22 December, 2024
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Battute finali per la trentottesima edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” in corso dal 29 agosto in Piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi. L’ultima serata si apre alle 21.00, con un nuovo trio targato We Insist! Records, che vede impegnati Luca Tilli al violoncello, Sebastiano Tramontana al trombone e Steve Beresford al piano. Steve Beresford è da oltre quarant’anni una delle figure centrali della scena musicale britannica e Luca Tilli e Sebastiano Tramontana collaborano da decenni nell’ ambito della musica improvvisata, all’ insegna di un grande interplay.

Un trio ricco di verve, che mischia l’aplomb britannico con la multiforme personalità italiana, condendo il tutto con un amore e una serietà verso la musica che rendono unico questo sodalizio sonoro.
Secondo set, alle 21,30, con il progetto The Elephant, sul palco Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono) e Cristiano Calcagnile (batteria). La band si è formata nel 2017 in seguito ad una residenza artistica al Ground Music Festival di Brescia, con il collettivo di registi Unzalab. Insieme realizzano Ver, una performance di cinema espanso e partecipano alla Biennale di Venezia. Il Padiglione Francese che li accoglie è stato trasformato in una grande cassa armonica in cui la band ha suonato per tre giorni consecutivi utilizzando una moltitudine di sintetizzatori e strumenti acustici. Hanno registrato quest’anno il loro primo album pubblicato da We Insist! Records.
A calare il sipario su questa edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, alle 22.00, l’energia e l’originalità di Binker & Moses: sul palco i due giovani alfieri del nu-jazz britannico, il sassofonista Golding Binker e il batterista Boyd Moses, a cui si aggiunge il tocco dell’elettronica di Max Luthert.
Il duo si è formato otto anni fa, dopo alcune rispettive esperienze soliste e dopo aver militato in tour nei ranghi della band di Zara Mc Farlane, registrando tre album per la Brownswood Recordings di Giles Peterson. A fronte di qualche anno di rodaggio, è stato inserito in organico il terzo elemento, Max Luthert, che è diventato essenziale, poiché spinge il suono di Binker & Moses fuori dall’alveo del jazz tradizionalmente inteso, attraverso l’uso del sintetizzatore modulare, del campionatore e dei nastri magnetici in loop.
È del 2022 il loro ultimo album intitolato “Feeding The Machine”, che trasporta la loro musica ad un nuovo livello, dove il jazz si tinge di echi ambient, incontra il minimalismo e crea un dialogo tra strumentazione live, campionamenti ed elettronica. Uno spettacolo con una forza espressiva enorme e di grande impatto per il pubblico.