22 November, 2024
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Identità, artigianato e agroalimentare. Ma anche qualità della vita e longevità. La Sardegna mette in vetrina le sue eccellenze in occasione della visita del presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, ospite oggi nel sito archeologico di Nora: occasione importante per rafforzare i già solidi rapporti anche economico-commerciali fra Sardegna e Cina, rinsaldati dalla missione guidata dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci lo scorso maggio, e per aprire nuove prospettive sostenute dagli strumenti finanziari che la Regione ha messo in campo per l’internazionalizzazione delle nostre imprese e l’attrazione di nuovi investitori.
«Negli incontri che abbiamo fatto in ambasciata a Pechino durante la missione della scorsa primavera ci è stato detto molto chiaramente: la sicurezza e la qualità del cibo sono priorità assolute per il governo cinese, tanto da aver varato una nuova legislazione in materia – ricorda Paci. Dunque proprio su questo filone vogliamo rafforzare la collaborazione fra Cina e Sardegna. Noi abbiamo una delle tre ‘Blue zone’ del mondo, le terre dei centenari, non solo per ragioni genetiche ma anche grazie al cibo sano e alla qualità ambientale. Siamo convinti che le nuove regole del governo cinese sulla sicurezza alimentare ci consentiranno di incrementare la presenza dei nostri produttori in Cina: oggi presentiamo i nostri prodotti, le nostre tradizioni, la nostra splendida terra, e sono sicuro che sarà l’inizio di nuovi e proficui rapporti commerciali perché, come ci è stato più volte ripetuto durante la nostra missione, il mercato cinese è grandissimo, aperto, e dà il benvenuto a chi produce alimenti di alta qualità.»
biettivo export, quindi. Al momento, le aziende sarde che esportano in Cina operano in tre settori: lattiero-caseario (3A di Arborea con il latte a lunga conservazione) e Alimenta (latte in polvere ovino per bambini); vinicolo con Sella e Mosca, Argiolas, Cantine Santadi, Mancini; agroalimentare con olio San Giuliano, acqua Smeraldina, pasta Cellino. «Vogliamo spingere le nostre aziende a crescere, rafforzarsi, fare filiera per sfidare i grandi mercati internazionali come quello cinese – spiega Raffaele Paci –. Perciò abbiamo messo a punto una serie di strumenti finanziari dedicati esclusivamente a questo obiettivo, perché siamo sicuri di avere nei nostri prodotti la carta vincente e dobbiamo aiutare gli imprenditori sardi a raccogliere la grande sfida del mercato globale. Pensiamo all’artigianato per esempio, ai nostri legni, alle ceramiche, ai tappeti, a quanto successo avrebbero nel resto del mondo. Oggi il presidente cinese, i suoi ministri, gli ambasciatori possono guardare da vicino quello che la nostra terra offre, dall’ambiente con queste splendido mare ai prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato. Vogliamo che nuove imprese si aprano al mercato cinese ma diciamo anche agli imprenditori stranieri che la Sardegna è una terra che nel suo insieme ha un’offerta assolutamente unica al mondo.»
Altro filone su cui costruire nuovi rapporti è quello dell’ICT e dell’alta tecnologia. A partire da Huawei che, grazie alla definizione dell’accordo con il CRS4, sarà operativo a Pula entro dicembre: il nuovo laboratorio investirà nei progetti di ricerca Smart & Safe City, ovvero città più sicure e intelligenti. «Crediamo moltissimo nelle potenzialità dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo in settori strategici come l’ICT. E il fatto che Huawei abbia scelto proprio la Sardegna per sviluppare un progetto unico in tutta l’Europa dimostra che in questi settori la Sardegna vanta competenze importanti e vere e proprie eccellenze – sottolinea Raffaele Paci -. Noi le rilanciamo anche attraverso la strategia intelligente S3 Sardegna e sostenendo in ogni modo possibile i progetti di innovazione e alta tecnologia più validi, con particolare attenzione all’internazionalizzazione. Dunque, da una parte la tradizione, dall’altra l’innovazione. Che non sono in contrasto, anzi: è proprio l’innovazione che può aiutare la tradizione a resistere nel tempo. Il nostro Porto Canale per esempio, dove è prevista una zona franca doganale, è strategico per gli scambi commerciali, fortemente apprezzato per la sua infrastrutturazione e per la quantità di merci che vengono scambiate. Ma vogliamo andare anche oltre, abbattere ancora le distanze – conclude Raffaele Paci -. Puntiamo a portare i nostri prodotti della tradizione su Alibaba, l’Amazon cinese, per far conoscere in tutto il mondo l’isola della longevità e della qualità della vita.»

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha salutato stamattina, all’aeroporto di Cagliari-Elmas, il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping al termine del suo viaggio in Sardegna. Xi Jinping ha espresso a Pigliaru sentimenti di riconoscenza e di gratitudine per la calorosa accoglienza.

La presenza del leader del paese asiatico, che era accompagnato dalla moglie Peng Liyuan e da una folta delegazione di ministri, funzionari e giornalisti, ha garantito all’isola una grande vetrina in un mercato dalle straordinarie potenzialità. In particolare, come è stato rimarcato nel corso della visita, i cinesi sono molto interessati ai prodotti agroalimentari della Sardegna.

«La presenza del presidente della Repubblica popolare cinese – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – è una grande occasione per il nostro agroalimentare, per il quale la Cina è un mercato in grande espansione. Esportiamo i nostri prodotti classici come vino, latte, olio e pasta e siamo al lavoro perché la Sardegna come marchio di eccellenza e le sue produzioni vengano conosciute e apprezzate dai consumatori cinesi, sempre più attenti e interessati alla qualità di ciò che mangiano e bevono. Le tecniche innovative, l’attenzione per il benessere animale e l’ambiente sono i veri valori aggiunti del nostro agroalimentare. Abbiamo salutato nelle scorse settimane il primo investimento di una impresa cinese nel settore agroalimentare sardo e auspichiamo che ne giungano altri: la presenza sui mercati globali delle aziende cinesi potrebbe aprire nuovi mercati e nuovi spazi a tutti quei nostri prodotti di qualità che oggi, per varie ragioni, hanno ancora difficoltà a varcare il mare e farsi conoscere dai potenziali consumatori.»
La visita del presidente cinese è stata l’occasione per promuovere ulteriormente l’immagine della Sardegna nell’importante mercato turistico del paese asiatico.
«Sin dall’insediamento, la Giunta ha individuato nella Cina uno dei principali mercati internazionali di interesse turistico per la regione – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – il primo su cui puntare nell’area asiatica. Lo testimoniano inequivocabilmente le attività propedeutiche all’Expo, le azioni promo-commerciali nel corso dell’Esposizione universale e quelle nella fase di follow-up realizzate quest’anno, tutte rivolte al posizionamento del prodotto territoriale basato sulla qualità della vita in Sardegna nel mercato cinese. Per il 2017 sono previste nuove iniziative – ha proseguito Morandi – tra cui la promozione dei progetti sugli itinerari nei parchi e nelle aree marine protette e i percorsi enogastronomici, la presentazione in lingua cinese dei prodotti degli artigiani presenti sulla vetrina virtuale e la traduzione sempre in cinese del portale SardegnaTurismo. Altre azioni coinvolgeranno le Università, il sistema aeroportuale e il canale delle società sportive che, con la regia regionale, sono rivolte a un unico obiettivo: intercettare un flusso crescente di turisti cinesi interessati all’isola. ‎La Sardegna – ha concluso Francesco Morandi – ha accolto il presidente Xi Jinping presentandosi con la sua immagine, con identità e tradizione, simboleggiate da launeddas e costumi dei Mamuthones, con l’artigianato artistico, la cultura, la longevità e la straordinaria qualità della vita».

Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping aveva visitato ieri il complesso archeologico di Nora. Accolto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru ed accompagnato dalla moglie e da una delegazione di ministri e autorità, Xi Jinping lungo il percorso durato circa un’ora si è fermato a guardare i due stand allestiti con i prodotti tipici sardi dell’agroalimentare e dell’artigianato già esportati in Cina e ha assistito alle esibizioni dei mamuthones e dei suonatori di launeddas. Per l’ambiente, il cibo, le tradizioni della Sardegna un grande spot promozionale che verrà visto da oltre un miliardo di persone, dunque, un’occasione importante per ampliare i già solidi rapporti economico-commerciali con la Cina e per intercettare nuovi flussi turistici.

Vediamo l’intervista al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

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La Sardegna, terra dei centenari e della qualità della vita, accoglie il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Una visita privata, da oggi fino a domani mattina, voluta personalmente dal presidente cinese che ha scelto la nostra terra per effettuare uno scalo tecnico prima di proseguire il suo viaggio per il Perù.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha accolto il Capo di Stato cinese e la sua delegazione all’aeroporto di Elmas. Tappa successiva è il complesso archeologico di Nora, dove la Regione Sardegna insieme alla Soprintendenza ai Beni Archeologici e Culturali e al comune di Pula ha organizzato la visita del sito archeologico. L’accoglienza punta su tre elementi di forza: identità cultura e tradizione, con l’esibizione di gruppi folk, mamuthones e suonatori di launeddas; produzione artigianale con allestimento di una esposizione lungo il percorso delle rovine romane; agroalimentare, con una rassegna di tutti i prodotti che esportiamo in Cina ovvero vini, latte, olio, acqua e pasta.
«Il rapporto della Sardegna con la Cina è molto solido e si sta intensificando anche dal punto di vista commerciale ed economico, soprattutto nei settori Ict edagroalimentare – sottolinea il presidente Pigliaru -. Pensiamo a Huawei, gigante dell’alta tecnologia che ha scelto il parco tecnologico di Pula per i suoi investimenti di oltre 20 milioni di euro. O ad Alimenta, che in Cina esporta il 95% della sua produzione di latte ovino in polvere per neonati e che grazie a un accordo societario con la cinese Blu River Dairy ha programmato investimenti per 40 milioni nei prossimi 10 anni in Sardegna. Per noi è un grande onore ospitare nella nostra terra il presidente Xi Jinping, ed è un’occasione per far apprezzare qui le nostre eccellenze e creare i presupposti per altri importanti accordi commerciali. Entro la fine dell’anno il laboratorio Huawei sarà operativo, abbiamo rilanciato il gemellaggio con l’isola di Hainan e con la missione di maggio in Cina abbiamo avviato altre importanti prospettive. Vogliamo affermare il nostro export – conclude Francesco Pigliaru – attrarre investitori internazionali, far arrivare turisti cinesi che qui troverebbero ambiente e qualità della vita unici al mondo.»