22 November, 2024
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Sarà Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna la finale per l’assegnazione dello scudetto del basket italiano 2018/2019. La squadra di Walter De Raffaele ieri sera ha sbancato il campo della Vanoli Cremona di Meo Sacchetti con il largo punteggio di 79 a 69 (primo tempo 47 a 33), ribaltando così la serie di semifinale dall’1-2 al 3-2 definitivo. La partita è stata ampiamente dominata dalla squadra veneta, già avanti di 13 punti al termine del primo quarto (25 a 12) e di ben 19 punti al 30′ (67 a 48). Alla Vanoli non è riuscita la rimonta che pure aveva sfiorato in gara 4, passando nel finale da -22 a -3. Salta così l’accoppiamento di finale tra ha Dinamo e la squadra del coach del suo primo scudetto e dello storico triplete della stagione 2014/2015. La serie di finale, al meglio delle 7 partite, scatterà lunedì 10 giugno a Venezia (l’Umana Reyer ha il vantaggio del fattore campo per l’eventuale “bella”, che le deriva dal miglior piazzamento acquisito al termine della “regular season”, seconda contro quarta)

La Dinamo arriva a questa finale reduce da una striscia vincente incredibile di ben 22 partite consecutive, 15 in campionato tra “regular season” e playoff (3 a 0 sia a Brindisi sia a Milano, dominatrice della “regular season”) e 7 in Fiba Europe Cup (vinta). L’ultima sconfitta della squadra di Gianmarco Pozzecco risale al 10 marzo, sesta giornata di ritorno della “regular season”, maturata proprio sul parquet del Taliercio di Venezia, per 98 a 90. Da allora, in tre mesi, la Dinamo ha sempre vinto! L’Umana Reyer ha perso 4 partite delle ultime 9 della “regular season” e 4 dei playoff, avendo eliminato prima Trento poi Cremona, entrambe alla “bella” della quinta partita. La serie prevede le prime due partite a Venezia, lunedì 10 e mercoledì 12 giugno, le successive due a Sassari venerdì 14 e domenica 16 giugno; a seguire le altre eventuali tre, a Venezia martedì 18 giugno, a Sassari giovedì 20 giugno e, infine, a Venezia sabato 22 giugno. Ricordiamo, infine, che la Dinamo conquistò il suo primo scudetto, il 26 giugno 2015, in gara 7 sul campo della Grissin Bon, a Reggio Emilia.

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La gioia dei giocatori della Dinamo per l’impresa compiuta. Fonte www.dinamobasket.com

Gianmarco Pozzecco ha debuttato sulla panchina della Dinamo Banco di Sardegna in una serata che resterà a lungo impressa nella sua mente, in quella dei giocatori e di tutti i tifosi sassaresi, nel quarto delle Final Eight della Coppa Italia 2019.

Contro l’Umana Reyer Venezia, seconda forza del campionato, al Mandela Forum di Firenze, la squadra sassarese ha subito la superiorità avversaria nei primi 20′, micidiale nei tiri dalla lunga distanza (12 su 18 nei tiri da 3 punti), è sembrata incapace di frenare la freschezza e la precisione di Stefano Tonut e compagni ed è andata al riposo sotto di ben 16 punti: 41 a 57!

La partita, a quel punto, sembrava finita, ma Gianmarco Pozzecco ha dato la carica ai suoi che sono tornati in campo dall’intervallo lungo con una carica straordinaria e, dopo essere scivolati fino a -21, trascinati da Dyshawn Pierre, hanno iniziato la rimonta che rapidamente ha preso corpo con un parziale schiacciante di 21 a 3 che ha portato al sorpasso a metà dell’ultimo quarto. A quel punto la partita è diventata equilibrata, le due squadre sono andate avanti punto a punto, fino a quando Venezia è riuscita ad allungare con un parziale di 5 a 0 sull’85 a 80. Ancora una volta sembrava finita ma Venezia non aveva ancora fatto i conti con l’orgoglio e la voglia di vittoria odierna della Dinamo che, nel concitato finale, sull’88 a 86 per Venezia, a 5″ dalla sirena ha avuto nelle mani di Dyshawn Pierre i due tiri liberi del possibile supplementare, l’errore sul secondo ha permesso alla Dinamo di conquistare l’ennesimo rimbalzo e la rimessa laterale a 3″ dalla fine ha visto entrare in scena Jack Cooley che, con uno straordinario semigancio, ha realizzato il canestro del sorpasso che vale la vittoria e la qualificazione alla semifinale in programma domani sera contro l’Happy Casa Brindisi, che ha eliminato la Sidigas Avellino, nello scontro tra due delle tre terze forza del campionato (la terza è la Vanoli Basket Cremona di Meo Sacchetti che ieri ha eliminato Varese), con il punteggio di 95 a 92 (p.t. 47 a 40), con un parziale di 26 a 12 nell’ultimo quarto, dopo averne subito uno di 40 a 22 nel terzo quarto.

Nella Dinamo, il miglior realizzatore è stato Dyshawn Pierre con 24 punti (8 su 11 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 9 rimbalzi e 1 assist, 30 di valutazione). In evidenza anche Jack Cooley, 13 punti realizzati nei 20′ giocati, con 7 rimbalzi e, soprattutto, il canestro decisivo; Rashawn Thomas, autore di 14 punti con 7 rimbalzi; Jaime Smith, 15 punti; Achille Polonara, 10 punti; e Marco Spissu, 3 soli punti con una tripla dalla lunghissima distanza, ma tanta presenza nella fase più calda della rimonta sassarese.

Nelle fila di Venezia, in evidenza Stefano Tonut, autore di 20 punti in 24′; Mitchell Watt con 16 punti; Michael Bramos con 14 e l’ex MarQuez Haynes, autore di 11 punti.

Venezia ha fatto meglio al tiro sia da 2 punti (57,9% contro 50%), in quello da 3 (17 su 34, 50%, contro 7 su 19, 36,8%) e ai tiri liberi (88,2% contro 86,7%); e anche negli assist, 18 a 7, ma come già sottolineato è stata sovrastata ai rimbalzi (38 a 22) e nei tiri da due punti ha fatto comunque la differenza (42 punti contro 22).

«Come prima cosa vorrei dire che questa vittoria è anche di Enzo Esposito, perché io ho avuto la possibilità di lavorare solo tre giorni e il merito è sicuramente anche suo che ha avuto questi ragazzi fino a domenica – ha commentato a fine match un raggiante Gianmacro Pozzecco -. Sono rimasto stupito dalla reazione finale dei miei giocatori perché dopo il grande sforzo per risalire eravamo scarichi e mi aspettavo meno energia. Sono contento di come sia andata e della prova che hanno portato sul parquet. In questi tre giorni c’è stata una grande esposizione mediatica e questo ha un po’ spostato l’attenzione dalla gara. Oggi ho detto ai ragazzi – nonostante fino a ieri lo negassi – che questa partita per me aveva un grande valore e temo che abbia influito negativamente, ma ha prevalso la voglia di riuscire a regalarci una soddisfazione tutti insieme. Sono contento di come si è sviluppata la gara dopo un avvio non roseo e un primo tempo in cui ero molto dispiaciuto, nel secondo la soddisfazione si è triplicata. Ci tengo a sottolineare che abbiamo avuto una reazione netta con un quintetto formato da giocatori della panchina. Abbiamo una squadra lunghissima e questo può essere un’arma a doppio taglio: i giocatori dovranno essere bravi a sfruttare questo fattore come un vantaggio per tutti, magari accettando di giocare un po’ meno. Adesso abbiamo 24 ore per prepararci alla prossima partita, abbiamo speso energie perché quando risali dal -20 fai più fatica ma siamo carichi per il finale mozzafiato. Sono contento di questa vittoria e sento il calore di un’isola intera – ha concluso Gianmarco Pozzecco -; rappresentiamo una terra, un popolo e quando giochiamo rappresentiamo tutta la Sardegna ed è un valore aggiunto inestimabile.»

Entusiasta anche il play sassarese Marco Spissu: «Siamo felicissimi perché abbiamo cambiato completamente la partita a 4’ dalla fine del terzo aggredendo l’avversario, cambiando difesa e mettendo in difficoltà Venezia. È stato bellissimo vivere questa emozione ed è incredibile far parte di questa squadra: una gioia per tutti i tifosi presenti e tutti quelli che ci stanno seguendo da casa. Adesso dobbiamo continuare su questa strada».

Dopo l’impresa odierna e quella di Bologna su Milano, capolista indiscussa in campionato, in queste Final Eight tutto diventa possibile e la Dinamo inizia a sognare.

Reyer Venezia 88 – Dinamo Banco di Sardegna 89

Parziali: 29 a 20; 28 a 21; 18 a 25; 13 a 23.

Progressivi: 29 a 20; 57 a 41; 75 a 66; 88 a 89.

Umana Reyer Venezia: Haynes 11, Stone 5, Bramos 14, Tonut 20, Daye 9, De Nicolao 3, Washington 4, Mazzola 6, Biligha, Giuri, Cerella, Watt 16. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 3, Smith 15, McGee 2, Carter 4, Devecchi, Magro, Pierre 24, Gentile 2, Thomas 14, Polonara 15, Diop, Cooley 13. All. Gianmarco Pozzecco.

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, nel match casalingo con la capolista Umana Reyer Venezia, nell’anticipo della sesta giornata di campionato. Amara perché maturata nel finale di una partita giocata a testa alta da Scott Bamforth e compagni, iniziata benissimo, con un parziale di +12, 23 a 11, al termine del primo quarto, e di +7, 40 a 33, all’intervallo lungo. Ma in avvio di terzo quarto Venezia ha cambiato marcia, trascinata da un grande Austin Daye, ha azzerato lo svantaggio e s’è portata anche avanti fino al +8, ma hanno trovato sempre la Dinamo pronta a reagire e a tenere il punteggio in equilibrio, 60 a 62 al 30′, fino al definitivo 86 a 83.

La Dinamo ha chiuso con ben cinque uomini in doppia cifra: Terran Petteway 16, Scott Bamforth ed Achille Polonara 15, Jaime Smith e Jack Cooley 12. Nell’Umana Reyer, miglior realizzatore Austin Daye con 21 punti, l’ex Marquez Haynes 15, Stefano Tonut 13.

«Quando siamo riusciti a stare nel piano partita e a fare quello che avevamo preparato, credo che abbiamo giocato una buona partita, abbiamo preso vantaggio e siamo riusciti a coinvolgere tutti – ha commentato a fine match Vincenzo Esposito -. Quando poi in alcuni momenti importanti della partita è venuto fuori il talento offensivo di Venezia abbiamo cercato conclusioni un po’ affrettate in attacco ed abbiamo permesso loro di prendere vantaggio. A quel punto si è creato un piccolo divario che abbiamo provato a recuperare negli ultimi minuti ma era troppo tardi. Il rammarico è per i momenti in cui è venuto fuori il loro talento offensivo, noi abbiamo risposto in attacco con un po’ di frenesia e perso fiducia. Credo, comunque, che abbiamo lottato in modo intenso per quaranta minuti, Venezia in questo momento è una squadra più solida di noi, noi ancora non lo siamo abbastanza, e questo è qualcosa su cui continueremo a lavorare per sperare di portare a casa partite contro squadre così lunghe e così talentuose. La crescita della squadra deve passare per il tipo di reazione, di maturità, di fronte alle difficoltà. Siamo una buona squadra, che certamente ha necessità di tempo per crescere ma che anche stasera ha dimostrato di potersela giocare con tutti. So benissimo che c’è ancora tanto da lavorare ma vedo il bicchiere mezzo pieno».

Dinamo Banco di Sardegna 83 – Reyer Venezia 86

Parziali: 23 a 11; 17 a 22; 20 a 29; 23 a 24.

Progressivi: 23 a 11; 40 a 33; 60 a 62; 83 a 86.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 12, Bamforth 15, Petteway 16, Devecchi, Magro 1, Pierre, Gentile 6, Thomas 4, Polonara 15, Diop, Cooley 12. All. Vincenzo Esposito.

Reyer Venezia: Haynes 15, Stone, Bramos 9, Tonut 13, Daye 21, De Nicolao 3, Vidmar 6, Jerkovic, Biligha 2, Giuri 7, Cerella, Watt 10. All. Walter De Raffaele.

Terran Petteway.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha superato in finale la Reyer Venezia per 77 a 51 (primo tempo 39 a 19) e si è aggiudicata il Torneo Città di Sassari-Mimì Anselmi.

Coach Vincenzo Esposito inizialmente ha mandato in campo Bamforth, Petteway, Gentile, Thomas e Polonara; coach De Raffaele ha schierato l’ex Haynes, Bramos, Tonut, Daye e Biligha. La squadra veneta (campione d’Italia due stagioni fa, semifinalista nella scorsa stagione dopo aver chiuso in testa la regular season), ha iniziato bene con Bramos, Tonut e Biligha per 6 punti di fila, Achille Polonara ha sbloccato i suoi con 8 punti di seguito e la difesa biancoblu iha lasciato a Venezia solo 2 punti fino alla fine del primo quarto, chiuso dalla Dinamo avanti di ben 16 lunghezze, 24 a 8, grazie alle conclusioni di Bamforth, Thomas e Cooley.

La Dinamo ha continuato a spingere sull’acceleratore anche nel secondo quarto e Vincenzo Esposito ha fatto ruotare i suoi, Haynes, Kyzlink e Washington hanno cercato di arginare la furia sassarese ma all’intervallo lungo il tabellone ha segnato un distacco importante: 39 a 19.

Nella ripresa gli uomini di coach De Raffaele hanno cercato di reagire con Tonut, Washington e Daye, ma Bamforth e compagni hanno mantenuto il vantaggio sul +18: 55 a 37.

Nell’ultimo quarto Haynes e Tonut hanno cercato ancora di accorciare ma la Dinamo è scappata ancora avanti con il nuovo arrivato Parodi, Magro, Gentile e Diop. Thomas ha piazzato una tripla ed ha chiuso con una schiacciata per il 77 a 51 finale che ha consegnato alla Dinamo l’edizione 2018 del torneo Città di Sassari-Mimì Anselmi.

Dinamo Banco di Sardegna 77 – Reyer Venezia 51

Parziali: 24-8; 15-11; 16-18; 22-14

Progressivi: 24-8; 39-19; 55-37; 77-51

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu, Parodi 4, Bamforth 7, Petteway 6, Devecchi 2, Magro 6, Pierre 4, Gentile 7, Thomas 14, Polonara 15, Diop 3, Cooley 9. Coach: Vincenzo Esposito.
Reyer Venezia: Haynes 8, Bramos 2, Tonut 9, Daye 7, De Nicolao 8, Washington 10, Biligha 2, Giuri, Mazzola 2, Kyzlink 3, Cerella. Coach: Walter De Raffaele.

Nella finale per il 3° e 4° posto la Hertz Dinamo Academy ha superato la Pallacanestro Trieste per 79 a 74 (primo tempo 50 a 42).

Hertz Dinamo Academy 79 – Pallacanestro Trieste 74

Parziali: 28-22; 22-20; 18-21; 11-11.

Progressivi: 28-22; 50-42; 68-63; 79-74.

Dinamo Academy: Carboni, Miles 17, Allegretti 19, Rullo 8, Gallizzi, Ebeling 6, Rovatti, Matrone, Bucarelli 10, Johnson 14, Picarelli 5. All. Riccardo Paolini.

Pallacanestro Trieste.: Coronica 4, Fernandez 5, Schina 5, Strautins 11, Deangeli, Janelidze 4, Cavaliero 9, Sanders 15, Knox 4, Mosley 11, Cittadini 6. All. Eugenio Dalmasson.

Achille Polonara.

 

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Niente da fare, per la Dinamo Banco di Sardegna, nell’anticipo delle 12.30 al PalaSerradimigni, contro la vicecapolista e campione d’Italia in carica Umana Reyer Venezia: 84 a 92 (primo tempo 43 a 43).

Il primo tempo è stato molto equilibrato, con la Dinamo sempre in partita. Gli ospiti hanno costruito il vantaggio decisivo al rientro dall’intervallo lungo, con un terzo quarto da 19 a 26. La Dinamo ha cercato di rientrare in partita nell’ultimo quarto, trascinata da un ispirato Scott Bamforth (21 punti e 6 rimbalzi), Darko Planinic (12 punti e 6 rimbalzi) e Rok Stipcevic (13 punti e 5 assist), ma Venezia ha resistito fino alla fine.

«Nel primo tempo hanno spinto fisicamente sulla nostra difesa, soprattutto su post basso con Peric – ha commentato a fine gara Zare Markovski -. Nel secondo tempo siamo riusciti ad arginarli in questo ma il loro attacco spinto e il fatto che noi non abbiamo sfruttato situazioni di vantaggio nel mismatch hanno permesso loro di dettare il loro ritmo. Fra gli attacchi in più che abbiamo creato pochissimi erano in contropiede, abbiamo sbagliato tanto e sul piano fisico ci hanno spinto fuori dal nostro attacco. Eravamo sempre in recupero, non siamo riusciti ad imporci, cosa che certamente non potevamo fare con la fisicità ma con l’aggressività – ha concluso il coach della Dinamo -. Non siamo stati lucidi a fare ciò che dovevamo fare.»

Dinamo Banco di Sardegna 84 – Reyer Venezia 92.

Parziali: 23 a 22; 20 a 21; 19 a 26; 22 a 23.

Progressivi: 23 a 22; 43 a 43; 62 a 69; 84 a 92.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 8, Bostic 8, Bamforth 21, Planinic 12, Devecchi, Pierre, Jones 6, Stipcevic 13,  Hatcher 9, Polonara 7, Picarelli, Tavernari . All. Zare Markovski.

Umana Reyer Venezia: Haynes 18, Peric 8, Sosa, Bramos 6, Tonut 14, Daye 18, De Nicolao 8, Jenkins, Ress, Biligha 5, Cerella, Watt 15. All. Walter De Raffaele.

Foto http://www.dinamobasket.com/

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Nonostante una giornata no al tiro (23 su 55 da 2 punti, 41,8%; 3 su 20 da 3 punti, 15%), la Dinamo Banco di Sardegna ha sfiorato il successo sul campo dei campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, cedendo per 82 a 80 dopo un tempo supplementare (è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di Oldemburg in Champions League, dopo sette vittorie di fila tra campionato e Champions League).

La Dinamo ha sbagliato completamente l’approccio alla partita, realizzando i primi due punti del match dopo ben 6 minuti, con una schiacciata di Achille Polonara, e concedendo ai veneti un parziale di 16 a 2. Chiuso il primo quarto sotto di 11 punti, 21 a 10, nel secondo la Dinamo ha iniziato a dare segnali di reazione, riportandosi da -11 fino a -4; 25 a 21. La reazione della Reyer non si è fatta attendere e le squadre sono andate negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul punteggio di 36-27.

In avvio del secondo tempo la Dinamo è stata tenuta in piedi dai 14 punti di uno strepitoso Levi Randolph. in 10′. Il giocatore originario dell’Alabama ha mandato in tilt la difesa veneta ed ha dominato gli ultimi minuti della terza frazione, riportando i biancoblu ad un solo possesso di distanza, prima del 55 a 51 del 30′. L’ultimo quarto è stato caratterizzato da un continuo equilibrio ed al 40’ il tabellone ha segnato la perfetta parità: 69 a 69, supplementare!

Ancora equilibrio nei 5′ extra e partita decisa da due palle perse e dai tiri liberi dell’ex Marquez Haynes, assegnati per un fallo di Scott Bamforth, per il definitivo 82 a 80.

Scott Bamforth è stato ancora una volta il miglior realizzatore ma questa volta con percentuali al di sotto delle sue possibilità (25 punti in 38′, frutto di 7 su 15 da 2 punti, 1 su 8 da 3 punti e 8 su 9 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 17 di valutazione). Benissimo Levy Randolph, autore di 21 punti in 29 minuti (6 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 6 su 7 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 1 assist, 25 di valutazione). Bene anche Darko Planinic, 9 punti in 17 minuti (3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 16 di valutazione). Ancora in ritardo di condizione, dopo la lunga assenza per infortunio, Rok Stipcevic.

«È stata una partita decisa dai dettagli, una partita alla quale abbiamo approcciato male anche se ci aspettavamo che Venezia la aggredisse fin dall’inizio per uscire da questa striscia negativa di sconfitte – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Siamo riusciti a rimetterla in piedi grazie all’energia dei giocatori entrati in campo dalla panchina, specie a livello difensivo, in attacco non siamo mai stati brillanti ma siamo riusciti a risalire strappando un punto per volta a Venezia. Poi 12 secondi dalla fine nell’overtime avevamo in mano noi la possibilità di vincerla ma su quella rimessa ci siamo fatti prendere dall’ansia e non abbiamo eseguito bene andando in tre verso la palla senza fare il blocco vero, e questo ha consegnato la palla agli avversari poi non so cosa sia successo su quella rimessa che hanno visto all’instant replay. Nel finale ho preferito fare fallo perché li volevo mandare in lunetta e farli pensare, come era successo nel tempo regolamentare. Sicuramente usciamo da una partita del genere delusi per aver perso un match che potevamo conquistare – ha concluso il coach sassarese – ma con la consapevolezza che oggi dopo una partenza difficile, su un campo come questo, un passo alla volta siamo rientrati in partita.»

Reyer Venezia 82 – Dinamo Banco di Sardegna 80.

Parziali: 21-10; 16-17; 19-24; 14-18; OT 13-11.

Progressivi: 21-10; 36-27; 55-51; 69-69; 82-80.

Reyer Venezia: Haynes 17, Peric 14, Johnson 8, Green, Tonut 2, De Nicolao, Orelik 17, Ress,Bolpin, Biligha 6, Cerella, Watt 18. All. Walter De Raffaele.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bamforth 25, Planinic 9, Devecchi, Randolph 21, Pierre 4, Jones 12, Stipcevic 2, Hatcher, Polonara 4, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Vacanze già finite per la Dinamo, in campo alle 18.00 a Venezia contro i campioni d’Italia della Reyer. Interrotta la scorsa settimana ad Oldemburg, in Champions League, la serie positiva di sette vittorie consecutive tra campionato e Champions League, la squadra di Federico Pasquini si rituffa nel campionato, giunto alla 12ª giornata di andata della “regular season”.

La squadra è arriva in Laguna la mattina del giorno di Natale e si è messa subito al lavoro per preparare la sfida contro la formazione allenata da coach Walter De Raffaele, che si presenta davanti al proprio pubblico con la voglia di riscattarsi dalle recenti sei sconfitte consecutive.

«La sfida Tra Venezia e Sassari non è mai una partita normale; soprattutto quando si gioca così tanto e si vive di strisce positive e negative è evidente che l’approccio alla partita diventa decisivo – ha ammonito alla vigilia Federico Pasquini -. Una squadra come Venezia, reduce da sei sconfitte consecutive, giocando peraltro davanti al proprio pubblico, avrà sicuramente un approccio molto duro. Noi vogliamo mettere da parte Oldenburg e vogliamo esprimere quello che siamo stati negli ultimi due mesi. Detto questo da un punto di vista individuale si incontrano due squadre che hanno la possibilità di giocare grandi o piccoli: Venezia può giocare con Orelik da numero tre oppure aprire il campo mettendo dentro una formazione più leggera. Noi dovremo essere bravi a leggere la loro zona e i loro cambi difensivi, perché da un attacco bilanciato viene fuori una difesa bilanciata. Venezia ha la caratteristica di correre e attaccarti nei primi cinque secondi oppure aspettare e attaccarti negli ultimi cinque secondi per punirti.»

«Sassari è una delle squadre più in forma del campionato, che sta esprimendo al massimo il suo potenziale – ha detto il coach veneto Walter De Raffaele -. Gioca spesso con due piccoli, come Bamforth e Hatcher, e può contare su un centro dinamico come Jones che sta facendo bene. La squadra completa ha tanti giocatori che possono incidere sulla partita, penso a Randolph, e può facilmente cambiare assetto diventando più grande con Planinic. Quella con Sassari sarà una partita difficile perché è un avversario di qualità e per noi non è un momento positivo, ma noi dovremo fare di tutto per portarla a casa. Giochiamo nelle mura amiche e sappiamo che il nostro pubblico può essere un fattore; abbiamo diversi problemi di infortuni ma è inutile piangerci addossi. Dobbiamo trovare uno spirito combattivo e di grande energia – ha conclusoWalter De Raffaele – per fare un match intelligente e faremo di tutto per portare via i due punti.»

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Una bella Dinamo ha perso di misura con la Reyer Venezia campione d’Italia nella semifinale della Supercoppa a Forlì, prima uscita ufficiale della nuova stagione 2017/2018..

Il coach veneto Walter De Raffaele ha schierato inizialmente un quintetto con l’ex Haynes, Johson, Bramos, Orelik e Watt; Federico Pasquini ha risposto con Randolph, Pierre, Jones, Stipcevic e Polonara. L’avvio è stato favorevole alla Dinamo, con una tripla di Pierre ed un parziale di 7 a 0 dopo 3 minuti di gioco. La reazione della Reyer ha riequilibrato il punteggio al termine dei primi 10’ sul 15 a 15. Le due squadre si sono affidate ai tiri pesanti (la Dinamo con Pierre, Stipcevic e Randolph; la Reyer con De Nicolao) e la Reyer ha allungato all’intervallo lungo sul 38 a 31.

Nella terzo quarto i campioni d’Italia hanno incrementato il vantaggio, la Dinamo ha cercato di tenersi a contatto con Polonara (18 punti e 7 rimbalzi), ed è rimasta ancora in partita al 30′, sul 63-57.

La Dinamo ha retto ancora in avvio di ultimo quarto, ha cercato di rientrare trascinata da Achille Polonara (alla fine miglior realizzatore con 23 punti) ma un Peric già in gran forma ha vanificato tutti i tentativi della Dinamo e la Reyer ha chiuso il match sul 86-79, qualificandosi così per la finale in programma questa sera contro l’Olimpia Milano che nella prima semifinale aveva superato Trento con il punteggio di 74 a 65.

Umana Reyer Venezia 86 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 15-15; 23-16; 25-26; 23-22

Umana Reyer Venezia. Haynes 7, Peric 21, Johnson 10, Bramos 15, De Nicolao 10, Jenkins 2, Orelik 6, Bolpin, Ress 4, Biligha 2, Cerella, Watt 9. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 1, Bamforth, Planinic 2, Devecchi 2, Randolph 7, Pierre 14, Jones 13, Stipcevic 17, Polonara 23, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

«La partita è stata segnata dal 24-7 che abbiamo preso alla fine del primo quarto e in avvio di secondo – ha commentato coach Federico Pasquini -. Abbiamo perso un po’ di ritmo e poi penso che ciò che ci è mancato sia la giocata per rientrare dentro la partita. Qualche errore nel secondo quarto a livello offensivo, nel terzo e nell’ultimo quarto a livello difensivo, ci ha impedito di raggiungere Venezia, complimenti a loro.»

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L’Umana Reyer Venezia ha espugnato il PalaSerradimigni (85 a 89, primo tempo 40 a 49) nell’ultima partita casalinga della “regular season”, interrompendo la serie positiva della Dinamo Banco di Sardegna, fermatasi a cinque vittorie consecutive. La squadra di Federico Pasquini ha iniziato alla grande, chiudendo il primo quarto avanti di 10 punti, 30 a 20, ma nel secondo hanno subito il ritorno della squadra veneta che ha ribaltato il risultato con un parziale perentorio 29 a 10.

Equilibrio nel terzo quarto (28 a 28), dopo un avvio favorevole all’Umana Reyer e nell’ultimo quarto la Dinamo ha tentato la clamorosa rimonta (ad un certo punto s’era ritrovata sotto di 17 punti) ma dopo essere riuscita a riportarsi ad un solo punto, 83 a 84, lo sprint decisivo è stato quello della vicecapolista.

La Dinamo, pur battuta, è uscita dal campo a testa alta, tra gli applausi dei cinquemila del PalaSerradimigni.

Nella squadra sassarese hanno brillato Gani Lawal e Rok Stipcevic. Il centro nigeriano si è aggiudicato il duello con Ortner e ha messo a segno una prestazione monstre da 22 punti con 10/13 da due, 8 rimbalzi e 29 di valutazione totale nei 26’ in cui è rimasto in campo. Rok Stipcevic per lunghi tratti ha trascinato i compagni con la sua leadership nel secondo tempo: per lui 23 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per un totale 21 di valutazione. Determinanti David Lighty, protagonista nel primo tempo, a segno con 15 punti e 6 rimbalzi, e David Bell, 15 punti e 4 assist. Tra gli ospiti ha brillato Hrvoje Peric, autore di 27 punti, stellare nel terzo quarto, con 10 punti in 3’.

«Partita segnata all’inizio del secondo quarto con il parziale di 20 a 2 che ha vanificato tutto quello che avevamo fatto nella primo quarto – ha commentato Federico Pasquini -. A quel punto ci siamo un po’ disuniti anche se poi c’è stata la reazione e la risalita dal -17. Alla fine un po’ di mancanza di lucidità forse dovuta alla stanchezza ha fatto la differenza. Complimenti a Venezia, che ha fatto una grande partita, abbiamo giocato con una squadra che non a caso è seconda e che arrivava affamata dalla sconfitta nelle Final Four. A mio parere la squadra ha lottato senza mai mollare per 35 minuti con i 5 minuti di inizio secondo quarto pagati cari. Lavoreremo per capire cosa ha portato a quel break, cercheremo di recuperare gli infortunati e di andare a Caserta al meglio.»

Nonostante la sconfitta, la Dinamo conserva il quarto posto ma con gli stessi punti (34) di Grissin Bon Reggio Emilia e Dolomiti Energia Trentino e se vorrà conservare la posizione, importantissima per lo schieramento nei playoff scudetto (dà la possibilità di giocare in casa l’eventuale bella con la quinta classificata nel primo turno), dovrà vincere domenica prossima a Caserta, per non dover attendere i risultati della Grissin Bon Reggio Emilia che giocherà a Cremona e della Dolomiti Energia Trentino, impegnata in casa con la Sidigas Avellino.

Dinamo Sassari 85 – Umana Venezia 89

Parziali: 30-20; 10-29; 28-28; 17-12.

Progressivi: 30-20; 40-49; 68-77; 85-89.

Dinamo Sassari: Bell 15, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 4, Lydeka, Savanovic, Carter 4,  Stipcevic 23, Lawal 22, Lighty 15, Ebeling, Monaldi . Coach: Federico Pasquini.

Umana Venezia: Haynes, Hagins 4, Ejim 12, Peric 27, Stone 10, Bramos 5, Tonut 8, Taddeo, Filloy 14, Ress 5, Ortner 4, Viggiano. Coach: Walter De Raffaele.

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La Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45 affronta al PalaSerradimigni l’Umana Reyer Venezia in un antipasto dei playoff, nella penultima giornata della “regular season”.

La squadra sassarese ha approfittato della mini pausa per lavorare con intensità in vista dei playoff scudetto che disputeranno per il settimo anno di fila. Oggi e la prossima settimana a Caserta, i biancoblu cercheranno di chiudere nella migliore posizione possibile in ottica griglia playoff.

L’Umana è arrivata lunedì in Sardegna direttamente da Tenerife, dove ha chiuso al quarto posto della Final Four di Basketball Champions League: nonostante l’intenso week end però gli uomini di coach Walter De Raffaele, al secondo anno sulla panchina orogranata, sono pronti a dare battaglia sul parquet ai biancoblu.

«Sappiamo di dover seguire la via del girone di ritorno, dobbiamo pensare a vincere, a continuare la scalata, poi vedremo cosa diranno i campi nell’ultima giornata, ci teniamo a chiudere tra le prime quattro e dobbiamo ragionare consapevoli di essere padroni del nostro destino – ha detto coach Federico Pasquini in conferenza stampa -. Contro Venezia dobbiamo pensare a vincere e basta. Conosciamo bene la Reyer, è una squadra lunga e profonda che, anche se ha disputato la Final Four ed è arrivata ieri direttamente da Tenerife, sarà pronta per giocare domani, avendo sfruttato bene la profondità del suo roster con minutaggi molto diluiti.»

Lorenzo D’Ercole.