2 November, 2024
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Prosegue nel segno della poesia il Family Festival di Lucidosottile. Lunedì 27 maggio, alle 19.00, all’ExArt di piazzetta Dettori a Cagliari l’autore Andrea Melis, con il suo libro “Piccole tracce di vita” (Feltrinelli) regalerà al festival la parte più sensibile di ogni uomo, spostando lo sguardo su un mondo maschile fatto di sensibilità e attenzione per le donne, in linea con il tema del festival di quest’anno: “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”. L’incontro, a cui parteciperanno anche Le Lucide, sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini.

Nato come un fenomeno “dal basso”, prima sui social network (dove i lettori sono arrivati a condividere una sua poesia più di centomila volte) e poi in libreria (grazie a una raccolta autoprodotta tramite crowdfunding), Andrea Melis si definisce un semplice “parolaio”, ma è in realtà un fine cantore dell’immediatezza e un esponente di quella nuova generazione di poeti contemporanei che riesce a parlare anche ai più giovani e ai nativi digitali. Catturando le piccole tracce di vita quotidiana – un padre che accompagna a scuola la figlia, un bucato steso al vento o una caffettiera che borbotta -, senza però trascurare temi più impegnati come il razzismo o il femminicidio, Andrea Melis è capace di concentrare in “poco” concetti di grande complessità e di descrivere emozioni antiche, che tutti noi conosciamo ma che, nella frenesia moderna, sappiamo sempre meno esternare. Il commento più frequente dei suoi lettori è: «Tu racconti quello che io provo, ma non so esprimere». Questo fa delle sue poesie uno strumento di resistenza contro l’analfabetismo dei sentimenti e una potente arma per una battaglia “di cuore in cuore”.

In questa edizione il Family Festival si apre alla città e stringe una alleanza con la “Rivolta culturale dell’accademia di Bella Arti a Cagliari”. Per questo motivo martedì 28 maggio le attrici e registe Monica Nappo e Gaia Saitta incontreranno gli studenti del Liceo artistico Foiso Fois insieme al docente Domenico Di Caterino per parlare del loro lavoro e della residenza teatrale che svolgeranno nel corso del festival. Nappo e Saitta porteranno in scena il primo studio dello spettacolo “Ida & Ida”, liberamente tratto dal romanzo “Ida” di Gertrude Stain.

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Anche quest’anno Cagliari celebrerà la Festa della Liberazione dal nazifascismo con il tradizionale corteo che da piazza Garibaldi raggiungerà piazza del Carmine per ricordare così, a 74 anni di distanza da quella storica data, la lotta partigiana, la fine della dittatura e la riconquistata libertà. L’iniziativa, organizzata dal Comitato 25 Aprile, sarà anticipata e proseguirà fino a tutto il mese di maggio con una serie di iniziative che, organizzate in città e in altri centri della provincia, saranno rivolte soprattutto alle scuole e ai giovani.

Il programma, in corso da diverse settimane, entra nel vivo martedì 23 aprile con l’inaugurazione due mostre. La prima al Teatro Massimo di Cagliari ha per tema “Gli schiavi di Hitler” e racconta la Resistenza degli internati militari italiani e il lavoro forzato attraverso racconti, disegni e documenti. Realizzata dal Centro studi che ha lo stesso nome e che ha sede a Cernobbio, è organizzata dall’associazione Terra Promessa di Selegas. Promossa in collaborazione con Anppia e Anpi, resterà aperta fino a domenica 28.

“Donne della Resistenza. Madri Costituenti. Itinerari di Democrazia” è invece la mostra, proposta dall’Anpi che verrà inaugurata presso l’aula consiliare del comune di Quartucciu e resterà visitabile fino a giovedì 25. Da venerdì 26 fino al 1° maggio la mostra sarà invece allestita presso il Liceo Dettori.

Mercoledì 24 aprile l’appuntamento è invece a San Basilio dove per le 19 la sezione Anpi della Trexenta organizza una fiaccolata.

Giovedì 25 aprile, 74° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni. Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine. Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del presidente del Comitato 25 Aprile, di giovani studenti e di un rappresentante nazionale dell’Anpi. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta, coordinati da Roberto Deiana.

La festa poi proseguirà nel pomeriggio a partire dalle 15.30 con un presidio in piazza Gramsci nella zona prospicente al Monumento ai caduti.

Alle 18.30 invece, nella sala della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, l’associazione Chenàbura organizza il dibattito “La Resistenza ebraica: Enzo e i fratelli Sereni”.

La Festa della Liberazione proseguirà poi a Pirri con due appuntamenti di spettacolo, in programma presso La Vetreria e inseriti nell’ambito del cartellone “Aprile Resistente”. Alle 19.00 va in scena “Servabo” di Luigi Pintor, una produzione del Crogiuolo con Mario Faticoni ed Antonello Carta alla fisarmonica. Alle 21.00 invece spazio a “La città futura” un recital concerto ispirato all’opera di Antonio Gramsci, con Stefano Giaccone e Giuseppe Manias.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata in mattinata con una messa in suffragio e la deposizione alle 11 di una corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. Organizzano l’Associazione Combattenti e l’Anpi in collaborazione con il Comune.

La Festa della Liberazione sarà celebrata anche a Settimo San Pietro (appuntamento dalle 9 al chiosco bar Primo Levi con musica, laboratori artistici e il mercatino degli hobbisti) e a Senorbì, dove alle 17.00, è in programma una manifestazione a cura dell’Anpi.

“Fascismi vecchie nuovi, in Italia e in Sardegna” è invece il titolo della conferenza in programma venerdì 26 aprile a Cagliari. Appuntamento a partire dalle 17.30 all’Hostel Marina (Scalette San Sepolcro). Intervengono il direttore dell’Istasac Aldo Borghesi e il dirigente nazionale dell’Anpi Vincenzo Calò.

Alle 21 prosegue invece alla Vetreria di Pirri la rassegna “Aprile Resistente”. In scena “Il viaggio di Giame” di Carlo Ferrucci, un recital con Rita Atzeri, Maria Grazia Bodio, Simeone Latini, Maria Loi e Fausto Siddi (produzione Il Crogiuolo).

Due invece gli appuntamenti in programma domenica 28 aprile. A Quartu Sant’Elena, con partenza alle 9.00 dalla Bussola del Lungomare Poetto si terrà il Memorial ciclistico dedicato a Gino Bartali e alle staffette partigiane.

Alla Vetreria di Pirri, alle 21.00, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Cammelli a Barbiana, Don Lorenzo Milani e la sua scuola”, di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia e la regia di Fabrizio Saccomanno (una produzione Thalassia -Teatri Abitati)

Le celebrazioni per il 74° anniversario della Liberazione dal nazifascismo proseguiranno anche nel mese di maggio. Da mercoledì 1° a domenica 5 Senorbì ospiterà la mostra “Gli schiavi di Hitler”, promossa da Anppia e Anpi e organizzata dall’associazione Terra Promessa di Selegas.

Giovedì 2 maggio, grazie all’Anpi e allo Spi-Cgil, gli studenti dell’Istituto Tecnico Scano saranno protagonisti di un viaggio della vemorianei luoghi delle stragi nazifasciste (Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio).

Venerdì 3 maggio, nella sala Nanni Loy dell’Ersu in via Trentino a Cagliari, “Francesco Cocco: fra cultura e politica”. Numerose testimonianze ed un video ricorderanno a partire dalle 17.00 l’intellettuale cagliaritano, in una iniziativa organizzata dal Centro di Iniziativa Democratica con la collaborazione di Istituto Gramsci Sardegna e l’Anpi.

Lunedì 6 maggio ad Assemini, presso l’Istituto professionale, Uaps e Anpi organizzano la proiezione del docufilm su “Gerard Hoffman, combattente contro il nazifascismo” e la mostra sugli antifascisti ed i partigiani sardi.

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Giovedì 20 dicembre, dalle ore 20.00, all’Auditorium comunale di Cagliari, saliranno per la prima volta sul palco i ragazzi di ”Ex Acciaieria Live”, il primo late night show in Sardegna. Tanti gli ospiti della serata: le Lucide di Lucido Sottile, Joe Perrino, Debbie Arts, Vito Biolchini e molti altri.

«Visto il grande successo della prima stagione (che si può trovare facilmente online su tutte le piattaforme) – spiega Francesco Pupillo, il regista del progetto – abbiamo deciso di scommettere tutto su una serata natalizia a teatro. Il pubblico potrà divertirsi con noi e i nostri ospiti e questa volta non di fronte a uno schermo.»

Il conduttore della serata è Maurizio Pilloni: «Stiamo allestendo uno spettacolo per tutte le età, a metà tra “Pulp Fiction” e “La Sirenetta”. Non voglio svelare troppo ma ci saranno grandi sorprese per il nostro pubblico».

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Giampiero Farru.

Da dove viene, dunque, la ricchezza che esiste in Sardegna? Chi la produce, come viene distribuita, chi la detiene? E quanto vivere in ricchezza o in povertà incide sulla capacità di pensare e progettare il proprio futuro dei giovani che si affacciano al mondo adulto? Da queste domande si è sviluppata la ricerca “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società”, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata a Cagliari martedì 11 dicembre,a partire dalle 16.00, presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice. La presentazione rientra nell’ambito del cartellone di LiberaIdee, una settimana di incontri, dibattiti e approfondimenti organizzati da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Dopo aver studiato per diversi anni e aver approfondito caratteristiche, volti e storie di povertà in Sardegna, Sardegna Solidale ha scelto un approccio diverso al tema delle diseguaglianze: mettere al centro dell’attenzione la ricchezza, la sua composizione, la sua distribuzione in Sardegna; parlarne e approfondirne aspetti generali e specifici con chi ne ha più conoscenza ed esperienza, per posizione sociale, economica, istituzionale. La ricerca propone dunque una riflessione articolata, che a partire dai dati ufficiali, ha coinvolto istituzioni, scuole, enti e persone, e indica alcune soluzioni che vengono dal mondo produttivo “sano”, per riattivare risorse e processi di aiuto in una dimensione generativa di dignità umana e di promozione sociale.

Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

La carovana di Liberaide e proporrà invece mercoledì 12 dicembre tre appuntamenti, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “Il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 invece nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia.

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.

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“La conosci Giulia?”, dissacrante commedia che mette in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati nel mondo dell’informazione e della comunicazione, in seguito al grande successo riscontrato al debutto di ottobre da “tutto esaurito” (gratuito) con una lista di attesa di oltre 180 persone, replica il 26 novembre a Cagliari, sempre al Teatro Massimo alle 21.00, con ingresso gratuito. Testimonial d’eccezione anche del bis della rappresentazione cagliaritana la Rettrice dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo, promotrice di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi nel suo Ateneo.

La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Organismo della Regione Sardegna per le comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A Sardegna (coordinatrice Susi Ronchi), la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. La replica dello spettacolo nel capoluogo sardo è inserita all’interno delle iniziative “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” legate alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato dal Comune di Cagliari – Assessorato e Commissione Pari Opportunità, ed è promosso da Corecom Sardegna, Università degli Studi di Cagliari e Comune di Cagliari, a cura di Giulia giornaliste Sardegna, produzione Lucido Sottile.

Attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia quindici artisti alternano all’interno di “La conosci Giulia?” tante spassose gag a momenti più drammatici per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi.

Nello spazio scenico la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), che si prepara a realizzare uno scoop contro le discriminazioni di genere in attesa di scoprire chi sarà questa Giulia, la fonte misteriosa che rivelerà chissà quali notizie sensazionali. Ma tra dialoghi surreali, canti, musica, ospiti inattesi, sketch divertenti e monologhi a tratti comici e a tratti drammatici, si mettono in luce all’interno della stessa redazione le discriminazioni tra i sessi e l’ostinazione a comunicare attraverso opinioni precostituite, in cui cronache di ordinaria disparità di genere e luoghi comuni sessisti si alternano in chiave surreale e tragicomica.

Un’opera scritta a più mani da undici giornaliste dell’associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome) e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini, che affronta con ironia le disparità di genere a partire dal linguaggio nel rapporto con i media, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione, i luoghi comuni di una cultura che tende ancora a emarginare le donne e a relegare anche gli uomini a ruoli di genere tradizionali, sempre più inadeguati. 

In scena una rosa di attori e di musicisti tra i più apprezzati della scena culturale sarda (Tiziana Troja, Michela Sale Musio, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle). Non mancano naturalmente le gag delle irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri travolgono il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi sul tema delle disparità tra i sessi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere e sulla necessità di un linguaggio attento delle differenze.

A gennaio la pièce debutterà anche a Sassari, presto verrà comunicata la data.

“La conosci Giulia?” è rivolto a un pubblico di tutte le età e agli studenti, indirizzato a promuovere un’immagine equilibrata, reale e rispettosa dell’identità della donna, contrastando ogni forma di stereotipo e di disuguaglianza, a favore di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.

Lo spettacolo è inserito all’interno delle iniziative legate alla prima edizione del Premio Corecom Sardegna “Gianni Massa” indetto dal Comitato per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna, presieduto da Mario Cabasino, dedicato ai temi della parità e della comunicazione in genere, e si articola nelle tre sezioni Giornalismo (dedicato alla memoria di Piera Mossa), Università e Scuola. I premi per tutte e tre le sezioni saranno attribuiti l’8 marzo 2019 nel corso di una cerimonia ufficiale da una giuria composta dai Presidenti del Corecom e dell’Ordine dei Giornalisti, dalla Coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, o loro delegati, e dai rappresentanti delle Università. Il testo integrale del bando e la delibera della giuria si trovano sul sito istituzionale del Corecom Sardegna www.consregsardegna.it/corecom .

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Grande successo ieri sera, al Teatro Massimo di Cagliari, per lo spettacolo “La conosci Giulia?”, che affronta in modo delicato il difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere, attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia. In scena quindici artisti e artiste con tante spassose gag alternate a momenti più drammatici, per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi. Organizzato dal Corecom e Giulia Giornaliste Sardegna coordinata da Susi Ronchi, con la produzione di Lucido Sottile, ha visto un debutto straordinario con standing ovation all’insegna del tutto esaurito e una lista d’attesa di centinaia di persone (di cui tantissimi giovani, studenti e studentesse) per un’opera scritta a più mani da undici “Giulie” e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini.

Testimonial d’eccezione la Rettrice Maria Del Zompo, protagonista di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi, che ha aperto lo spettacolo con un racconto-monologo molto toccante sulla sua difficile esperienza personale e professionale, in cui ha ripercorso gli anni del liceo e il sogno nel cassetto di iscriversi nella facoltà di Medicina per diventare poi una neuro-scienziata, fino alla nomina di Rettrice (tra le sole sei donne in Italia a ricoprire questo ruolo). «Si può fare, si può crescere. Si può arrivare ad eliminare quel soffitto di cristallo che custodisce vecchie regole non scritte e permettere anche alle figure femminili di arrivare all’apice della carriera. Dobbiamo osare di più. Dobbiamo fare in modo che le nostre giovani studentesse abbiano maggiori esempi di donne che si sono realizzate, e che per arrivare a questo non si devono fare necessariamente delle rinunce, come è successo a me. Perché il mondo è cambiato e deve ancora cambiare. Siamo noi che possiamo farlo».

In scena la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), in cui cronache di ordinaria disparità e luoghi comuni sui generi si alternano tra sketch divertenti e monologhi comici e drammatici degli attori e musicisti (Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle) che mettono in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati sia nel mondo dell’informazione che della comunicazione, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione. Una pièce che ha visto anche le irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri hanno travolto il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere.

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Sold out in pochissimi giorni e una nutrita lista d’attesa per il debutto dello spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” che porterà in scena sabato 6 ottobre, al Teatro Massimo, alle 21.00, attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere, con una testimonial d’eccezione:la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Le richieste di prenotazione (ingresso gratuito) hanno raggiunto il limite della capienza prevista, ma è già stata attivata una lista di attesa. Per info si consiglia di chiamare il botteghino del Teatro Massimo, viale Trento n. 9, a Cagliari.

Un’opera originale frutto di una scrittura collettiva tra Giulia Giornaliste e gli artisti coinvolti, prodotta da Lucido Sottile, organizzata e promossa all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa), con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste nazionale) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale). Un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, sketch divertenti, monologhi ironici e drammatici, musica, canti e interventi, per offrire spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori e su una comunicazione corretta nel rispetto della parità di genere, per sensibilizzare e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi. Drammaturgia teatrale a cura di Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.

Sul palcoscenico una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, in veste di testimonial straordinaria della serata. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di Giulia Giornaliste, Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù. Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

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Una doppia presentazione per riflettere su come la cultura possa essere una arma contro la corruzione e la mafia. Martedì 24 e mercoledì 25 luglio appuntamento ad Alghero e a Pula con il libro di Vittorio V. Alberti “Pane sporco”, filosofo e membro del consiglio scientifico del Cortile dei Gentili, già docente di filosofia politica presso l’Università Lateranense ed oggi direttore responsabile della rivista scientifica on-line “Sintesi Dialettica”. Organizza le iniziative Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale.

Martedì 24 nella città catalana si inizia alle 19.00 in piazza Pino Piras dove, moderati dal giornalista Vito Biolchini, interverranno insieme all’autore il vescovo mons. Mauro Morfino, il sindaco Mario Bruno, il prefetto di Sassari Giuseppe Marani, il questore di Sassari Diego Buso, insieme allo scrittore Raffaele Sari, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e a Sergio Melis, presidente della Consulta delle Associazioni di Alghero. All’incontro sono stati invitati anche i sindaci della rete metropolitana.

Mercoledì 25 appuntamento invece alle 21.00 a Pula, in piazza Chiesa San Giovanni Battista, dove, insieme all’autore ci saranno il sindaco Carla Medau, il magistrato Gilberto Ganassi, il parroco don Marcello Loi, in rappresentante della stazione dei carabinieri di Pula e il responsabile della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazioneil fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Vittorio V. Alberti.

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Una mattinata dedicata al tema della giustizia e poi dal pomeriggio la ricchezza dei libri sardi con in primo piano il racconto di Annita Garibaldi Jallet (pronipote dell’Eroe dei due Mondi), insieme alla straordinaria esperienza di vita di Simona Atzori, al legal thriller di Pietro Caliceti, allo sguardo sull’economia internazionale di Vittorio Emanuele Parsi, per arrivare al cinema del regista Andrea Segre ed alla musica del maestro delle launeddas Luigi Lai. È stata ricca di appuntamenti e di cultura sabato 28 aprile la terza giornata della Mostra regionale del Libro in Sardegna di Macomer, che quest’anno ha come tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”.

I tre incontri della mattina sono stati legati da un comune tema, quello della giustizia. All’insegna della leggerezza il primo, con la presentazione del libro di Giacomo Ebner “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale”, un’agile e ironica guida alle contraddizioni della giustizia italiana. Ad arricchire l’incontro gli aneddoti e i commenti salaci di Mauro Pusceddu (magistrato del Tribunale di Oristano) e Ines Pisano, magistrato del Tar del Lazio, per una presentazione che ha divertito in maniera intelligente il pubblico del Padiglione Filigosa. 

Drammatica invece la vicenda rievocata nel corso della presentazione del libro “Saverio De Sario: un clamoroso caso giudiziario”. Scritto dall’avvocato Massimiliano Battagliola, il volume ricostruisce la vicenda di Saverio De Sario, condannato ingiustamente prima dal Tribunale di Oristano, poi dalla Corte di Appello di Cagliari e successivamente dalla Cassazione, di avere abusato dei figli. Battagliola e De Sario, intervistati da Vito Biolchini, hanno rievocato la lunga e travagliata vicenda giudiziaria che si è conclusa con la revisione del processo e la liberazione un anno fa di De Sario, completamente scagionato da ogni accusa.

Per gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo” a cura dell’AES, ha chiuso la mattinata la presentazione di “Banditismo” (Gia Editrice), un libro che rivela aspetti singolari e inquietanti del periodo oscuro dell’anonima sequestri in Sardegna. Intervistato da Vito Biolchini, a parlare al pubblico è stato l’autore Mario Guerrini, cronista storico della Rai che a lungo si è occupato di criminalità nell’isola. Sono tanti gli aneddoti e le curiosità svelate da Guerrini nel corso dell’incontro: dai faccia a faccia con diversi latitanti ai momenti drammatici del rapimento di Farouk Kassam fino agli spiacevoli avvenimenti in cui fu coinvolto durante il processo a Graziano Mesina, con la richiesta, da parte del giudice, di rivelare le fonti con la minaccia di essere arrestato.

Nel pomeriggio l’arrivo di un pesante acquazzone, che pure ha creato disagi all’interno della tensostruttura che ospita la Mostra, non ha interrotto le presentazioni.

Al padiglione Filigosa Maria Tiziana Putzolu Mura ha presentato il suo romanzo “Eva canta” (Aipsa), ispirato a una storia vera: la protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Sullo sfondo del narrato emergono la politica regionale al suo esordio, il mondo agropastorale e il piano di Rinascita. L’appuntamento, moderato da Ignazio Macchiarella, è stato intercalato dai piacevoli intermezzi musicali di “Su Cuncordu Bortigalesu”.

Immagini straordinarie della Sardegna sono state invece protagoniste della presentazione di “Sardegna. 20 fotografi di natura” che, attraverso prospettive personali, esalta gli attimi fuggenti di un’isola descritta attraverso paesaggi, animali selvatici, bufere di neve, cieli stellati e tanto altro. Dopo l’introduzione dell’editore Carlo Delfino, è stata proiettata una selezione di immagini tra le più significative della pubblicazione, poi descritta nei particolari dal curatore Domenico Ruiu nel corso del confronto con il giornalista Salvatore Taras.

E sempre Taras ha introdotto la presentazione di due volumi sulla figura di Giuseppe Garibaldi nella veste di marinaio e in quella di romanziere. Ad attrarre l’attenzione del pubblico in questo caso è stata la presenza di Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe dei due Mondi, la quale ha raccontato aneddoti curiosi, spesso sconosciuti, sui rapporti del bisnonno con la Sardegna e con Caprera, sui legami con gli intellettuali e con personalità dell’epoca, sulle relazioni con la massoneria, fino alla presa di coscienza e all’amarezza per le condizioni del Sud dopo l’unità d’Italia. Grazie anche alla presenza dell’editore Paolo Sorba di La Maddalena, sono stati illustrati “Manlio”, ultimo romanzo di Garibaldi pubblicato nel centenario dalla morte, e il saggio “Orizzonti mediterranei”.

In contemporanea, tre appuntamenti al padiglione Tamuli hanno catalizzato l’attenzione del pubblico. Ad aprire il programma è stata la danzatrice e pittrice Simona Atzori. Autrice di libri di successo (l’ultimo “La strada nuova”), Atzori ha superato i limiti della sua grave disabilità per affrontare con successo le sfide dell’arte. Un esempio e un modello per tutti, sottolineato al termine dell’incontro dall’affetto dei presenti.

“Bitglobal” è invece il titolo del legal thriller scritto da Pietro Caliceti, una storia ambientata negli studi legali milanesi e londinesi e incentrata sui bitcoin, la nuova moneta virtuale che sta sconvolgendo la finanza mondiale. Caliceti, sollecitato da Vito Biolchini e Giovanni Cocco, ha spiegato il procedimento di creazione di questa moneta, la sua logica di funzionamento e il modo attraverso cui è destinata a cambiare per sempre l’economia del pianeta. Uno scenario non futuro ma attuale, di cui però pochi hanno preso conoscenza.

Il tema è stato ripreso nell’incontro successivo che ha visto protagonista Vittorio Emanuele Parsi, autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale”. Insieme a Rodolfo Ragionieri e Giovanni Cocco, Parsi ha analizzato con lucidità la situazione internazionale e i movimenti sullo scacchiere finanziario e bellico dei grandi paesi, invitando però tutti a non soccombere al pessimismo e a rilanciare con forza le ragioni di un impegno a favore dei valori della democrazia.

“L’ordine delle cose” è invece il titolo del film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e che è stato proiettato nel padiglione Filigosa a cura dell’associazione di amicizia Sardegna-Palestina. Intervenuto telefonicamente, il regista Andrea Segre ha spiegato al pubblico la genesi dell’opera che racconta con grande realismo la drammatica realtà dei campi di detenzione dei migranti in Libia e lo sforzo delle ong a favore dei migranti.

La terza giornata della Mostra si è conclusa al Padiglione Tamuli con l’incontro-concerto a cura di Ediziones Beranu e AES, che ha visto protagonista il grande maestro di launeddas Luigi Lai. Il virtuoso strumentista, nel giorno dedicato a “Sa die de sa Sardigna”, si è esibito con alcune delle più significative melodie del suo repertorio tradizionale, accompagnato in alcuni passaggi da Fabio Vargiolu.