22 November, 2024
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Tutto parte da un’immagine: una sfera di piombo situata in fondo al cuore. Tutti abbiamo la nostra sfera personale che racchiude sofferenze della nostra vita e di tutte le vite che ci hanno preceduto. Jessica De Masi, giovane autrice finalista di Cortoindanza 2016 Tersicorea e del premio Twain_DirezioniAltre 2017 indaga attraverso il corpo questa forza e questo senso di castrazione psicologica che colpisce in particolare l’universo femminile, nella performance di danza, poesia e musica “In contrastabile”, il 24 ottobre nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari (Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1), organizzata da Tersicorea in collaborazione con il polo museale della Sardegna, nell’ambito del programma di valorizzazione per il 2019. Due i turni di orario della performance nel corso della giornata, in occasione della presentazione dell’opera “Grado Zero” di Wanda Nazzari alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari: il primo la mattina, alle ore 11.30, ed il secondo turno la sera, alle ore 18.30. «Voglio occuparmi di questo nero, viverlo con il corpo e cercare attraverso il movimento una via d’uscita», spiega la coreografa e danzatrice milanese.

Una pièce di danza contemporanea inclusa nel calendario autunnale di Logos/Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, dedicata all’opera dell’artista sarda Wanda Nazzari “Grado Zero”, carica di simboli e significati profondi inserita nella collezione della Pinacoteca Nazionale e esposta per la prima volta al grande pubblico. La performance si inserisce in questo contesto, creando un fil rouge tra l’arte visiva e l’atto performativo dal vivo. La creazione è stata ospitata il 22 ottobre al Theatre-Laboratory “Alma Alter” di Sofia (Bulgaria) diretto da Petya Yosifova, in collaborazione con l’Università di Sofia. «…Sensazioni ondulatorie di vertigine, di attanagliamento, di reclusione, di spaesamento e insieme, di memoria tangibile, vera! Emozione profonda, sublime, da sublimare…».

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“Settembre il mese azzurro”, questo il titolo della nuova rassegna teatrale firmata Il Crogiuolo. Parole tratte dal verso iniziale di una nota poesia di Bertolt Brecht, autore caro alla compagnia cagliaritana nella lunga ricerca dedicatagli dal suo storico fondatore, Mario Faticoni; verso scelto, in questo caso, anche per il felice riferimento cromatico che consente un immediato accostamento alle arti visive, richiamato nel sottotitolo della rassegna: il teatro interpreta l’arte visiva. Dal 9 al 30 settembre un cartellone denso di proposte, con alcune, significative, ospitalità nazionali – scelte fra le realtà più interessanti del nostro panorama teatrale – e gli spettacoli (diverse le prime assolute regionali) che si svolgeranno nello spazio Fucina Teatro, alla Vetreria di Pirri, ma non solo: al Museo Archeologico, al Museo delle Cere Anatomiche, nella Galleria Comunale d’Arte di Cagliari.

Per Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo e ideatrice del progetto, la possibilità di portare avanti un’indagine sistematica del rapporto fra teatro e arti visive è iniziata ai tempi della collaborazione con il Centro Culturale Man Ray di Wanda Nazzari.

«Immergersi con il teatro nell’universo dell’arte visiva – sottolinea Rita Atzeri – significa rivedere i codici di quest’arte, offrire allo spettatore un’esperienza inedita, recuperando un aspetto originario del teatro, così come della creazione, da parte dell’artista, della sua opera. Significa, con sensibilità contemporanea, ritrovare i diversi paradigmi dell’espressione artistica, per indagare quella coscienza collettiva a volte percepita come priva d’anima, così lanciata com’è nel suo consumo di immagini, informazioni, emozioni”.

La rassegna “Settembre il mese azzurro” è organizzata da Il Crogiuolo, su idea e progetto di Rita Atzeri, con il sostegno dell’assessorato della Cultura del comune di Cagliari e la collaborazione del Museo Archeologico, dell’Università (Museo delle Cere Anatomiche “Clemente Susini”) e dei Musei Civici di Cagliari.