5 November, 2024
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Giovedì 6 e venerdì 7 aprile, dalle 14.30 alle 18.30 e dalle 8.45 alle 18.30, l’Hotel Regina Margherita – viale Regina Margherita, di Cagliari – ospiterà l’incontro 1817-2017: la malattia di Parkinson”. Ai lavori – coordinati dal Centro Parkinson dell’Azienda Brotzu in collaborazione con la Neurofarmacologia del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Cagliari – partecipano alcuni dei principali esperti internazionali.

Dalla lectio di Gian Luigi Gessa (“Interazione dopamina-noradrenalina nel controllo delle funzioni corticali”) a Nicola Modugno (Pozzilli) con “Terapie complementari nella malattia di Parkinson”. Ma alla due giorni, in quattro sessioni si affrontano le tematiche e le più recenti intuizioni terapiche e cliniche sulla patologia che prende il nome di James Parkinson. Da segnalare gli interventi e la partecipazione di, tra gli altri, di Maurizio Melis, Micaela Morelli, Marco Diana, Walter Fratta, Francesco Marrosu. Tra i discussant, di rilievo le presenze degli specialisti Morgante (Messina/Londra), Cortelli (Bologna), Rascol (Tolosa), Ceravolo (Pisa), Bonifati (Rotterdam) e Calabresi (Perugia). Gaetano di Chiara dibatte di “Dopamina, tra movimento ed emozioni”, Gianni Cossu di “Out of Cns: sistema gastroenterico e neuropatie periferiche nella malattia di Parkinson”, Mauro Carta di “Fisiopatologia delle discinesie”.

L’incontro, arricchito dalle presenza di alcuni dei maggiori opinion-leader nazionali e internazionali, è stato immaginato per celebrare duecento anni di progressi nella comprensione dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson, delle sue cause, del suo trattamento e degli auspicabili futuri sviluppi di una cura non più solo sintomatica.

«Una malattia che in questi 200 anni ha mostrato di essere molto più complessa rispetto a quanto apparisse dai primi studi sui sintomi motori. La riunione – spiega Gianni Cossu, neurologo, Centro Parkinson azienda Brotzu, responsabile scientifico dei lavori – è articolata sulla falsariga dei capitoli di “The Shaking Palsy”, elaborati da James Parkinson nel 1817. Si delinea lo stato dell’arte nella conoscenza della malattia. Uno spazio centrale della riunione è dedicato a ricordare il contributo della scuola neurofarmacologica cagliaritana che negli ultimi decenni ha avuto un ruolo centrale nella ricerca preclinica e clinica sulla dopamina e sui suoi straordinari effetti nel controllo del movimento e delle emozioni.»

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Ventisei docenti dell’Università di Cagliari sono nella classifica del sito www.topitalianscientists.org. Tenendo presente che la lista è in continuo aggiornamento, si tratta indubbiamente di un bel risultato per l’ateneo del capoluogo sotto diversi punti di vista: visibilità, credibilità e ricadute nella comunità accademica internazionale. Ma anche un bel biglietto da visita su qualità della didattica e della ricerca, utile per la promozione e la reputazione di corsi di laurea e scuole di specializzazione.

Walter Fratta (dipartimento Scienze biomediche), Alberto Angioni (Scienze vita e ambiente), Ezio Carboni (Scienze biomediche) e Giorgio Giacinto (Ingegneria elettrica ed elettronica) fanno parte del pool di pregio che comprende, per Scienze biomediche, Amedeo Columbano, Irene Messana, Sebastiano Banni, Stefano Mariotti, Giovanni Mantovani, Micaela Morelli e Maria Antonietta Melis. Per la Chimica c’è Vito Lippolis, per Scienze cliniche ci sono Alessandro Zuddas, Gian Benedetto Melis e Mauro Giovanni Carta. Fabio Roli e Giacomo Cao sono in classifica per Scienze del computer e Ingegneria. Astrofisica è rappresentata da Giulia Manca e Nicolò D’Amico. Per la Fisica Vincenzo Fiorentini e Sandro Massidda. Per Neuroscienze e psicologia il ranking annovera Antonio Argiolas, Fabio Fadda, Antonio Preti, Marco Pistis e Maria Rosaria Melis. Inoltre, per Scienze biomediche, compaiono i professori in quiescenza Gian Luigi Gessa, Gaetano Di Chiara e Giovanni Biggio e i deceduti Antonio Cao e Renzo Galanello.

Il sito mostra la classifica dei Top italian scientists (Tis) della Via-Academy. In sostanza, si tratta di un censimento degli scienziati e scholars di maggior impatto, misurato con il valore di H-index, che rappresenta un numero che racchiude la produttività e l’impatto della produzione culturale o scientifica di un docente basato sulle citazioni ricevute.

«Ma – spiega una nota pubblicata sul sito – ha dei limiti poiché, in particolare, la frequenza di citazioni varia nei diversi campi del sapere, e risulta massima nella fisica delle particelle e certe aree biomediche come l’immunologia. La lista non va quindi interpretata come comparazione assoluta del valore dei vari scienziati e studiosi, soprattutto fra le materie diverse riportate come ’area’ nella tabella

Al 28 febbraio scorso, la classifica del sito specializzato – che come da indicazioni, ospita i ricercatori che hanno inoltrato e caricato i propri lavori su Google scholar – comprendeva oltre quattromilacento scienziati italiani.

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Lunedì 10 e martedì 11 ottobre, dalle 14.30, l’aula Thun dell’ospedale Microcitemico, in via Jenner, a Cagliari, ospita il seminario “International views in child & adolescent psychopathology”. L’evento è organizzato nell’ambito dell’attività didattica della  Scuola di specializzazione  in Neuropsichiatria infantile e del dottorato in Neuroscienze del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università del capoluogo.

Tra i temi affrontati dagli specialisti si va da neurobiologia dell’autismo a rapporto con gli altri disturbi del neuro-sviluppo, labilità emotiva, evoluzione dei disturbi in età adulta, stato dell’arte dell’uso di farmaci e modalità innovative per lo studio dei farmaci in età evolutiva. Al seminario vengono presentati per la prima volta i risultati di uno studio europeo coordinato dall’ateneo cagliaritano (circa  1200 bambini e adolescenti seguiti per due anni in quattro paesi europei) sulla sicurezza dei farmaci stimolanti.

Il seminario è frutto della pluriennale collaborazione della clinica di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza diretta da Alessandro Zuddas, con le strutture di Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza delle Università di Heidelberg, Complutense di Madrid, Melbourne (Australia), King College University (Londra), New York University  e National institute of mental health (Bethesda, Usa). Un’intesa che negli ultimi dieci anni ha permesso la partecipazione dell’Università di Cagliari a quattro progetti europei del settimo Programma quadro e a numerosi studi registrativi internazionali di farmaci per patologie psichiatriche  in età evolutiva.

Tobias Banascewski (presidente Società tedesca psichiatria infanzia e adolescenza) a Carmen Moreno (vice chairman Child&adolescent neuropsychopharmacology – European college of neuropsychopharmacology), Joseph Sergeant (Free University, Amsterdam; visiting professor, Cagliari), Bernardo Carpiniello, Walter Fratta e Marco Pistis (ateneo  di Cagliari), e Stefano Sotgiu (Università Sassari) compongono il bouquet di specialisti universitari che prendono parte all’appuntamento.

Il seminario è evento satellite del XXVII congresso nazionale della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza che si tiene ad Alghero da domani, venerdì 7, a domenica 9 ottobre. I lavori – al centro dell’evento autismo, Adhd, disturbi umore e condotta in età evolutiva, malattie neurologiche del neonato, malattie metaboliche, epilessia, malattie neuropsichiatriche rare, disturbi sonno, apprendimento e linguaggio, organizzazione servizi sanitari  e strategie diagnostiche e terapeutiche innovative – sono curati dai professori Sotgiu e Zuddas. L’ingresso è gratuito con iscrizione online obbligatoria.