Dopo l’audizione di questa mattina nella Seconda commissione del Consiglio regionale, i lavoratori della formazione professionale L. 47/79 in mobilità o cassa integrazione, hanno valutato positivamente gli impegni presi e, pur mantenendo lo stato di agitazione, hanno deciso, in attesa di conoscere l’esito dell’audizione nella stessa commissione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, e le conseguenti iniziative che la Giunta regionale intenderà intraprendere per dare finalmente attuazione alle leggi, la sospensione delle iniziative di mobilitazione programmate per domani, venerdì 27 giugno 2014.
Laore e Agris cominciano a dialogare tra loro. Una delibera, presentata oggi in Giunta dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, lo sancisce. Il dialogo avviene sui controlli delle produzioni agroalimentari a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità. La vecchia amministrazione aveva trasferito il compito da Laore ad Agris, lasciando le competenze in Laore. Ora il dialogo permette a Laore di effettuare le verifiche e ad Agris di emettere le certificazioni. Un passaggio indispensabile per evitare il blocco che si era creato. Ma solo una soluzione temporanea in attesa della completa riorganizzazione delle agenzie agricole della Regione.
Sempre su proposta dell’assessore Falchi, sono state approvate altre tre delibere: una che aggiorna i confini del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, una che proroga i termini di presentazione delle comunicazioni sui reflui, una che stanzia oltre 4 milioni per i Libri genealogici.
Come annunciato in occasione della delibera di commissariamento di Sardegna Promozione, oggi l’assessore del Turismo Francesco Morandi ha presentato la delibera che istituisce l’Unità di missione Expo. La struttura operativa coordina tra loro gli assessorati del Turismo, dell’Agricoltura, della Sanità e dell’Industria. I temi che la Sardegna affronterà nell’esposizione internazionale dell’anno prossimo a Milano riguardano infatti la filiera dell’agroalimentare e la longevità. Proprio per sviluppare questo tema è stato coinvolto anche l’assessorato della Sanità. L’assessorato degli Enti locali inserirà nel programma della Sardegna all’Expo anche il progetto “I borghi della salute” attualmente in fase sperimentale nei paesi della Marmilla. Interessante anche il progetto, proposto da Morandi, “Sardegna spiaggia dell’Expo“. La Giunta, nell’approvare la delibera, si è assunta il compito di continuare a definire gli indirizzi strategici.
La Giunta ha poi approvato la delibera presentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che stanzia 6 milioni per la custodia e messa in sicurezza della miniera della “Fluorite di Silius” in liquidazione, in attesa della conclusione delle lunghe procedure relative al bando di concessione vinto da Fluorsid.
Ampia e ricca di valutazioni positive la relazione, approvata dalla giunta, sull’attività dell’Istituto superiore regionale etnografico presentato dall’assessore della Cultura Claudia Firino. Positivo anche il bilancio economico dell’Isre.
La Giunta ha poi approvato lo statuto dell’Agenzia regionale del lavoro presentato dall’assessore Virginia Mura e due delibere presentate dall’assessore della Sanità Luigi Arru. Con la prima si avviano i piani personalizzati di sostegno relativi alla legge 162. Con la seconda vengono stanziati 500mila euro a favore delle associazioni di volontariato che operano nel campo dell’assistenza agli infermi.
Prorogata, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore agli Affari generali Gianmario Demuro, la validità della convenzione tra la Regione e la società in house SardegnIT. La scadenza è ora il 31 dicembre 2014.
Tra le delibere presentate dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci, una precisa lo sconto Irap per le amministrazioni pubbliche con attività commerciali e una trasferisce 11mila euro da fondo di riserva al piano di stabilizzazione dei precari.
Infine le tre delibere presentate dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano e approvate dalla Giunta. Con la prima si definisce un accordo con Comieco per la raccolta e il riciclo degli imballaggi. Un accordo analogo, ha annunciato Spano, è in corso di definizione, con il Consorzio regionale carta e cartone. Con la seconda si approva il bilancio della Conservatoria delle coste. Con l’ultima si aggiorna il piano di gestione dei rifiuti del porto di Arbatax.
I lavoratori della formazione professionale L. 47/79 in #cassa integrazione o mobilità in deroga, hanno lanciato un appello all’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura e, per conoscenza, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al presidente della 2° commissione del Consiglio regionale, Gavino Manca, ed alle organizzazioni sindacali.
«Sono trascorse oltre due settimane – scrivono i lavoratori – da quando le abbiamo inviato una richiesta, sottoscritta da 60 di noi, nella quale Le chiedevamo di attivarsi con urgenza per porre in essere ogni provvedimento utile alla applicazione delle norme che lo scorso anno il Consiglio regionale ha approvato per cercare di risolvere in modo definitivo la drammatica situazione nella quale, da ormai troppi anni, ci troviamo coinvolti.»
«Purtroppo – aggiungono i lavoratori della formazione professionale L. 47/79 – spiace constatare, non solo la mancata adozione di qualsivoglia provvedimento in tal senso da parte Sua, ma persino la totale indifferenza mostrata di fronte al nostro accorato appello, considerato che non si è neanche preoccupata di farci pervenire alcuna risposta. Riteniamo che questo comportamento non sia rispondente al ruolo che riveste e non produca altro che l’ampliamento della distanza, già fin troppo marcata, tra i cittadini e i propri amministratori. Ci permettiamo, pertanto, di rinviarle il nostro precedente appello nella speranza che vorrà attivarsi nel più breve tempo possibile per ricercare una soluzione definitiva a questa inaccettabile condizione nella quale siamo costretti a vivere da troppi anni.»
«La informiamo sin d’ora – concludono i lavoratori della formazione professionale L. 47/79 – che se non dovessimo ricevere alcun riscontro anche alla presente, è nostra ferma intenzione attivarci, sin dalla prossima settimana, per rendere più visibile la nostra protesta a tutela dei diritti che le leggi ci riconoscono.»
DIMITRI LANGIU – ESIEA – MOB DEROGA
MARIA ANTONIETTA PIPPIA – ENAIP – CIG DEROGA
ANDREA ABELTINO – ESIEA – MOB DEROGA
GIANLUCA ARGIOLAS – CRFPA – CIG DEROGA
ALESSANDRA BERTOCCHI – ESIEA – MOB DEROGA
ALESSANDRA BONSIGNORE – ANAP – CIG DEROGA
MARIA ANTONIETTA BRANDAS – ENAP – CIG DEROGA
MICHELE BRIGAGLIA – ENAP – CIG DEROGA
CLAUDIA BRIOCCIA – ENAIP – CIG DEROGA
BARBARA CALABRESE – ENAIP – CIG DEROGA
MARIA CANCILLERI – CRFPA – CIG DEROGA
GERONIMO CARRERAS – ENAIP – CIG DEROGA
MONICA CASU – ENAIP – CIG DEROGA
MARCO CASU – ENAIP – CIG DEROGA
ANTONELLA COCCO – ENAP – CIG DEROGA
MAURO CLAY COMPARETTI – ENAP – CIG DEROGA
ALBERTO COSSU – ENAIP – CIG DEROGA
MARIA AUSILIA DEFRAIA – CNOS FAP – MOB DEROGA
CONSUELO DESOGUS – ANAP – CIG DEROGA
ROBERTO DORIA – ENAIP – CIG DEROGA
ANGELO FAVARON – CNOS FAP – MOB DEROGA
LAURA FIGUS – CRFPA – CIG DEROGA
STEFANIA FOIS – IRIAPA – CIG DEROGA
MASSIMILIANO FOTZI – ENAIP – CIG DEROGA
ROBERTA FRALLEONE – ISOGEA – MOB DEROGA
MANUELA FRAU – CRFPA – CIG DEROGA
FABIO FRONGIA – CRFPA – CIG DEROGA
PIERO ANTONIO ISOLA – ESIEA – MOB DEROGA
MARIO LANNI – ESIEA – MOB DEROGA
PASQUALE MARRAS – EX IMEF ITALIA – MOB DEROGA
CRISTINA MASCIA – IRIAPA – CIG DEROGA
NATALIA MATTANA – IRIAPA – CIG DEROGA
AMEDEO MATTEU – ENAP – CIG DEROGA
SAMANTHA MEREU – ENAP – CIG DEROGA
MAURIZIO ORTU – ENAIP – CIG DEROGA
DONATELLA ORTU – ENAIP – CIG DEROGA
ALESSANDRA PAUTASSO – CIF – CIG DEROGA
MARIA BONARIA PINNA – ESIEA – MOB DEROGA
MASSIMO PISANI – CNOS FAP – MOB DEROGA
FRANCESCO PITTAU – ESIEA – MOB DEROGA
ADRIANA PODDA – ENAIP – CIG DEROGA
NICOLINA PUGGIONI – ENAIP – CIG DEROGA
DANIELA PUSCEDDU – ESIEA – MOB DEROGA
NICOLA SANNA – ENAIP – CIG DEROGA
LOREDANA SCHIRRU – ANAP – CIG DEROGA
ANGELA SIMONE – EX IMEF ITALIA – MOB DEROGA
FRANCA SPIGA – IRIAPA – CIG DEROGA
FABRIZIO SULAS – ENAP – CIG DEROGA
ALBERTO TINTI – ENAP – CIG DEROGA
GIORGIO TODDE – ENAIP – CIG DEROGA
GIANFRANCO TRUDU – ENAIP ì – CIG DEROGA
PAOLA URAS – IRIAPA – CIG DEROGA
EMANUELE VACCA – ENAIP – CIG DEROGA
MARIA GRAZIA VENTRONI – IRIAPA – CIG DEROGA
ELEONORA VENTURA – ENAIP – CIG DEROGA
GRAZIELLA VIZZARRI – ENAIP – CIG DEROGA
Si conclude domani, 19 giugno, a Cagliari, presso la Sala conferenze del #Piccolo Auditorium comunale, in piazza Dettori 8, a Cagliari, il progetto #ICoD – Insieme contro ogni discriminazione.
Il progetto, co-finanziato dal Fondo europeo per integrazione di cittadini di Paesi terzi (FEI) nell’ambito dell’azione “Rete Nazionale Antidiscriminazioni”, è stato realizzato dalla Presidenza della Regione Sardegna in partenariato con la provincia di Cagliari, il comune di Oristano, l’Asl 8 di Cagliari, l’organizzazione non governativa Soleterre-strategie di pace Onlus, l’Unicef, la Fondazione Caritas San Saturnino Onlus, l’Università degli studi di Milano – Bicocca e l’Osservatorio sui media Cares di Pavia.
L’incontro, che vedrà la partecipazione degli assessori regionali alla Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, e al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, Virginia Mura, del direttore dell’Area Advocacy nazionale e internazionale Unicef Italia, Ferruccio Cortesi, e di Marco Zurru, docente di Sociologia economica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, oltre che la presenza di tutti i partner sardi e nazionali coinvolti, costituisce un momento pubblico di presentazione dei risultati raggiunti e l’occasione per una riflessione condivisa con le istituzioni e gli attori che operano con gli stranieri sul territorio.
Alla presentazione del progetto, di cui sarà distribuito ai presenti una breve pubblicazione del rapporto di sintesi, seguirà poi alle ore 12.00 una tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del territorio contro discriminazione e xenofobia”, moderata dal giornalista dell’unione Sarda Giuseppe Deiana.
La criticità della situazione socio-economica del Paese ed in modo particolare della nostra regione, rende ormai indilazionabili non solo efficaci politiche di sviluppo, ma anche misure di riorganizzazione dei servizi per il lavoro e per la formazione professionale, per renderle adeguate ad affrontare con successo le nuove sfide che la crisi pone alle persone, alle imprese, alle istituzioni e alle parti sociali.
Le scelte strategiche ci sono: entro il 2014 ed in pieno semestre di presidenza italiana nel #Consiglio dell’Unione Europea, le Regioni debbono dimostrare di avere allineato la governance dei sistemi formativi locali agli adempimenti programmatici richiesti dall’UE per l’assegnazione dei fondi strutturali 2014-2020.
La Regione Sardegna ha anticipato tale scadenza presentando il 9 giugno a Cagliari, presso la sala convegni del T-Hotel, il nuovo sistema regionale di apprendimento permanente (#lifelonglearning), centrato sulle “competenze” come avviene nei principali Paesi europei.
Alla presenza di oltre 200 qualificati operatori degli organismi di formazione, delle Province, dei centri servizi per il lavoro, delle parti sociali e delle istituzione scolastiche ed universitarie, Luca Galassi, Direttore del Servizio della Governance della Formazione Professionale, ha illustrato l’architettura delle regole (standard) che consentiranno ai lavoratori ed ai giovani di veder riconosciute e certificate le competenze professionali acquisite, sia attraverso percorsi formativi regionali, sia attraverso esperienze lavorative o anche extra-lavorative. In questo modo le qualificazioni attestate dalla Regione Sardegna avranno validità su tutto il territorio nazionale e saranno collegate al quadro europeo delle qualifiche.
Si tratta di una delle “infrastrutture di sistema” necessarie per raggiungere concretamente i risultati espressi dalle politiche di programmazione, passando “dalle parole ai fatti”.
L’evento, animato dal giornalista Andrea Frailis, ha consentito di ricostruire le ragioni profonde del cambiamento in atto, di coglierne i nessi con l’evoluzione dello scenario socio-economico e di mercato del lavoro, e con l’evoluzione della legislazione e delle esperienze relative alla formazione professionale.
Davide Zepponi, responsabile del Settore Programmazione della Formazione professionale, ha presentato il modello di standard professionali, formativi e di certificazione sviluppato a partire dal 2007 con il supporto tecnico delle società Studio Méta & associati, Poliedra e Dispositivi tecniche e metodologie, e che costituisce una preziosa risorsa per persone, imprese e organismi formativi.
Il Repertorio regionale delle figure professionali (RRFP), consultabile sul sito tematico “sardegnalavoro” (http://www.sardegnalavoro.it/formazione/repertorio) conta già oggi 255 figure professionali articolate in 24 settori economici e costituisce riferimento per la progettazione formativa e per la certificazione delle competenze; la procedura di aggiornamento del Repertorio è disponibile sul portale http://www.aggiornamentorrfpsardegna.it.
Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, della Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, in chiusura degli interventi della mattinata che hanno visto il contributo di rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e dei referenti delle Regioni, dopo avere valorizzato il lavoro svolto in questi anni dalla struttura regionale, ha raccolto e rilanciato la sfida ancora oltre, sottolineando come un quadro di regole e di strumenti operativi così avanzato imponga oggi di avviare la riforma della legge regionale sulla formazione professionale.
Il convegno è proseguito con una sessione pomeridiana in cui la platea, sempre attenta e numerosa, ha potuto analizzare e verificare nel concreto, grazie al coinvolgimento di esperti provenienti dal mondo del lavoro, sia la nuova metodologia di progettazione formativa “per competenze” e la relativa valutazione, sia il funzionamento delle procedure regionali di alimentazione del Repertorio regionale delle Figure professionali che assicurano, attraverso un processo strutturato, la verifica dell’effettiva aderenza dei contenuti delle figure ai contesti economico-produttivi, garantendo il valore e la spendibilità della formazione e della relativa certificazione delle competenze.
«Una proroga di almeno un anno dei contratti in scadenza il prossimo 30 settembre, per i circa trecento operatori dei Csl, Cesil e Consorzio delle Due Giare». Facendo proprio l’orientamento unanime della #Commissione “Lavoro e Cultura”, il presidente Gavino Manca ha rivolto un appello agli assessori del Personale, Gianmario Demuro, e del Lavoro, Virginia Mura, per la presentazione di uno specifico disegno di legge.
La Seconda Commissione ha concluso nei giorni scorsi un ciclo di audizioni sulla situazione dei servizi per il lavoro e per l’impiego. Insieme con la proroga della scadenza dei contratti, fissata al 30 settembre 2014 dalla legge regionale n. 40\2013, all’attenzione del parlamentino “Lavoro e Cultura”, anche le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori, sulla base della legge n. 38 (approvata lo scorso dicembre in Consiglio regionale, con la quale si è autorizzata l’Agenzia regionale del lavoro ad indire concorsi pubblici).
«Confermo l’obiettivo della stabilizzazione dei lavoratori Csl, Cesil e del consorzio Due Giare – ha dichiarato Gavino Manca – ma, tenuto conto del percorso condiviso in Commissione, ribadisco l’urgenza di procedere con la proroga dei contratti prossimi alla scadenza, in attesa che siano definite le procedure ed espletati i necessari adempimenti amministrativi. Tutto questo – ha concluso il presidente della Commissione “Lavoro e Cultura” – in continuità con il progetto complessivo di riforma e di riordino delle funzioni dei Centri per i servizi e per l’impiego su cui sta lavorando la Giunta regionale.»
L’incontro, che vedrà la partecipazione degli assessori regionali della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, e del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, Virginia Mura, del direttore dell’Area Advocacy nazionale e internazionale Unicef Italia, Ferruccio Cortesi, e di Marco Zurru, docente di Sociologia economica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, oltre che la presenza di tutti i partner sardi e nazionali coinvolti, costituisce un momento pubblico di presentazione dei risultati raggiunti e l’occasione per una riflessione condivisa con le istituzioni e gli attori che operano con gli stranieri sul territorio.
Alla presentazione del progetto, di cui sarà distribuito ai presenti una breve pubblicazione del rapporto di sintesi, seguirà poi alle ore 12.00 una tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del territorio contro discriminazione e xenofobia”, moderata dal giornalista dell’unione Sarda Giuseppe Deiana.
Definire in tempi certi le procedure per la stabilizzazione degli oltre trecento operatori dei Csl, Cesil e Consorzio delle due Giare, e valutare l’ipotesi di una proroga della scadenza (30 settembre 2014) dei contratti a tempo determinato per i lavoratori dei servizi per l’impiego: è questo l’invito rivolto dal presidente della Seconda commissione, Gavino Manca, agli assessori regionali del Lavoro e del Personale, a conclusione delle audizioni dei due componenti l’esecutivo e dei cinque rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Sadirs e Fedro).
Il “caso” è quello noto e che, nel corso dell’ultimo decennio, ha registrato ben otto interventi legislativi da parte del Consiglio regionale (leggi 20/2005; 13/2012; 17/2012; 25/2012; 3/2013; 10/2013; 38/2013 e 40/2013): riguarda il personale assunto con contratto a tempo determinato negli Enti Locali e poi trasferito (nelle more del riordino istituzionale degli enti territoriali e del sistema dei servizi per il lavoro e lo sviluppo) per effetto della legge regionale n.10 del 29 aprile 2013, all’Agenzia regionale per il lavoro. La legge n.38, approvata dal Consiglio regionale il 20 dicembre 2013 ha quindi disposto l’autorizzazione per l’Agenzia regionale del lavoro ad indire i concorsi pubblici per l’assunzione del personale a tempo indeterminato per i servizi per il lavoro, fissando al 31 dicembre 2014 la scadenza delle procedure selettive. Successivamente, il 30 dicembre 2013, il Consiglio ha approvato la legge n.40 che fissa al 30 settembre 2014 la scadenza dei contratti a termine dell’Agenzia regionale del lavoro. Riguardo a tale data, nel corso delle rispettive audizioni, Giampaolo Spano (Uil), Antonio Cois (Cgil) e Davide Paderi (Cisl) hanno espressamente invitato la Giunta, la commissione e il Consiglio regionale a procedere con una proroga dei contratti, evidenziando le lungaggini e la complessità della selezione pubblica. Al contrario, i rappresentanti di Sadirs, Luciano Melis, e Fedro, Antonello Troffa, hanno manifestato perplessità sull’ipotesi di una proroga della scadenza dei contratti a tempo determinato, ribadendo l’opportunità di procedere con i concorsi, pur nelle difficoltà che derivano dai limiti di spesa e di finanza pubblica, ad incominciare dal vincolo del 3% di nuovi assunti sul totale del personale regionale cessato.
L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, nel suo intervento, ha ribadito l’impegno per un miglioramento dei servizi per l’impiego («devono fare incontrare per davvero domanda e offerta di lavoro») e l’avvio delle attività di formazione rivolte agli operatori dei Csl (sia quelli ex ministeriali che quelli con contratto a tempo determinato). L’assessore ha annunciato la predisposizione della bozza dello statuto dell’Agenzia regionale del lavoro e la definizione della pianta organica, assicurando che entrambi i documenti saranno tempestivamente trasmessi in commissione per il parere di competenza e portati all’attenzione della Giunta per la necessaria approvazione.
L’assessore del Personale, Gianmario Demuro, ha rimarcato il contesto nel quale si colloca il “caso” del personale Cesil e Csl («una legislazione parzialmente dichiarata incostituzionale ma è in vigore la disciplina regionale, legge n. 38 del 20 dicembre 2013, che stabilisce l’indizione dei concorsi pubblici») ricordando i vincoli della spesa pubblica, unitamente ai limiti fissati per le assunzioni e all’obbligatorietà dei concorsi per l’accesso alla pubblica amministrazione.