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«La Hapag Lloyd, la principale compagnia navale che opera nel Porto Canale di Cagliari, ha deciso di cancellare lo scalo cagliaritano dalle proprie rotte.»
Lo denuncia la Uiltrasporti Sardegna a proposito delle notizie di stampa sulle nuove rotazioni delle linee che fanno scalo nel Terminal Contenitori cagliaritano operate dalla CICT, unico cliente del Porto Industriale di Cagliari, controllato da Contship Italia. In particolare sono destinate a sparire le linee MCA col Canada, MGX con il Golfo del Messico e Stati Uniti Orientali, MPS con gli Stati Uniti Occidentali, LEX con Mediterraneo Orientale ed Egitto.
Proprio per esporre la drammatica situazione dello scalo cagliaritano la Uiltrasporti Sardegna, dopo i ripetuti appelli al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, ha chiesto di incontrare il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile.
«Il Porto Canale rischia di chiudere i battenti tra appena trenta giorni nell’assordante silenzio istituzionale e politico – evidenzia il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca -: l’isola sarà tagliata fuori dai mercati con ripercussioni devastanti nell’import/export delle proprie imprese.»
«Contestiamo con forza – prosegue William Zonca – l’imperdonabile atteggiamento del Management Contship, assente con colpevolezza da ormai troppo tempo. Denunciamo altresì quella che ormai è un’evidente fuga di Contship e della casa madre Eurokai, che per sedici anni hanno sfruttato e spremuto la realtà sarda portando a casa importanti utili di bilancio senza compiere alcun investimento importante sul Porto e lasciando in stato di abbandono un Terminal che oggi rischia di essere invendibile a causa delle imperdonabili carenze infrastrutturali e di promozione commerciale di cui è colpevole l’azionista di maggioranza. Il tutto nonostante un contratto di localizzazione di oltre 60 milioni di euro sottoscritto con le istituzioni nel 2006, che si sarebbe dovuto portare a termine entro il 2010 (data più volte posticipata fino al 2019) e avrebbe permesso al Porto Canale cagliaritano di dotarsi delle più moderne e adeguate infrastrutture che gli avrebbero consentito di lavorare con le navi di nuova generazione che un Terminal di Transhipment dovrebbe poter accogliere. Dobbiamo dedurre che una tra le più importanti realtà economico-commerciali del Sud Italia è rimasta in balia per troppo tempo di un soggetto pubblico/privato tedesco, volutamente tenuta in ostaggio e messa fuori mercato lentamente, a beneficio di altre realtà estere controllate dallo stesso soggetto·»
«La conseguenza di questo disastro – afferma William Zonca – è che oltre 700 lavoratori tra diretti CICT/Contship, indiretto e indotto, saranno licenziati o dovranno fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Si tratta dell’emergenza sociale di un intero territorio che non può essere ulteriormente ignorata:»
«Per questi motivi – conclude William Zonca – dopo aver chiesto a più riprese un incontro al ministro dei Trasporti Toninelli senza che a oggi vi sia stato alcun riscontro, chiederemo un incontro con il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile, per esprimere le nostre fortissime preoccupazioni sulla drammatica situazione del Porto canale di Cagliari.»