23 December, 2024
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La Regione cerca di porre rimedio all’emergenza delle file infinite nei Pronto Soccorso degli ospedali sardi. L’obiettivo è  cercare di ridurre le file nei pronto soccorso ed assicurare interventi in ambulanza e in ospedale garantiti da professionisti specializzati nella medicina dell’emergenza-urgenza. Il tema è stato discusso e approfondito a Nuoro, nella sede dell’AILUN, su iniziativa dell’assessorato della Sanità in collaborazione con la stessa AILUN e SIMANNU, il Centro di simulazione medica di Nuoro. Oltre agli assessori Luigi Arru e Virginia Mura, titolare del Lavoro, erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, i direttori generali dei due assessorati, i commissari e i direttori sanitari delle Aziende, i rappresentanti delle due Università isolane, i vertici dell’Ordine dei Medici, i presidenti dei Collegi provinciali IPASVI, i componenti del Comitato Sanitario Emergenza-Urgenza. I principali attori del sistema dell’emergenza-urgenza regionale hanno avuto un’opportunità unica di confronto con tre autorevoli medici statunitensi esperti del settore provenienti dalla prestigiosa Harvard Medical School di Boston: Kevin Ban, Jonathan Edlow e Matt Babineau.

Il rinnovamento della sanità in Sardegna passa anche attraverso il nuovo modello di gestione del settore dell’emergenza-urgenza. È uno degli obiettivi strategici della Regione che punta a modificare, con l’aiuto dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo, e nel più breve tempo possibile, l’assetto della medicina d’urgenza.

«La nascita dell’AREUS, l’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza in Sardegna – ha detto l’assessore Arru – è solo il primo passo verso una gestione più omogenea e qualificata di tutti i soggetti interessati, dal sistema territoriale di soccorso al sistema ospedaliero. Tre sono i pilastri della nostra azione di cambiamento: cure territoriali, rete ospedaliera, emergenza-urgenza. Non c’è tempo da perdere – ha aggiunto Arru – entro pochi mesi dovremo decidere quale percorso intraprendere. Siamo ancora nella fase dell’ascolto, stiamo raccogliendo i suggerimenti e le richieste. Vogliamo analizzare le criticità per capire come intervenire sull’alta formazione dei medici e degli infermieri. Dobbiamo diffondere standard comuni per tutta la Sardegna, qualificare e riqualificare il personale in servizio presso il sistema di emergenza. Vogliamo restituire al Servizio Sanitario Regionale professionisti altamente specializzati con competenze omogenee nel rispetto dei più avanzati standard internazionali.»

La Regione guarda con attenzione allo schema applicato dal 2003 in Toscana dove, grazie alla partnership innovativa con i centri specializzati di Boston, è stato “importato” un modello che sta dando ottimi risultati. Il progetto formativo di riqualificazione e certificazione delle competenze, attraverso la “formazione dei formatori”, è un esempio unico in Italia.

«È replicabile anche in Sardegna – ha sottolineato l’assessore Arru – purché si tenga conto delle peculiarità del nostro territorio e si valorizzi quanto di buono già è stato fatto in questi ultimi anni”.

L’intervento finanziario è assicurato dalle risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. «I fondi ci sono – ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – adesso occorre programmare in tempi rapidi. Questo incontro conferma che la collaborazione tra assessorati può e deve dare risultati importanti. Nello specifico, i percorsi formativi di eccellenza e l’alta qualificazione dei dipendenti della sanità pubblica rientrano negli obiettivi del Programma FSE».

L’assessore Mura ha quindi sottolineato che «aver organizzato a Nuoro questa prima serie di incontri è l’ennesimo segnale di attenzione che la Giunta rivolge nei confronti del territorio nuorese e della sua popolazione».

Al termine della tavola rotonda, infine, i partecipanti hanno visitato il SIMANNU, Centro di simulazione medica che opera nel campo dell’alta formazione e dispone di attrezzature all’avanguardia per ogni tipo di esercitazione medica, dalle emergenze di primo soccorso agli interventi in sala operatoria.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha approvato il disegno di legge di riforma del sistema dei Consorzi Fidi che andrà ora all’attenzione della competente commissione consiliare.

«Stiamo riorganizzando un sistema che non riesce più a dare risposta alle esigenze delle imprese – spiega l’assessore Paci -. L’obiettivo di questo Ddl è razionalizzarlo, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. Allo stesso tempo, garantiamo ai Confidi un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi pubblici.»

Il percorso della riforma è iniziato dalla costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria lo scorso 27 febbraio, seguito da una serie di incontri con i Consorzi e con gli assessori coinvolti nella riforma, quelli del Lavoro Virginia Mura, dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Artigianato e Turismo Francesco Morandi. «In questo percorso abbiamo coinvolto i soggetti interessati per condividere i passaggi verso il nuovo sistema che vogliamo far partire entro giugno – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Infatti la versione definitiva di questo disegno di legge tiene conto di alcuni suggerimenti arrivati proprio dai Confidi. Puntiamo a un sistema sano, che vuol dire imprese che possono operare meglio sul mercato a vantaggio dell’intera economia regionale. E questo è importante soprattutto in un momento di crisi come questo».

La prima novità è costituita dal fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi: i criteri di ammissibilità per le imprese saranno fissati dalla Giunta per poi passare all’analisi della Commissione Bilancio in Consiglio regionale. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione «con il quale – spiega l’assessore Paci – vogliamo provare a prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio. Si tratta di un fondo volontaristico, nessuno è obbligato ad aderire, non è un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi».
Le modalità saranno stabilite anche in questo caso dalla Giunta dopo il confronto con i Confidi che vogliono aderire e il passaggio in Commissione consiliare. Terza e ultima novità, l’Osservatorio Confidi. Ne faranno parte 3 dirigenti dell’amministrazione regionale, un esponente della Sfirs e 1 dei Consorzi Fidi. A regime, i contributi saranno erogati solo ai Consorzi che aderiranno ma per i primi 18 mesi dall’entrata in vigore della legge questa clausola resterà congelata.

«È un’occasione importante per le imprese sarde, che in questo modo avranno un’opportunità in più per uscire da questo difficile momento – conclude l’assessore Paci –. Dobbiamo fare in fretta, siamo riusciti ad approvare questo disegno di legge con due mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria e ora andiamo avanti spediti.»

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Ieri, nella sede dell’assessorato del Lavoro, a Cagliari, si è svolto l’incontro tra l’Autorità di gestione e il partenariato, nel corso del quale sono state illustrate le procedure per la ripartizione dei fondi del Programma operativo FSE 2014-2020, pari a 444 milioni e 800 mila euro, per i prossimi sette anni.

La Sardegna può iniziare a programmare e spendere le risorse già nel 2015 perché la Commissione Europea ha approvato il nuovo PO FSE già nel dicembre del 2014. Gli strumenti attivabili nei prossimi anni riguardano cinque assi: occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione, capacità istituzionale, assistenza tecnica.

«La nuova programmazione – ha detto l’assessore Virginia Mura – ci consente di potenziare quanto abbiamo già realizzato finora. La riforma dei centri servizi per il lavoro è uno dei capisaldi dell’azione complessiva per il rilancio dell’occupazione, funzionale al rafforzamento del sistema, e alla realizzazione delle politiche di flexicurity per il reinserimento dei lavoratori nel ciclo produttivo. L’incontro odierno – ha aggiunto Virginia Mura – è stato molto importante. Dal confronto con il partenariato ci attendiamo contributi e suggerimenti preziosi per poter declinare al meglio gli interventi previsti.»

L’asse più importante è quello dell’occupazione, suddiviso in sei priorità. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone in cerca di occupazione e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali e il sostegno alla mobilità professionale. Non meno importanti sono gli interventi per l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al cambiamento. Il secondo asse prende in esame l’inclusione sociale. Il terzo riguarda l’istruzione e la formazione, con l’obiettivo, tra l’altro, di ridurre l’abbandono scolastico e migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione superiore. Una novità, invece, sono le risorse destinate all’asse della capacità istituzionale, e da investire nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici. L’ultimo asse, infine, è quello dell’assistenza tecnica.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha approvato l’erogazione di altri 300 milioni di euro di provenienza statale per il pagamento dei residui passivi, ovvero i debiti che non si sono potuti onorare a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità. Si tratta della terza tranche di finanziamenti, dopo i 300 dell’anticipo sulle somme dovute dallo Stato come arretrati della vertenza entrate e gli oltre 300, fuori contenzioso come quelli di oggi, arrivati da Roma un mese fa. L’importo complessivo destinato all’abbattimento dei residui passivi della Sardegna arriva così a quasi un miliardo di euro: il pagamento degli arretrati a pubbliche amministrazioni, enti locali, imprese è stato reso possibile dall’accordo di luglio firmato con il governo centrale. Sempre su proposta del vicepresidente della Regione sono stati attivati per il 2015 il patto regionale verticale, il patto regionale orizzontale e il patto regionale verticale incentivato: si tratta di 73 milioni di euro destinati a Comuni e Province, di cui 50 di incentivi statali e il resto messo a disposizione come spazio finanziario dalla Regione.
Su proposta della Presidenza è stata approvata la semplificazione delle procedure per la spesa del Fondo di sviluppo e coesione, con l’incarico alla Direzione generale della Presidenza di curare ogni altro aggiornamento. Via libera anche agli indirizzi per lo svolgimento delle elezioni dei sindaci e dei consigli dei Comuni della Sardegna per il 2015. Il direttore generale della Presidenza istituirà un ufficio temporaneo interassessoriale a sostegno delle attività del procedimento elettorale e sarà stipulata un’intesa con la Prefettura che fornirà supporto tecnico-amministrativo. È stata inoltre decisa l’integrazione del Tavolo di coordinamento che supporta e assiste il comune di Olbia per la definizione del Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale.
Su proposta dell’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, la Giunta ha deciso di estendere la rete telematica regionale attraverso la realizzazione di una rete metropolitana MAN (metropolitan area network) in fibra ottica nel territorio di Olbia, su richiesta dell’amministrazione comunale gallurese. L’intervento è reso possibile da un’economia di 1 milione 128mila euro derivante dal ribasso della società appaltatrice sul bando previsto dal Por-Fesr 2007-2013. L’obiettivo è quello di allargare il collegamento in banda larga ad altri edifici pubblici, soprattutto quelli distanti dal centro urbano, anche alcuni istituti scolastici.
La Giunta ha poi definito la sistemazione nelle Direzioni della Regione del personale della soppressa agenzia Sardegna Promozione. Su richiesta dell’assessore degli Affari generali, i 18 dipendenti saranno così ridistribuiti: 7 all’assessorato dell’Industria (al quale è stata demandato il compito di coordinamento delle attività di promozione economica, di sostegno della capacità di esportazione e penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esteri e di attrazione degli investimenti), 4 al Turismo, 3 a Pubblica istruzione e Presidenza, una all’Ersu di Sassari. Le competenze dell’Agenzia in materia di promozione e coordinamento turistico erano state attribuite all’Assessorato regionale del Turismo. Sono stati infine approvati i criteri e le modalità per l’individuazione del personale assegnato agli uffici di Gabinetto: si rende più flessibile la composizione degli uffici in applicazione della legge regionale n. 24 del 2014. Il personale è scelto su incarico fiduciario tra i dipendenti che non hanno qualifica dirigenziale, in ruolo nelle amministrazioni del sistema regionale e della pubblica amministrazione.
Via libera su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, al piano di “Tutela, protezione e valorizzazione della spiaggia La Pelosa di Stintino”, progetto da 18 milioni di euro (3,5 regionali) che non sarà sottoposto a ulteriori procedure di valutazione d’impatto ambientale. Il progetto è strutturato in 5 lotti funzionali: riqualificazione naturalistica del tratto del lungomare da “Approdo Beach” fino al residence “La Pelosetta”, circa un chilometro; opere naturalistiche di risanamento e protezione delle dune attive; opere di dragaggio dell’imboccatura del Porto dell’Ancora e utilizzo dei sedimenti per la ricostruzione dunale; realizzazione di opere complementari necessarie, per esempio di salvaguardia idraulica; riorganizzazione della viabilità, delle zone verdi e di quelle pedonali. È stato poi espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale della concessione mineraria temporanea per la coltivazione di terre da sbianca, caolino e argille bentonitiche denominata Monte Idda nel comune di Narcao. Via libera anche alla proroga dell’esercizio provvisorio per la Conservatoria delle Coste per il 2015 fino al 30 aprile, e parere positivo sulla valutazione d’impatto ambientale degli interventi di messa in sicurezza del Rio Casargiu ad Arbus.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, è stata approvata l’istituzione dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Si tratta di una integrazione al Piano di dimensionamento scolastico regionale, resa possibile grazie al fatto che dall’anno scolastico 2015-2016 anche in Sardegna si dovranno assumere gli atti necessari all’adozione dei Centri, che potranno rappresentare un interlocutore istituzionale per la realizzazione di azioni di accoglienza e orientamento. I Centri saranno collocati a Cagliari in via Macchiavelli, a Serramanna in via Sicilia e a Nuoro in via Toscana presso l’istituto tecnico Chironi: si tratta di una configurazione sperimentale.
La Giunta ha deciso, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, di rinnovare gli aiuti per le aziende del comparto suinicolo che ricadono all’interno delle zone di protezione e sorveglianza disposte per il controllo della peste suina africana. L’esecutivo estende dunque al 2013-2014 gli aiuti previsti per il biennio precedente: si tratta di risorse residue pari a 1 milione e 155mila euro, in capo all’Argea che provvederà all’istruttoria e all’erogazione dell’aiuto. Gli aiuti sono destinati alle aziende, specializzate nella vendita di animali da vita e da riproduzione, che pur non avendo subito l’infezione e operando nel pieno rispetto delle norme sanitarie, hanno subito danni anche economici per effetto della diffusione della peste suina. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, l’esecutivo ha anche approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche nei Comuni di Villa Verde e Arzana e la permuta di terreni sui quali insiste il diritto di uso civico e siti nel Comune di Marrubiu. Infine, è stato deciso di attribuire nuovamente alle Province e non più a Laore la competenza del rilascio dei tesserini fitosanitari.
Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta, nell’ambito della programmazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico elevato e molto elevato nei territori comunali perimetrati nel Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI), ha dato il via libera alle operazioni di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica del Rio “Sa Pedra Lada” stanziando 500mila euro. È stato inoltre deciso di riprogrammare 156mila euro (economie dell’intervento di completamento delle indagini sulla Diga di Santa Vittoria su Rio Mogoro per la conversione in diga di regolazione) per un intervento integrativo di riassetto funzionale del canale adduttore in sinistra Tirso, che sarà ripulito e riportato al corretto funzionamento.
Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta ha deciso di istituire il Comitato di Sorveglianza del Por Fse 2014-2020, incaricando l’Autorità di Gestione di acquisire le designazioni degli organismi rappresentato nel Comitato. La costituzione del Comitato sarà decisa con decreto del presidente della Regione. È stato poi approvato l’avvio della selezione dei centralinisti non vedenti, nel rispetto della legge sul collocamento mirato delle persone con disabilità.
Su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato la modifica dello Statuto della Carbosulcis, società partecipata al 100% dalla Regione. Le modifiche saranno votate da un’assemblea straordinaria convocata dall’assessore.

 

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Buone notizie per i lavoratori che attendono da mesi il pagamento degli ammortizzatori sociali. Il Governo, infatti, assegnerà presto alla Sardegna le risorse per pagare un’altra tranche degli ammortizzatori sociali del 2014 destinati ai numerosi lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. È il risultato dell’incontro svoltosi ieri sera a Roma tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e gli assessori del Lavoro di tutte le regioni italiane.
Il ministro Poletti ha annunciato che entro la fine di marzo, al più tardi agli inizi di aprile, sarà emanato il decreto con il quale saranno ripartite le risorse.
«Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore Virginia Mura al termine dell’incontro, svoltosi nella sede del Ministero – si tratta di un primo risultato importante ottenuto anche grazie alla sensibilità delle altre Regioni che non si sono opposte alla decisione di assegnare alla Sardegna una quota parte più che doppia rispetto a quanto ci spettava. Il decreto ci consentirà di avviare quanto prima il pagamento di almeno 4 mensilità.»
L’assessore Mura, infine, ha comunicato che va avanti la rivendicazione per poter disporre le somme che ancora restano da pagare, anche facendo ricorso a proprie risorse.

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L’incontro fra l’assessore del Lavoro Virginia Mura, la struttura tecnica dell’assessorato e i dirigenti dell’IFRAS, convocato per trovare una soluzione al ritardo nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori dipendenti della società Dalcas, impegnati nel Parco Geominerario, si è concluso positivamente. L’IFRAS, su sollecitazione dell’assessore del Lavoro s’è impegnata all’immediata liquidazione della mensilità di gennaio, ricorrendo a fondi propri, viste le inadempienze della società Dalcas. La società si è inoltre impegnata a ricorrere all’accesso al credito per ottenere la copertura della mensilità di febbraio, in attesa dei pagamenti delle fatture da parte della Regione, in base ai termini previsti dalla legge.

«Si tratta di una soluzione temporanea – ha rimarcato l’assessore Mura – in vista della risoluzione del contenzioso emerso tra le società, per dare una risposta immediata ai lavoratori, che grazie all’impegno dell’IFRAS potranno ottenere il pagamento dello stipendio di gennaio il prossimo lunedì 23, e quello di febbraio entro il corrente mese di marzo. La Regione – ha concluso l’assessore del Lavoro – sta realizzando, in accordo con i vertici aziendali dell’impresa capofila, un percorso che consenta di evitare incidenti di questo tipo, affinché i lavoratori vengano adeguatamente e costantemente tutelati.»

 

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Si è svolto ieri mattina, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro a Cagliari, un incontro fra l’assessore del regionale del Lavoro Virginia Mura e i rappresentanti delle segreterie confederali della organizzazioni sindacali dei lavoratori, per fare il punto sulla grave emergenza sociale rappresentata dalla ritardata assegnazione dei fondi statali relativi al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga dell’anno 2014.

Le organizzazioni sindacali hanno preso atto dell’impegno assunto dall’assessore di rivendicare con forza dal Governo l’assegnazione delle risorse necessarie per coprire l’intero fabbisogno ed hanno anche concordato sulla necessità di procedere con la massima urgenza, alla predisposizione di un disegno di legge che consente di provvedere all’erogazione di un sussidio ai lavoratori, in attesa dei fondi statali.

L’assessore Mura porterà al Governo nazionale le rivendicazioni della Sardegna al tavolo convocato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per il 25 marzo prossimo, a cui parteciperanno gli assessori del lavoro di tutte le regioni italiane.

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Ieri, a quattro giorni dalla promulgazione della Finanziaria che nella programmazione unitaria ha il suo asse portante e a sei dal via libera in Giunta alla delibera che la istituisce, si è riunita per la prima volta la cabina di regia della Programmazione Unitaria. La programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali per spendere presto e bene le risorse disponibili e attuare nei tempi previsti priorità e strategie di governo è la scommessa della Giunta guidata da Francesco Pigliaru.
L’obiettivo è agire velocemente per essere immediatamente operativi: il presidente Pigliaru e gli assessori della Programmazione Raffaele Paci, del Lavoro Virginia Mura e dell’Agricoltura Elisabetta Falchi hanno ufficialmente avviato i lavori della cabina di regia che dovrà coordinare tutti i processi della programmazione unitaria, proporre le priorità nell’azione amministrativa, verificare coerenza o discrasie con il Programma regionale di sviluppo e dei programmi di spesa in riferimento a obiettivi e risultati attesi, coordinare negoziazioni e attività con le autorità comunitarie nazionali.

«Dobbiamo fare in fretta e non perdere neanche un minuto – ha detto il presidente Pigliaru –. I bandi devono partire per riuscire a spendere i fondi in fretta e soprattutto bene, potenziando la loro efficacia già in fase di programmazione e rendendo così il loro utilizzo più incisivo per il territorio.»

«Abbiamo creato un database in cui monitoriamo contemporaneamente risorse e fondi, una sorta di pannello di controllo che ci dia immediatamente l’idea precisa di quante risorse abbiamo – ha detto l’assessore Paci -. Ora si tratta di individuare le priorità e poi entrare nel merito di ciascun argomento, da subito: infatti venerdì la Cabina di regia si riunirà con l’Unità di progetto di Coordinamento tecnico per discutere di istruzione, dalle infrastrutture agli interventi contro la dispersione scolastica. Lunedì nuovo incontro dei due gruppi di lavoro che parleranno di lavoro e di strategia smart specialization che guida la specializzazione produttiva delle imprese.»

L’Unità di progetto di Coordinamento Tecnico aiuterà ad affrontare e risolvere da subito i problemi connessi alla fase di attuazione dei Programmi (PO FESR, PO FSE, PO FEASR, PO FEAMP, PAC, PON, APQ), garantendo il rispetto degli impegni assunti, la realizzazione delle integrazioni tra Fondi e il conseguimento degli obiettivi.

Con la Programmazione integrata vengono individuate le strategie di governo (istruzione, lavoro, imprese, agricoltura, turismo, sanità, inclusione sociale, protezione dell’ambiente, infrastrutture, mobilità, semplificazione e qualità istituzionale, territorio, istituzioni e enti locali), definiti gli obiettivi per il 2015, quantificate le risorse e definita la copertura finanziaria. Gli obiettivi dei programmi 2014-2020 sono la Crescita intelligente (Ricerca e innovazione, Agenda digitale, Competitività dei sistemi produttivi), la Crescita sostenibile (Energia sostenibile e qualità della vita, Clima è rischi ambientali, tutela dell’ambiente) e la Crescita inclusiva (Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione).
I fondi comunitari del ciclo 2014-2020 sono già disponibili, dunque nel Bilancio sono incluse le annualità 2014-2015 per Fse e Fesr e 2015 per il Feasr, per un totale di 562 milioni. In aggiunta bisogna considerare circa 80 milioni di Fondi Pon e 600 di residui da spendere del ciclo 2007-2013 nei tre fondi.

Le risorse disponibili nelle casse delle 5 province commissariate sono sufficienti per pagare gli stipendi dei lavoratori dipendenti “in ruolo” per tutto il 2015.
La notizia è emersa nel corso di una riunione che si è tenuta questa mattina all’assessorato regionale degli Enti locali con i commissari di Cagliari, Medio Campidano, Carbonia Iglesias e Ogliastra (era assente quello dell’Amministrazione di Olbia Tempio). Il commissario della Provincia di Cagliari ha precisato che ci sono risorse per pagare i lavoratori precari soltanto sino al 31 luglio. Anche di questo si è discusso nel corso dell’incontro tra gli assessori regionali degli Enti locali, Cristiano Erriu, degli Affari generali, Gianmario Demuro, e del Lavoro, Virginia Mura, e i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, convocato per fare il punto sulla riorganizzazione del personale delle Province.
In attesa del riordinamento degli Enti locali, il cui testo è prossimo alla discussione in Consiglio regionale, e alla luce di quanto previsto dalla legge Delrio del 2014 (“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”), il Tavolo ha concordato sulla necessità di assicurare la prosecuzione del lavoro di analisi delle funzioni in corso di monitoraggio, anche in previsione dell’impatto sugli equilibri finanziari delle Province contenuto sulle disposizioni della legge nazionale di Stabilità.
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E’ ripreso questa mattina, in viale Trento, il confronto tra la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali. Il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori della Programmazione e Bilancio e del Lavoro, Raffaele Paci e Virginia Mura, hanno incontrato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Al centro del confronto i temi dello sviluppo e dell’occupazione.

La Giunta punta a coniugare le politiche di sviluppo con le politiche del lavoro e per questo ha deciso di cambiare il modello adottato finora, fatto prevalentemente di aiuto al reddito, da una parte, e formazione non mirata, dall’altro. Le nuove politiche del lavoro devono coniugare la continuità di reddito con la partecipazione attiva dei beneficiari del sostegno economico a percorsi di reinserimento nel mercato del lavoro. Per questo motivo il 2015 sarà l’anno della riforma e della riorganizzazione dei centri dei servizi per il lavoro.

La Giunta, intanto, sta incalzando il Governo nazionale per ottenere certezze sulle risorse del 2014 destinate ai lavoratori in regime di ammortizzatori sociali. L’esecutivo, su questo tema, non intende fare alcun passo indietro e vigilerà sui provvedimenti del ministero del Lavoro. Ai rappresentanti sindacali sono state poi illustrate tre delibere approvate nell’ultima seduta di Giunta regionale, quelle relative alla Programmazione unitaria (ovvero la costituzione di una cabina di regia per integrare i fondi europei, nazionali e regionali e spenderli in modo rapido e adeguato), la Programmazione territoriale (per valorizzare i territori assecondandone le peculiarità attraverso progetti di cui le stesse realtà locali si fanno promotori, con l’obiettivo di rilanciare sviluppo e occupazione) e gli indirizzi per la contrazione del mutuo infrastrutture da 700 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria. Per i prossimi incontri è stato concordato di esaminare misure concrete che siano in grado di armonizzare le politiche di sviluppo con le politiche del lavoro.