23 December, 2024
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La Giunta regionale ha dato oggi il via libera alla programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali, con l’approvazione di un nuovo modello di governance che individua due strutture, una Cabina di regia e una Unità di progetto di coordinamento tecnico, per affrontare e risolvere da subito i problemi connessi alla fase di attuazione dei Programmi (PO FESR, PO FSE, PO FEASR, PO FEAMP, PAC, PON, APQ), garantendo il rispetto degli impegni assunti, la realizzazione delle integrazioni tra Fondi e il conseguimento degli obiettivi.
«Il principio di concentrazione, alla base della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, e la necessità di finalizzare adeguatamente l’uso di risorse e competenze su obiettivi e risultati quantificabili, impone di chiarire le scelte di policy aggregate su tematiche strategiche – spiega il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Questo consente da un lato di assicurare unitarietà programmatica, finanziaria e di governance agli interventi da realizzare sul territorio regionale, definendo un quadro ampio ma coordinato di politiche, dall’altro di articolare quelle politiche in obiettivi specifici, progetti e attività declinati sul territorio. Concentrazione e integrazione delle risorse, dunque, maggiore orientamento ai risultati, attenzione ai territori e semplificazione, con l’obiettivo finale ma prioritario di non perdere mai più i finanziamenti europei, fondamentali ancora di più in un momento di crisi come questo.»
La cabina di regia sarà coordinata dal presidente della Regione o da un suo delegato. Ne faranno parte i tre assessori responsabili delle strutture in cui sono collocate le Autorità che sovraintendono alla gestione dei programmi cofinanziati.

«La programmazione unitaria è il principio cardine della manovra finanziaria per il 2015 – sottolinea l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci – integrare i fondi, spendere prima, subito e bene quelli europei, poi i nazionali e i regionali. Non ci possiamo più permettere di restituire a Bruxelles decine di milioni di euro come troppe volte è accaduto in passato.»

L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, sottolinea «l’importanza di riuscire a integrare le politiche del fondo sociale europeo FSE con tutte le altre per renderle più efficaci sul territorio».

L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, dice che «per centrare obiettivi strategici e sempre più ambiziosi per la crescita della nostra regione è indispensabile, come si propone la cabina di regia sui fondi, integrare le politiche di sviluppo rurale FEASR con il resto dell’economia».

Parteciperanno in base a specifiche esigenze anche gli altri assessori coinvolti a vario titolo nell’attuazione della Programmazione Unitaria.

«La Regione con la cabina di regia sui fondi vuole centrare le tre priorità indicate dalla Commissione Europea – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Crescita intelligente, attraverso lo sviluppo delle conoscenze e dell’innovazione; crescita sostenibile, basata su un’economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e più competitiva; crescita inclusiva, volta a promuovere l’occupazione, la coesione sociale e territoriale.»

La cabina di regia sarà coadiuvata da una Unità di progetto di coordinamento tecnico, coordinata dal Direttore pro tempore del Centro Regionale di Programmazione. Ne faranno parte le Autorità di Gestione dei fondi, le Autorità di Certificazione e il responsabile del Piano di Rafforzamento amministrativo, ma anche in base a specifiche esigenze i direttori generali degli Assessorati coinvolti a vario titolo nell’attuazione della Programmazione Unitaria. Avrà il compito di attuare gli indirizzi della Giunta, predisporre gli atti, elaborare documenti e proposte per la definizione di intese con gli Enti e le Amministrazioni territoriali necessari per il conseguimento degli obiettivi della Programmazione unitaria, coordinare le attività di comunicazione dei diversi Programmi per evitare sovrapposizioni.

Palazzo della Regione 1 copia

Foto d'archivio.

Foto d’archivio.

Una clamorosa manifestazione di protesta, è stata messa in atto questa mattina, nel cantiere del nuraghe Sirai, alla periferia di Carbonia, da due operai che sono saliti sulla gru mentre i loro colleghi hanno occupato lo stesso cantiere, per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati. Sul posto si sono recati gli agenti del Commissariato di Via Trieste e i carabinieri della Compagnia di Carbonia. Un’altra iniziativa è stata in atto da altri lavoratori, nell’ambito della stessa vertenza, con l’occupazione del municipio di Gonnosfanadiga mentre a Cagliari è stato attivato un presidio permanente davanti all’assessorato regionale del Lavoro.

A protestare sono i lavoratori della società Dalcas, che nel mese di gennaio ha pagato l’ultimo stipendio, relativo al mese di dicembre, ai suoi 180 lavoratori che fanno parte dell’organico dei 550 dell’Ati Ifras, il raggruppamento di imprese che lavorano all’interno dei cantieri del Parco Geominerario.

«In nessun modo – ha dichiarato stamane l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura – devono ricadere sui lavoratori le inadempienze delle aziende costituenti l’ATI. Abbiamo ingiunto alla Dalcas e in subordine alla capofila IFRAS di provvedere con urgenza al pagamento dei salari alle maestranze. In ogni caso – ha concluso l’assessore del Lavoro -, la Regione si impegna perché la situazione sia risolta in tempi strettissimi e vigilerà perché non si verifichino più altri casi simili.»

La Giunta Pigliaru lavora ad una riforma del finanziamento pubblico dei Consorzi Fidi per rafforzare le imprese sarde e renderle più competitive sul mercato. L’obiettivo è razionalizzare il sistema Confidi, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. Allo stesso tempo, garantire ai Confidi un adeguato supporto regionale, rafforzare i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzare l’erogazione dei contributi pubblici a favore del sistema.

La Giunta regionale intende raggiungere questi obiettivi attraverso un percorso iniziato dalla costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria, seguito da un disegno di legge di riordino dell’intervento pubblico nel settore dei Confidi (attualmente sono una ventina) che sarà approvato dalla Giunta entro marzo per poi passare in Consiglio.

«Vogliamo far partire il nuovo sistema entro giugno – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, incontrando i presidenti dei Confidi insieme agli assessori del Lavoro, Virginia Mura, e dell’Artigianato, Francesco Morandi, per condividere il disegno di legge -. Abbiamo intrapreso già dallo scorso anno un processo di razionalizzazione del sistema dei Confidi, perché un sistema sano vuol dire imprese che possono operare meglio sul mercato e questo è importante soprattutto in un momento di crisi come questo.».

Il fondo unico sostituirà i precedenti, tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria. «Dal Fondo Unico non si torna indietro perché in questo modo stiamo dando maggiori garanzie alle imprese stesse – ha assicurato il vicepresidente della Regione -. Poi da parte nostra c’è la massima apertura a cercare soluzioni che non penalizzino nessuno. Abbiamo il tempo che ci serve, prendiamocelo per condividere il percorso con tutte le associazioni».

Il disegno di legge della Giunta prevede anche l’istituzione di un Osservatorio che servirà a monitorare e valutare il funzionamento del sistema. La legge di riordino sarà approvata in Giunta entro marzo e passerà poi all’esame del Consiglio regionale: obiettivo finale, far partire la riforma entro giugno. «Presenteremo un disegno di legge che oggi siamo qui per discutere con tutti i Confidi e alla fine di questo processo legislativo che coinvolgerà pienamente il Consiglio regionale – ha concluso Raffaele Paci – ci aspettiamo un sistema del credito più efficace, più sano, più forte, più mutualistico anche nei rapporti tra i consorzi stessi, che dia quindi anche più garanzie alle nostre imprese.»

«Questa riforma è molto importante e sicuramente ha un suo punto di forza nel metodo di condivisione che si sta portando avanti con Assessorati e Confidi stessi – ha sottolineato l’assessore Mura -. Una riforma del settore è necessaria, infatti una delle prime difficoltà che ho trovato è stata l’impossibilità di dare risposte a Confidi perché eravamo bloccati dal patto di stabilità. Ora molti passi in avanti sono stati fatti, ne dobbiamo ancora fare, ma questo percorso di sicuro rafforzerà le nostre imprese sul nostro territorio.»

L’assessore Morandi ha assicurato che «le specificità del settore artigiano saranno tenute nel debito conto nelle proposte di riordino del settore” ma precisa che anche per i Confidi dell’Artigianato, più piccoli e frammentati, è importante essere inseriti in un sistema. Si tratta dunque di capire come dare risposte a un settore che vive una realtà difficile».

Raffaele Paci 2 copia

Virginia Mura 7
La Giunta regionale, attraverso l’assessorato del Lavoro, ha rimodulato le risorse Poic (Progetti operativi per l’imprenditorialità comunale) del fondo Por-Fse 2007/2013, destinando undici milioni di euro per favorire la nascita di nuove imprese in ambito comunale. Le risorse dovranno essere spese entro il 31 dicembre 2015. L’assessore Virginia Mura ieri mattina ha incontrato a Cagliari i rappresentanti dei Comuni sardi con oltre 20mila abitanti, per individuare un percorso condiviso che consenta di snellire le procedure burocratiche.
«Dobbiamo accelerare tutte le procedure previste – ha riconosciuto l’assessore Mura – in modo da spendere quante più risorse possibili su progetti di qualità, capaci di generare importanti ricadute occupazionali nei territori. L’intervento si è reso necessario per dare una risposta alle esigenze manifestate dalle amministrazioni locali, tenendo conto peraltro dei risultati ottenuti nelle fasi precedenti e della notevole differenza tra le due forme di finanziamento, Pisl e Poic. Sono infatti risultate 145 le domande presentate, a valere sui Pisl, per complessivi 3,1 milioni di euro, mentre ben 1.307 sono le domande relative ai progetti Poic. Oltre all’incremento di 11 milioni per i Poic, abbiamo stanziato altri 6 milioni a favore del microcredito, che sta fornendo risultati incoraggianti.»
I rappresentanti dei Comuni hanno fornito una serie di utili suggerimenti per snellire le procedure, pur nel rispetto dei percorsi previsti dall’Unione Europea. E raccogliendo la loro specifica proposta, l’assessore Mura ha garantito l’avvio di un percorso di animazione territoriale, in modo da informare in maniera adeguata e tempestiva le imprese interessate a questo tipo di progettazione. Entro l’11 marzo si concluderà la prima fase: per quella data l’assessorato del Lavoro renderà noti i termini per la presentazione delle nuove domande. L’istruttoria sarà sempre garantita dalla Sfirs, la finanziaria regionale.

La Regione ha autorizzato una nuova proroga, al prossimo 16 marzo, dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione ai corsi per OSS (Operatore Socio Sanitario) che sarebbero scaduti a fine febbraio. La selezione riguarda i percorsi formativi per disoccupati e occupati che, a fine corso, otterranno la qualifica di OSS.
«La proroga – spiega l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – nasce dall’esigenza di venire incontro alla difficoltà di ottenere in tempi brevi il modello Isee 2015 in conformità alla normativa vigente». Risulta, infatti, che l’INPS stia riscontrando problemi nell’istruttoria delle pratiche.
L’assessore Mura, inoltre, precisa che non sarà possibile concedere una nuova proroga e quella appena decisa sarà dunque l’ultima. «Un altro allungamento dei termini – sottolinea l’esponente della giunta Pigliaru – renderebbe impossibile il rispetto di quanto stabilito nella delibera che ha assegnato il finanziamento e, soprattutto, l’utilizzo delle risorse previste entro il 31 dicembre 2015, ultima data utile per la spesa del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013».
Se non fossero spesi nei tempi previsti, i finanziamenti andrebbero restituiti all’Unione Europea.
Virginia Mura 7

 

Palazzo della Regione 2 copia
La Giunta regionale ha deliberato la spesa di 39 milioni di euro per la proroga dei piani personalizzati della legge 162. Nel corso della riunione di questa mattina, la Giunta ha approvato anche una delibera che istituisce il Tavolo regionale per il miglioramento della sicurezza degli interventi chirurgici.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato la costituzione di un Comitato Tecnico di monitoraggio e di controllo del programma di chiusura della Carbosulcis. Il Comitato, di cui fanno parte i direttori generali della Presidenza e dell’Industria e i direttori del Servizio Partecipate e del Servizio Attività estrattive, avrà il compito di verificare l’attuazione del piano di chiusura della miniera di Nuraxi Figus, prevista entro il 2027.
Approvata una rimodulazione di fondi PILS-POIC del Fondo Sociale Europeo 2007-2013. La delibera, proposta dall’assessore Virginia Mura, prevede di destinare 6 milioni di euro al Fondo per il Microcredito. Sempre su proposta dell’assessore Mura, la Giunta ha approvato una delibera sui contributi per l’integrazione dei fondi rischi dei Consorzi Fidi del settore cooperazione, riferiti alle annualità dal 2008 al 2014.
Tra le delibere approvate, anche quella che, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, concede il nulla osta all’immediata esecutività della delibera del commissario dell’AREA (Agenzia regionale edilizia abitativa) che proroga l’esercizio provvisorio dal 1 marzo al 30 aprile 2015. La delibera invita AREA ad approvare quanto prima il bilancio 2015.
Via libera alla delibera che modifica lo Statuto della Film Commission e nomina il Consiglio di Amministrazione della stessa Fondazione. I componenti del CdA sono: Antonio Luigi Grimaldi, Marco Benoni, Susanna Diliberto, Sergio Scavio e Andrea Contu.
L’attuale sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, è stato nominato Commissario straordinario dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna. La Giunta, infine, ha designato i rappresentanti regionali nel Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio di Oristano: sono Rita Casu e Maria Rosaria Brisi.

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Al via in Sardegna la sperimentazione del contratto di ricollocazione di Flexicurity. Una nuova misura, un modello innovativo di attuazione delle politiche attive del lavoro, per quasi 3.000 lavoratori in mobilità in deroga.
Con il contratto di ricollocazione si sperimenta per la prima volta in Sardegna un sistema che consente di superare l’attuale logica del sostegno al reddito, per favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti percettori di ammortizzatori sociali.
«Con l’avvio di questa misura – afferma l’assessore del Lavoro Virginia Mura – la Regione coglie un’opportunità, prevista per tutte le regioni, di adottare il contratto di ricollocazione, attraverso i fondi ministeriali dedicati, e innescare un processo virtuoso, che con l’integrazione di operatori pubblici e privati, consente di ottimizzare gli strumenti e cogliere le occasioni di reinserimento nel mercato del lavoro.»
«L’obiettivo – spiega l’assessore – è quello di favorire il passaggio dalle misure passive alle politiche attive, tracciando una linea di continuità con le altre misure di flexicurity, consentendo ai lavoratori in regime di mobilità in deroga, di impiegare il tempo di inattività, nella ricerca di una nuova occupazione, affiancati dai centri servizi per il lavoro e dai soggetti privati accreditati iscritti all’elenco regionale.»
«È importante evidenziare – sottolinea l’esponente della Giunta Pigliaru – la centralità dei servizi pubblici per l’impiego, e il coinvolgimento dei soggetti privati accreditati, i quali saranno incentivati dal contratto di ricollocazione, al conseguimento del risultato che consiste appunto nella ricerca di una nuova occupazione.»
Il contratto di ricollocazione viene finanziato attraverso le risorse del Fondo per le politiche attive del lavoro del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ammontano a 8 milioni e 700 mila euro, cui si aggiungono circa 2 milioni e 800 mila euro di fondi del PO FSE 2014-2020).
La misura prevede che il lavoratore si rechi presso i CSL per la presa in carico, la profilazione e quindi l’avvio dell’orientamento per indirizzarlo verso la scelta più consona alle proprie esigenze, attitudini e competenze. In questa fase al lavoratore viene riconosciuto un voucher del valore 4 mila euro, e si passa allo step successivo che consiste nell’interazione con un soggetto accreditato, il quale avrà un ruolo attivo nella ricerca di una nuova occupazione. L’erogazione del voucher sarà commisurata alle potenzialità di reinserimento, e condizionata al raggiungimento del risultato da parte del soggetto accreditato.
L’altro aspetto innovativo è rappresentato dal principio di condizionalità, che stabilisce un nesso diretto tra l’erogazione del sostegno al reddito – ammortizzatore sociale – e l’effettiva disponibilità del destinatario della misura di politica attiva ad accedere a nuova occupazione.

 

Virginia Mura 7

Le domande per le richieste di ammortizzatori sociali in deroga saranno valide anche attraverso il solo invio al portale di Sardegna Lavoro: www.sardegnalavoro.it. Lo fa sapere l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, dopo aver appreso di una temporanea difficoltà di accesso al sistema informatico dell’INPS.
Le istanze di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga si riferiscono all’anno 2015. Le norme prevedono la presentazione contestuale all’INPS ed alla Regione. Da ieri, in attesa del ripristino del sito INPS, basterà l’invio delle richieste a www.sardegnalavoro.it.

L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha sollecitato il ministero del Lavoro perché siano pagati tempestivamente gli ammortizzatori sociali in deroga del 2014, la cui corresponsione è stata temporaneamente sospesa dalle sedi INPS della Sardegna in seguito all’esaurimento dei fondi assegnati dal Governo.
La richiesta dell’Assessorato è urgente anche in considerazione della situazione di grave difficoltà economica nella quale si trovano i lavoratori e le loro famiglie. I pagamenti degli ammortizzatori riprenderanno non appena saranno resi disponibili i fondi stanziati con il nuovo decreto interministeriale che ripartisce 225 milioni di euro tra le Regioni interessate.
Oltre alle risorse statali, la Regione, tenuto conto dell’elevato numero di lavoratori coinvolti, metterà a disposizione risorse proprie per consentire una congrua copertura del fabbisogno 2014. Un intervento in tal senso è già stato concordato con il ministero del Lavoro.
Virginia Mura 7

 

L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha espresso soddisfazione per la firma della convenzione tra il ministero del Lavoro e le Regioni per l’assegnazione delle risorse necessarie a garantire il pagamento degli assegni ai Lavoratori Socialmente Utili.
«È un risultato importante – ha commentato l’assessore del Lavoro – a differenza degli anni passati, che vedevano la firma delle convenzioni con grave ritardo, per il 2015 la sottoscrizione arriva prima della fine del mese di gennaio». In tal modo, la Regione ha la certezza delle risorse (oltre 500 mila euro) e i 66 LSU sardi avranno la garanzia della continuità del reddito. «Il prossimo obiettivo della Regione – ha concouso l’assessore Mura – è individuare gli strumenti per la fuoriuscita dei lavoratori dal bacino degli LSU.»