22 November, 2024
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Battuta anche Pistoia, 88 a 81, per la Dinamo è la settima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. L’incontro con la squadra toscana è stato molto equilibrato anche se la Dinamo ha sempre dato l’impressione di poterlo fare suo, fin dalle battute iniziali che l’hanno vista avanti di 8 punti sul 10 a 2 con una tripla di William Hatcher, poi 12 a 4 al 3′. Pistoia ha saputo reggere l’urto iniziale sassarese, tornando a -2 con una tripla di Fabio Mian al 6′, 15 a 13, a -1 al 10′ con una tripla di Cesare Barbon ed ha chiuso il primo quarto sotto di soli 3 punti (26 sa 23), riuscendo a tenersi a contatto con la Dinamo anche nel secondo quarto, nel corso del quale è andata anche avanti di 4 punti al 15′, 32 a 36, ed ha chiuso sul 43 a 41.

Nuovo tentativo di fuga della Dinamo nella seconda parte del terzo quarto con un canestro da fuori e tre triple consecutive di uno scatenato Scott Bamforth, 63 a 56 al 27′, e nuova reazione di Pistoia che con una tripla di Raphael Gaspardo è tornata ancora a -2: 63 a 61, prima del 65 a 61 del 30′ segnato da due tiri liberi di Dyshawn Pierre. In avvio di ultimo quarto, la Dinamo ha spiccato il volo, con una tripla di Dyshawn Pierre ed una di Marco Spissu (73 a 63); il vantaggio si è dilatato fino al +18 al 38′, 87 a 69, con quattro schiacciate di Shawn Jones, Dyshawn Pierre, Levi Randolph e ancora Dyshawn Pierre ed una tripla di Levi Randolph.

Nel finale la Dinamo ha smesso praticamente di giocare ma il vantaggio era talmente ampio che la vittoria non è mai stata in discussione e la squadra di Federico Pasquini ha incamerato la nuova vittoria, la settima consecutiva tra campionato e Champions League, che fa classifica ed anche convinzione nei propri mezzi che, a questo punto, è legittimo dirlo, sono davvero notevoli.

Prestazione superlativa, ancora una volta, di Scott Bamforth, nuovo fenomeno biancoblu, autore di 24 punti in 29′, 5/7 da tre, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e 6 assist per un totale 28 di valutazione: altro protagonista un ottimo Dyshawn Pierre alla seconda doppia doppia consecutiva con 16 punti e 10 rimbalzi, 23 di valutazione. Doppia cifra anche per Shawn Jones (13 punti e 6 rimbalzi), Levi Randolph (11 punti e 3 assist). Ottima serata per William Hatcher, autore di 9 punti con il 100% al tiro e 4 assist.

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Pistoia Basket 81

Parziali: 26-23; 17-18; 22-19; 23-20.

Progressivi: 26-23; 43-41; 65-61; 88-81.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 24, Planinic 4, Devecchi , Randolph 11, Pierre 16, Jones 13, Stipcevic, Hatcher 9, Polonara 3, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Pistoia: Della Rosa, McGee 8, Kennedy 6, Barbon 3, Mian 14, Gaspardo 8, Onuoha, Bond 17, Magro 2, Moore 13, Ivanov 10. All. Vincenzo Esposito.

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Grande impresa della Dinamo Banco di Sardegna, a Brescia, sul campo della Germani Basket, dominatrice della prima parte della stagione. La squadra sassarese ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista, reduce da 9 vittorie consecutive, con il punteggio di 79 a 78 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo).

E’ stata una partita bellissima, dal finale palpitante che ha visto la Dinamo rimontare uno svantaggio di ben 11 punti negli ultimi 8 minuti, nel corso dei quali ha inflitto all’ex Brian Sacchetti e compagni, un parziale di 22 a 10 (da 57-68 a 79-78).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones e l’avvio è stato brillantissimo: 18 a 7 al 6′ con una tripla di William Hatcher. La capolista ha reagito e, guidata da Marcus Landry ha ridotto il ritardo, ed ha chiuso il primo quarto con una tripla di Brian Sacchetti sul 18-21.

In avvio di secondo quarto Darko Planinic e Levy Randolph hanno allungato, la Germani ha retto bene e la partita è diventata equilibrata con i padroni di casa che hanno effettuato il sorpasso con Dario Hunt (alla fine il miglior realizzatore bresciano con 17 punti) ma le triple di Scott Bamforth (alla fine 21 punti in 36′, 3 su 6 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione finale) e William Hatcher (19 punti in 28′, 2 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 3 rimbalzi, 5 assist per 26 di valutazione) hanno consentito alla Dinamo di stare attaccata, e due tiri liberi di Bamforth hanno chiuso il primo tempo con la Dinamo avanti sul 41 a 43.

Nella ripresa l’equilibrio è durato 6 minuti (triple di David Moss, Achille Polonara e Luca Vitali), poi la Germani ha allungato, con Marcus Landry, Dario Hunt e Luca Vitali, e con un parziale di 21 a 14 ha chiuso il terzo quarto avanti di 5 lunghezze: 62 a 57.

L’inerzia della partita non è cambiata in avvio di ultimo quarto e Brescia ha allungato ancora, arrivando al vantaggio massimo di +11 al 32′, con due triple consecutive di Luca Vitali e Franko Bushati: 68 a 57. In casa sassarese per un attimo s’è temuto il crollo, non è la prima volta che la squadra biancoblu s’è persa nei finali dopo aver condotto a suo piacimento le partite, ma la Dinamo, nonostante abbia ancora Rok Stipcevic reduce da un infortunio, in campo solo 5′, da qualche settimana è cresciuta parecchio, è più matura, cosciente dei propri mezzi ed ha iniziato una rimonta entusiasmante quanto spettacolare.

Shawn Jones ha commesso il 5° fallo, una dura botta per la Dinamo che però non ha smesso di crederci anche senza il suo centro e Bamforth e Hatcher hanno riportato la squadra che ha perso per falli anche Darko Planinic (Brescia ha perso per falli David Moss) ma i due tiratori scatenati, il primo con tre tiri liberi, il secondo con un’altra tripla, hanno riportato il punteggio in perfetta parità a 1’55” dalla fine: 76 a 76. Dyshawn Pierre ha portato avanti la Dinamo dalla lunetta, Vitali ha impattato a 78 da sotto a 15 secondi dalla fine ma poi ha commesso fallo su Scott Bamforth che ha messo la sua firma sul tiro libero della vittoria: 79 a 78!

Per la Dinamo sono due punti pesanti che accrescono l’autostima dei ragazzi di Federico Pasquini, oggi un altro gruppo rispetto a qualche settimana fa, quando il coach arrivò a presentare le dimissioni, poi respinte, per cercare di smuovere una situazione difficile. La scossa c’è stata, oggi la Dinamo è un’altra squadra che, proseguendo su questa strada, potrà puntare a grandi traguardi, sia in campionato sia in Champions League.

Per la Germani Brescia è la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive iniziali.

«Sono molto soddisfatto della partita che abbiamo giocato contro una avversaria molto forte, che ha una grandissima capacità di presentarsi con assetti diversi e grande lucidità nel cercare i punti deboli dell’avversario – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Sono contento dell’approccio, con una partenza decisa che ci ha dato grande fiducia. Siamo poi stati bravi a reggere, specie nel secondo quarto, quando loro sono entrati in gas e stavano facendo molto canestro e trovando grande fluidità offensiva. L’altra cosa importante è stata che abbiamo attaccato bene le loro zone, i loro cambi di difesa, sempre avendo pazienza e cercando nel primo quarto il lungo e nel terzo e quarto quarto il piccolo, perché credevo che a quel punto aprendo il campo fosse più facile avere degli extra pass piuttosto che dare la palla dentro ai lunghi visto che loro stavano riempendo l’area. Nel terzo e nel quarto quarto ho abusato un pochino della zona 2-3 – anche se loro erano andati in ritmo e segnavano da tutte le parti da tre punti – perché volevo preservare i due lunghi, Planinic e Jones, a livello di falli, ed era l’unico modo per coprirli. Nel momento in cui si decideva la partita, negli ultimi 5 minuti – ha concluso il coach sassarese -, siamo stati bravi a difendere uomo contro uomo, con un assetto particolare con Pierre.»

Leonessa Basket Brescia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 18-21; 23-22; 21-14; 16-22.

Progressivi: 18-21; 41-43; 62-57; 78-79.

Leonessa Basket Brescia: Hunt 17, Vitali L. 10, Landry 11, Vitali M. 13, Moss 7, Sacchetti 8, Fall, Veronesi, Dalla Longa, Moore 7, Bushati 5. All. Andrea Diana.

Banco di Sardegna: Spissu 3,  Bamforth 21, Planinic 5, Devecchi , Randolph 2, Pierre 4, Jones 15, Stipcevic, Hatcher 19, Polonara 10, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.

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Rinfrancata nel morale, oltre che nella classifica, dalla brillante vittoria conquistata quattro giorni fa contro l’Hapoel Holon nella sesta giornata della prima fase della Champions League, la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera sul campo della Pallacanestro Varese, per l’ottava giornata della regular season del campionato di A1. William Hatcher e compagni hanno l’obbligo di vincere, per rilanciarsi anche in campionato, dopo le ultime due sconfitte seguite alla grande vittoria ottenuta sull’Olimpia Milano.

«Varese in questo momento è una squadra che in casa esprime una pallacanestro estremamente interessante – ha spiegato coach Pasquini nella conferenza stampa della vigilia -. È una squadra che vive un ottimo stato sia fisico sia mentale, pur essendo un gruppo nuovo ha raggiunto un equilibrio tecnico-tattico abbastanza rapidamente con il ritmo che dà Wells alla partita, la qualità di Waller e Okoye sul perimetro. Ma anche quelli di cui si parla di meno tipo Ferrero, Pelle, Hollis, sono tutti giocatori pronti. Sappiamo che sarà una partita estremamente dura e dovremo essere bravi ad avere un approccio forte perchésoprattutto a Masnago – loro aggrediscono subito con  difesa molto fisica e attacco veloce, rapido, di contropiede – ha concluso Federico Pasquini -, per cui sarà una partita tosta ma siamo pronti.»

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League e dà un calcio alla crisi che, dopo quattro sconfitte consecutive (due in campionato e due in Champions League), aveva portato alle dimissioni di Federico Pasquini, respinte sia dalla società sia dai giocatori.

Ieri sera, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, s’è vista un’ottima Dinamo, una squadra che, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic, sul campo ha dato le risposte che sia il coach, sia la società e tutto l’ambiente, aspettavano.

La Dinamo s’è imposta con autorità fin dal primo quarto, chiuso con un vantaggio di ben 12 lunghezze, 26 a 14, trascinata da uno straripante Achille Polonara, autore di 3 triple e dalla concretezza di Scott Bamforth e Darko Planinic. Anche nel secondo quarto la Dinamo ha continuato a segnare tanto ma ha trovato un’Hapoel Holon più determinata che ha realizzato ben 30 punti in 10′ e s’è riportata a -7 all’intervallo lungo.

Nel secondo tempo la Dinamo ha sofferto il ritorno israeliano, è affiorato qualche errore dettato soprattutto dal timore di vanificare tutto quanto fatto di buono fin lì, è l’Hapoel Holon è arrivata fino a cinque punti. E’ stato proprio in quei momenti che la Dinamo ha dimostrato carattere, reagendo con decisione e riallungando già al 30′, sul 75 a 65, per poi riprendere in mano il match nell’ultimo quarto, nel quale non ha mai lasciato spazio all’Hapoel Holon, finendo per sfiorare quota 100, con un margine di ben 14 punti, 98 a 84, importante anche in prospettiva di un’eventuale differenza canestri con il match di ritorno in Israele.

A livello individuale, hanno brillanto quasi tutti: Achille Polonara, a referto con 16 punti e 8 rimbalzi; Scott Bamforth (15 punti, 6/8 da due e 9 assist); William Hatcher (10 punti e 8 assist); Dyshawn Pierre (16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist). Bene anche Shawn Jones (12 punti) e Marco Spissu, autore di due triple pesantissime nella fase in cui l’Hapoel Holon ha tentato la rimonta.

«Mi interessava avere un approccio molto duro dal punto di vista difensivo per cambiare il ritmo al loro attacco, che ha tanti punti nelle mani – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto a livello difensivo, poi alla fine del secondo quarto abbiamo perso un po’ di concentrazione e serenità quando ci hanno segnato 18 punti. Siamo stati però bravi a dare un altro strattone importante a livello difensivo nel terzo quarto, controllando la gara e soprattutto abbiamo giocato una partita estremamente intelligente cercando di raggiungere tutti i punti di riferimento in attacco che volevamo avere a seconda delle loro caratteristiche. Sono molto contento e credo che quando rientrerà Rok e dopo il turno di riposo – ha concluso il coach sassarese – potremo davvero continuare a lavorare bene e con la necessaria serenità.»  

Dinamo Banco di Sardegna 98 – Hapoel Holon 84

Parziali: 26-14; 25-30; 24-21; 23-19.

Progressivi: 26-14; 51-44; 75-65; 98-84,

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 16, Devecchi 3, Randolph 2, Pierre 16, Jones 12, Hatcher 10, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Hapoel Holon: Walden, Colman 3, Blatt 13, Mor, Pnini 17, Alexander12, Harrush, Zach, Thomas 18, Rice 21. All. Dan Shamir.

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Nuova amarissima sconfitta per la Dinamo di Sardegna nella settima giornata della regular season del campionato di A1. Questa volta a piegare la squadra di Federico Pasquini, in maniera inattesa quanto netta, è stata l’Orlandina di Capo d’Orlando, impostasi al PalaSerradimigni per 88 a 81 (primo tempo 47 a 38).

La Dinamo ha retto il confronto solo nel primo quarto, chiuso sotto di un solo punto, 19 a 18. Poi l’Orlandina ha preso il largo, andando al riposo avanti di 9 punti, 47 a 38, e al ritorno in campo non consentendo mai alla Dinamo di riavvicinarsi. Il vantaggio della squadra di Gennaro Di Carlo è cresciuto ancora, fino al + 15 del 30′: 71 a 56.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha tentato una disperata rimonta, quando ormai era troppo tardi, è arrivata a -5 a pochi secondi dalla fine, per chiudere poi sull’81 a 88.

Nella Dinamo s’è salvato il solito Scott Bamforth, autore di 26 punti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 8 assist, 36 di valutazione nei 39′ giocati). Federico Pasquini praticamente non lo ha mai tolto dal campo. Discreta la prova di Marco Spissu, 13 punti per lui (1 su 3 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi e 3 assist in 23′, 14 di valutazione). In doppia cifra anche Shawn Jones (13 punti), William Hatcher (11) e Dyshawn Pierre (10). Nessun punto per Achille Polonara, in campo 15′, e Darko Planinic, in campo per 14′.

Per la Dinamo è la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato e Champions League, dopo la grande vittoria sull’Olimpia Milano (90 a 69). Forse non è casuale che questa striscia negativa sia coincisa con l’assenza per infortunio di Rok Stipcevic.

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Pesante sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Vanoli Cremona degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom, 96 a 81 (primo tempo 44 a 40).

La partita è stata equilibrata per 30′, con la Vanoli avanti di 6 nei primi 10 minuti (30 a 24), di 4 all’intervallo lungo (44 a 40) e ancora di 4 al 30′, 68 a 64. Nell’ultimo quarto la Vanoli ha cambiato marcia e la Dinamo non ha trovato la lucidità e le forze necessarie per opporsi, finendo col subire un parziale di 28 a 17, per il definitivo 96 a 81.

Federico Pasquini ha dovuto fare a meno, come già accaduto con il Monaco in Champions League, di Rok Stipcevic, rimasto in Sardegna per recuperare dall’infortunio.

Nella Dinamo il miglior realizzatore è stato Achille Polonara, con 16 punti, dietro di lui Scott Bamforth e William Hatcher con 15 punti a testa, Darko Planinic e Dyshawn Pierre con 11 punti a testa. Nella Vanoli in evidenza 21 punti per Landon Milbourne, Kelvin Martin 20, Darius Johnson-Odom 14, Henry Sims 14, Travis Diener 9.

«Complimenti alla Vanoli che, nel momento in cui si faceva la partita nel quarto quarto, hanno tirato con percentuali incredibili mentre noi non ne avevamo più – ha detto a fine partita Federico Pasquini –. Abbiamo preso questo break che ha segnato la partita nell’ultima frazione: abbiamo sempre inseguito senza mai prendere l’inerzia della partita, e in una serata in cui fanno 14/25 è normale far fatica a prenderli. Nell’ultimo quarto hanno fatto 10 su 13 da tre, complimenti a loro, è normale che mi aspettavo una prestazione diversa da parte nostra, nel momento clou della partita non siamo stati in grado di girarla a nostro favore. Noi dobbiamo lavorare – ha concluso il coach della Dinamo –, essere forti anche dopo una partita come questa per ripartire e alzare la testa perché tra tre giorni si gioca a Utena.»

Domani mattina la Dinamo partirà per la Lituania, dove mercoledì il Banco affronterà la Juventus Utena nel Game 5 di Basketball Champions League.

Cremona 96 – Dinamo Banco di Sardegna 81

Parziali: 30-24; 14-16; 24-24; 28-17.

Progressivi: 30-24; 44-40; 68-64; 96-81.

Cremona: Johnson-Odom 14, Martin 20, Gazzotti 3, T.Diener 9, Ricci 3, Ruzzier 1, Portannese 8, Sims 14, D.Diener 3, Milbourne 21. All. Meo Sacchetti.

Banco di Sardegna: Spissu 2, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 11, Devecchi , Randolph 6, Pierre 11, Jones 5, Hatcher 15, Polonara 16, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Netta sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nel terzo match casalingo della prima fase della Champions League, contro la fortissima squadra francese dell’As Monaco, capolista del girone a punteggio pieno: 63 a 81 (primo tempo 34 a 41). La partita è stata equilibrata solo nel primo quarto, terminato in parità, 20 a 20, poi i francesi hanno iniziato a macinare gioco e punti ed hanno portato l’inerzia del match dalla loro parte, senza più lasciarla. 34 a 41 all’intervallo lungo, in avvio di terzo quarto è stata ancora Monaco a dettare il ritmo condotta da Christopher Evans che ha segnato il massimo vantaggio: +11. Scott Bamforth ha prova ancora a caricare la squadra e ad accorciare le distanze, aiutato da Achille Polonara, William Hatcher e Darko Planinic. La Dinamo ha sofferto ancora a rimbalzo ed il terzo quarto si è chiuso sul 47 a 58.

L’ultima frazione si è aperta con le bombe di Marco Spissu e Scott Bamforth e la Dinamo a -6 ma Monaco ha riportato nuovamente il vantaggio in doppia cifra con uno strappo firmato Kikanovic-Lacombe. E nel finale i ragazzi di coach Federico Pasquini non sono riusciti a fermare la corsa del Monaco, impostosi nettamente con il punteggio di 81 a 63.

Alla Dinamo, priva di Rok Stipcevic infortunato, non è bastata un’altra prestazione super di Scott Bamforth, miglior realizzatore con 25 punti, con una percentuale nei tiri da 3 punti, 5 su 7 , il 100% nei tiri liberi (6 su 6), 7 rimbalzi e 5 assist.

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che domenica scenderà in campo a Cremona nella sfida con la Vanoli degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

«Complimenti a Monaco, che è una squadra di grande livello e stasera nel momento in cui ci stavamo riavvicinando ha messo in campo un’azione difensiva perfetta che ci ha tagliato le gambe – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Oggi però ci tengo anche a fare i complimenti e a ringraziare i ragazzi per lo sforzo che hanno fatto nelle gare tra Bologna, Murcia e Milano. Non cerco mai scusanti ma in questo caso ci sono dei fattori che non possono non essere considerati. Il calendario ci imponeva di giocare dopo 48 ore anziché 72, avevamo Rok Stipcevic infortunato, Levi Randolph che ha voluto giocare nonostante il problema alla caviglia, lo stesso ha fatto Shawn Jones, e William Hatcher che appena rientrato dall’infortunio ha spesso tantissimo nelle gare precedenti arrivando ad oggi comprensibilmente scarico. Tutti questi fattori ci hanno portato ad essere decisamente meno brillanti di altre volte e senz’altro meno brillanti di un’avversaria che ha avuto un giorno e mezzo di recupero in più di noi. Adesso innanzitutto – ha concluso Federico Pasquini – abbiamo bisogno di un po’ di riposo e poi ci concentreremo sulle prossime partite a Cremona e in Lituania.»

Dinamo Banco di Sardegna 63 – As Monaco 81

Parziali: 20-20; 14-21; 13-17; 16-23.

Progressivi: 20-20; 34-41; 47-58; 63-81.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 25, Planinic 7, Devecchi, Randolph 2, Pierre 7, Jones 8, Hatcher 6, Polonara 5, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

As Monaco: Cooper 6, Craft 2, Sy 9, Lacombe 17, Gladyr 3,  Kikanovic 14, Joseph 4, Sylla 2, Loubaki, Robinson 6, Evans 18. All. Zvezdan Mitrovic.

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Strepitosa impresa della Dinamo contro la capolista Olimpia Milano, travolta al PalaSerradimigni di Sassari per 90 a 69 (primo tempo 43 a 36). Quella disputata dai ragazzi di Federico Pasquini, contro la squadra più forte del campionato, è stata la classica partita perfetta, dominata dall’inizio alla fine. Per capire fino in fondo la portata dell’impresa della squadra biancoblu, presentatasi alla grande sfida con la squadra dell’ex CT azzurro Simone Pianigiani con il morale a mille, quattro giorni dopo la grande vittoria di Murcia in Champions League, è sufficiente sottolineare come Stipcevic e compagni abbiamo dominato i quattro tempi del match, chiusi tutti in vantaggio (21 a 18, 22 a 18, 25 a 17 e 22 a 16).

La Dinamo è partita a mille, senza farsi intimorire dalla corazzata Olimpia e, trascinata dal talento e dall’energia di Scott Bamforth e dalla concretezza di Darko Planinic, hanno chiuso il primo quarto avanti di tre lunghezze: 21 a 18. Nel secondo quarto, l’Olimpia ha provato a mettere la testa avanti con Arturas Gudaitis ed Abass Abass Awudu, ma la Dinamo ha risposto con un super Achille Polonara, finalmente in forma, William Hatcher ed una difesa attenta, chiudendo il primo tempo avanti di sette lunghezze: 43 a 36.

Nel secondo tempo non c’è stata storia. La Dinamo ha giocato una pallacanestro incredibile, in un PalaSerradimigni caldissimo. Il vantaggio è andato via via dilatandosi, la Dinamo ha chiuso il terzo quarto con un +15, 68 a 53, e l’Olimpia non ha mostrato segnali di reazione neppure nell’ultimo quarto, andando sotto fino al -26 (64 a 90), realizzando gli ultimi 5 punti per il definitivo 90 a 69.

Quattro gli uomini in doppia cifra al termine del match per la Dinamo: uno strepitoso Scott Bamforth ha chiuso con 19 punti, 7 rimbalzi, 4 falli subiti e 5 assist, 28 di valutazione. Serata in grande spolvero per Darko Planinic: il centro croato ha trovato il giusto feeling con il campo incorniciando una prestazione da 17 punti con 6/6 da due e 8 falli subiti, 22 di valutazione. Bene Achille Polonara, un cecchino dall’arco nel primo tempo con 3 su 4 dalla lunga distanza (11 punti, 2 rimbalzi, 15 di valutazione), Shawn Jones (10 punti, 7 rimbalzi) e William Hatcher (11 punti). Menzione speciale per Dyshawn Pierre, bravo a rispondere nei momenti importanti, autore della bellissima stoppata ad Andrea Cinciarini e a referto con 7 punti e 4 rimbalzi, e Levi Randolph: in ombra nei primi 30′ che si è sbloccato nell’ultima frazione (9 punti); fondamentale Rok Stipcevic, alla voce assist, 8, e 3 rimbalzi, con 15 di valutazione nonostante gli insoliti 2 soli punti realizzati dalla lunetta, senza tiri da 2 e 3 punti in 16 minuti giocati.

Per la Dinamo, come sempre, visto il calendario, non c’è tempo per esaltarsi: già da domani la squadra ritornerà a lavorare in vista del prossimo impegno, in programma martedì sera al PalaSerradimigni arriva l’As Monaco, per la quarta giornata di Basketball Champions League.

«Abbiamo preparato la partita per essere molto aggressivi a livello difensivo e direi che abbiamo fatto un buon lavoro – ha detto Federico Pasquini -. L’obiettivo era lavorare bene in difesa per costruire bene l’attacco, i ragazzi hanno eseguito alla perfezione il piano partita, complimenti a tutti per come hanno giocato. Adesso che da dieci giorni stiamo riuscendo a lavorare tutti insieme stiamo tornando ad essere il gruppo visto in precampionato, stiamo crescendo. Sono davvero soddisfatto di come tutti si stiano impegnando e di come giorno dopo giorno stiamo costruendo un sistema vero in cui tutti vengono coinvolti.»

«Siamo stati poco presenti, per noi una settimana come questa e in queste condizione era evidentemente troppo – ha detto il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani -. Oggi non c’erano energie, abbiamo cercato di distribuirle al meglio al primo tempo, rimanendo a contatto ma poi qualche errore e l’assenza di ritmo difensivo ci hanno portato sotto. Mentalmente non avevamo proprio le energie per recuperare. Dobbiamo accettare serate come questa ma certo non accettare un divario così importante, per noi stessi.»

«Dopo la vittoria a Murcia abbiamo preso grande fiducia – ha commentato Achille Polonara -. Stasera prima della partita eravamo davvero molto carichi e direi che l’abbiamo azzannata subito riuscendo anche a  mantenere il controllo per tutta la gara. Non era una partita facile, sappiamo tutti chi è Milano e averle concesso solo 69 punti è tanta roba. Il pubblico stasera è stato davvero fantastico, speriamo di andare in campo e sugli spalti così anche martedì per la gara di Champions League.»

Dinamo Banco di Sardegna 90 – Olimpia Milano 69.

Parziali: 21-18; 22-18; 25-17; 22-16.

Progressivi: 21-18; 43-36; 68-53; 90-69.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 19, Planinic 17, Devecchi , Randolph 9, Pierre 7, Jones 10, Stipcevic 2, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli , Tavernari. All. Federico Pasquini.

Milano: Micov 6, Pascolo 2, Fontecchio 2, Cinciarini 3, Cusin 2, Abass 10, M’baye 2, Theodore 6, Jefferson 6, Bartans 15, Gudaitis 15.  All. Simone Pianigiani.

Darko Planinic.

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Prima vittoria in Champions League per la Dinamo Banco di Sardegna, impostasi ieri sera sul campo dell’Ucam Murcia per 83 a 78 (primo tempo 37 a 39). La squadra di Federico Pasquini si è presentata sul campo della compagine iberica reduce dalle due amare sconfitte casalinghe, contro un avversario che, viceversa, ha vinto le prime due partite di questa nuova edizione della competizione continentale, ma con la ferma determinazione di invertire la rotta. Sul campo è maturata una vittoria importante, che dà nuovo entusiasmo alla squadra e a tutto l’ambiente, in vista del doppio impegno casalingo con l’Olimpia Milano in campionato e con l’As Monaco in Champions League.
Dopo un avvio bruciante, con un primo break di 10-0, la Dinamo ha subito la reazione spagnola e il match è rimasto in equilibrio per 35’, con parziali e controparziali da parte delle due squadre. Nell’ultima frazione è stato un super Scott Bamforth (19 punti, 9 rimbalzi, 5 assist) a condurre i suoi compagni ben coadiuvato da William Hatcher (13 punti, 2 rimbalzi, 2 assist) e un determinante Dyshawn Pierre nel finale. Bene anche Levi Randolph (13 punti, 4/5 da due, 6 rimbalzi), Shawn Jones (10 punti, 8 rimbalzi) e Rok Stipcevic (9 punti). 25 a 15 il parziale dell’ultimo quarto che ha piegato la resistenza dell’Ucam Murcia.

«Prima di tutto voglio dire  che è stata la prima volta che abbiamo giocato tutti insieme dall’inizio, con il roster al completo – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Purtroppo, alcuni infortuni a inizio della preparazione non ci hanno permesso di avere la squadra al completo: siamo una squadra che ha passato la prima parte a sopperire le assenze e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Arriviamo dalla partita di Bologna dove abbiamo perso di 17 lunghezze in cui però la squadra ha fatto un ottimo lavoro: il gruppo sta crescendo, è un lungo cammino ma sono molto contento di aver vinto su questo campo contro un avversario di grande qualità. La stagione di Basketball Champions League è appena iniziata e sono sicuro che potremo fare bene e riscattarci di un inizio non facile.»

«È stata una partita dura, forse la prima in cui c’eravamo tutti ed abbiamo avuto modo di restare uniti anche nei momenti di difficoltà – ha commentato Scott Bamforth -. Alla fine abbiamo fatto delle giocate determinanti sia in difesa sia in attacco che ci hanno permesso di vincere il match.»

Ucam Murcia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 83

Parziali: 21-22; 18-15; 24-21; 15-25.

Progressivi: 21-22; 39-37; 63-58; 78-83.

Ucam Murcia. Mutic, Urtasun 7, Martin 2, Kloof 8, Hannah 21, Oleson 15, Faverani 2, Olaizola, Delia5, Tumba 6, Rojas 9, Lukovic 3. All. Ibon Navarro.

Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 19, Planinic 3, Devecchi, Randolph 13, Pierre 9, Jones 10, Stipcevic 9, Hatcher 13, Polonara 4, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Rok Stipcevic.