19 December, 2024
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Riprenderà sabato 27 dicembre, dopo una breve pausa natalizia, il festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, con una serie di appuntamenti e due concerti che non mancheranno di far parlare critica e spettatori per la loro singolarità.

Ad anticipare i concerti della storica rassegna musicale di Sant’Anna Arresi, in via del tutto eccezionale, un tuffo nei sapori più stuzzicanti della Sardegna con La Notte delle Nieddittas, cenone organizzato in collaborazione con la Cooperativa Pescatori di Arborea e la Cantina Mesa, a base di pesce e buon vino. Il cenone inizierà dalle ore 20,00 per continuare sino a fine concerti.

Dalle ore 21:00, primi ad esibirsi sotto i riflettori del Palanuraghe – la tensostruttura riscaldata adibita appositamente per il festival – saranno gli Snake Platform, ensemble interamente composto da artisti sardi e dedicato alla libera improvvisazione e alla composizione idiomatica. Il gruppo di 14 musicisti, videomaker, attore e cantante è guidato nelle sue improvvisazioni da Daniele Ledda, direttore e compositore cui farà uso di una serie prestabilita di simboli per indirizzare le scelte dei musicisti e comporre brani in estemporanea.

Snake Platform è un progetto sulla composizione istantanea, una ricerca sull’improvvisazione idiomatica e non, esplorando le possibilità, dell’improvvisazione strutturata e di quella libera. Un percorso che va dalla composizione istantanea alla lettura di partiture grafiche e videografiche.

A seguire, un giovane cantante e compositore realmente difficile da inquadrare dentro una categoria specifica: Dorian Wood, californiano, novità sulla scena musicale mondiale e molto probabilmente uno dei grandi nomi dei prossimi anni. Per la prima volta in Sardegna e in esclusiva europea, il musicista di Los Angeles suonerà a Sant’Anna Arresi accompagnato da Andrew Gregory Lessman alla batteria e Xavier Muñoz Guimera al basso, nella prima parte di un progetto in due parti intitolato “Reflections of a parting sky” creato da Wood in esclusiva per la XXIX edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. La seconda parte del progetto verrà portata sul palco lunedì 29 dicembre in una prima assoluta assieme al gruppo vocale Echos Vocal Ensemble.

Wood è un cantante atipico, dotato di grande talento compositivo e una carica capace trasportare chiunque si presti all’ascolto delle sue performance. Agitazione, calma, collera e gioia si fondono armoniosamente in un grandioso mélange di melodie e ritmi che prendono spunto dai generi musicali più diversi, rendendo ogni suo brano un inno alla vita in tutte le sue oscillazioni.

Come se il programma non fosse già sufficiente, la musica continuerà sino a tarda notte con le jam session che l’Associazione Culturale Punta Giara ha preparato per i tre jazz club del paese. Le jam session proseguiranno tutte le sere, sino alla chiusura del festival il 3 gennaio.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale ex-provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

Le fotografie allegate sono relative alla quarta giornata del Festival, aperta dalla splendida esibizione del contrabbassista sardo Riccardo Lay, e chiusa dai Quintorigo e Roberto Gatto, in un progetto interamente dedicato all’eredità musicale di Frank Zappa che ha incantato il pubblico del Palanuraghe.

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