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Domenica 4 giugno, con le finali di calcetto, pallavolo e tennis, si sono chiuse le gare di Ateneika 2017. Dieci giorni ad alto valore aggiunto con il coinvolgimento di migliaia di spettatori che hanno visto sul gradino più alto del podio la selezione di Ingegneria, vittoriosa con 15 medaglie d’oro, 17 d’argento e 17 di bronzo. Ingegneri e architetti fanno il bis dopo il trionfo nell’edizione 2016. A seguire, Medicina (12, 9, 6), Scienze economiche, politiche e giuridiche (11, 9, 8), Studi umanistici (3,4,6) Scienze (3,4, 0) e Biologia e farmacia (1,2,2). Un migliaio di medaglie, coppe e targhe per 1.800 partecipanti, 1.900 partite, oltre cento volontari. Ateneika, il dato è ancora approssimativo, è passato dalle 7.500 presenze nel 2013 alle cinquantamila dell’anno scorso con una lievitazione in quest’ultima edizione pari ad almeno il 10 per cento.
Guidati dal pro rettore vicario, Francesco Mola, hanno partecipato, tra gli altri, alla cerimonia finale, il pro rettore all’Internazionalizzazione, Alessandra Carucci, il presidente di Ingegneria, Corrado Zoppi, il coordinatore di Scienze motorie, Andrea Loviselli, il responsabile di Unitel, Gianni Fenu e il già presidente di Giurisprudenza, Massimiliano Piras. Ospiti della kermesse conclusiva coordinata da Elio Arthemalle, l’assessore comunale allo sport, Yuri Marcialis e alcuni Visiting scientist, tra i quali il docente argentino e giudice del lavoro, Emilio Romaldi. Sul palco anche Alessio Correnti, patron dell’evento ospitato dal Cus Cagliari – rappresentato dal consigliere Stefano Demontis – e Andrew Storey (Anglo American School): assegnate sei borse di studio ad altrettanti studenti che hanno partecipato ai giochi. La manifestazione ha goduto del patrocinio dell’ateneo di Cagliari – che ha supportato sia le fasi progettuali, sia lo sviluppo operativo – del Coni, dell’Ersu, del comune di Cagliari, di numerose federazioni ed enti sportivi. I main sponsor dell’evento sono stati Sbiot, Eja Energia, Birra Ichnusa, Anglo American Center, Acqua Smeraldina e Banco di Sardegna.
Ateneika 2017 chiude con una serata dai toni indimenticabili. La contaminazione tra attività universitarie e tempo libero, con un’attenzione a quanti hanno disabilità (applausi per gli Special Olympics), al territorio e al contesto locale, ha avuto un ruolo decisivo. Dal 26 maggio a venerdì 2 giugno musica d’autore con una trentina di artisti. Da “We Love 2000” con quattro dj ai Sikitikis con Diablo e le canzoni dell’ultimo album “Abbiamo perso” (Mis edizioni, 2017) alle hit di sempre a partire da “Tsunami”, “Le belle cose”, “Voglio dormire con te”. A seguire, i bolognesi Altre di B, punk e ritmi down anticipati dal singolo Potwisha (a breve il cd). Il pop dei Canova: i musicisti milanesi hanno promosso il disco d’esordio “Avete ragione tutti” (Maciste dischi, 2016). Quindi, assaggi di reggae con i sardi Misty Morning e il cantante romano Virtus, i disk jockey di Islasound e una band molto nota: Linea 77. I torinesi hanno proposto i brani tratti dall’album “Oh” (Inri records, 2015). Applausi per Nada Malanima con l’A Toys Orchestra. Debutto a 16 anni a Sanremo nel 1969 (“Ma che freddo fa”), esperienze e milioni di dischi venduti in mezzo mondo. Una forte visibilità con “Senza un perché”, andata su “The Young Pope” di Paolo Sorrentino con Jude Law, Diane Keaton, Silvio Orlando. Nada mancava dal 2011 da Cagliari: live con i Zen Circus. Da Nada al rap di Nitro al Cus con il dj Slait e le hit dell’album “Suicidol – Post Mortem” (Sony).
Ateneika – curata dalle associazioni “Paese delle meraviglie” e “Olimpika”, supportata da ateneo e Cus Cagliari – ha mostrato solidità, reputazione, energia propulsiva. Dalla gara della birra (24mila litri consumati in dieci giorni, record di uno studente che si aggiudica il premio specifico con 370 birre con il team di Ingegneria che colleziona e ingurgita 1.900 birre) al coinvolgimento dei commercianti e dei piccoli imprenditori locali. Un successo a tutto tondo.