22 November, 2024
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assessora Virginia Mura
L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, è intervenuta ieri in commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, sulla situazione dei Centri per l’impiego in Sardegna.
«Al nostro insediamento abbiamo ereditato una situazione molto difficile, con 8 otto province non coordinate, con disomogeneità nei servizi e 16mila lavoratori in mobilità in deroga. Con la Legge regionale n° 9 del 2016, approvata all’unanimità, abbiamo stabilizzato 300 precari e trasferito personale dal ministero del Lavoro e dalle province, portando la pianta organica dell’Aspal, la nuova Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, a 800 unità, previste dalla stessa legge di riforma», ha detto Virginia Mura. Già nel 2014 la Regione Sardegna ha avviato una sperimentazione dei nuovi servizi personalizzati, con la flexicurity (tirocini e bonus assunzionali per i lavoratori) ed il contratto di ricollocazione, con buoni risultati. Due anni dopo, con la riforma, attuata con fondi regionali, che ha ridisegnato l’assetto del sistema lavoro nell’isola, è arrivata la svolta sulle politiche attive del lavoro.
Sono 28 i Centri per l’impiego e 12 ulteriori sportelli decentrati, una macchina amministrativa che, come ha spiegato l’assessore Virginia Mura «conta al suo interno professionalità specializzate, come, ad esempio, psicologi, orientatori, mediatori culturali e i job account, che contattano le imprese nel territorio per informare sulle opportunità del nostro mercato del lavoro e sui servizi offerti dai centri. Abbiamo aperto sportelli dedicati, con personale qualificato (anche mediatori culturali) nelle principali carceri sarde». 
E’ in fase di realizzazione uno sportello impresa per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, per una rete di servizi che si integra con il sistema delle agenzie private accreditate. «Il nostro modello è già operativo da due anni – ha sottolineato l’assessore del Lavoro – con l’utilizzo sia di risorse del Fondo Sociale Europeo per la formazione del personale, sia del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per infrastrutturare e riorganizzare i centri per l’impiego».

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Una delegazione delle segreterie sindacali Fsm-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Cub sta manifestando da qualche minuto sotto l’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, in un improvviso “sit in”, organizzato per chiedere una forte accelerazione negli iter burocratici per il pagamento dell’indennità di mobilità per l’area di crisi industriale complessa del Sulcis Iglesiente.
«Scopo dell’iniziativa, per ora ristretta alle delegazioni sindacali – spiega Manolo Mureddu, segretario della FSM-CISL del Sulcis Iglesiente -, è quello di chiedere e stimolare (ancora una volta dopo le sollecitazioni già effettuate in tutto il mese di luglio) un ulteriore intervento (oltre a quelli già effettuati) dell’assessorato verso il ministero del Lavoro, affinché le procedure di validazione degli elenchi degli aventi diritto alla mobilità in deroga, possano essere espletate in tempi rapidissimi onde evitare ulteriori ritardi nell’emanazione delle determine assessoriali e del pagamento delle indennità da parte dell’Inps.»

Al termine del sit-in effettuato, la delegazione sindacale ha incontrato l’assessore del Lavoro Virginia Mura. Nel corso dell’incontro è stata affrontata, ancora una volta, la questione della mobilità in deroga per il secondo semestre 2018.

«Da parte nostra si è proseguito nella sollecitazione, peraltro già effettuata insistentemente più volte negli ultime settimane, affinché si sbroglino tutti gli iter burocratici che hanno già causato un ritardo di un mese nel pagamento dell’indennità di mobilità e che potrebbero generare ulteriori ritardi insostenibili, lo abbiamo fatto presente a gran voce, per le centinaia di lavoratori coinvolti da troppi anni soggetti a grave deprivazione e dimezzamento del reddito – dice Manolo Mureddu -. Dal canto suo, l’assessore ci ha informato che tutte le questioni burocratico-amministrativo in capo all’assessorato regionale sono state risolte e che anche da parte loro continuano le sollecitazioni nel confronto del Ministero del Lavoro. In ogni caso, affinché l’Assessorato possa emanare le determine che permetteranno all’INPS di poter procedere ai pagamenti, è indispensabile l’autorizzazione del Direttore Generale del Ministero che deve apporre la firma sugli elenchi.»
«A tal proposito abbiamo chiesto un ulteriore intervento dei nostri rappresentanti sindacali nazionali e stimolato fortemente l’assessorato al Lavoro a fare altrettanto per fare in modo che questa firma arrivi il prima possibile e auspicabilmente nei prossimi giorni onde evitare ulteriori gravi e insostenibili ritardi nel pagamento delle indennità. Stiamo sul pezzo – conclude Manolo Mureddu – e continuiamo con le pressioni verso i decisori politici-istituzionali.»

«Ricevuta la comunicazione della disponibilità dei 9 milioni di euro stanziati, con decreto ministeriale, dal Governo per il pagamento della Deroga nelle Aree di crisi industriale complessa della Sardegna, ovvero, Sulcis Iglesiente e Porto Torres, l’assessore del Lavoro ha spiegato che gli uffici regionali hanno già espletato tutte le procedure per l’approvazione delle determine, ma si attendono ora la conclusione dell’Iter ministeriale, per l’autorizzazione al pagamento – si legge in una nota della segreteria territoriale UILM-UIL –. Questo potrebbe arrivare a giorni, anche se per una “questione di correttezza e serietà”, l’assessore non ha voluto pronunciarsi sui tempi e ne fornire alle OOSS una data certa. Da parte della Regione, c’è il costante impegno affinché tutto si concluda nel più breve tempo possibile.»
«Inseriti nella scorsa riunione i nominativi, aggiuntivi all’elenco dei lavoratori già inseriti nei cantieri comunali, si sta procedendo alla verifica della posizione di ognuno di essi. La comunicazione al Ministero è stata già fatta da alcune settimane. Si attende l’approvazione​ del Ministero del Lavoro – conclude la segreteria UIL-UIL -. L’aggiornamento è previsto per i primi della prossima settimana. FSM, FIOM e UILM, a sostegno dei lavoratori, sono pronti alla mobilitazione.»

 

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La Giunta regionale ha stanziato 6 milioni di euro nelle due annualità 2018 e 2019 quale contributo alle Province, alla Città Metropolitana e ai Comuni per le verifiche di sicurezza idraulica e idrogeologica e per l’attivazione del Repertorio Regionale delle Frane previsto delle Norme del PAI, base conoscitiva per la valutazione della pericolosità e del rischio da frana. Il provvedimento, proposto della Presidenza, è particolarmente atteso dagli enti locali, che devono far fronte agli adempimenti per la gestione del PAI nell’ambito della pianificazione locale e per la predisposizione delle proposte di variante conseguenti alla realizzazione delle opere di prevenzione del rischio. Le risorse, 3 milioni per ogni anno, sono così suddivise: 800mila euro come contributo alle Province e alla Città Metropolitana e 4,5 milioni come contributo ai Comuni; 700mila euro sono destinati alle amministrazioni provinciali e alla Città Metropolitana per l’attivazione del Repertorio regionale delle frane.

L’Esecutivo, su proposta dell’assessora Donatella Spano ha approvato uno stanziamento di 150mila euro per la realizzazione di un progetto specificatamente rivolto ai siti interessati dalla presenza di popolazioni pure di Trota sarda, individuati dalla Carta ittica regionale, indicando l’agenzia Forestas quale ente attuatore. Espressa l’intesa con l’Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2021, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi nel porto di Marina di Baia Caddinas (Golfo Aranci). È stata prorogata l’efficacia temporale della delibera 21/29 del 5 giugno 2013 sulla valutazione di impatto ambientale relativa a un impianto eolico di 6 MW nel comune di Sassari; escluso da ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale l’intervento di autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava a Oliena ed è stato espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento per una concessione mineraria temporanea per la coltivazione di argille smettiche a Villanovatulo. Infine, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava “S’Ega Jubales” in località “Puntale Nieddu”, a condizione che siano rispettate e recepite le prescrizioni.

La Giunta ha disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Esterzili in seguito al decesso della sindaca Giovanna Melis. Il Consiglio e la Giunta rimarranno in carica sino alle prossime elezioni Amministrative: le funzioni del sindaco, pertanto, saranno svolte dal vicesindaco Fernando Cucca. Il presidente Francesco Pigliaru disporrà con proprio decreto l’atto formale di scioglimento.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, in materia di servizio idrico integrato, è stata approvata la convenzione con la Sfirs per le attività di assistenza tecnica e supporto al monitoraggio e controllo sull’attuazione del Piano di ristrutturazione di Abbanoa. La Giunta ha inoltre condiviso le risultanze sulla verifica della capacità di laminazione di tre dighe: il lavoro del tavolo tecnico ha verificato che non è necessario ricorrere a un nuovo piano di laminazione statica per la diga di Genna Is Abis sul Fiume Cixerri nei comuni di Uta e Villaspeciosa, per la diga di Nuraghe Pranu Antoni sul Fiume Tirso, nei Comuni di Fordongianus e Busachi, e per la diga di Is Barrocus, sul Fiume Fluminimannu, in comune di Isili.

È stato autorizzato l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione non vincolato del rendiconto consuntivo Aspal 2017, come proposto dall’assessore Virginia Mura.

Per i percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha stanziato 300mila euro – bilancio di previsione 2018 – che saranno ripartiti equamente tra i quattro percorsi pluriennali attivati nel 2017. Gli Istituti sono: ITS Efficienza Energetica, ITS Mo.so.s per la mobilità sostenibile e per il corso dedicato alla mobilità di persone e merci, ITS TAGSS per la filiera agroalimentare. Ogni singolo corso sarà finanziato con 75mila euro. L’Esecutivo ha inoltre preso atto della Relazione sull’attività svolta nell’anno 2017 dagli Ersu di Cagliari e Sassari e delle relazioni che sono state presentate dagli Enti per il diritto allo Studio. La documentazione sarà trasmessa al Consiglio regionale.

E’ stata accolta, infine, la proposta dell’assessore Luigi Arru di riprogrammazione delle risorse 2017 del Fondo Nazionale delle Politiche sociali e approvato il parere sulla corretta applicazione di un passaggio dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per la Pediatria di Libera Scelta.

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Pres. Pigliaru-Ass. Mura eurodyssey

Anche la Sardegna entra a far parte dell’Assemblea delle Regioni d’Europa (Are), la più grande rete indipendente di regioni in tutta l’Europa, che rappresenta 150 territori, con più di 270 componenti appartenenti a 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali. Oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessora del Lavoro, Virginia Mura e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, hanno siglato insieme con i due rappresentanti dell’Assemblea, il francese Mathieu Mori e la spagnola Esther Estany Campos, l’adesione della Regione nell’organismo internazionale e la partecipazione a Eurodyssey, un programma di cooperazione interregionale sulla mobilità professionale, attivo dal 1985 e promosso dalla stessa Aer.

«Il nuovo scenario economico impone uno scambio continuo di buone pratiche tra i territori d’Europa, per affrontare e vincere sfide comuni confrontandosi e lavorando insieme – ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru -. Vogliamo che i nostri giovani abbiamo il maggior numero di possibilità di fare esperienze all’estero seguendo percorso formativi e professionalizzanti che permettano loro di cogliere poi le migliori opportunità sul mercato del lavoro. Investiamo da tempo e con costanza in questa direzione e l’adesione all’Are è coerente con le nostre politiche, di cui Master&Back e Talent Up, solo per citarne alcune, sono un esempio concreto – ha concluso Francesco Pigliaru –, ciascuno con un proprio target distinto.»

«Con la riorganizzazione dei sevizi per il lavoro nasce l’esigenza di offrire servizi adeguati alle richieste dell’utenza che mutano continuamente in conseguenza della trasformazione e globalizzazione del mercato del lavoro – ha spiegato l’assessore Virginia Mura – il confronto con soggetti che attuano politiche per il lavoro in altri contesti contribuisce alla definizione di modelli efficace.»

«Il Programma Eurodyssey consentirebbe di estendere ulteriormente il target di riferimento dei programmi già esistenti in modo da offrire a un numero maggiore di giovani l’opportunità di acquisire conoscenze, professionalità e competenze linguistiche», ha aggiunto il direttore generale Massimo Temussi.

Fondata nel 1985, l’Assemblea delle regioni europee è un forum per la cooperazione interregionale e un gruppo di influenza politica delle regioni nei confronti delle istituzioni europee. L’Are ha svolto un ruolo chiave nella creazione di organi consultivi del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea e tra i suoi obiettivi ci sono la promozione degli interessi regionali in Europa, della cooperazione interregionale e dello scambio di esperienze, e lo sviluppo sostenibile delle regioni e delle politiche regionali promuovendone l’innovazione e l’internazionalizzazione.

L’Assemblea Generale dell’Are raccoglie ogni anno più di 600 rappresentanti regionali (un centinaio di presidenti regionali) e collaboratori, oltre agli ospiti delle istituzioni europee, delle Ong e del mondo accademico.

Il programma Eurodyssey, che per la Sardegna sarà gestito dall’Aspal, è un programma di scambio tra le regioni europee, che consente ai giovani in cerca di lavoro tra i 18 ei 30 anni – ma il limite di età può variare in base alla regione di origine – di beneficiare di un tirocinio all’estero per un periodo da tre a sette mesi. Il programma si basa sulla cooperazione interregionale attraverso cui le regioni mirano a costruire partenariati per lo sviluppo economico, sociale e culturale del loro territorio, promuovendo la mobilità professionale dei giovani, l’internazionalizzazione del capitale umano e del tessuto economico delle regioni.

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha partecipato questa mattina a Cagliari all’incontro con i Comuni e i PLUS per illustrare l’avviso CA.R.P.E.D.I.EM per la costituzione del Catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione e di empowerment. L’avviso è stato pubblicato lo scorso 25 giugno; le domande possono essere presentate dal 18 luglio e la scadenza è fissata per il 3 settembre prossimo. Si tratta di uno strumento sperimentale che per la prima volta affronta sotto diversi profili il problema della povertà per creare le precondizioni dall’effettiva fuoriuscita dal disagio sociale. I beneficiari sono le organizzazioni del Terzo settore, i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione, i soggetti sociali solidali, gli Enti di gestione pubblico-privata e le Agenzie formative accreditate. Le risorse a disposizione sono pari a 16,5 milioni di euro (10 milioni per l’attivazione sociale e lavorativa e 6,5 milioni per le politiche attive del lavoro) fondi provenienti dal Programma Operativo Regionale Sardegna FSE 2014-2020.
«Il nostro obiettivo è contrastare con decisione le povertà, far uscire dalle situazioni più difficili i cittadini e le famiglie più bisognose. Lo stiamo facendo grazie a politiche di inclusione lavorativa con le quali possiamo dare una spallata a tutti i casi di povertà assoluta e relativa – ha detto l’assessore Virginia Mura -. È un bando non solo innovativo ma anche ambizioso. I nostri sforzi sono rivolti soprattutto a combattere le estreme povertà, il disagio sociale, le dipendenze e a favorire il reinserimento sociale a favore di disoccupati di lungo termine, la riabilitazione di ex detenuti o soggetti a misure alternative al carcere e l’inclusione sociale degli immigrati. Sapevamo che sarebbero potuti insorgere problemi di natura burocratica – ha precisato l’assessore Virginia Mura – per questo motivo abbiamo deciso di semplificare le procedure amministrative ponendole a carico del Servizio coesione sociale del nostro Assessorato. In tal modo i PLUS potranno concentrarsi sulle attività di propria competenza. Un altro aspetto innovativo del Catalogo è dato dal suo essere aperto e flessibile, mediante l’introduzione di finestre temporanee di apertura nell’arco di un anno. Ai PLUS chiediamo di sottolineare eventuali criticità e difficoltà. Il nostro Assessorato – ha concluso l’assessore del Lavoro – è pronto ad adoperarsi per venire incontro alle varie equipe multidisciplinari, soggetti che devono avere un ruolo importante nell’applicazione degli strumenti che stiamo mettendo in campo.» 

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Inclusione e innovazione sociale hanno caratterizzato i lavori della seconda e ultima giornata dell’evento annuale del POR FSE Sardegna 2014-2020, che si è svolta questa mattina all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, su iniziativa dell’Autorità di Gestione del Programma. Sono intervenuti l’assessore del Lavoro Virginia Mura, il capo unità della Direzione generale Occupazione della Commissione Europea, la portoghese Adelina Dos Reis, l’Autorità di gestione Luca Galassi, il direttore generale delle Politiche sociali Stefania Manca, il delegato regionale della Caritas Sardegna Raffaele Callia ed il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sardegna, Claudio Atzori. A proposito di inclusione, tutti i relatori sono stati affiancati nei loro interventi da un’interprete della lingua dei segni.
«La Regione Sardegna – ha spiegato l’assessore Virginia Mura – nel corso di questa legislatura ha realizzato una serie di azioni, cito su tutte il REIS, per le quali siamo considerati all’avanguardia in Italia. Intendiamo impiegare sino all’ultimo euro disponibile per dare risposte alle tante domande di aiuto. Abbiamo dedicato 16 milioni 500mila euro per le famiglie in difficoltà, con misure che ci consentono di accompagnarle in un percorso virtuoso. Gli Avvisi “Cumentzu”, “CARPEDIEM” e “Diamante Impresa” sono rivolti a figure che desiderano affacciarsi nel mondo del lavoro oppure richiedono particolari tutele. Le misure saranno seguite da una équipe multidisciplinare che accompagnerà coloro che beneficiano del Reddito d’inclusione sociale (REIS), di cui fanno parte anche gli operatori dei Centri per l’impiego. La parte formativa è invece inserita nel programma LavoRAS.»
«L’Europa è un continente complesso, caratterizzato da differenze enormi tra un’area e un’altra, ma l’Unione Europea esiste proprio per aiutare i Paesi maggiormente in difficoltà – ha dichiarato la rappresentante della Commissione Europea, Dos Reis -. Le statistiche ci dicono che il livello di povertà in Italia è tra i più alti d’Europa. Occorre una risposta delle istituzioni, e credo che la Sardegna stia facendo di tutto per contrastarla, in linea con il programma e le direttive UE.»
«Dopo la crisi del 2008-2009 la platea di poveri in Sardegna è aumentata, mentre le risorse europee rivolte all’attivazione delle persone sono diminuite – ha detto Luca Galassi  – Autorità di gestione -. Noi stiamo cercando di aumentare le occasioni di inclusione sociale e lavorativa. CARPEDIEM (Catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione ed empowerment) è uno strumento a carattere sperimentale ma ha messo in campo 8 milioni 500mila euro a cui si può partecipare sino al prossimo 3 settembre. Il POR FSE sta camminando, la spesa sta andando bene: siamo già al 50%. Sinora abbiamo rispettato gli obiettivi che ci ha dato l’UE, però ora l’asticella si è alzata e dobbiamo raddoppiare l’impegno.»
«La Regione – ha sottolineato il DG delle Politiche sociali, Stefania Manca – in questi anni ha lavorato duramente per costruire una governance unica sulle politiche sociali, per esempio con l’istituzione del Tavolo delle povertà al quale siedono tutte le realtà del terzo settore, che svolge un ruolo fondamentale ed è chiamato a fare rete con le istituzioni.»

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La ripresa economica in Sardegna è certificata anche dal numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese, in particolare nel nord Sardegna e nel Cagliaritano. È quanto emerso nel corso del primo incontro dell’evento annuale del POR FSE Sardegna 2014-2020, svoltosi ieri mattina a Olbia, su iniziativa dell’Autorità di Gestione del Programma, al quale hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, l’Autorità di Gestione del POR FSE Sardegna, Luca Galassi e il Direttore Generale dell’ASPAL, Massimo Temussi. A fornire i dati relativi alle nuove assunzioni, soprattutto grazie agli incentivi dei contributivi nazionali, è stata l’assessora Mura. In Sardegna, a partire dall’1 gennaio 2018, sono stati concessi incentivi per oltre 17 milioni di euro, di cui 6,6 in provincia di Sassari (una parte considerevole in Gallura) e oltre 5,3 milioni di euro in provincia di Cagliari. Si tratta di un segnale importante che si aggiunge agli altri che investono il sistema del lavoro nell’Isola sulla spinta degli interventi messi in campo dalla Regione, a partire dalle risorse inserite nel Fondo Sociale Europeo 2014-2020, che si articola in cinque assi prioritari, per un totale di quasi 445 milioni di euro.

Il secondo incontro dell’evento annuale 2018 del POR FSE Sardegna 2014-2020 si svolge questa mattina a Cagliari, all’ex Manifattura Tabacchi. Saranno analizzate le misure legate all’inclusione e all’innovazione sociale, in particolare gli Avvisi “Cumentzu”, “CA.R.P.E.D.I.E.M.” e “Diamante Impresa”. A Cagliari, oltre agli esponenti dell’esecutivo, è prevista anche la partecipazione del responsabile della Direzione Generale Occupazione della Commissione Europea, Adelina Dos Reis. 

 

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha incontrato oggi a Roma il neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. All’incontro, presenti anche gli assessori del Lavoro delle altre regioni italiane, l’esponente della Giunta Pigliaru ha illustrato i contenuti e i risultati raggiunti dalla Sardegna grazie alla legge 9 sulla Riforma dei servizi e delle politiche del lavoro, elaborata dall’esecutivo e approvata dal Consiglio regionale nel 2016.
«Abbiamo esposto al neo ministro i risultati eccellenti ottenuti all’indomani dell’approvazione della Riforma: dalla creazione dell’ASPAL alla stabilizzazione dei precari, passando per il rafforzamento ed il nuovo ruolo dei Centri per l’impiego – ha detto l’assessore Virginia Mura -. La Regione Sardegna sta offrendo servizi importanti, all’avanguardia in Italia, sul fronte delle politiche attive del lavoro.» 
«Abbiamo inoltre evidenziato – sottolinea l’assessore del Lavoro – che tale Riforma è stata realizzata con fondi regionali. Per questo motivo, non rivendichiamo ulteriori risorse da destinare a tali interventi ma chiediamo con forza che ulteriori stanziamenti vadano indirizzati a favore degli ammortizzatori sociali. Non solo per le aree di crisi complessa ma anche per le aree di crisi non complessa e per tutte quelle zone della Sardegna dove si registrano situazioni di sofferenza da parte dei lavoratori espulsi dai processi produttivi.»

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Giunta del 17 aprile 2018

La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Gesuino Muledda, ex assessore regionale scomparso ieri mattina.

Su proposta dell’assessora Donatella Spano, la Giunta ha deciso di prorogare per altri cinque anni l’autorizzazione relativa all’intervento finalizzato al trattamento della torbida fangosa che fuoriesce dallo stabilimento Versalis nel territorio del comune di Sarroch. L’Esecutivo ha stabilito che la campagna di trattamento dovrà essere completata entro il quinquennio che decorre dalla pubblicazione della delibera nel sito istituzionale della Regione. Via libera all’aggiornamento delle intese con la Capitaneria di Porto di Porto Torres e con l’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci sui Piani di gestione dei rifiuti dei porti dell’isola Rossa (Trinità d’Agultu), Castelsardo e Marina di Porto Cervo. Le intese costituiscono l’attuazione della direttiva dell’Unione europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico. E’ stato inoltre deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico nella zona industriale di Macchiareddu, in località “Campu Suergiu”, nel territorio dei comuni di Uta ed Assemini.

La Giunta, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, ha approvato l’Accordo di programma quadro “Trasformazione digitale della Regione Autonoma della Sardegna” da sottoscrivere con l’Agenzia per l’Italia Digitale. L’obiettivo dell’intesa è quello di rendere più forte la sinergia tra il livello nazionale e le strategie locali. L’accordo è inserito nel quadro degli obiettivi dell’Agenda digitale della Sardegna e mira all’attuazione delle linee d’azione del Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione attraverso l’evoluzione delle infrastrutture materiali, l’integrazione a piattaforme abilitanti, l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico e l’adeguamento alle misure per la cybersecurity. Le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti saranno individuate nel Pon Governance, nei fondi del bilancio regionale e nel Por Fesr-Agenda Digitale della Sardegna.

E’ stato approvato l’atto di indirizzo concernente l’esenzione dal pagamento dell’Irap per le Onlus in regime di aiuti di Stato, con il quale si applica la legge nazionale che per questa esenzione prevede il de minimis. L’assessore Raffaele Paci ha spiegato che in questo modo è stata adeguata la legge regionale del 2003 alle direttive europee che prevedono un tetto a quella esenzione, massimo 200mila euro nel triennio.

Come proposto dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha incaricato l’Agenzia Laore Sardegna per l’istituzione e la tenuta dell’elenco regionale degli organismi associativi tra apicoltori. Tali organismi, per poter essere accreditati nell’elenco regionale, devono avere almeno 50 apicoltori professionisti, 2.500 alveari denunciati e una produzione minima di 500 quintali di miele.

Su proposta della titolare del Lavoro Virginia Mura, sono stati approvati i criteri di priorità per procedere all’iscrizione del personale già operante nel comparto della Formazione Professionale nella Lista Speciale ai sensi della Legge regionale n.1 del 2016. Via libera, dopo il passaggio alla commissione consiliare, alle Linee Guida che disciplinano i tirocini formativi e di orientamento e recepiscono l’Accordo del 25 maggio 2017 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, con decorrenza 1 ottobre 2018.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha programmato 2,8 milioni di euro – di competenza del bilancio dello stesso assessorato – per la realizzazione dell’intervento di progettazione, sistemazione strutturale e impiantistica dei locali dell’ex CIFDA di Elmas. Confermato Area (Agenzia regionale edilizia abitativa) quale soggetto attuatore dell’intervento pari complessivamente a 3,7 milioni di euro. E’ stato concesso il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS) al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 e al Bilancio di previsione di Cassa 2018, richiamando l’attenzione dell’Ente sulla necessità di dar seguito alle raccomandazioni dell’assessorato della Programmazione. Sono stati inoltre rimodulati gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza del collegamento stradale tra Gonnostramatza e la strada 131 e quelli di razionalizzazione della viabilità di accesso alle città in viale Marconi, nel territorio del comune di Quartucciu, e sempre in Viale Marconi, nel territorio del Comune di Quartu Sant’Elena individuando quale soggetto attuatore per il primo intervento l’Unione dei Comuni Parte Montis, per gli altri due la Città Metropolitana di Cagliari. Dopo il parere positivo ottenuto oggi dalla quarta Commissione del Consiglio regionale (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), la Giunta ha infine approvato in via definitiva i criteri dell’Avviso pubblico per la realizzazione, il completamento, la manutenzione straordinaria e la messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale. Lo stanziamento, previsto dalla legge regionale di stabilità 2018, è di 26 milioni di euro, ripartiti sulle annualità 2018 (1 milione di euro), 2019 (10 milioni di euro) e 2020 (15 milioni di euro).

Con 87.500 l’Azienda Brotzu potrà costituire una struttura temporanea – composta da cinque unità a tempo determinato – per l’attività ricognitiva sulle perdite pregresse nel bilancio 2017: lo ha stabilito la Giunta accogliendo la proposta dell’assessore Luigi Arru. L’esecutivo ha adeguato gli obiettivi dei Direttori generali, correggendo degli errori materiali, approvato le Linee di Indirizzo per la definizione dei modelli di reti integrate di cura e quelle per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo del rischio delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e quelle per la lotta all’antimicrobico resistenza (AMR). Via libera anche alla modifica delle disposizioni in tema di randagismo nella parte che riguarda la nuova Banca dati dell’anagrafe canina: gli inserimenti potranno essere effettuati anche da veterinari liberi professionisti e dai Comuni e non più soltanto dai professionisti pubblici.

Destinati 3milioni di euro alla gestione del servizio di trasporto scolastico. L’ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena. Le risorse serviranno a garantire il trasporto degli studenti sino ai luoghi di studio, agevolando la frequenza e combattendo anche in questo modo il fenomeno della dispersione scolastica. Le risorse saranno così ripartite: 2 milioni 200mila euro saranno assegnate ai Comuni nei quali non è presente la scuola primaria e/o la scuola secondaria di primo grado e/o la scuola dell’infanzia statale o paritaria. 500mila euro andranno ai Comuni nei quali sono presenti le frazioni geografiche in cui in passato erano presenti delle scuole e allo stato attuale sono residenti studenti che frequentano in età scolare. Altri 300mila euro sono previsti per i Comuni che gestiscono il servizio di trasporto scolastico in forma associata.

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Il ruolo delle cooperative nel sistema imprenditoriale della Sardegna, con focus su sistema delle garanzie, modelli d’impresa e nuove convenzioni bancarie. Se ne è parlato questa mattina al Lazzaretto di Cagliari in occasione della Assemblea di Fidicoop Sardegna, con gli assessori del Lavoro Virginia Mura, dell’Agricoltura Pier Luigi Caria e della Programmazione Raffaele Paci.
L’assessore del Lavoro ha più volte sottolineato il ruolo virtuoso e fortemente sociale di Fidicoop, che ha fatto propri i valori di solidarietà e mutualità delle cooperative. «Le cooperative hanno una funzione importante e peculiare rispetto alle altre imprese, come dimostra il prezioso lavoro portato avanti da Fidicoop. Come Giunta abbiamo perciò ritenuto indispensabile intervenire per ammodernare e migliorare le vecchie leggi in vigore, ed è ormai in dirittura d’arrivo il Ddl sulla cooperazione che è stato messo a punto dopo una lunga e importante fase di consultazione e ascolto in un percorso fortemente condiviso. Il disegno di legge è attualmente al Mise per una analisi tecnica – ha spiegato Virginia Mura -. Con questo testo unificato stiamo introducendo importanti novità che la legge 5 del ’57 sulla cooperazione e la 16 del ’91 sulle cooperative sociali non prevedono. Vogliamo che la vigilanza sulle cooperative non spetti più al Ministero ma passi direttamente alla Regione, che potrà avvalersi anche dei revisori delle centrali cooperative. Più in generale, vogliamo una semplificazione del sistema e l’introduzione di novità, per esempio il Workers Buyout e le cooperative di comunità, necessarie perché la cooperazione possa ulteriormente svilupparsi e dare il suo contributo alla crescita della Sardegna», ha concluso l’assessore Virginia Mura.
«Lo strumento più importante con cui la Regione può agire e incidere sull’agricoltura isolana – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – è legato al Programma di sviluppo rurale: oltre 1miliardo e 300milioni di euro da spendere nella programmazione 2014-2020. Fin dal primo giorno del mio mandato, poco più di 15 mesi fa, ho sempre chiesto nei numerosi incontri fatti sul territorio se dovevamo puntare su un PSR di sviluppo oppure su uno di sostegno. Allora, in tanti mi guardavano come un alieno, ma a distanza di poco più di un anno fa piacere constatare che diversi portatori di interesse del mondo delle campagne abbiano sollecitato l’Assessorato per lavorare su una rimodulazione delle risorse che guardasse agli investimenti e al miglioramento produttivo delle nostre aziende agricole. Un esempio per tutti – ha aggiunto Pier Luigi Caria – riguarda i bandi sui Progetti integrati di filiera (PIF) dove avevamo inizialmente investito 36milioni, per portarli prima a 40 e con l’ultima rimodulazione del PSR, raggiunta nel tavolo verde con le associazioni di categoria agricola, a oltre 55milioni di euro. Questi sono atti su cui la politica è stata chiamata a misurarsi ascoltando i territori e trasformando idee e proposte in azioni concrete che mirano alla crescita e alla creazione di nuove economie. I Consorzi di garanzia fidi – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – sono strumenti facilitatori fondamentali per l’accesso al credito e quindi per lo sviluppo del nostro tessuto produttivo». 
«Stiamo facendo un grande lavoro con i Confidi, in piena collaborazione con loro. La legge di riforma, la 14 del 2015, è una riforma del finanziamento pubblico ai Confidi non una riforma dei Confidi, che sono strutture private e fanno quello che più ritengono opportuno. Da parte nostra, come Regione, abbiamo espresso una posizione ben precisa: i soldi dei contribuenti vanno investiti dove viene garantita efficienza ed efficacia dell’intervento, cioè in Confidi sani e che fanno seriamente il loro lavoro. Su questo abbiamo trovato totale convergenza con i Confidi e dunque abbiamo lavorato insieme – ha detto l’assessore Raffaele Paci -. I Confidi erano troppi, alcuni inefficienti e riuscivano a vivere solo di contributo pubblico al limite degli aiuti di Stato e della legittimità delle norme europee. Siamo intervenuti attraverso un grande lavoro di partecipazione e i frutti si vedono: ci sono state aggregazioni, fuoriuscite, un generale rafforzamento e nel complesso c’è un sistema più sano. Dobbiamo proseguire su questa strada, rafforzando il ruolo dell’Osservatorio, che deve diventare il luogo dove i Confidi ragionano per trovare la strada migliore recependo i suggerimenti che arrivano, e portando avanti la revisione di indicatori e moltiplicatori. Bisogna poi decidere sull’eventuale attivazione del fondo di stabilizzazione: la legge lo prevede, scade quest’anno. La Regione non obbligherà mai nessuno a partecipare, daremo una mano se il sistema lo ritiene un elemento positivo, altrimenti faremo una norma per abrogarlo o posticiparlo.»
Il vicepresidente della Regione ha poi ricordato la politica della Giunta a favore delle imprese: bandi, strumenti finanziari, pegno rotativo che di per sé ha dato equilibrio al sistema, Irap più bassa d’Italia. «Ce la stiamo mettendo tutta, consapevoli di alcune cose: lo sviluppo lo fanno le imprese, e le imprese cooperative svolgono ruolo fondamentale. Quindi l’impresa è centrale e noi abbiamo il dovere di creare humus favorevole, come stiamo facendo. Non ci sono scorciatoie – ha concluso Raffaele Paci -. È un momento politico delicato, le sirene del ‘tutto facile’ sono chimere inesistenti: c’è solo il duro lavoro quotidiano, c’è l’affrontare i problemi e risolverli, avendo come obiettivo il rilancio della Sardegna e lo sviluppo dell’occupazione».