22 December, 2024
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«La ratifica degli accordi sulla cassa integrazione è il primo passo ufficiale per la tutela dei lavoratori del porto canale. Domani saremo a Roma per la conferma tecnica della procedura, ma poi servirà una azione comune per garantire una prospettiva futura ai lavoratori che dovranno state il meno possibile in cassa integrazione

Lo ha detto il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca, dopo la ratifica odierna dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi con i vertici della Cict.

«Abbiamo fatto un passo importante che scongiura i licenziamenti e concederà ai lavoratori 12 mesi di cassa integrazione – ha evidenziato il segretario della Uiltrasporti – ma ora è necessaria un’azione comune per cercare nuovi investitori per la zona industriale di Cagliari: la cassa integrazione dovrà durare il meno possibile perché gli addetti del porto canale di Cagliari devono ritrovare quanto prima il loro lavoro

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«L’incontro di oggi è il primo importante passo: immediatamente dopo aver attivato la cassa integrazione bisognerà procedere allo sviluppo del porto industriale di Cagliari per garantire un futuro ai lavoratori
Lo ha detto il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca, dopo l’incontro odierno all’assessorato del lavoro con i vertici della Cict.

«Abbiamo firmato un verbale d’incontro che va nella direzione segnata da Mise, cioè verso la cassa integrazione per cessazione che abbiamo sempre richiesto – afferma Willoiam Zonca -. Lunedì dovremo ratificare questo verbale alla presenza della Regione dell’ispettorato del lavoro e dell’azienda per poi procedere verosimilmente all’incontro che si terrà mercoledì 3 al ministero per la conferma tecnica della cassa integrazione per cessazione. Ma questo primo passo, che scongiura i licenziamenti e permetterà di procedere con 12 mesi di cassa integrazione – evidenzia il segretario della Uiltrasporti Sardegna – dovrà essere seguito da tutte le azioni per lo sviluppo del porto e la garanzia dei lavoratori:  un minuto dopo l’accordo dovremo lavorare per cercare nuovi investitori e sbloccare la zona franca e i vincoli paesaggistici in modo da garantire un futuro all’economia sarda: il nostro intento è quello di far durare meno possibile la cassa integrazione per dare nuovamente agli addetti del porto canale di Cagliari la dignità del loro lavoro

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«La UILTRASPORTI Sardegna ritiene vergognose le dichiarazioni di Contship Italia per il tramite del suo Amministratore Delegato a Tangeri Andrea Cervia, nonché Direttore Generale a Cagliari

Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca.

«Le dichiarazioni del dott. Cervia, secondo le quali Contship annuncia di continuare a sviluppare il terminal di Tangeri, ritenendolo centrale nel settore del transhipment del Mediterraneo, smascherano finalmente le vere intenzioni dell’azienda, che continua a sostenere, a giustificazione della crisi di Cagliari, che il transhipment sia un settore in crisi. Contship getta finalmente la spugna sulla propria strategia aziendale, con la quale ha voluto affossare il porto canale di Cagliari, provando a dipingere una realtà del mercato di parte, che non rispecchia la verità ma che mira a eliminare un proprio concorrente dal mondo del transhipment. Sarebbe opportuno – conclude William Zonca – he si mettesse finalmente termine a questo inaccettabile e manifesto conflitto di interessi con le immediate dimissioni dall’incarico del dott. Cervia a Cagliari e con la fuoriuscita di Contship da CICT

 

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«Il percorso di cassa integrazione per cessazione di attività (Decreto Genova) deve prevedere l’uscita di scena di Contship Italia da CICT per permettere un’immediata Call Internazionale da parte dell’Autorità Portuale con il Supporto del Governo Nazionale

Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti William Zonca. «Riteniamo positivo il percorso proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del MIT, del Ministero del Lavoro e della Regione Sardegna – aggiunge William Zonca – ma riteniamo che solo l’uscita di scena di Contship Italia da CICT possa consentire ad altri investitori di portare finalmente sviluppo e crescita al Porto Industriale di Cagliari, elementi essenziali che oggi Contship Italia non vuole garantire, anche perché ha palesemente dimostrato di orientare le proprie strategie industriali all’estero (Tangeri, Cipro e, in prospettiva, Damietta). Sarebbe inaccettabile che per i costi di attuazione della procedura di Cassa Integrazione tracciata dal Governo, Contship Italia rifiutasse di accollarsi un trascurabile costo sociale a fronte di quanto ricevuto dal territorio e dal mercato nei sedici anni di permanenza su Cagliari, senza aver mai investito sullo scalo sardo, decretandone l’uscita dal mercato del transhipment. Uiltrasporti – conclude William Zonca – ritiene che questo sia l’unico percorso attuabile, per scongiurare i licenziamenti e rilanciare il Porto Canale nel mercato del transhipment».

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«La proposta messa sul tavolo oggi dal presidente Solinas durante l’incontro a Villa Devoto con Alitalia permetterebbe una volta per tutte di definire la difficile situazione andatasi a creare sui voli in continuità territoriale da Olbia e soprattutto permetterebbe ad Airitaly di riappropriarsi dei voli verso Roma-Fiumicino e Milano-Linate.»

Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario regionale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, e la segretaria territoriale Elisabetta Manca.

«Ora Airitaly non ha più alcun alibi: accetti la proposta del presidente Solinas e si adoperi sin da oggi per tornare a volare dal Costa Smeralda. Dimostri con i fatti e non solo a parole di voler mantenere inalterati i posti di lavoro presenti su questo territorio. Se rifiutasse anche questa offerta – concludono William Zonca ed Elisabetta Manca – il futuro di oltre 500 famiglie sarebbe messo seriamente a rischio e sapremo a chi darne la responsabilità.»

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«Proprio nel giorno dello sciopero nazionale dei trasporti si consuma una pagina nefasta per la mobilità in Sardegna.»

Lo affermano il segretario regionale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca a proposito dell’annuncio di Airitaly di lasciare definitivamente ad Alitalia le rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Milano, disertando il tavolo convocato dal presidente della Regione Christian Solinas per domani.

«E’ un momento difficilissimo per i trasporti della nostra regione – proseguono Zonca e Manca -: la Sardegna non può perdere il patrimonio economico e occupazionale rappresentato da Airitaly. Per questo chiediamo al presidente Solinas di convocare immediatamente le parti sociali per sederci insieme attorno ad un tavolo di crisi e provare a risolvere con ragionevolezza e buona volontà una vertenza che, alla vigilia della stagione estiva, potrebbe avere conseguenze drammatiche per i trasporti e l’intera economia della nostra isola.»

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«Prorogare il regime di continuità territoriale vigente consentendo ad Airitaly di volare in esclusiva senza compensazione da e per lo scalo di Olbia, allo scopo di tutelare i 600 dipendenti della base gallurese.»

E’ questa la proposta lanciata dalla Uiltrasporti Sardegna a poche ore dall’inizio del vertice decisivo tra la Regione e i rappresentanti delle compagnie aeree Alitalia e Airitaly.

«Per superare una impasse che sarebbe deleteria per tutta la Sardegna è necessario prendere tempo – dice il segretario regionale della Uiltrasporti William Zonca -: riteniamo che l’unica possibilità per uscire da questa situazione possa essere solo quella di prorogare l’attuale continuità territoriale anche su Olbia. Sappiamo che il timore di incorrere nel danno erariale è altamente probabile, ma le sanzioni possono essere evitate chiedendo ad Airitaly di garantire la continuità da Olbia senza compensazione, evenienza per la quale la compagnia aveva manifestato la sua disponibilità. In questo modo Alitalia continuerebbe a coprire gli scali di Cagliari e Alghero con le compensazioni mentre Airitaly continuerebbe ad avere l’esclusiva su Olbia accollandosi gratuitamente gli oneri di servizio. Questo permetterebbe di ottenere il doppio risultato di mantenere lo stesso regime su tutti gli scali sardi e soprattutto i posti di lavoro. Non possiamo permetterci che la compagnia nata in Gallura si disimpegni dalla Sardegna – conclude William Zonca -: dobbiamo fare di tutto per tutelare il diritto alla mobilità dei sardi e quella dei turisti con la stagione estiva quasi alle porte.»

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«La Sardegna ha bisogno di chiarezza e certezze e la battaglia dei cieli in corso tra Alitalia e Airitaly rischia di penalizzare la nostra isola.»

Lo afferma il segretario regionale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca. 

«La stagione estiva è alle porte e non siamo ancora in grado di avere uno strumento certo per i collegamenti da e per la Sardegna a garanzia della mobilità dei sardi e allo spostamento dei turisti per i prossimi mesi – aggiunge William Zonca –. Bisogna subito definire l’attuale modello, senza subire diktat dall’Unione Europea e senza compagnie low cost che vogliono speculare sulla nostra insularità: le due compagnie aeree attualmente impegnate con le offerte sui voli in continuità trovino immediatamente, attraverso la regia della Regione Sardegna e del ministero dei Trasporti, la sintesi per non creare ulteriori danni alla nostra isola.»

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«La Hapag Lloyd, la principale compagnia navale che opera nel Porto Canale di Cagliari, ha deciso di cancellare lo scalo cagliaritano dalle proprie rotte

Lo denuncia la Uiltrasporti Sardegna a proposito delle notizie di stampa sulle nuove rotazioni delle linee che fanno scalo nel Terminal Contenitori cagliaritano operate dalla CICT, unico cliente del Porto Industriale di Cagliari, controllato da Contship Italia. In particolare sono destinate a sparire le linee MCA col Canada, MGX con il Golfo del Messico e Stati Uniti Orientali, MPS con gli Stati Uniti Occidentali, LEX con Mediterraneo Orientale ed Egitto.

Proprio per esporre la drammatica situazione dello scalo cagliaritano la Uiltrasporti Sardegna, dopo i ripetuti appelli al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, ha chiesto di incontrare il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile.

«Il Porto Canale rischia di chiudere i battenti tra appena trenta giorni nell’assordante silenzio istituzionale e politico – evidenzia il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca -: l’isola sarà tagliata fuori dai mercati con ripercussioni devastanti nell’import/export delle proprie imprese

«Contestiamo con forza – prosegue William Zonca – l’imperdonabile atteggiamento del Management Contship, assente con colpevolezza da ormai troppo tempo. Denunciamo altresì quella che ormai è un’evidente fuga di Contship e della casa madre Eurokai, che per sedici anni hanno sfruttato e spremuto la realtà sarda portando a casa importanti utili di bilancio senza compiere alcun investimento importante sul Porto e lasciando in stato di abbandono un Terminal che oggi rischia di essere invendibile a causa delle imperdonabili carenze infrastrutturali e di promozione commerciale di cui è colpevole l’azionista di maggioranza. Il tutto nonostante un contratto di localizzazione di oltre 60 milioni di euro sottoscritto con le istituzioni nel 2006, che si sarebbe dovuto portare a termine entro il 2010 (data più volte posticipata fino al 2019) e avrebbe permesso al Porto Canale cagliaritano di dotarsi delle più moderne e adeguate infrastrutture che gli avrebbero consentito di lavorare con le navi di nuova generazione che un Terminal di Transhipment dovrebbe poter accogliere. Dobbiamo dedurre che una tra le più importanti realtà economico-commerciali del Sud Italia è rimasta in balia per troppo tempo di un soggetto pubblico/privato tedesco, volutamente tenuta in ostaggio e messa fuori mercato lentamente, a beneficio di altre realtà estere controllate dallo stesso soggetto·»

«La conseguenza di questo disastro – afferma William Zonca – è che oltre 700 lavoratori tra diretti CICT/Contship, indiretto e indotto, saranno licenziati o dovranno fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Si tratta dell’emergenza sociale di un intero territorio che non può essere ulteriormente ignorata:»

«Per questi motivi – conclude William Zonca – dopo aver chiesto a più riprese un incontro al ministro dei Trasporti Toninelli senza che a oggi vi sia stato alcun riscontro, chiederemo un incontro con il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile, per esprimere le nostre fortissime preoccupazioni sulla drammatica situazione del Porto canale di Cagliari

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«Siamo fiduciosi che il presidente Solinas riuscirà a portare a Bruxelles le istanze dei sardi e la necessità di una reale continuità territoriale da e per la Sardegna.»

Lo afferma il segretario regionale della Uiltrasporti William Zonca a proposito della odierna riunione che il neo governatore della Regione Sardegna Christian Solinas avrà in videoconferenza con Bruxelles per dibattere il controverso problema dei voli da e per la Sardegna.

«I sardi hanno urgente bisogno di un collegamento stabile con il resto dell’Italia – afferma William Zonca –. Ecco perché, pur essendo necessarie condizioni favorevoli per i turisti che vogliono raggiungere la nostra isola, in modo da garantire una crescita economica per tutto il territorio sardo, riteniamo sia però necessario che la Regione evidenzi con forza la condizione di insularità che i cittadini e le aziende sarde subiscono quotidianamente, magari chiedendo all’Unione Europea la possibilità di una compensazione pubblica per la riduzione le tasse aeroportuali per i soli residenti. Tutto ciò sarebbe garantito da una tariffa unica sul costo-volo del vettore, sia per i residenti che per i turisti, che può essere differenziata per i residenti sulla forte incidenza di costo delle tasse aeroportuali. Il regime attuale, reso ancora più incerto dai ricorsi di Ryanair e dalla scelta di Airitaly di coprire gratuitamente le tratte da e per Olbia nella prima metà di aprile pur accollandosi gli oneri di servizio (senza però aver messo ancora in vendita i biglietti), dovrà sicuramente essere migliorato – conclude William Zonca – ma senza mettere a rischio il diritto alla mobilità dei sardi.»