novità assoluta per la Sardegna e avrà una dotazione iniziale di otto milioni di euro (sei provenienti dall’Asse II “Inclusione Sociale” del PO FSE 2014-20 e due dall’Asse III “Competitività del sistema produttivo del PO FESR 2014-20).
Il fondo SII interverrà erogando prestiti, capitale di rischio o emissione di bond in favore di progetti tesi alla creazione di impatti sociali positivi. Ad esempio potrà sostenere progetti riguardanti l’integrazione e l’inclusione di lavoratori espulsi da comparti produttivi (alluminio, chimica, tessile, ecc.), interventi di politica attiva destinati ai giovani tra i 15 e i 20 anni con difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e a rischio di l’esclusione sociale nonché interventi di inclusione attiva di detenuti ed ex detenuti, attraverso attività di formazione e orientamento che possano agevolare un reinserimento nel mercato del lavoro. Potranno inoltre essere sostenuti interventi a favore dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Fondo SII supera la logica del “fondo perduto”: i soggetti privati si impegnano, infatti, a restituire i finanziamenti ricevuti per dar vita alle proprie iniziative in una logica di compartecipazione finanziaria degli investitori privati. La logica è quella dei fondi rotativi, che si autorigenerano attraverso il rientro dei finanziamenti erogati. A questa caratteristica si affianca, per gli investitori privati, la possibilità di contemplare un sistema di remunerazione in funzione dei risultati raggiunti, grazie al risparmio derivante dalla scelta di attivazione del Fondo SII rispetto a strumenti alternativi, come ad esempio politiche passive, più costosi e non in grado di rigenerarsi attraverso il rientro delle risorse erogate.
A gestire il Fondo Social Impact Investing sarà Sfirs Spa, la finanziaria della Regione Sardegna che opererà sulla base di un Accordo di prossima attuazione, in cui saranno disciplinati gli aspetti più tecnici e procedimentali del funzionamento dello strumento finanziario.
Il Fondo Social Impact Investing è realizzato in conformità alle normative europee e in particolare alla Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo Sociale Europeo nel periodo 2014-20” del 20 febbraio del 2013.

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 Portal 1 copiaNinetto Deriu

Ieri sera si è tenuto l’incontro tra le segreterie territoriali Fsm, Fiom e Uilm del Sulcis Iglesiente, i rappresentanti delegati dei lavoratori, l’imprenditore Nino Deriu e l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, sulla vertenza Port.Al. (ex Ila).

Nel corso dell’incontro sollecitato da tempo dalle Organizzazioni Sindacali si è analizzato lo stato di avanzamento della vertenza e affrontato tutte le criticità inerenti la stessa e legate alle condizioni economiche dei lavoratori fuoriusciti dai percorsi di ammortizzatore sociale.

La Fsm-Cisl ha chiesto all’assessore Piras di conoscere le prospettive della vertenza per quanto riguarda l’investimento Biofuel, strettamente legato alla finalizzazione del progetto complessivo di riavvio dello stabilimento. Considerato anche, che per tale investimento a oggi non risulta presentato alcun progetto e non risultano nemmeno sciolti i nodi inerenti lo scorporo del finanziamento complessivo che inizialmente riguardava un investimento per tre stabilimenti in tutta Italia poi successivamente ridotti per una serie di vicissitudini a uno.

Il sindacato ha inoltre chiesto lumi sull’iniziativa di smantellamento degli impianti portata avanti dall’imprenditore, per capire quale tipologia di macchinari sono stati smontati e collocati sul mercato e su quanto l’assenza degli stessi inciderà nell’eventuale riavvio, col nuovo investimento, della fabbrica.

Infine, ha chiesto quali strumenti intende introdurre l’Amministrazione regionale, per far fronte alla grave condizione di tutti quei lavoratori che hanno già perso o stanno perdendo l’ammortizzatore sociale, avanzando proposte mirate che potrebbero soddisfare le esigenze dei lavoratori in questione, garantendo agli stessi una nuova copertura salariale fino alla eventuale concretizzazione positiva della vertenza.

L’assessore Piras ha risposto che per quanto riguarda il Biofuel, rispetto alla situazione di stallo dei mesi scorsi, ci sono segnali che fanno ben sperare per un rinnovato interesse dell’investitore. Nel contempo ha confermato che, a breve, partirà una sperimentazione inerente l’utilizzo di Biomasse all’interno della centrale Enel di Portovesme, proprio con la società Mossi Ghisolfi. L’assessore Piras, su sollecitazione delle Parti Sociali, si è impegnata a interloquire con il Governo nazionale per propiziare un tavolo in sede di Ministero con la società Mossi e Ghisolfi, per comprendere definitivamente, una volta per tutte, se l’interesse per l’investimento di Portovesme è concreto ed eventualmente per seguire l’iter per il compimento e la finalizzazione dello stesso.

Per quanto riguarda lo smantellamento degli impianti, Ninetto Deriu, su sollecitazione dell’assessore dell’Industria, ha ribadito che i macchinari rimossi e rivenduti rappresentano una minima parte degli impianti, ritenuta obsoleta e, quindi, ininfluente per un potenziale riavvio futuro dello stabilimento.

Sulla questione degli ammortizzatori sociali, l’assessore Piras si è impegnata a partecipare a un tavolo con l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, per identificare dei percorsi che possano portare alla messa in sicurezza economica dei lavoratori ex Ila ex percettori di ammortizzatore sociale.

Nel contempo, l’assessore, recependo le nostre proposte si è impegnata a continuare l’interlocuzione politica già iniziata con la delibera regionale del 29 dicembre, con la quale si chiedeva al Governo nazionale l’assegnazione per i Poli Industriali di Portovesme e Porto Torres del riconoscimento di “aree di crisi industriale complesse”. Un riconoscimento che garantirebbe oltre che finanziamenti e interventi per la reindustrializzazione delle sopracitate aree anche la possibilità di concedere ai lavoratori coinvolti, straordinari strumenti di salvaguardia del reddito per ovviare alla loro grave situazione economico-sociale e accompagnarli fino alle eventuali risoluzioni delle vertenze.

«Inutile ricordare – sostengono Rino Barca, Remo Fantin e Roberto Cerniglia, rappresentanti della Fsm-Cisl – che i proclami e gli impegni devono finalmente lasciare spazio agli interventi concreti e che la vertenza ex Ila è un tassello fondamentale della filiera dell’alluminio del Sulcis Iglesiente.

E’ bene ricordare che tale filiera per strutturazione, consistenza, capacità produttiva ma soprattutto per il poderoso valore aggiunto qualitativo, ha rappresentato e può nuovamente rappresentare una delle realtà industriali tra le più importanti in Italia.

Una filiera produttiva che con i giusti interventi di riequilibrio degli storici gap energetici e infrastrutturali è assolutamente competitiva sotto tutti i punti di vista.

Una realtà industriale nella sua totalità strategica della quale nessun governo degno di questo nome realmente affezionato agli interessi del proprio paese, farebbe mai a meno. Così come succede all’estero – concludono Rino Barca, Remo Fantin e Roberto Cerniglia – in tutte le altre nazioni progredite.»

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Virginia Mura 2 copia

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha presieduto, ieri pomeriggio, una riunione con le organizzazioni sindacali, convocata per fare il punto sulle Politiche attive per il Lavoro. L’incontro, svoltosi nella sede dell’assessorato a Cagliari, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Cgil, Cisl, L’assessore Mura ha riferito alle organizzazioni sindacali sugli esiti positivi dell’incontro sul tema degli ammortizzatori sociali in deroga (in particolare la mobilità) avuto mercoledì scorso a Roma, nella sede del ministero del Lavoro. In quella occasione, anche grazie alla grande disponibilità mostrata dal sottosegretario Teresa Bellanova, si è definita una soluzione che porterà in tempi rapidi all’erogazione delle residue indennità maturate per il 2014, dagli oltre 14 mila lavoratori sardi in mobilità aventi diritto. Tale soluzione, che sta concretamente prendendo forma in queste ore, prevede una consistente compartecipazione finanziaria della Regione, a fronte della disponibilità del Ministero di concedere l’utilizzo delle risorse stanziate a copertura dell’annualità 2015, anche a fronte delle necessità del 2014.
La riunione è poi proseguita con una panoramica sulle Politiche attive per il lavoro messe in campo dalla Regione nell’ultimo anno. In particolare si è discusso di Prestito previdenziale, Social Impact Investment, Flexicurity, Contratto di ricollocazione, Progetti di inclusione sociale, Microcredito, Workers Buy Out e progetto ICO per gli edili, tutte impostate dalla cd. Delibera Priorità Lavoro, approvata dalla Giunta nel mese di giugno del 2015. Un passaggio della riunione è stato, inoltre, dedicato alla grande importanza che riveste la Formazione professionale e conseguentemente, tanto più in una fase di intenso rinnovamento e di passaggio tra le due programmazioni europee che attraversa il settore, alla necessità di salvaguardare il grande patrimonio di professionalità che esso esprime. La Regione e le parti sociali hanno chiuso l’incontro con l’intesa di rivedersi in tempi ravvicinati, già nelle prossime settimane, per proseguire nell’approfondimento sulle misure di politica attiva per il lavoro, al fine di condividere risultati ed eventuali criticità da risolvere per ciascuna di esse.

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Virginia Mura 2 copia

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha firmato questa mattina, nella sede del ministero del Lavoro a Roma, il Protocollo d’Intesa con il Governo per l’avvio, anche in Sardegna, della sperimentazione del sistema Duale, che punta a favorire la transizione tra sistema di formazione professionale e mondo del lavoro e ad incrementare l’occupabilità dei giovani. Il documento, sottoscritto per il Governo dal sottosegretario Luigi Bobba, rappresenta un importante risultato per il sistema della formazione professionale in Sardegna, su cui la Giunta regionale punta particolarmente.

Il finanziamento – per ciascuna delle due annualità, 2016 e 2017 – ammonta a poco più di 301 mila euro: una cifra in sé non elevata, ma che segna il riavvio del circuito dei finanziamenti ministeriali verso la Sardegna, passo fondamentale per incrementare questa dotazione finanziaria nelle prossime annualità. Da anni infatti la Regione non godeva di alcun contributo finanziario nazionale in questa materia, anche a causa del disinteresse mostrato dalla precedente giunta regionale. La firma del Protocollo, dunque, è particolarmente significativa perché con essa la Sardegna torna tra le regioni italiane “virtuose”, ossia tra quelle che, appunto, hanno pieno titolo ad entrare nel circuito dei finanziamenti ministeriali. Non solo: nel corso dell’incontro con la stampa seguito alla firma, il sottosegretario Bobba ha anche espresso la piena disponibilità del Governo a mettere in campo ulteriori risorse per la Sardegna, per consentirle di colmare più velocemente il gap accumulato con le altre regioni.

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Virginia Mura 4

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha presieduto, ieri pomeriggio a Cagliari, una riunione convocata per fare il punto sulla situazione degli ammortizzatori sociali in deroga in Sardegna, relativamente alle annualità 2014 e 2015. L’incontro, ospitato nella sede dell’assessorato del Lavoro, in via XXVIII Febbraio 1 a Cagliari, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl oltre ai rappresentanti della sede regionale dell’Inps.
L’appuntamento si è aperto con la comunicazione, da parte dell’assessore Mura, della notizia – la cui conferma è giunta in giornata – di un’ulteriore assegnazione di 50 milioni di euro dal Governo alla Sardegna, per la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2015. Tali risorse si aggiungono ai 21,6 milioni già attribuiti a luglio del 2015.
A fronte di questa potenziale “boccata d’ossigeno”, purtroppo, l’assegnazione rischia di essere del tutto vana ai fini della risoluzione della difficilissima vertenza con lo Stato riguardante il reperimento delle risorse necessarie all’integrale copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per 2014 e 2015. A causa, infatti, dell’interpretazione fortemente restrittiva fornita dal ministero del Lavoro (con nota del 21 dicembre scorso) secondo cui «l’interruzione nell’erogazione dell’indennità di mobilità determina il venir meno di un presupposto, quello della continuità, essenziale per la concessione dell’ammortizzatore», delle oltre novemila istanze dei potenziali beneficiari, al momento solo 2.190 avrebbero concrete possibilità di vedersi riconoscere il trattamento per il 2015 solo ed esclusivamente a fronte del completamento dei pagamenti per l’anno 2014. Senza questo completamento si rischia addirittura la cancellazione dell’istituto della mobilità in deroga per la Sardegna.
Va anche ricordato che le erogazioni del Governo registrano ancora la mancanza di una completa dotazione ministeriale, in riferimento al 2014, per circa 70 milioni di euro. Un paradosso insomma: da un lato il Ministero assegna 50 milioni, dall’altro non attribuendo le risorse mancanti per il 2014 – con la suddetta interpretazione – ne impedisce la spendita. Il risultato genera un’incomprensibile e irrazionale iniquità nei confronti dei lavoratori sardi coinvolti, uniche vittime di questa assurda vicenda.
Per affrontare l’emergenza è già stato chiesto e ottenuto un incontro urgente con il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, competente per gli ammortizzatori sociali. Il confronto si terrà a Roma mercoledì prossimo, 13 gennaio. Nel corso dell’incontro verrà chiesto che il Governo mantenga gli impegni assunti anche in sede parlamentare di integrare la copertura finanziaria necessaria. La Regione ribadirà la propria disponibilità a forme di compartecipazione, nel limite delle risorse disponibili, se fosse utile a chiudere definitivamente e rapidamente la vertenza e garantire il soddisfacimento delle legittime aspettative di questi lavoratori sardi.
Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Straordinaria in deroga, invece, non sussistono i limiti interpretativi già citati. I pagamenti per il 2015, dunque, potranno proseguire senza impedimenti.