16 November, 2024
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I tecnici dell’agenzia Forestas hanno portato a termine, nella regione di Matam, nel nord-est del Senegal, il primo ciclo di attività previste nell’accordo di cooperazione territoriale sottoscritto nel maggio del 2017 dall’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu e dal ministro per lo sviluppo territoriale del governo senegalese Yaya Abdoul Kane.

Nei giorni scorsi, nel corso di una missione istituzionale nel paese subshariano, l’esponente della Giunta aveva fatto il punto con il Ministro dei risultati sinora raggiunti.

I tecnici hanno compiuto i rilievi sui terreni nei quali è necessario realizzare opere di sistemazione idraulica per rendere più produttiva l’attività di una cooperativa costituita da 600 donne impegnate nel comparto agricolo. Ora sarà più agevole procedere anche alla fase del riordino fondiario delle aree coltivabili.

Sono, inoltre, operativi e nella piena disponibilità dei villaggi della regione di Matam i sei mezzi, già in dotazione a Forestas, destinati alla lotta contro gli incendi, vera piaga in questo territorio. Proprio sulle tecniche di spegnimento dei roghi è stato organizzato un corso di formazione rivolto agli operatori locali che hanno così acquisito utili competenze trasmesse dai rappresentanti della Regione.

«L’agenzia Forestas – ha detto l’assessore Filippo Spanu – sta offrendo un contributo fondamentale per la buona riuscita dell’intesa con la regione di Matam, un’area del Senegal che ha molto bisogno di aiuto. Vogliamo creare nuove opportunità per i giovani del paese subsahariano per evitare che siano costretti a lasciare i luoghi di origine per affrontare percorsi migratori che espongono le donne e gli uomini in cammino a gravi rischi.»

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La Sardegna torna in Senegal  per un monitoraggio dei risultati sin qui raggiunti con i due accordi di cooperazione territoriale sottoscritti con la città di Pikine Est (nel dipartimento della capitale Dakar) e la regione di Matam.

L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu nelle giornate del 7 e 8 dicembre prossimi  sarà impegnato nella missione istituzionale che lo porterà nei territori in cui i progetti hanno trovato concreta realizzazione. Della delegazione fanno parte i tecnici dell’Agenzia Forestas, ai quali è affidato l’intervento nella regione di Matam, e Marco Sechi, responsabile dell’Unità di Progetto della Regione sui flussi migratori.

Il 7 dicembre Filippo Spanu incontrerà, nella sede del Municipio, il sindaco Issakha Korka Adiouma Diop ed i cittadini di Pikine est. L’attenzione sarà rivolta al progetto in corso di attuazione con il coordinamento della Regione che si avvale del contributo dei comuni di Cagliari ed Oristano. Verranno presentate le iniziative di impresa avviate in loco e finanziate attraverso il microcredito.

Nel corso della giornata è inoltre in programma un incontro per sensibilizzare i giovani senegalesi sui rischi dell’immigrazione illegale.

L’8 dicembre la delegazione della Regione, guidata dall’assessore Filippo Spanu, si sposta nella parte nord-orientale del Senegal, nella Regione di Matam.

Nel villaggio di Dabia, alla presenza del ministro dello Sviluppo Territoriale del Governo del Senegal Yaya Abdoul Kane e dei rappresentanti delle istituzioni locali, verrà tracciato il primo bilancio delle attività svolte nei campi dell’agricoltura, dell’approvvigionamento idrico, del rimboschimento e della lotta agli incendi in base all’intesa sottoscritta, il 20 maggio del 2017, da Regione Sardegna e dal Raggruppamento d’interesse comunitario (GIC) di Bossea.

«Torniamo in Senegal per un’analisi comune delle cose fatte. Stiamo realizzando interventi in linea con le reali esigenze dei territori. Attraverso progetti mirati – sottolinea l’assessore Filippo Spanu – vogliamo contribuire migliorare, attraverso un corretto utilizzo delle risorse naturali, le condizioni sociali ed economiche e arginare le migrazioni verso l’Europa. Lo scambio di informazioni e la trasmissione di buone pratiche sono gli aspetti fondamentali di queste intese che valorizzano il ruolo de territori che diventano artefici di scelte che riguardano il loro futuro.»

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Sardegna-Senegal

La Giunta regionale ha aderito al progetto “Cooperazione Sardegna-Senegal per lo sviluppo sostenibile Territoriale” già finanziato, sulla base dell’Avviso dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), con un finanziamento nazionale di 626mila euro.
Il piano, con la regia della Regione Sardegna, si avvale di un ampio partenariato composto da Agenzia Forestas, Regione Piemonte, i comuni di Cagliari, Oristano e Iglesias, Unione culturale islamica in Sardegna, ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni del Governo senegalese e Raggruppamento d’interesse comunitario (GIC) di Bossea. L’intervento viene attuato con l’intento di migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione della Regione di Matam anche al fine di contrastare il forte processo migratorio che interessa quel territorio.
Il progetto è il frutto dell’accordo sottoscritto, lo scorso 19 maggio nel villaggio senegalese di Dabia, dall’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, e da Yaya Abdoul Kane, nel doppio ruolo istituzionale di ministro delle Poste e Telecomunicazioni e di presidente del Raggruppamento d’Interesse comunitario (GIC) di Bossea. Consentirà di realizzare azioni di formazione, riorganizzazione della base fondiaria, diversificazione delle attività produttive, passaggio a fonti energetiche alternative. Viene inoltre previsto il coinvolgimento delle imprese sarde che potranno avviare attività economiche in Senegal attraverso collaborazioni con reti di imprese locali.
«La Regione – sottolinea l’assessore Filippo Spanu -, da tempo impegnata nella progettazione e attuazione di iniziative di cooperazione, ha considerato l’Avviso promosso dal Governo una grande opportunità per dare seguito ai rapporti di collaborazione tra la Sardegna e il Senegal e per contribuire al miglioramento delle condizioni socio-economiche di un Paese da cui partono consistenti flussi migratori. Vogliamo poi, nella prospettiva di una reciproca utilità, offrire agli imprenditori sardi l’opportunità di trovare nuove occasioni di crescita e sviluppo. Occorre rendere sempre più stabile la cooperazione tra territori perché si tratta di uno strumento in grado di incidere in modo positivo sulle cause profonde che inducono tante persone a lasciare il paese d’origine e affrontare un viaggio drammatico verso l’Occidente.»

L’assessore Spanu ricorda che «l’Unità di Progetto, di recente istituita dalla Giunta, abbia il compito non solo di coordinare le azioni di tutte le strutture regionali coinvolte nella gestione dei flussi migratori non programmati ma anche di gestire le attività di cooperazione che possono essere finanziate con ulteriori fondi statali ed europei». 
La Giunta, con un’altra delibera, ha inoltre introdotto assestamenti tecnici e finanziari al Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati per realizzare, sul modello di quelle già attuate nei mesi scorsi, ulteriori iniziative per promuovere l’integrazione attraverso lo sport.
Intanto, in base alle ultimi dati a disposizione degli uffici regionali, sono 10 i progetti di volontariato sociale che consentiranno a oltre 100 migranti di svolgere gratuitamente attività di pubblica utilità.